Quella esposta, con il titolo «Tempora Vatis», è una collezione di opere che trae spunto dallo studio siracusano dell’artista, un vecchio hotel di fine Ottocento rimaneggiato nel periodo fascista, le cui pareti del piano terra erano rivestite con una carta da parati dell’epoca dannunziana e nascondevano sul retro vecchi giornali del 1920.
Queste «reliquie di un tempo antico», brandelli di carta con cronache mondane del passato, sono diventate opere d’arte: Andrea Chisesi le ha strappate, incollate, sovrapposte; le ha trasformate in collage.
Visitando il Vittoriale degli italiani, la casa-museo dell’autore dei romanzi «Il piacere» e «La figlia di Iorio», l’artista ha trovato una connessione temporale ed emozionale tra questi brandelli del nostro passato recente e la vita dello scrittore pescarese. A questi fogli di giornale si sono così aggiunte alcune fotografie dei momenti più significativi della vita di Gabriele D’Annunzio, viveur inarrestabile con i suoi eccessi e il lusso a ogni costo, con la pienezza di desiderio e la sensazione di onnipotenza.
Le tele sono state preparate con i matrem, termine derivato dal latino «Matrem Tanacetum parthenium», particolare tipo di fiore che cresce spontaneamente.
Questa tecnica è composta da pennellate di colore bianco che rimandano alla natura e alla sua sintesi simbolica: fiori, foglie, colature d’acqua, ovvero quanto di più effimero ci sia sul nostro pianeta. Viene così rievocato il panismo dannunziano che trova la sua massima espressione nei versi della poesia «La pioggia nel pineto».
La mostra «Tempora Vatis», per la curatela di Marcella Damigella, allinea, nello specifico, sessantotto opere tra bozzetti, disegni e opere su tela, e si presenta in perfetto stile horror vacui, occupando ogni spazio disponibile. Il visitatore viene introdotto all’interno di uno spazio senza tempo e, ospite curioso, è messo in condizione di carpire i segreti del poeta e del pittore, il rapporto misterioso (e a distanza) che si è venuto a creare tra loro.
Per sua precisa volontà, Andrea Chisesi ha suddiviso il percorso espositivo in quattro parti, che ricalcano le stagioni dell’anno, indicate in latino, lingua molto cara al Vate. Le opere sono, poi, collocate sulle pareti secondo un percorso cronologico, ma in un apparente caos. Il viaggio inizia con «Fons», che allinea i ritratti di Gabriele D’Annunzio dall’adolescenza al 1920. Si prosegue con «Aestas», che racconta gli eroi, i miti e i personaggi cari allo scrittore, ma anche la sua passione per navi, aerei e automobili. «Arbores» mette, invece, sotto i riflettori l’amore per le donne, l’allegoria del Fauno, la passione per Dante e Michelangelo. «Hiems» presenta, infine, i ritratti degli amici più cari e le icone che hanno accompagnato l’esistenza del Vate, tra cui San Sebastiano, Santa Caterina da Siena e San Francesco. Completa il percorso espositivo di «Tempora Vatis» la cosiddetta «Stanza segreta», una sorta di wunderkammer, ma a luci rosse, ricca di sorprese. In questo spazio, oltre a un’ulteriore serie di opere, è collocata un’installazione costituita da piccole porte, complete di maniglia e serratura. Dietro ogni porta si cela una «fusione su carta» di piccole dimensioni, dedicata ai riti amorosi e visibile solo dal buco della serratura. Queste ultime immagini insieme al resto delle opere collocate lungo il percorso espositivo vanno a comporre i fotogrammi di un’esistenza sopra le righe, che valse a Gabriele d’Annunzio l’appellativo di «Immaginifico». Un’esistenza simile a un’opera d’arte, che ha fatto proprio il motto: «osare l’inosabile».
La mostra «Tempora Vatis», per la curatela di Marcella Damigella, allinea, nello specifico, sessantotto opere tra bozzetti, disegni e opere su tela, e si presenta in perfetto stile horror vacui, occupando ogni spazio disponibile. Il visitatore viene introdotto all’interno di uno spazio senza tempo e, ospite curioso, è messo in condizione di carpire i segreti del poeta e del pittore, il rapporto misterioso (e a distanza) che si è venuto a creare tra loro.
Per sua precisa volontà, Andrea Chisesi ha suddiviso il percorso espositivo in quattro parti, che ricalcano le stagioni dell’anno, indicate in latino, lingua molto cara al Vate. Le opere sono, poi, collocate sulle pareti secondo un percorso cronologico, ma in un apparente caos. Il viaggio inizia con «Fons», che allinea i ritratti di Gabriele D’Annunzio dall’adolescenza al 1920. Si prosegue con «Aestas», che racconta gli eroi, i miti e i personaggi cari allo scrittore, ma anche la sua passione per navi, aerei e automobili. «Arbores» mette, invece, sotto i riflettori l’amore per le donne, l’allegoria del Fauno, la passione per Dante e Michelangelo. «Hiems» presenta, infine, i ritratti degli amici più cari e le icone che hanno accompagnato l’esistenza del Vate, tra cui San Sebastiano, Santa Caterina da Siena e San Francesco. Completa il percorso espositivo di «Tempora Vatis» la cosiddetta «Stanza segreta», una sorta di wunderkammer, ma a luci rosse, ricca di sorprese. In questo spazio, oltre a un’ulteriore serie di opere, è collocata un’installazione costituita da piccole porte, complete di maniglia e serratura. Dietro ogni porta si cela una «fusione su carta» di piccole dimensioni, dedicata ai riti amorosi e visibile solo dal buco della serratura. Queste ultime immagini insieme al resto delle opere collocate lungo il percorso espositivo vanno a comporre i fotogrammi di un’esistenza sopra le righe, che valse a Gabriele d’Annunzio l’appellativo di «Immaginifico». Un’esistenza simile a un’opera d’arte, che ha fatto proprio il motto: «osare l’inosabile».
Vedi anche
Versiliana, Chisesi si confronta con il mito di D'Annunzio
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Andrea Chisesi, «D’Annunzio a cavallo», cm 180x152 (opera donata al Vittoriale la più grande in mostra), fusione su tela, anno 2020; [fig. 2] Andrea Chisesi, «Giuseppe Verdi», cm 50x60, fusione su tela, anno 2020; [fig. 3] Andrea Chisesi, «Madame», cm 70x100, fusione su tela, anno 2020
Informazioni utili
«Andrea Chisesi. Tempora Vatis». Vittoriale degli Italiani, via al Vittoriale, 12 - Gardone Riviera (Brescia). Orari: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00; il sabato e la domenica solo su prenotazione sul sito www.vittoriale.it. Ingresso (comprensivo della visita completa a musei e parchi): intero euro 16,00, ridotto euro 13,00. Informazioni: info@andreachisesi.com. Sito internet: www.vittoriale.it | www.andreachisesi.com.