ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

martedì 27 maggio 2014

Vania Russo, un «impressionista digitale» innamorato di Bergamo

Ha firmato per anni le vignette del quotidiano «L’Eco di Bergamo», inventando anche il personaggio di Orobik. Ha curato come grafico pubblicitario, a partire dagli anni Settanta, le campagne di comunicazione della Banca popolare. E ora la sua città lo ricorda, a un anno dalla morte, con una mostra antologica nei suggestivi spazi dell’ex chiesa della Maddalena. Stiamo parlando di Vania Russo (1937-2013), artista per il quale la creatività era sperimentazione continua di strumenti e materiali antichi e contemporanei, dal pennello al mouse, dalla tela alla tavolozza virtuale.
Una quarantina di opere, selezionate dalla figlia Giovanna, ripercorrono l’itinerario poetico e visionario di questo «grafico con sbandamenti verso la pittura», che si è fatto affascinare dalla computer grafica e che è stato definito, per la sua capacità di «rimescolare colori e disegni», un «impressionista digitale».
Nella prima sezione della mostra, intitolata «Preludio», è documentata la prima fase pittorica di Vania Russo, in una serie di acrilici su tela che già raccontano in nuce quelle che saranno le sue chiavi di ricerca future. Poetici «assoli» di alberi sospesi sulla linea tagliente di un orizzonte che divide solo apparentemente cieli e terre abitano gli spazi espositivi bergamaschi, disegnando una potente «geografia dell’anima», in cui il segno entra in gioco a sfibrare i contorni certi della visione e nella quale dominano colori accesi più emotivi che reali.
Nella successivo segmento espositivo, intitolato «Interludio», le tele diventano campi cromatici di energia. A partire dal 2000, l’artista procede, infatti, sulla strada dell’astrazione: i segni migrano liberamente sulla tela e si aboliscono le prospettive, al punto che è difficile stabilire quale sia il punto di vista da cui osservare i soggetti raffigurati.
In questo periodo, Vania Russo individua anche nel computer potenzialità che si possono incrociare con la sua immaginazione pittorica. Prende così il via la serie dei monotipi digitali stampati su tela, dove il mouse si sostituisce al pennello. Si approda così a «Sinfonia», l’ultima sezione della mostra nella quale viene analizzata la maturità creativa dell’artista bergamasco che, senza timore di allontanarsi dal rapporto fisico con la pittura per esplorare nuovi territori creativi, comincia a sperimentare una sua pittura digitale, incrociando strumenti che potrebbero essere considerati agli antipodi fra loro. Da un lato, quindi, l’artista fa ricorso a supporti antichi come la tela juta e la tavola, preparati a gesso secondo una consuetudine di secoli, dall’altro usa il mouse per tracciare il disegno e il computer per accendere le sue visioni di luci irreali e di colori carichi di emozioni. Con la scelta, tuttavia, di conservare l’unicità dell’opera d’arte, rinunciando, quindi, alla riproducibilità offerta dal mezzo digitale per realizzare monotipi, ossia pezzi unici.
Mentre Vania Russo accoglie il digitale nel suo iter creativo, affiora definitivamente nelle opere anche la sua magnifica ossessione, ossia «Bergamo infinita». Lo skyline della città alta appare inconfondibile, ma ogni volta diverso, sospeso ancora una volta sulla linea di un orizzonte che abolisce i confini della tela. Infuocata o notturna, cristallina o colorata dal sogno, Bergamo diventa per Vania Russo la chiave di accesso all’infinito: una città da percorrere e ripercorrere avanti e indietro, senza alcuna soluzione di continuità, in un viaggio pittorico che ognuno può intraprendere in maniera personale.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Vania Russo, «Le 4 stagioni #01», 2012. Particolare, monotipo digitale su tela, cm 50x180. Foto: Francesca Garavaglia; [fig. 2] Vania Russo, «Il temporale», anni '90. Acrilico su tela con serigrafia, cm 25x60.Foto: Francesca Garavaglia; [fig. 3] Vania Russo, «Bergamo infinita #014», 2009. Monotipo digitale su tela, cm 90 x 180. Foto: Francesca Garavaglia; 

Informazioni utili 
Vania Russo. Bergamo infinita e altre storie. Ex chiesa della Maddalena, via Sant'Alessandro, 39 - Bergamo. Orari: martedì-venerdì, ore 16.00-19.30; sabato e domenica, ore 10.00-12.30 e ore 16.00-19.30. Ingresso libero. Catalogo: Monti edizioni. Sito internet:  www.vaniarusso.org. Fino all'8 giugno 2014. 

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