È una comicità irriverente, senza orpelli e censure, quella che va in scena al teatro a l'Avogaria di Venezia nella rassegna «Stand Up Comedy», che inaugurerà il prossimo 17 gennaio con lo spettacolo «Cose di questo mondo» di Francesco De Carlo. Cinque gli appuntamenti in cartellone e otto i comici invitati per questa nuova edizione della kermesse curata da Nicoló Falcone, già protagonista di «Natural Born Comedians» sul canale Comedy Central di Sky, con la collaborazione di Maddalena Pugliese.
«La stand up comedy è -spiegano gli organizzatori- un genere di commedia in cui l'artista interpreta dei monologhi in modo corrosivo, all'insegna del politicamente scorretto, dove si distruggono i luoghi comuni per infrangere le sicurezze dell'essere umano. Una comicità non per tutti con un linguaggio diretto e talvolta offensivo che va, senza preamboli, alla pancia delle persone. Una commedia dove l'attore, in primis, fa ridere di sé per poi passare ad attaccare gli altri, e - nello specifico - le certezze dello spettatore».
Lo spettacolo inaugurale, «Cose di questo mondo», vedrà in scena Francesco De Carlo, artista che si è esibito in prestigiosi festival internazionali come il Fringe di Edimburgo e il Just For Laughs di Montreal in Canada, con un inedito monologo scritto in viaggio, zeppo delle esperienze fatte in giro per il mondo con battute irriverenti e dissacranti.
La rassegna proseguirà il 31 gennaio con un doppio appuntamento dedicato alla comicità torinese. Aprirà la serata «Diario di un formidabile indeciso», monologo surreale e intimistico di Stefano Giorno, privo di una vera e propria trama. Lo stesso artista spiega così il suo testo: «un tizio davanti a me ha un coltello in mano, lo sguardo allucinato e mi chiede i soldi. Ho capito: sto per morire. Poi come d’incanto il coltello gli cade. Per un attimo mi ricredo: Dio esiste. Ma poi arrivano il cinese, il pignolo e il tizio della scarpa, il mondo va a rovescio e la farsa continua. Non so se rimarrò vivo. L’unica cosa certa è che sono indeciso. E ho troppe storie da raccontare per lasciare spazio alla fantasia». A seguire un live di Renato Minutolo, membro del collettivo di satira «Kotiomkin», ma famoso soprattutto per la sua «Guida coniugale per vincere le tue litigate» dove, su Facebook e con davanti una scacchiera, svela al mondo maschile i segreti imperscrutabili di quello femminile.
Il 14 febbraio andrà, invece, in scena una comicità tutta al femminile con Martina Catuzzi ed Elena Ascione. La prima, con all’attivo una qualificata formazione teatrale al Teatro delle Briciole di Parma e al Centro Teatrale MaMiMó di Reggio Emilia, proporrà un live con il meglio del suo repertorio pieno di pungente sarcasmo reso con un mix irresistibile di linguaggio esplicito e un'immagine sobria e gradevole. La seconda metterà in scena il monologo «Tanto che ci vuole comincio lunedì», nel quale racconta la vita e le opere di un’ottimista patologica che guarda alla vita inforcando un paio di lenti rosa, ma rigate. Un monologo comico per voce sola in cui l’amore, il successo, Dio gli uomini e l’utopia vanno a braccetto a fare shopping.
Il 18 aprile arriva il live di Saverio Raimondo che, dopo il successo del #DopoFestival di Sanremo, torna a esibirsi nei club italiani con il suo rinnovato show di stand up comedy: un cocktail di satira feroce, humor surreale, comicità demenziale, paradossi e oscenità, il tutto servito nel suo tipico stile «americano». «Saverio Raimondo -si legge nella presentazione- è un satiro dei tempi moderni. Ha un sesto senso: quello dell'umorismo. Ridicolizza qualunque cosa, a cominciare da sé stesso: la sua vita privata, le sue paure, il suo corpo. Fa ironia su tutto: i soldi, il cibo, il sesso. Vede il lato buffo in tutto ciò che lo circonda: nella democrazia, nella privacy, nelle nuove tecnologie. Il suo punto di vista è che non dovremmo prendere sul serio un mondo che a sua volta ci prende in giro».
A chiudere la rassegna nella serata del 9 maggio sarà un doppio appuntamento. In apertura ci sarà il live di Giuseppe Sapienza che presenterà al pubblico il meglio del suo repertorio fortemente autobiografico ed autoironico che prende in giro alcuni dei luoghi comuni della società contemporanea. A seguire, «La tocco piano: morte, razzismo ed altre amenità» di Giorgio Magri, comico milanese che si definisce il primo insult commedia italiano. Il suo approccio caustico e il suo black humor spietato conducono in un viaggio che, adoperando un linguaggio iperbolico, ribalta il concetto di politically correct costringendo a ridere senza filtri e censure sui temi più delicati.
Informazioni utili
«Stand Up Comedy». Teatro a l’Avogaria di Venezia, Dorsoduro 1607, Corte Zappa – Venezia. Orari: inizio degli spettacoli, ore 21.00. Informazioni: tel. 041.0991967, cell. 335.372889, avogaria@gmail.com. Sito web: www.teatro-avogaria.it. Dal 17 gennaio al 9 maggio 2017.
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