Sono oltre quaranta le opere d’arte moderna e contemporanea che compongono il progetto FdB Modern, la cui inaugurazione ufficiale si è tenuta lo scorso week-end al Forte di Bard, uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento dell’Ottocento, collocato all’ingresso della Valle d’Aosta, che vide il passaggio, tra gli altri, di Napoleone Bonaparte e di Camillo Benso Conte di Cavour. Il percorso, concepito per essere permanente, si articola lungo i camminamenti esterni e i volumi imponenti dei corpi di fabbrica della fortezza ottocentesca. Le sculture esposte, tutte patrimonio del Forte, sono rappresentative dei diversi linguaggi dell’arte italiana del XX secolo. Si spazia, infatti, dal classicismo figurativo di Francesco Messina e Floriano Bodini a quello più sperimentale di Giacomo Manzù, dai personaggi ibridi e tormentati di Augusto Perez e Luciano Minguzzi alle forme astratte di Arnaldo e Giò Pomodoro, Andrea Cascella e Umberto Mastroianni sino all’arte concettuale di Gregorio Botta. Il linguaggio della scultura si è rivelato particolarmente adatto a valorizzare la complessa architettura della fortezza: le opere d’arte si appropriano degli spazi con la loro salda tridimensionalità e li investono di valenze estetiche e significati inediti.
L’intervento di Richard Long, uno dei maestri maggiori della Land Art, e la fontana in movimento perpetuo di Pol Bury ridisegnano l’area su cui si affacciano le Scuderie del Forte, così come l’opera di Giuseppe Maraniello; mentre i Business Men di Willian McElcheran sono collocati nel Passage du Fort.
Le opere dei grandi scultori internazionali instaurano un dialogo privilegiato anche con gli ambienti interni della fortezza: da Aristide Maillol, che a inizio Novecento rivoluziona la concezione di monumento, a Tony Cragg, uno dei più importanti scultori inglesi del nostro tempo.
Nelle sale del corpo di guardia dell’Opera Carlo Alberto il visitatore ha modo di confrontarsi con gli altri linguaggi delle arti visive: un olio su carta di Paul Klee, le fotografie di Steve Mc Curry, Ferdinando Scianna, Josef Koudelka, René Burri, Alex Majoli, Yann Arthus Bertrand, Stuart Franklin, René Burri e Bert Stern, sino ai wall drawings concepiti e realizzati da David Tremlett per il bookshop.
In contemporanea i visitatori potranno vedere, fino al prossimo 13 novembre, una mostra su Elliott Erwitt, a cura di Andrea Holzherr e Gabriele Accornero, con centotrentasette immagini scattate tra il 1948 e 2005, ma anche una retrospettiva su Marc Chagall, con più di duecentosessanta opere tra dipinti, acquerelli, gouaches, litografie, ceramiche e tappezzerie.
L'esposizione prende il titolo da «Le Vie», imponente olio su tela realizzato nel 1964, di proprietà della Fondation Marguerite et Aimé Maeght di Saint-Paul-de-Vence, elemento centrale dell'intero percorso espositivo. Attraverso questa autobiografia per immagini, il pubblico è invitato a una nuova lettura dell'opera chagalliana, che dimostra come questo maestro del colore si sia confrontato con con tutte le correnti della pittura moderna, creando una propria visione artistica: quella di un universo riconciliato grazie alla vita, all’amore e all’arte.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Richard Long, Winter Solstice Circle, 2002; [fig. 2] Lucio Fontana, Pol Bury, 1978; [fig. 3] Tony Cragg, Minster, 1992
Informazioni utili
FdB Modern. Orari: da martedì a venerdì, ore 10.00-18.00; sabato, domenica e festivi, ore 10.00-19.00. Ingresso: intero € 8,00, ridotto € 6,00. Informazioni: Associazione Forte di Bard - Bard (Valle d’Aosta), tel. +39.0125833811– 809811 o info@fortedibard.it. Sito web: fortedibard.it.
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