Si apre nel segno dell'artista americana Marion Greenstone la nuova stagione espositiva di Palazzo Zenobio a Venezia. Fino al prossimo 18 maggio, le sale dell'imponente edificio barocco, disegnato da Antonio Gaspari (allievo e collaboratore di Baldassare Longhena), aprono, infatti, le porte alla prima mostra voluta dal nuovo direttore artistico dell'elegante spazio culturale, posto accanto alla chiesa di santa Maria dei Carmini e conosciuto ai più come sede del Collegio Armeno: l'eclettico Marco Agostinelli.
La retrospettiva, curata da Archie Rand, allinea oltre cinquanta quadri, completa «ricostituzione -affermano gli organizzatori- di un brano della storia dell’arte del secolo scorso che sembrava fosse andato irrimediabilmente perduto».
Tutti e tre i grandi periodi della produzione pittorica della newyorkese, scomparsa nel 2005, vengono, infatti, omaggiati nella rassegna veneziana: l’informale e astratto degli anni Quaranta e Cinquanta, la pop art degli anni Sessanta e la produzione di collage e dipinti di ampie dimensioni con fiori, piante, conchiglie, che, dai primi anni Settanta fino al Duemila, hanno caratterizzato i lavori dell’artista. Del primo periodo sono esposte opere realizzate sotto la guida di Vaclav Vytlacil, maestro anche di Twombly, Rauschenberg e di Louise Bourgeois. Mentre della fase decisamente pop vengono proposte venti tele di varie dimensioni, composizioni che spesso escono dal formato tipico del quadro per diventare quasi scultura. Dell’ultimo periodo sono, invece, allineate opere di intesa liricità e delicatezza, che possono ricordare in parte certi dipinti della O’Keefe.
Chiude il percorso espositivo un documentario di Marco Agostinelli, «Alla ricerca di Marion Greenstone», una specie di road movie sulle tracce delle opere dell’artista (fatto insieme alla sorella Cora), sparse tra musei, biblioteche e case private d’America.
La stagione espositiva di Palazzo Zenobio proseguirà, in giugno, con l'ospitalità dei padiglioni nazionali di Libano, Armenia e Islanda per la 54° Esposizione internazionale d'arte di Venezia, e con la rassegna «The New Forest Pavilion», l’usale padiglione che la galleria inglese Artsway, della New Forest, presenta in occasione della vernice “biennalesca”.
Per il prossimo 8 settembre, invece, si annuncia un vero e proprio open day con l’apertura in contemporanea di otto mostre, tre installazioni in giardino, la presentazione di un libro, l’assegnazione del primo «Premio Ca' Zenobio» e un concerto a fine serata.
Per i prossimi mesi i visitatori dello spazio di Fondamenta del Soccorso incontreranno, dunque, «un’offerta d’arte e cultura -affermano gli organizzatori- che spazierà dalla sperimentazione dei nuovi linguaggi contemporanei ai grandi maestri del Novecento, dalla performance alla fotografia, dalla letteratura alla musica». Un’occasione in più, questa, per visitare l’elegante edificio barocco, con la Sala da ballo affrescata magistralmente dal pittore francese Louis Dorigny (sembra con l'aiuto di un giovane Giambattista Tiepolo), i dipinti del celebre vedutista Luca Carlevarijs nella preziosa Sala degli specchi, dalla foggia tiepolesca, e l'ampio giardino all'italiana, solitamente chiuso al pubblico e di solito visibile solo nei giorni della Biennale.
Didascalie delle immagini
[fig. 1] Affresco di Louis Dorigny nella sala da ballo di in Palazzo Zenobio a Venezia; [fig. 2] Veduta della Sala degli specchi in Palazzo Zenobio a Venezia; [fig. 3] Marion Greenstone, «Omaggio a Magritte», collage, [s.d]; [fig. 4] Marion Greenstone, «Landscape», olio su tela, 1960.
Per saperne di più
www.collegioarmeno.com
www.mariongreenstone.com
Informazioni utili
Marion Greenstone. Retrospettiva. Palazzo Zenobio - Collegio Armeno, Fondamenta del Soccorso, Dorsoduro 2596 - Venezia. Orari: martedì-domenica 10.00-18.00; chiusura lunedì. Ingresso libero. Informazioni: tel. 041.5228770. Fino al 18 maggio 2011.
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