«Viva Vivaldi», questo il titolo del progetto, aprirà le sue porte al pubblico il prossimo 13 maggio, nei giorni della Biennale, all’interno degli spazi del Museo diocesano, a pochi passi da San Marco, alle spalle del ponte dei Sospiri.
Il format artistico dedicato al maestro delle «Quattro Stagioni» rappresenta per la città, e non solo, una vera e propria primavera espositiva, un modo completamente nuovo di proporre la conoscenza dell’arte e della storia della musica attraverso un allestimento polimediale capace di immergere il visitatore in un’esperienza di straordinario impatto emotivo.
Grandi proiezioni in hd, multi-directional sound, effetti olfattivi vanno componendo un affresco di nome e colori simili a una partitura musicale, che porta alla scoperta di tutto lo scibile del «prete rosso», grande virtuoso del violino, il più importante ed originale esponente del tardo barocco.
Il percorso immersivo si svolge in più sale ed è fruibile anche anche da parte di un pubblico poco avvezzo alla musica classica o ai musei.
Vivaldi rivive nell’interpretazione del poeta Davide Rondoni, che è stata affiancato da un cast che vede la direzione di produzione artistica e tecnica di Jean Francois Touillaud, la capacità immaginifica e artistica del creativo Gilles Ledos, la consulenza musicale del compositore Cristian Carrara, la consulenza del critico cinematografico Gianni Canova.
«L’unicità artistica di Venezia – afferma Gianpiero Perri - merita un format capace di esprimere tutte le potenzialità di un nuovo modo di avvicinarsi all’arte, più vicino alla sensibilità del nostro tempo. Con «Viva Vivaldi» si intende offrire una modalità nuova per valorizzare i capolavori che appartengono alla storia di Venezia e a quella universale, e permetterne il godimento di tutti. È la prima volta in Italia che le nuove tecnologie dell’immagine e del suono vengono utilizzate per raccontare di un musicista: la musica si trasformerà in colori e profumi e prenderà vita con modalità del tutto nuove, coinvolgenti ed emozionanti, per un’indimenticabile esperienza sensoriale».
Il progetto propone, dunque, un nuovo modo di ascoltare la musica di Antonio Vivaldi grazie a un percorso musicale originale, con «zone di cesura inedite» appositamente composte da Cristian Carrara. Le tre sale su cui è imperniato «VivaVivaldi» sono un tutt'uno, musicalmente parlando: il visitatore incontra quindici-venti frammenti di brani vivaldiani – per circa trentacinque minuti di ascolto - che sono però collegati fra loro come fossero un unico lavoro, un'unica musica.
Lo scopo della mostra non è solo quello di fare conoscere la produzione musicale, ma di connetterla con la persona di Vivaldi. «La cosa interessante –spiega Carrara– è stata perciò individuare le pagine musicali che meglio si adattassero alle situazioni umane sottolineate dallo storyboard scritto dal poeta Davide Rondoni. Questa è anche la novità di questa proposta veneziana, per cui chi viene alla mostra non entra in un museo vivaldiano, ma vive l'interpretazione che abbiamo dato della musica di Vivaldi, collegata al suo essere uomo. La musica, insomma, parla di Vivaldi stesso».
Tutto ciò per conoscere Vivaldi in profondità, ma anche con modalità attraenti per tutti, per cui saranno proposti ambienti immersivi e soluzioni tecnologiche altamente innovative, tra cui il primo video – mapping di interni. Per un’esperienza unica che arricchirà i giorni, già ricchi, della Biennale di Venezia.
Informazioni utili
«Viva Vivaldi». Museo Diocesano, San Marco - VeneziaOrari: da maggio a ottobre – dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 22.00; da novembre ad aprile, dalle ore 10.00 alle ore 20.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero € 15,00, ridotto € 12,00 (bambini 6-12 anni, studenti, over 65), scuole € 6,00, ingresso gratuito per bambini sotto i 6 anni accompagnati da un adulto. Informazioni: www.vivavivaldivenezia.com. Dal 13 maggio 2017.
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