Se improvvisamente cambiassero le leggi della gravità che cosa succederebbe? È questa domanda a fare da filo rosso a «Leo», spettacolo per la regia del canadese Daniel Brière, ideato e interpretato da Tobias Wegner, con il quale il Funaro apre la sua stagione teatrale in occasione di Pistoia Capitale italiana della cultura 2017. Le date da fissarsi in agenda per questo appuntamento, che porterà per la prima volta e in esclusiva in Toscana una delle migliori produzioni internazionali, sono quelle del 10 e dell’11 febbraio.
Presentato in molti Paesi dell’America e dell’Europa, in Russia, Australia, Giappone, Cina, Corea, e Africa, in un tour quasi ininterrotto che è iniziato nel 2012, «Leo» è vincitore di prestigiosi premi fra i quali il Fringe Festival di Edimburgo. Si tratta di uno spettacolo surreale, divertente, sorprendente e toccante di teatro fisico, rivolto a un pubblico di tutte le età, costruito su un’ingegnosa interazione tra performance dal vivo e proiezioni video, che sfida e destabilizza i sensi e la percezione della realtà fisica.
Tobias Wegner racconta, infatti, il viaggio straordinario di un uomo ordinario, il cui mondo è fisicamente sconvolto. Quando lo si vede appararire in scena per la prima volta, il protagonista è solo con la sua valigia in una semplice stanza e cerca di far passare il tempo, ma più il tempo passa, più si rende conto che non tutto è ciò che sembra. Piano piano aumenta la sua consapevolezza e anche il suo modo di reagire cambia: passa dalla preoccupazione e insicurezza, alla curiosità, all’allegria di scoprire che il rovesciamento radicale di prospettiva non è un problema ma una possibilità. Giocando col limite si distrae, ma non al punto da superare la solitudine che vive in quella stanza straordiaria di cui è ostaggio. Torna il turbamento che deriva dalla necessità di rompere i limiti della sua prigione. Nel suo tentativo di evasione, Leo sfrutta tutto ciò che ha imparato fino a quel momento nelle sue esplorazioni ma soprattutto scopre un nuovo alleato: se stesso. E così arriva ad affrontare il tema chiave dello spettacolo: la ricerca della libertà.
La programmazione del Funaro proseguirà, quindi, nelle giornate dal 22 al 26 febbraio con un workshop di drammaturgia tenuto da Enrique Vargas e dal Teatro de los Sentidos, compagnia che ha condotto tra Barcellona, Italia, Danimarca, Belgio e Francia, una ricerca sulle possibili applicazioni della pratica sensoriale non solo in ambito teatrale. «Il giardino delle delizie. Il corpo tra il sentire e il senso» è il titolo del progetto, che riconosce crediti formativi per gli iscritti al corso di laurea Dams e il Corso di laurea Pro.ge.A.S dell’Università degli studi di Firenze.
Altre proposte formative da segnarsi in agenda sono il seminario «Alla scoperta del proprio clown» con Giovanni Carli e Romina Breschi (dal 31 marzo al 2 aprile), quattro giorni dedicati al teatro e alla danza con Cristiana Morganti (dal 22 al 25 giugno) e un workshop sull’arte delle marionette giapponesi (l’8 luglio).
Fino a dicembre 2017, dopo «Leo», il Funaro presenterà il lavoro, tra gl altri, di Clara Bauer, Florence Cestac, Daniel Pennac, Irina Brook, Stefano Massini, Fabio Pappacena, Giacomo Vezzani, Alessandro Bergonzoni, Cristiana Morganti, Enrique Vargas e i Fratelli Forman. Questi artisti porteranno a Pistoia la cultura di sei Paesi (Canada, Francia, Germania, Inghilterra, Spagnae Repubblica Ceca), con dieci spettacoli di cui quattro in debutto nazionale. Un cartellone internazionale, dunque, quello del Funaro, che si intreccia ai progetti non solo teatrali pensati soprattutto per il territorio, dalle residenze artistiche alla formazione per professionisti e non, dalle letture agli incontri con maestri della scena contemporanea. Il tutto seguendo le due direttrici che animano la produzione del centro toscano dal 2009: mondo e territorio.
Informazioni utili
«Leo». Il Funaro Centro Culturale, via del Funaro, 16/18 – Pistoia. Informazioni: tel/fax. 0573.977225, tel 0573.976853, info@ilfunaro.org. Sito internet: www.ilfunaro.org. Dal 10 all’11 febbraio 2017.
Nessun commento:
Posta un commento