Da allora, questo innovativo progetto di illuminazione pubblica e di arredo urbano (che, In Italia, ha fatto scuola anche a Milano e a Salerno) si è arricchito di tante nuove opere, coinvolgendo in tutto una trentina di artisti italiani e stranieri, tra i quali Mario Airò, Enrica Borghi e Jenny Holzer.
In vista delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la nuova edizione di Luci d’artista, in programma fino a domenica 16 gennaio, vede, infatti, l’accensione di ben tre installazioni inedite.In piazza Castello, nello spazio pedonale davanti a Palazzo Madama, il tedesco Tobias Rehberger, vincitore del Leone d'oro alla 53° Biennale di Venezia, presenta My noon, una «scultura astratta» di grandi dimensioni, composta da anelli ed elementi lineari di metallo, sui quali sono installati led luminosi, il cui obiettivo è di rielaborare il concetto di orologio, scandendo le ore non più in sessantesimi, ma in formato binario, secondo il meccanismo concettuale che è alla base degli orologi digitali. Il viterbese Carlo Bernardini illumina, invece, il cortile di palazzo Bertalazone di San Fermo, in via san Francesco d’Assisi, con la sua Cristallizzazione sospesa, un lavoro realizzato con fili di fibre ottiche e strutturato come una concatenazione di più installazioni, così da trasformare lo spazio da contenitore dell'opera a forma aperta e «permeabile», abitata da forme triangolari o romboidali.
L’ultima opera nuova del 2010 porta la firma dell’artista torinese Richi Ferrero ed è l’installazione Bwindi Light Masks. L’opera, già vista a Luminale 2010 di Francoforte, consta di quaranta maschere identiche, provenienti da un'area di confine tra Congo e Uganda, che come piccoli monoliti di colore illuminano la notte del cortile di palazzo Chiablese, in piazza San Giovanni.
Accanto a questi lavori doveva essere esposta, in piazza Carlo Felice, anche la luminaria Ressort et Tortillons di Cie Leblanc, purtroppo non giunta a Torino in tempo utile per l’allestimento a causa del blocco al trasporto delle merci, operante nelle scorse settimane in Francia. Ma gli amanti delle novità non rimarranno, comunque, delusi. In occasione del giubileo dello Stato italiano il Tappeto volante di Daniel Buren, una delle altre diciassette opere che compongono la nuova edizione di Luci d’artista, assumerà nuovi colori, prenderà le cromie della bandiera italiana. Un tripudio di luci bianche, rosse e verdi illuminerà, dunque, piazza Palazzo di Città, la vecchia piazza delle Erbe. E proprio in omaggio a Italia 150 le luminarie d’autore torinese si riaccenderanno giovedì 17 marzo 2011, anniversario della proclamazione del Regno d’Italia, e rimarranno visibili fino al prossimo giugno.
Una doppia occasione, dunque, viene offerta dalla città sabauda per passeggiare tra le sue lussuose vie dello shopping e i bei palazzi barocchi alla scoperta del nuovo arredo urbano luminoso, ma anche di quello ormai «classico» come Il volo dei numeri di Mario Merz alla Mole Antonelliana, Il doppio passaggio di Joseph Kosuth ai Murazzi, i Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini. E ancora Love difference – Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto a Porta Palazzo, Palomar di Giulio Paolini in via Po, Neongraphy di Qingyun Ma alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria nell’elegante «salotto» di piazza San Carlo.
Ma la visita non finisce qui. La centrale via Roma è illuminata da Noi di Luigi Stoisa. In via Prati si può ammirare L’amore non fa rumore di Domenico Luca Pannoli. In via Garibaldi è esposta Volo su... di Francesco Casorati. Il Planetario di Carmelo Giammello abbellisce via Pietro Micca. Il Concerto di parole di Mario Molinari è ai Giardini Reali. Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi fa passeggiare tutti con il naso all’insù in via Lagrange. Alla Galleria Subalpina si ritrova l’opera ideata per l’edizione 2009: L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini. A piazzetta Mollino, di fianco al teatro Regio, ritorna il Vento Solare di Luigi Nervo e, spostandosi verso la periferia (all’entrata sud della città), Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio irradia la sua luce sul laghetto di Italia '61. Una specialissima galleria d’arte all’aperto, testimone di vari generi artistici, trasformerà, dunque, Torino per i prossimi mesi nella città più luminosa e brillante d’Italia.
Per saperne di più
Il video di Luci d’artista 2010/2011
Il pieghevole di Luci d’artista
Vedi anche
L’edizione 2009 di Luci d’artista
Didascalie delle immagini
[fig. 1] Daniel Buren, Tappeto volante – Luci d’artista, Torino; [fig. 2] Richi Ferrero, Bwindi Light Masks – Luci d’artista, Torino; [fig. 3 e fig. 4] Carlo Bernardini, Cristallizzazione sospesa – Luci d’artista, Torino; [fig. 5] Luigi Mainolfi, Luì e l’arte di andare nel bosco – Luci d’artista, Torino; [fig. 6] Luigi Nervo, Vento solare – Luci d’artista, Torino.
Informazioni utili Luci d’artista – XIII edizione. Sedi varie – Torino. Visite guidate: dal 13 novembre 2010 all’8 gennaio 2011, il sabato pomeriggio, alle ore 17.00, si tiene Passeggiate sotto le luci, servizio visita guidata in lingua italiana e francese; il costo della visita è di euro 8,00 per l’intero, euro 6,50 per il ridotto ed è gratuito per i bambini fino ai 12 anni. City Sightseeing bus: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 16.00; tutti i week-end e i giorni festivi è prevista una corsa supplementare alle ore 18.00 con commentario specifico su Luci d’artista; il servizio costa euro 15,00 per l’intero, € 7,50 per il ridotto (riservato a bambini dai 5 ai 15 anni) ed euro 45,00 per il pacchetto family. Ingresso libero. Infoline: Turismo Torino e provincia, tel. 011.535181. Sito web: www.contemporarytorinopiemonte.it. Dal 3 novembre 2010 al 16 gennaio 2011 e dal 17 marzo 2011 alla fine di giugno 2011.
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