Agende, quaderni, penne e colori, ma anche forbici, colle, chiavette usb e mouse: lo stationery design si mette in fiera. Succede a Milano con la prima edizione della mostra-mercato «Writing. Design on your desk».
La manifestazione, in cartellone da venerdì 24 a domenica 26 maggio, nasce da un’idea di Frigoriferi Milanesi, Viapiranesi, Bold, Pitis e Soup Studio, con il patrocinio del Comune di Milano, del Consiglio di Zona Quattro e dell’Aiap - Associazione italiana design della comunicazione visiva.
Per tre giorni, aziende, progettisti auto-produttori, graphic designer e illustratori potranno presentare e vendere le proprie creazioni: matite, pennelli, colle, scotch, forbici, stilografiche, inchiostri, tavolette grafiche, tablet e tutto quello che riguarda gli oggetti che ognuno di noi tiene sulla scrivania per disegnare, scrivere, comunicare e creare con strumenti e supporti analogici e digitali.
«I prodotti dello stationery design -raccontano gli organizzatori- sono strumenti con cui ciascuno quotidianamente interagisce, che tutti acquistano e utilizzano, a cui ci si affeziona, che hanno un tipo di utenza anagraficamente eterogenea e che spesso appagano, senza troppo onere, il desiderio di acquistare qualcosa di bello e di personale. Attorno a questi oggetti, oggi si esprime sempre più una raffinata ricerca visiva, formale, di materiali e di lavorazioni che va incontro a un’attenzione e un gusto esigente e formato».
Il settore, presieduto da grandi e importanti brand nazionali e internazionali, trova risposte interessanti e innovative anche nel lavoro e nelle piccole produzioni di grafici, illustratori e designer. Tutti questi prodotti sono, però, diffusi in pochi e specifici contesti, come i bookshop dei musei, negozi monomarca, trend store internazionali, alcuni shop on-line, librerie di design, grafica e architettura.
«Writing. Design on your desk», che animerà gli spazi dei Frigoriferi milanesi, offre, dunque, una nuova occasione per conoscere e acquistare questi oggetti, ma anche per scoprire i talenti del domani, attraverso una vetrina dedicata agli under 30 e alle migliori scuole e università di graphic design nazionali.
Al’interno del programma della fiera sono previsti anche dei workshop, tutti su prenotazione. In «Portfolio Parade», i più giovani potranno presentare gratuitamente il proprio portfolio e confrontarsi con alcuni dei principali professionisti italiani del settore, da Cristiano Bottino ad Andrea Braccaloni, passando per Ginette Caron, Francesco Franchi, David Moretti, Paolo Palma e Massimo Pitis. Sono previste tre sessioni di lavoro (24-25-26 maggio, dalle ore 11.00 alle ore 13.00), riservate a soli venticinque partecipanti per ciascun appuntamento.
Nel laboratorio «Desk-Top», realizzato da Thype! e Cartiera Paudice, ci si potrà, invece, cimentare con la cartotecnica, nella progettazione di veri e propri visual espositivi. Soggetti di questo workshop, in programma venerdì 24 maggio, dalle ore 12.00 alle 17.00, saranno la carta e le lettere che verranno utilizzate per creare una composizione tipografica, su una scrivania che si fa canvas a supporto dell'art work cartaceo. Il laboratorio, riservato a 16 persone, ha un costo di dieci euro cadauno.
Chiude l’offerta formativa di «Writing. Design on your desk», il workshop «Fatti gli auguri» tuoi», ideato da Officina Nove Punti (sabato 25 maggio, ore 11.00-12.00 / 12.30-13.30 / 15.00 -16.00 / 16.30 – 17.30 / 18.00 - 19.00; euro 15,00 - quattro partecipanti per ciascun incontro), durante il quale sarà possibile realizzare e stampare delle fantasiose cartoline personalizzate.
Didascalie delle immagini
[Figg. 1 e 2] Immagine guida della prima edizione di «Writing. Design on your desk»; [fig. 3] Immagine guida del laboratorio «Desk-Top», realizzato da Thype! e Cartiera Paudice; [fig. 4] Immagine guida del laboratorio «Fatti gli auguri» tuoi», ideato da Officina Nove Punti [Le immagini sono state fornite dall'ufficio stampa di Frigoriferi Milanesi]
Informazioni utili
«Writing. Design on your desk». Frigoriferi Milanesi, via Piranesi 10 – Milano. Orari: ore 10.00-20.00. Press preview: venerdì 24 maggio, dalle ore 11 alle ore 15. Inaugurazione: venerdì 24 maggio, ore 18.30. Informazioni: tel. 02.73983231. Sito web: www.writingonyourdesk.it. Da venerdì 24 a domenica 26 maggio 2013.
ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com
sabato 11 maggio 2013
mercoledì 8 maggio 2013
«Perché», quarant’anni d’arte attraverso gli occhi di Lucrezia De Domizio Durini
Operatrice culturale, giornalista, editrice, collezionista, scrittrice e mecenate. Sono tante le etichette usate per descrivere Lucrezia De Domizio Durini (Trento, 1936), testimone privilegiata di un’epoca che ha visto la nascita della Transavanguardia, dell’Arte povera e del Concettuale, il cui nome è particolarmente legato a quello di Joseph Beuys.
Per chi volesse approfondire la vita di questa atipica protagonista del sistema dell’arte contemporanea è appena uscito in libreria, per i tipi di Mondadori Illustrati - Electa, il romanzo autobiografico «Perché. Le sfide di una donna oltre l’arte».
Il libro, scritto con uno stile diretto ed empatico, ripercorre la storia artistica, politica e sociale degli ultimi quarant’anni, svelandone protagonisti, incontri ed episodi inediti attraverso gli occhi dell’autrice.
Sullo sfondo della propria abitazione parigina o della Piantagione Paradise del borgo antico di Bolognano, dove per anni ha condiviso arte e pensieri con il marito Buby, Lucrezia De Domizio Durini regala al lettore un flusso di descrizioni e scorci di vita che ritraggono, anche nella loro quotidianità e umanità, grandi artisti come Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli e Gino De Dominicis, ma anche Jannis Kounellis, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto. Non mancano tra le oltre trecento pagine di questo volume aneddoti su noti critici e curatori italiani, fra i quali Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Bruno Corà, Vittorio Sgarbi e Italo Tomassoni.
In un’affascinante conversation piece, la scrittrice parla, poi, anche della Biennale di Venezia, di Documenta di Kassel, di musei come il Guggenheim di New York, la Kunsthaus di Zurigo e il Mart di Rovereto. In un flusso di coscienza razionale ed emozionale al tempo stesso, senza soluzione di continuità tra passato e presente, il libro permette, inoltre, di rivivere i ricordi dell’autrice su galleristi e su protagonisti del mondo dello spettacolo e della musica come Lina Wertmüller, John Cage, Giorgio Gaslini ed Emanuel Pimenta.
Dalle pagine di «Perché», emerge la filosofia di vita di Lucrezia De Domizio Durini, una filosofia che sfugge alle ideologie politiche, alle fedi religiose, agli orientamenti culturali, ma che crede fermamente nel «coraggio» delle proprie idee e azioni, nell’«integrità» nel perseguirle e nella «generosità» nel condividerle con gli altri, a partire da coloro che sono stati i suoi punti di riferimento: il marito Buby Durini, prematuramente scomparso, Joseph Beuys, e i critici Harald Szeemann e Pierre Restany.
Nel libro, l’autrice si definisce «collezionista di rapporti umani» e la sua vita ne è l’esempio. Al centro di tutto vi è l’etica nei rapporti e, quindi, il valore fondamentale dell’amicizia e della conoscenza di se stessi, importante nella quotidianità quanto nell’arte. Emerge con forza la convinzione che, per comprendere l’opera, sia necessario prima di tutto conoscere l’artista nella sua autenticità. L’arte, dunque, deve avere soprattutto una funzione sociale, «deve portare a riflettere e non più a soddisfare l’occhio», deve aspirare a un cambiamento.
Per questo «Perché» rappresenta il coraggio di un sogno vissuto in maniera «radicale» e rivoluzionari». Un sogno che ha dovuto fare i conti con delusioni, dolori e sofferenze, ma che ha permesso a Lucrezia De Domizio Durini di coltivare quello che definisce «l’eros dell’arte e la sua seducente capacità di saper ricordare e donare ai posteri le verità vissute appassionatamente». Il romanzo di una vita diviene così, al tempo stesso, un j’accuse ricco di episodi e spunti critici sulle carenze del sistema culturale e politico italiano, troppo spesso incapace di valorizzare e sostenere il patrimonio impareggiabile di arte e talenti che il Paese può vantare. Lucrezia De Domizio Durini offre, però, al lettore anche un’intensa riflessione sull’esistenza, l’arte, la scienza, il destino, l’amore e la morte. Una riflessione che è stimolo per riflettere sui grandi valori e sui sentimenti che animano le scelte, spesso difficili, della nostra vita e dei suoi tanti perché.
Informazioni utili
Lucrezia De Domizio Durini, «Perché. Le sfide di una donna oltre l’arte», Mondadori Illustrati - Electa, Milano 2013. ISBN: 9788837094720. Formato: cm 14 x 21. Pagine: 320. Prezzo: € 15,00. Presentazione a Milano: lunedì 13 maggio 2013, alle ore 18.30, presso il Modadori Multicenter (piazza Duomo, 1).
Il libro, scritto con uno stile diretto ed empatico, ripercorre la storia artistica, politica e sociale degli ultimi quarant’anni, svelandone protagonisti, incontri ed episodi inediti attraverso gli occhi dell’autrice.
Sullo sfondo della propria abitazione parigina o della Piantagione Paradise del borgo antico di Bolognano, dove per anni ha condiviso arte e pensieri con il marito Buby, Lucrezia De Domizio Durini regala al lettore un flusso di descrizioni e scorci di vita che ritraggono, anche nella loro quotidianità e umanità, grandi artisti come Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli e Gino De Dominicis, ma anche Jannis Kounellis, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto. Non mancano tra le oltre trecento pagine di questo volume aneddoti su noti critici e curatori italiani, fra i quali Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Bruno Corà, Vittorio Sgarbi e Italo Tomassoni.
In un’affascinante conversation piece, la scrittrice parla, poi, anche della Biennale di Venezia, di Documenta di Kassel, di musei come il Guggenheim di New York, la Kunsthaus di Zurigo e il Mart di Rovereto. In un flusso di coscienza razionale ed emozionale al tempo stesso, senza soluzione di continuità tra passato e presente, il libro permette, inoltre, di rivivere i ricordi dell’autrice su galleristi e su protagonisti del mondo dello spettacolo e della musica come Lina Wertmüller, John Cage, Giorgio Gaslini ed Emanuel Pimenta.
Dalle pagine di «Perché», emerge la filosofia di vita di Lucrezia De Domizio Durini, una filosofia che sfugge alle ideologie politiche, alle fedi religiose, agli orientamenti culturali, ma che crede fermamente nel «coraggio» delle proprie idee e azioni, nell’«integrità» nel perseguirle e nella «generosità» nel condividerle con gli altri, a partire da coloro che sono stati i suoi punti di riferimento: il marito Buby Durini, prematuramente scomparso, Joseph Beuys, e i critici Harald Szeemann e Pierre Restany.
Nel libro, l’autrice si definisce «collezionista di rapporti umani» e la sua vita ne è l’esempio. Al centro di tutto vi è l’etica nei rapporti e, quindi, il valore fondamentale dell’amicizia e della conoscenza di se stessi, importante nella quotidianità quanto nell’arte. Emerge con forza la convinzione che, per comprendere l’opera, sia necessario prima di tutto conoscere l’artista nella sua autenticità. L’arte, dunque, deve avere soprattutto una funzione sociale, «deve portare a riflettere e non più a soddisfare l’occhio», deve aspirare a un cambiamento.
Per questo «Perché» rappresenta il coraggio di un sogno vissuto in maniera «radicale» e rivoluzionari». Un sogno che ha dovuto fare i conti con delusioni, dolori e sofferenze, ma che ha permesso a Lucrezia De Domizio Durini di coltivare quello che definisce «l’eros dell’arte e la sua seducente capacità di saper ricordare e donare ai posteri le verità vissute appassionatamente». Il romanzo di una vita diviene così, al tempo stesso, un j’accuse ricco di episodi e spunti critici sulle carenze del sistema culturale e politico italiano, troppo spesso incapace di valorizzare e sostenere il patrimonio impareggiabile di arte e talenti che il Paese può vantare. Lucrezia De Domizio Durini offre, però, al lettore anche un’intensa riflessione sull’esistenza, l’arte, la scienza, il destino, l’amore e la morte. Una riflessione che è stimolo per riflettere sui grandi valori e sui sentimenti che animano le scelte, spesso difficili, della nostra vita e dei suoi tanti perché.
Informazioni utili
Lucrezia De Domizio Durini, «Perché. Le sfide di una donna oltre l’arte», Mondadori Illustrati - Electa, Milano 2013. ISBN: 9788837094720. Formato: cm 14 x 21. Pagine: 320. Prezzo: € 15,00. Presentazione a Milano: lunedì 13 maggio 2013, alle ore 18.30, presso il Modadori Multicenter (piazza Duomo, 1).
lunedì 6 maggio 2013
«Il Rinascimento di Colle», spettacoli e rievocazioni storiche per un viaggio nel Cinquecento
La festa, giunta alla sua terza edizione e organizzata dalla direzione artistica del Cers - Consorzio europeo rievocazioni storiche, proporrà un vero e proprio tuffo nel passato della città: accanto ad artisti di strada, giullari, musici, giocolieri, saltimbanchi e cantastorie, ci sarà spazio per rivivere l’atmosfera rinascimentale passeggiando per le vie del borgo, incontrando figuranti in costume, visitando l’accampamento militare, assistendo ai duelli in piazza e agli spettacoli itineranti, riscoprendo i sapori tipici del territorio nelle taverne all’aperto, allestite per l’occasione.
Nella prima giornata, sabato 8 giugno, si terrà un ulteriore omaggio alla storia colligiana, con la sfilata di un suggestivo corteo storico che ricorderà quanto avvenne nel giugno del 1592, quando Colle di Val d’Elsa venne proclamata sede di una nuova diocesi -con bolla di papa Clemente VIII, datata 5 giugno- e acquisì il titolo di città. A sfilare saranno figuranti vestiti da nobili, popolani e rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose di allora.
Lo scenario di rievocazione storica sarà arricchito da un presidio militare e da artigiani, antiche botteghe e mestieri medievali e rinascimentali che popoleranno le vie di Castello, accanto alla riproduzione di un mercato dell’epoca. L’età rinascimentale sarà protagonista anche a tavola, nelle taverne allestite nelle piazze e nei ristoranti del borgo, dove si potranno gustare, serviti da personale in costume, vino speziato e antiche ricette, accanto a piatti tipici della tradizione povera toscana. Non mancherà uno spazio per i bambini, che avranno l’occasione di sperimentare giochi rinascimentali e di partecipare a laboratori didattici.
«Il Rinascimento di Colle», manifestazione che fa parte anche del «Via Francigena Collective Project» di Civita, offrirà, poi, l'opportunità di conoscere il territorio e il suo patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico. Nella città valgono senz’altro una visita il piccolo e suggestivo Teatro dei Varii, che nel corso della sua storia fu anche ospedale, il Baluardo, fortificazione medievale che domina Colle bassa, e il Bastione di Sapia, dedicato alla figura di Sapia Salvani, citata da Dante Alighieri nel XIII canto del «Purgatorio».
La manifestazione darà, poi, modo di scoprire i prodotti di eccellenza in campo artigianale che offre il territorio, a partire dal cristallo. Il borgo di Castello ospita, infatti, un laboratorio permanente nel vicolo della Misericordia, a due passi dal Duomo, dove sarà possibile assistere, anche nelle giornate sabato 8 e domenica 9 giugno, alla lavorazione dal vivo, a caldo e a freddo, con ingresso libero.
In attesa di vivere pienamente la festa, sarà possibile tenersi costantemente aggiornati sulla pagina Facebook dell’evento, dove saranno presentati il programma e i protagonisti della due giorni di rievocazione storica. Durante la manifestazione, poi, la pagina sarà aggiornata con video e foto dei protagonisti ‘catturate’ nelle strade e nelle piazze del borgo. La pagina del social network dedicata della Festa sarà, così, una finestra e una piazza aperte sull’evento, dove chiunque potrà curiosare e scoprire la sua magica atmosfera, chiedere informazioni, commentare i post e condividere foto e video.
Didascalie delle immagini
[Figg. 1, 2 e 3] Immagini delle precedenti edizioni della manifestazione «Il Rinascimento di Colle» [Le foto sono state fornite da Robespierre S.a.s.-ufficio stampa del Comune di Colle di Val D'Elsa]
Informazioni utili
«Il Rinascimento di Colle». Centro storico - Colle di Val D'Elsa (Siena). Ingresso: intero € 9,00, ridotto € 6,00, gratuito per i bambini fino ai 12 anni. Informazioni: segreteria@cersonweb.org o tel. 345-7583298. Sito web: www.ilrinascimentodicolle.org. Sabato 8 e domenica 9 giugno 2013, dalle ore 17.00 a mezzanotte.
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