Primo progetto indipendente dell’artista modenese, che per oltre vent’anni ha lavorato fianco a fianco con il regista e antropologo colombiano, teorico della cosiddetta «drammaturgia sensoriale» in cui la scena diventa un luogo in cui sperimentare e compiere un viaggio interiore, «Dopo» ha iniziato a prendere forma nel 2015 e, negli anni, è diventato la prima tappa di una trilogia sui temi della rottura e della riparazione insieme.
Gabriella Salvaterra, classe 1968, ha, infatti, ideato in questi ultimi anni anche gli spettacoli «Un attimo prima», che ha debuttato nel 2017 al festival «Da vicino nessuno è normale» a Milano, e «Sollievo», del 2019, prodotto a Calais da Le Channel – Scène nationale.
Scavare nella memoria alla ricerca di una ferita emotiva che abbiamo nascosto al nostro inconscio perché troppo dolorosa, ma che ha modificato completamente la nostra vita e il nostro modo di relazionarci agli altri, è il tema al centro dell’installazione, che al Funaro di Pistoia vedrà la partecipazione anche di Loredana D'Agruma ed Elena Ferretti.
L’artista modenese, che al suo percorso teatrale associa anche la docenza al master universitario «Linguaggio sensoriale e poetica del gioco» dell'università spagnola di Girona, così racconta la scintilla da cui è nato il progetto: «come per moltissime persone, qualcosa […] si è rotto dentro di me. Gli eventi mi hanno colpita in maniera profonda e personale e hanno segnato indelebilmente la mia famiglia. E sono dovuta tornare al punto di partenza, ho dovuto e voluto guardare con occhi nuovi la rottura, quelle interruzioni che ci costituiscono come individui e come società. Ho sentito che questo nuovo sguardo era più forte più centrato, addirittura forse più sereno. Sembra che quando si rompono le certezze, emergono silenzi che vale la pena ascoltare e attraversare, verso quello che potrà accadere...dopo». Lo spettacolo di Gabriella Salvaterra è il primo appuntamento di una stagione che per il momento è programmata da settembre a dicembre, in attesa di capire quello che sarà possibile proporre nei prossimi mesi, in questo periodo di incertezza che tocca ogni ambito e che è caratterizzato da particolari restrizioni per le sale teatrali.
Grande attenzione verrà riservata in questi primi mesi di programmazione ai più piccoli, la cui stagione prenderà il via sabato 21 novembre con «Fiabe Toscane» di Toscana Media Arte; mentre sabato 12 dicembre sono in programma tre repliche dello spettacolo «Fiabe in forno» di Francesca Giaconi. Per i bambini delle materne, dai 3 ai 5 anni, sono stati, invece, pensati, per le giornate del 7 novembre e del 5 dicembre, degli «Incontri di movimento creativo», a cura di Sara Balducci. Non mancherà, poi, la rassegna «Il Raccontamerende», che quest'anno si terrà il terzo mercoledì del mese: il 21 ottobre ci sarà «Ti conosco mascherina», il 18 novembre «Se la torta non ha torto. Racconti golosi» e, infine, il 16 dicembre «Un quadrato a tutto tondo. Racconti senza spigoli».
Sono previsti anche degli incontri per gli adulti, tutti coordinati da Massimiliano Barbini della Biblioteca del Funaro, che spaziano dagli appuntamenti sul Novecento italiano, incentrati sulle figure di Primo Levi (9 ottobre) e di Carlo Emilio Gadda (6 novembre), al progetto «La mezz’ora d’aria ovvero Shakespeare da tavolo», con due racconti di trenta minuti ciascuno intitolati rispettivamente «I due gentiluomini di Verona» (13 novembre) e «Il racconto d'inverno» (4 dicembre). Completa l’offerta per i più grandi «Leggiamo poi si vedrà»: letture e proiezioni su cinema, letteratura e teatro, precedute da aperitivo, che quest'anno indagheranno la figura di Pier Paolo Pasolini (23 ottobre, 27 novembre e 11 dicembre). A ottobre riprenderà anche l’attività didattica, che prevede oltre venti corsi per diverse tipologie di allievi (dai bambini agli anziani, dai ragazzi ai disabili) e con differenti discipline (dal teatro al circo, dalla scrittura allo yoga teatrale).
Mentre a novembre il Funaro tornerà a svolgere la sua funzione di residenza artistica, in questo caso per Daniel Pennac e la compagnie Mia, per lo spettacolo «La legge del sognatore», tratto dall'omonimo libro edito da Feltrinelli editore, con la regia di Clara Bauer.
Una proposta, dunque, composita quella del Funaro di Pistoia che mette al centro, il pubblico a partire dal primo appuntamento del nuovo corso, quello post Covid: un invito a riflettere su di noi, sulle crepe del cuore, su ciò che non può più essere guarito e su ciò che si può ancora riparare, anche se niente sarà più come prima. Il viaggio, pur sempre intenso e intimo, è diverso per ognuno perché, citando il compositore Claude Debussy, «l’anima altrui è una foresta oscura dove bisogna camminare con precauzione».
Informazioni utili
Il Funaro Centro culturale, via del Funaro 16/18 – Pistoia. Info: tel. 0573.977225/ 976853, e-mail info@ilfunaro.org. Sito web : www.ilfunaro.org. Ingresso per «Dopo»: € 15,00 intero; € 12,00 tesserati il Funaro e convenzionati (abbonati Teatri di Pistoia, Stagione Fondazione Pistoiese Promusica, membri Institut Français di Firenze, Soci FAI, Slow Food Pistoia, Touring Club Italiano, visitatori Centro Guide Turismo Pistoia, Trenitalia - abbonati regionali, possessori di biglietto nella stessa giornata dello spettacolo o di badge aziendale per dipendenti e familiari.
Ingresso per gli spettacoli per bambini e famiglie: € 8,00 intero; € 6,00 tesserati il Funaro e convenzionati (Abbonati Teatri di Pistoia, Stagione Fondazione Pistoiese Promusica, membri Institut Français di Firenze, Soci FAI, Slow Food Pistoia, Touring Club Italiano, visitatori Centro Guide Turismo Pistoia, Trenitalia - abbonati regionali, possessori di biglietto nella stessa giornata dello spettacolo o di badge aziendale per dipendenti e familiari.
Note: per gli spettacoli la prenotazione è obbligatoria ed è possibile scrivendo a info@ilfunaro.org o telefonando al numero 0573.977225 (da martedì a venerdì, ore 10-13 e ore 16-19, lunedì, ore 16-19). Il biglietto dovrà essere ritirato al Funaro (negli stessi orari e giorni di apertura della biglietteria telefonica) entro 48 ore dalla data prenotata (diversamente decadrà la prenotazione).
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