ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

martedì 27 aprile 2021

«Artonauti» pubblica «Tutto Mondo», il terzo album di figurine sulla storia dell’arte

Le figurine da collezione non sono più riservate solo al mondo dei calciatori e dei cartoni animati. Dalla primavera del 2019 per i più piccoli c’è anche un album dedicato alla storia dell’arte. Si chiama «Artonauti» ed è già uscito nelle edicole con due numeri. Il primo era incentrato sui grandi artisti e sulle opere celebri dei secoli compresi tra la preistoria e la pittura di Paul Gauguin (Parigi 1848 – Hiva Oa 1903), il secondo trattava del primo Novecento, proponendo un viaggio dall’Avanguardie storiche all’avvincente storia dei Monuments Men, gli eroi silenziosi che durante la Seconda guerra mondiale hanno salvato il patrimonio artistico europeo da uno dei più grandi furti della storia.
Grazie alla creatività e alla passione di Daniela Re e di Marco Tatarella, fondatori dell’impresa sociale non-profit WizArt, sta per uscire un nuovo album per i bambini dai 7 ai 14 anni: «Tutto Mondo», un fantastico viaggio alla scoperta dei più grandi capolavori realizzati da famosi artisti internazionali, che celebra l'arte come linguaggio universale, capace di creare ponti e non muri.
Scoperta, gioco, apprendimento auto-costruttivo e accessibilità: sono le parole chiave che hanno dato vita a questo progetto educativo, ideato con l’intento di avvicinare i più piccoli alla bellezza e alla storia, ma anche di farli appassionare alla vita di grandi pittori e scultori come fossero eroi della televisione o amici di sempre. Con lo scambio delle figurine – e l’immancabile «ce l’ho, ce l’ho, manca» - i bambini iniziano, infatti, a memorizzare e riconoscere le opere, i monumenti, i nomi degli artisti e «l’arte – si legge nella nota stampa - diventa un gioco da ragazzi».
Il termine «Artonauti» ben spiega l'intento del progetto, diventato, numero dopo numero, un vero caso editoriale, con svariate ristampe. Si tratta, infatti, di un neologismo nato dall’unione tra le parole arte, astronauti - per identificare un viaggio avventuroso - e Argonauti - per evocare personaggi epici e i loro fantastici viaggi -: una perfetta sintesi, dunque, tra l’aspetto ludico e quello didattico che ogni gioco dovrebbe avere.
Centosedici pagine
, quindici tavole di illustrazione, ben novantanove tra opere d’arte e monumenti da ricostruire grazie a duecento e ottantotto figurine compongono il nuovo numero di «Artonauti».
Il titolo «Tutto Mondo», che esprime un senso di collettività e di unione, è un omaggio all’omonima opera di Keith Haring, dedicata proprio all’umanità intera, che l’artista dipinse sul muro esterno della chiesa di Sant’Antonio a Pisa.
La storia inizia con una scena molto attuale: i bambini protagonisti del serie - Ale e Morgana – stanno seguendo le lezioni on-line, da casa. All’improvviso scompare il loro simpatico gatto cicciottello Wizart (chiamato così in omaggio alla casa editrice che ha creato l’album) e i due ragazzi partono alla sua ricerca, accompagnati dalla nonna Artemisia e dall’inseparabile cane Argo.
Tutti insieme viaggeranno per il mondo - cosa che oggi è quasi impossibile fare - partendo dalla Russia, attraversando l’Asia, esplorando l’Australia e l’Africa, per arrivare in America Latina, dove risaliranno il continente per, poi, fare ritorno in Europa e confrontarsi, infine, con una delle opere più simboliche dell’arte italiana: la «Nascita di Venere» di Botticelli, emblema del Rinascimento.
Ale e Morgana si avvicineranno così alle tradizioni, ai miti e alle leggende delle più grandi civiltà del mondo, scoprendo come differenti culture hanno risposto alle grandi domande dell'uomo.
Durante il viaggio avranno, inoltre, modo di conoscere i monumenti più famosi sparsi per il globo: il Taj Mahal in India, gli scavi archeologici in Siria, l’arte aborigena in Australia, i grandi murales in Brasile, i coloratissimi dipinti della giungla in Centro America e gli artisti contemporanei in Africa.
Antonio Canova
, Pieter Paul Rubens, Tiziano Vecellio, Raffaello Sanzio, Natalia Goncharova, Diego Rivera, Frida Kahlo, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Keith Haring e Jackson Pollock sono solo alcuni degli artisti che i più piccoli avranno modo di incontrare durante il loro appassionante viaggio tra i continenti e le epoche storiche.
Anche in questa edizione ci sarà il gioco nel gioco: le coppie di «Twin Cards» collezionabili per consentire ai bambini di allenare la memoria, riconoscendo le opere a partire dai dettagli. Non solo, l’album proporrà anche tanti contenuti extra accessibili tramite Qr code, tra cui tutorial per attività da fare a casa che permetteranno di creare un mandala, un acchiappasogni, una matrioska, un dado daruma o una lanterna cinese
Non mancano, poi, una ventina di indovinelli e tanti approfondimenti sulle culture del mondo: dalla leggenda del monte Fuji al mito di Bacco e Arianna, passando per le storie dei cavalieri medievali. L’album ha anche un messaggio segreto, che si potrà scoprire decifrando un antico linguaggio sumero. Curiosi di scoprirlo? Non resta che correre in libreria o collegarsi al sito www.artonauti.it il prossimo 4 maggio, giorno di uscita di «Tutto Mondo».

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lunedì 26 aprile 2021

«L’arca di vetro» attracca all’isola di San Giorgio Maggiore. A «Le stanze del vetro» lo zoo di Pierre Rosenberg

Farfalle, tartarughe, elefanti, gatti, balene, polipi, volpi, orsi, ippopotami, pesci, mammut, pappagalli, giraffe e cani: è uno zoo, ricco e variopinto, quello che andrà in scena a Venezia, dal 26 aprile al 1° agosto, nella mostra «L’arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg», a cura di Giordana Naccari e Cristina Beltrami, con un allestimento scenografico firmato da Denise Carnini e Francesca Pedrotti. Nonostante il clima incerto dettato dall’andamento della pandemia, «Le stanze del vetro», il progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung per promuovere lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria del Novecento e contemporanea, ha messo a punto il programma espositivo per i prossimi mesi e ha deciso di iniziare in maniera originale e coinvolgente, raccontando la storia delle vetrerie muranesi attraverso un’angolazione inedita: l’animale di vetro.
Gli oltre 750 pezzi in esposizione, tra cui ci sono anche minuscoli insetti realizzati a lume in scala reale da Bruno Amadi, appartengono alla collezione personale che Pierre Rosenberg, storico direttore del Museo del Louvre di Parigi, ha messo insieme in trent’anni d’assidua frequentazione di Venezia.
Quando questo genere di produzione vetraria era ancora relegato all’ambito del souvenir o considerata come una sorta di divertissement da fornace, lo studioso francese ha dimostrato una passione autentica, svincolata dalle mode, e ha creato una collezione quanto mai originale e vasta, della quale questa mostra dà parzialmente conto.
La Murano del Novecento ha prodotto un repertorio assai vasto di animali di vetro, che da un lato incantano per le infinite interpretazioni del soggetto e dall’altro si fanno testimoni di una tecnica millenaria e dei quali questa mostra offre uno scorcio assai personale e originale.
L’animale in vetro ha, infatti, due caratteristiche che lo distinguono dai bestiari realizzati in altri materiali: non ha mai atteggiamenti feroci, che sono invece tipici della scultura animalier più tradizionale, e soprattutto non è mai pensato come un gioco.
Eppure un senso ludico aleggia talvolta in questa collezione di rara ecletticità, raccolta mescolando animali celeberrimi a quelli di vetrerie meno note o persino sconosciute, seguendo il filo, certamente della qualità tecnica, ma anche dell’ironia e di un gusto completamente personale e distante da schemi e attese.
Non mancano esemplari delle serie più note come i pulegosi di Napolene Martinuzzi, i volatili di Tyra Lundgren o di Toni Zuccheri per la Venini. Accanto a esemplari noti della Seguso Vetri d’Arte, agli zebrati di Barovier e Toso, agli acquari di Alfredo Barbini, la mostra propone un vasto campionario di animali realizzati da vetrerie meno note ma altrettanto interessanti sul fronte della sperimentazione tecnica e formale della Murano del Novecento. A dimostrazione dell’inesauribile ispirazione del soggetto animalier, la mostra include anche sculture di artisti viventi come Cristiano BianchinMarcantonio Brandolini d’AddaFranck EhrlerMassimo NordioIsabelle PoilprezMaria Grazia Rosin e Giorgio Vigna.
A corredo della mostra, di cui rimarrà documentazione in un catalogo di Skira, verrà proiettato un video d’animazione realizzato da Giulia Savorani, artista visiva e regista che, partendo da disegni su vetro, ha dato vita a una fiaba ideata per quest’occasione da Giordana Naccari
«L’arca di Vetro» sarà visitabile non solo in presenza, ma anche in modalità digitale grazie al nuovo virtual tour 3D, che sarà lanciato nella giornata del 26 aprile - accessibile, sia da desktop che da mobile - che darà la possibilità di approfondire, sala dopo sala, le straordinarie opere esposte grazie ai numerosi contributi testuali, fotografici e video dedicati alla produzione veneziana degli animali di vetro. Un’occasione in più, questa, per immergersi nel mondo leggero e fragile, giocoso e sognante messo insieme da Pierre Rosenberg in tanti anni di passeggiate veneziane, tra campielli, calli, fondaci e rii.

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Farfalle di Bruno Amadi, anni ottanta. Courtesy Le stanze del vetro; [fig. 2]  Due galli e un pappagallo di Dino Martens per la vetreria Aureliano Toso, anni cinquanta. Courtesy Le stanze del vetro; [fig. 3] Balene in vetro di Murano, dagli anni cinquanta agli anni ottanta. Courtesy Le stanze del vetro. Ph. Enrico Fiorese; [fig. 4] Due Polipi in vetro di Murano con dettagli in murrina e in pasta bianca e nera, anni trenta e cinquanta. Courtesy Le stanze del vetro. Ph. Enrico Fiorese; [fig. 5] Volpe, Flavio Poli per Seguso Vetri d’Arte, 1936c. Courtesy Le stanze del vetro; [fig. 6] Gatto della serie Moonlight, disegnata da Antonio Da Ros per la vetreria Gino Cenedese & Figlio, 1964 c. Courtesy Le stanze del vetro . Ph. Enrico Fiorese

Informazioni utili 
L’arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg. Le stanze del vetro – Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia. Orari: 10.00 – 19.00, chiuso il mercoledì. Ingresso libero. Informazioni:  info@lestanzedelvetro.org | info@cini.it. Sito web: www.lestanzedelvetro.org | www.cini.it. Dal 26 aprile al 1° agosto 2021. La mostra è stata prorogata fino al 1° novembre 2021

domenica 25 aprile 2021

#Notizieinpillole n. 2: le cronache d'arte della settimana dal 18 al 25 aprile 2021

Mascherina. Musei civici di Treviso
«Fogli d'arte» inaugura una nuova rubrica: #Notizieinpillole. Ogni sabato e domenica usciranno uno o più articoli sulle mostre, sugli eventi, sugli spettacoli teatrali, sui libri freschi di stampa, dei quali si è parlato in settimana sulla nuova pagina Facebook (@foglidarte) del sito. Notizie brevi, quasi appunti di un taccuino, forniranno un puzzle di quello che accade nel mondo delle arti. 
In questi giorni si è molto parlato della Superlega, la riforma del calcio architettata dai grandi club europei. La street artist Laika MCMLIV ha voluto commentare il fatto con il suo solito stile, con un poster appeso a Roma: «The Football Factory - (in)Fedeli alla tribù»
In settimana sono iniziate ad arrivare per posta, dal Mambo di Bologna, le lettere del progetto «Dear You», a cui hanno aderito ben 1211 le persone di tutto il mondo. Pistoia Musei ha avviato una mini-serie articolata in sei video-pillole – una ogni sabato - per raccontare, sui suoi canali social e su quelli di Sky Arte, il fotografo Aurelio Amendola e alcuni suoi compagni di viaggio: Marino Marini, Giorgio de Chirico, Alberto Burri, Andy Warhol, Claudio Parmiggiani e Jannis Kounellis. Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, in programma dal 17 al 19 settembre, ha presentato la sua nuova compagna visiva, «Dismantling the Silence», e il progetto editoriale «And Flowers / Words», in partenza dal 28 aprile. 
Sul Web è comparsa un'altra piattaforma: Myreload – La (ri)carica dei corti, che propone anche una serie in quattro appuntamenti dedicati all’arte: «Art for change». In libreria è uscito il libro «Regìa Parola Utopia. Il teatro infinito di Luca Ronconi», curato da Roberta Carlotto e Oliviero Ponte di Pino per le edizioni Quodlibet. In occasione della pubblicazione, il Centro teatrale Santacristina lancia due eventi: «Essere attori. Al lavoro con Luca Ronconi», in onda a maggio su Rai 5, e la mostra «Ronconi e Roma», in programma prossimamente al teatro Valle. Rimanendo nel mondo della scena, a Milano è partito il progetto «Piccolo Smart», non un canale o una piattaforma, ma un’altra sala, la quarta del Piccolo Teatro di Milano, dopo il Grassi, lo Strehler e lo Studio Melato. Il primo appuntamento è stato con i podcast di «Abbecedario per il mondo nuovo», fruibili on-line fino al 12 giugno, ogni venerdì, sabato e domenica, su Spreaker. A ruota, nella giornata di giovedì 22 aprile, è stata inaugurato il ciclo di incontri in streaming «Rappresentazione e potere», in programma fino al 27 maggio con grandi protagonisti della cultura. 
Si segnalano, poi, due concorsi: la borsa di studio «Ricerche e riscritture per la storia dell’arte contemporanea», promossa alla Fondazione Baruchello, e «Un talento per la scarpa», lanciato dall’associazione romagnola Sammauroindustria.   
Da lunedì 26 aprile in Italia riaprono i musei e i teatri in zona gialla, ovvero in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Umbria, Marche, Abruzzo, Toscana, Lazio, Campania, Molise. Tra le mostre nuovamente fruibili c’è «Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli» alla Triennale di Milano. Questa domenica ci si può preparare alla visita, insieme ai più piccoli, con il podcast «Ascoltare il design», scoprendo creazioni utili e curiose come «Putrella» e «Timor». 
Buona lettura! 

1. «ASCOLTARE IL DESIGN»: ENZO MARI SPIEGATO AI BAMBINI 
Chi era Enzo Mari? Che lavori ha fatto? Dove viveva? Quali erano le sue passioni? Quanti anni ha «Putrella»? Che cos'è «Timor»? Chi sono il designer, il curatore, il progettista di un allestimento? Sono queste alcune delle tante domande a cui cerca di rispondere il podcast «Ascoltare il design. Enzo Mari spiegato ai bambini», progettato dalla Triennale di Milano in occasione della mostra «Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli», in agenda fino al prossimo 12 settembre. 
Articolato in quattro episodi della durata di circa dieci minuti ciascuno, il podcast permette di scoprire alcune delle opere più celebri del designer e progettista, novarese di nascita e milanese d'adozione, dalla loro stessa voce. Gli oggetti «si raccontano», infatti, in prima persona con tanti aneddoti e curiosità. 
Il primo episodio è un'introduzione alla figura di Enzo Mari, alla sua vita e poetica. Le altre tre puntate si concentrano su una selezione di suoi lavori. Il gioco «16 animali», il vassoio «Putrella», il libro «La mela e la farfalla» (senza parole e senza un inizio e una fine), il passatempo «Gioco delle favole» e il calendario perpetuo «Timor» sono gli oggetti al centro del secondo episodio. Nella terza puntata vengono, invece, raccontati la formaggiera «Java», le ciotole in ceramica della serie «Sanos», il «Vaso rotto - Per forza di levare», la sedia «Tonietta» e le «Proposta per un autoprogettazione», istruzioni per costruire diciannove modelli di mobili. Chiude il ciclo di podcast il racconto della vetrina «Wunderkammer», dell'allestimento «African Voodoo» (sulla collezione di Anna e Jacques Kerchache) e di «Struttura 913», «un'opera d'arte ma anche un esperimento visivo». 
 Il progetto, riservato ai bambini dai 6 agli 11 anni, è curato da Umberto Angelini, Damiano Gullì e Marco Sammicheli. I testi sono di Michele Corna, Damiano Gullì e Marilia Pederbelli; le voci di Laura Finozzi, Marcos Vinicius Piacentini e Laura Fracassi (che si occupa anche del coordinamento degli attori). 
Il podcast è realizzato in collaborazione con Radio Raheem, web radio indipendente nata nel 2017 che, da gennaio 2020, si è trasferita negli spazi di Triennale Milano, trasmettendo tutti i giorni e proponendo, in aggiunta al normale palinsesto, progetti e contenuti speciali creati per l’istituzione. 
 Dal sito dell'istituzione milanese è possibile scaricare anche una breve guida alla mostra, che attraverso sedici dei tanti oggetti e progetti esposti presenta sinteticamente a piccoli e grandi il designer e il suo lavoro: un ottimo strumento per prepararsi alla visita in presenza (dal 26 aprile in Italia riaprono i luoghi della cultura) o su Google Arts & Culture (artsandculture.google.com/partner/la-triennale-di-milano). 
 «Ascoltare il design» – di cui il podcast «Enzo Mari spiegato ai bambini» è la prima serie – proporrà nei prossimi mesi approfondimenti, informazioni e aneddoti sulle mostre e sulla collezione permanente del museo milanese con un taglio divulgativo, formativo e divertente, coinvolgendo nella proposta culturale di Triennale un pubblico sempre più intergenerazionale. 
Informazioni e podcast sono reperibili sul sito www.triennale.org

2. UNA CAMPAGNA VISIVA E UN PROGETTO EDITORIALE ISPIRATI AL POETA CHARLES SIMIĆ PER MIART 2021 
È iniziato il viaggio che porterà a miart 2021, la venticinquesima edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano, diretta per il primo anno da Nicola Ricciardi. L’evento mercantile - che avrà luogo in forma ibrida, fisica e digitale, dal 17 al 19 settembre – ha recentemente presentato la sua nuova campagna visiva: «Dismantling the Silence» («Smantellare il silenzio»). 
Il titolo del progetto promozionale è ispirato all’omonima libro di poesie del poeta e accademico Charles Simić, vincitore del Premio Pulitzer nel 1990. La campagna, ideata da Studio Folder, trae ispirazione dal filone della tipografia espressiva e utilizza il font Perpetua, lo stesso usato per la prima pubblicazione della raccolta poetica dello scrittore serbo, edita cinquant’anni fa, nel 1971. 
«Le lettere - si legge nella nota stampa - si scompongono in linee che svelano il messaggio attraverso il movimento, grazie all’animazione e all’Effetto Moirè — una figura di interferenza data dalla sovrapposizione di due pattern, che crea visivamente un’illusione di movimento — per i supporti analogici e digitali. In questo modo la «rottura del silenzio» avviene attraverso un’azione che diventa un gioco su supporti diversi, che ben rispecchiano la doppia natura – fisica e digitale – di miart 2021». Fino all’apertura al pubblico, «Dismantling the Silence» racconterà le tante anime della fiera milanese – il dialogo tra passato e presente e l'approccio interdisciplinare alla coesistenza di arte moderna, arte contemporanea, design e arti applicate – attraverso il fiorire, dopo il silenzio, di nuove parole. 
Dal 28 aprile prenderà il via anche «And Flowers / Words», un progetto editoriale che coinvolgerà numerose personalità del mondo artistico e culturale italiano, unite tra loro da un particolare interesse per il tema della parola scritta o parlata. Anche in questo caso il titolo è tratto da Charles Simić, dalla sua poesia «Pastoral», la cui quartina iniziale recita: «I came to a field / Where the grass was silence / And flowers / Words». Ogni settimana, fino all’inizio dell’estate, verrà pubblicato sul sito e sui canali social della fiera un contributo video, un dialogo per colmare il silenzio di questi tempi recenti. Il contenuto sarà disponibile ogni mercoledì a partire dalle ore 14.00 sul sito e sui canali social della fiera. Il primo appuntamento vedrà la partecipazione di Chiara Costa della Fondazione Prada. Seguiranno contributi di Barbara Casavecchia (critica e curatrice indipendente), Massimiliano Gioni (direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi e di New Museum), Lorenzo Giusti (direttore della Gamec di Bergamo), Luca Lo Pinto (direttore artistico del Macro di Roma) e, poi, di diverse voci provenienti dal mondo della poesia e della letteratura. 
Per informazioni: www.miart.it

3. «PICCOLOSMART», LA QUARTA SALA DEL PICCOLO TEATRO È VIRTUALE 
«Il mondo sta cambiando e non dobbiamo sottrarci ai cambiamenti del mondo». Così Claudio Loghi parla del nuovo progetto del Piccolo Teatro di Milano. Giovedì 15 aprile ha preso il via «Piccolo Smart», non un canale o una piattaforma, ma un’altra sala, la quarta, dopo il Grassi, lo Strehler e lo Studio Melato. In questo nuovo spazio, tutto virtuale, si genereranno percorsi di approfondimento destinati a intrecciarsi con gli spettacoli in cartellone, anche quando riapriranno i sipari. 
Il primo appuntamento è stato con i podcast di «Abbecedario per il mondo nuovo», fruibili on-line dal 16 aprile al 12 giugno, ogni venerdì, sabato e domenica, su Spreaker e sui profili social del teatro milanese. 
Ventisei rappresentanti della nuova drammaturgia, selezionati tra i finalisti e i vincitori del Premio Hystrio - Scritture di scena e del Premio Riccione «Pier Vittorio Tondelli», «compileranno» un ideale vocabolario per la traduzione e l’interpretazione della complessità del nostro presente e proveranno a immaginare il futuro. Si tratta di Valentina Gamna, Michele Ruol, Francesco Toscani, Riccardo Favaro, Greta Cappelletti, Valeria Patota, Tobia Rossi, Tommaso Fermariello, Rosalinda Conti, Tatjana Motta, Marco Morana, Fabrizio Sinisi, Carlo Guasconi, Luca Tazzari, Martina Ruggeri, Margarita Egorova, Stefano Fortin, Maria Teresa Berardelli, Christian Di Furia, Pier Lorenzo Pisano, Michelangelo Zeno, Francesco Bianchi, Ian Bertolini, Paolo Solari, Niccolò Matcovich e Fabio Pisano.
A ciascun autore è stata assegnata (a sorteggio) una lettera dell'alfabeto. Da questa lettera, l'autore ha scelto una parola che, ai suoi occhi, assume un valore «fondativo» e simbolico per il tempo futuro, dando forma a un breve testo. 
I podcast saranno animati dalle voci di Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani, Leda Kreider e Petra Valentini e vedranno anche la partecipazione degli allievi della Scuola di Teatro «Luca Ronconi» (Monica Buzoianu, Giovanni Drago, Anna Godina, Anna Manella, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Simone Tudda). La regia del progetto è di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
Il 22 aprile «PiccoloSmart» ha inaugurato un altro progetto: il ciclo di incontri «Rappresentazione e potere». Fino al 27 maggio - ogni giovedì, alle ore 18 – sui profili social della sala milanese si terranno una serie di conversazioni e interventi, introdotti da Anna Piletti, in cui personaggi del mondo della cultura si soffermeranno sulle differenti forme di rappresentazione del potere nella contemporaneità e sulle loro implicazioni etiche e psicologiche. «Dal teatro al cinema, dai media tradizionali ai social, - si legge nella nota stampa - la rappresentazione del potere non ha mai cessato di essere un atto politico, con implicazioni etiche, psicologiche e sociali di grande rilevanza». 
Il percorso si propone, dunque, di mettere a fuoco, da vari punti di osservazione, i meccanismi della rappresentazione del potere e i suoi risvolti nei linguaggi artistici e nella comunicazione di massa. Massimo Recalcati (22 aprile | «La tentazione del potere»), Gianni Canova e Massimo Popolizio (29 aprile | «Divi e Duci – Il fantasma del potere nell'immaginario italiano»), Luciano Canfora (6 maggio | «La rappresentazione del potere, da Aristofane a Brecht»), Michela Marzano (13 maggio | «Corpo, potere e rappresentazione»), Roberta De Monticelli (20 maggio | «Rappresentazione del potere e crisi di civiltà»), Chiara Valerio e Massimo Desiati (27 maggio | «La rappresentazione del potere nella narrativa italiana del Novecento») sono i protagonisti di questa nuova iniziativa di «PiccoloSmart». 
Il progetto è accompagnato dalla visione de «La tragedia del vendicatore» di Thomas Middleton, per la regia di Declan Donnellan, in una versione appositamente realizzata per la diffusione via streaming, e da «A German Life», spettacolo di Christopher Hampton, tratto dalla storia vera e dalla testimonianza di Brunhilde Pomsel, per la regia di Claudio Beccari e con Franca Nuti
Informazioni su www.piccoloteatro.org

4.«ART FOR CHANGE», L'ARTE DELLE PERIFERIE SULLA NUOVA PIATTAFORMA MYRELOAD - LA (RI)CARICA DEI CORTI 
C’ è anche una serie dedicata all’arte su Myreload – La (ri)carica dei corti, la nuova piattaforma interamente dedicata ai migliori cortometraggi nazionali e internazionali degli ultimi anni ideata da ShorTS International Film Festival e Sedicicorto Forlì International Film Festival, in collaborazione con MYmovies, sito leader nell’informazione cinematografica e piattaforma streaming di riferimento per il cinema di qualità e gli eventi. Si tratta di «Art For Change», quattro filmati di Claudio Esposito nelle periferie di Roma, Bari, Palermo e Madrid, che mostrano come l’arte sia in grado di produrre trasformazioni grazie a quattro storie di innovazione sociale tra architettura, street art, design e cinema. 
In uno degli episodi il regista mostra cosa succede quando l’arte entra in uno dei quartieri più poveri di Palermo, raccontando la straordinaria realtà di Borgo Vecchio Factory, un progetto di promozione sociale e di didattica basato sulla street art, a cura di Ema Jons, che prevede la realizzazione di un ciclo di laboratori di pittura creativa per venti bambini. Sulla base dei disegni dei piccoli partecipanti vengono, poi, create opere per i prospetti delle case del quartiere. 
Il regista racconta anche la realtà del Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz, situato al civico 913 di via Prenestina, nella periferia est di Roma, uno spazio in cui l’arte si fa collettiva, mentre gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente, interagendo con lo spazio, con gli abitanti e tra di loro. 
Un altro episodio è dedicato a El Bruc, un progetto collettivo di riattivazione di una piazza abbandonata a Puerta Del Angel di Madrid. Protagonista della serie è, infine, anche la realtà dell'Accademia del Cinema Ragazzi, un laboratorio di idee, di esperienze di vita, di aggregazione sociale e culturale in un quartiere della periferia di Bari, il San Pio/Enziteto. Il progetto, attivo ormai da dieci anni, mira a intercettare soprattutto quelle fasce di popolazione maggiormente a rischio - giovani, donne, bambini - al fine di sottrarli da quella zona grigia di insicurezza e mancanza di prospettive, cause, troppo spesso, di pratiche e forme di illegalità. La piattaforma - www.mymovies.it/ondemand/myreload - offre, al momento, una library iniziale di oltre cinquanta cortometraggi che vanno a comporre un catalogo ricco di storie, generi, culture, rappresentanza di importanti questioni sociali, attraverso film pluripremiati in tutto il mondo. 

5.  È IN LIBERIA «REGÌA PAROLA UTOPIA. IL TEATRO INFINITO DI LUCA RONCONI»
Un racconto a più voci su uno dei grandi intellettuali del teatro italiano, un utile ventaglio di suggestioni per scrivere il presente e il futuro della nostra scena: si presenta così il libro «Regìa Parola Utopia. Il teatro infinito di Luca Ronconi» (ISBN 9788822904683, pp. 384, € 22,00), che la casa editrice Quodlibet, con sedi a Roma e a Macerata, ha diffuso in libreria e sui principali siti di e-commerce da mercoledì 21 aprile. 
Curato da Roberta Carlotto e Oliviero Ponte di Pino, il volume perlustra la geniale e sfaccettata produzione del regista di Susa, il suo serrato confronto con la parola del teatro tradizionale e della drammaturgia contemporanea, oltre che con l’opera lirica e la musica, ma anche il suo rapporto con materiali non destinati in origine alla scena. 
L’arte di Luca Ronconi nasceva – si legge nella presentazione - da «un’aspirazione all’utopia capace sia di creare messinscene «impossibili», come «Orlando furioso», «Gli ultimi giorni dell’umanità» o «Infinites», sia di concepire forme produttive inedite, come il Laboratorio di Prato o l’esperienza del Centro teatrale Santacristina». 
A partire da tre parole chiave – regìa, parola e utopia - il libro raccoglie i contributi e le testimonianze di oltre quaranta personalità del teatro e della cultura: Edmonda Aldini, Giovanni Agosti, Paola Bacci, Ariella Beddini, Federico Bellini, Alberto Benedetto, Mario Bortolotto, Lucia Calamaro, Davide Carnevali, Marco Consolini, Massimo De Francovich, Paolo Di Paolo, Sergio Escobar, Giulia Filacanapa, Nadia Fusini, Jacopo Gassmann, Colette Godard, Graziano Graziani, Lucrezia Guidone, Antonio Latella, Sergio Lo Gatto, Claudio Longhi, Fausto Malcovati, Curzio Maltese, Manuela Mandracchia, Erica Magris, Franco Marcoaldi, Stefano Massini, Cesare Mazzonis, Italo Moscati, Franca Nuti, Margherita Palli, Jacopo Pellegrini, Graziano Piazza, Massimo Popolizio, Marco Rossi, Emilio Sala, Stefano Santospago, Giuliano Scabia, Roberto Scaltriti, Peter Stein, Susanne Stewart Steinberg, Anna Tedesco, Renzo Tian, Federico Tiezzi, Tommaso Tovaglieri
In contemporanea con l'uscita del libro, si sta lavorando ad altri due progetti. Da maggio sarà visibile in televisione, su Rai 5, la serie «Essere attori. Al lavoro con Luca Ronconi», un ciclo di dieci video interviste a interpreti memorabili della scena quali Massimo De Francovich, Anna Maria Guarnieri, Laura Marinoni, Franca Nuti, Umberto Orsini, Maria Paiato, Massimo Popolizio, Paolo Pierobon, Galatea Ranzi, Fausto Russo Alesi. Le interviste - affidate alla cura di Anna Antonelli, Lorenzo Pavolini e Oliviero Ponte di Pino e al montaggio di Jacopo Quadri – tracceranno un percorso dentro al laboratorio di Luca Ronconi, visto dagli occhi di chi ne è stato protagonista, e conducono gli spettatori alla scoperta o alla riscoperta del suo universo creativo. Ma saranno anche un inedito «manuale dell’attore» a più voci. 
Infine, non appena sarà consentita l’apertura al pubblico, il teatro Valle inaugurerà la mostra «Ronconi e Roma», articolata in due sezioni: «Lo sguardo di Luca. Gli spettacoli al Teatro di Roma attraverso le foto di Marcello Norberth», a cura di Gianfranco Capitta, e «Gli esordi al Valle. Il giovane Luca», a cura di Sandro Piccioni con il contributo del Centro Teatrale Santacristina e l’Archivio Luca Ronconi. 

6.  «STORIE DI ARTISTI», SEI PROTAGONISTI DELL’ARTE CONTEMPORANEA RACCONTATI DA AURELIO AMENDOLA 
Interprete per eccellenza dell’opera di Michelangelo. Sublime traduttore dell’antico nei suoi scatti dedicati a Canova, Bernini, Jacopo della Quercia, Donatello e Giovanni Pisano. Ma anche testimone del contemporaneo con i suoi ritratti di Burri, de Chirico, Warhol, Manzù, Vedova, Fontana, Ceroli, Lichtenstein, Kounellis e molti altri. Questo e molto altro è stato Aurelio Amendola, maestro della fotografa italiana, lontano dal modello documentaristico, capace di dialogare con lo spirito degli artisti, assorbendone stile e intensità. Le sue immagini, circa trecento foto realizzate in sessant’anni di attività, sono in mostra a Pistoia nelle sedi di Palazzo Buontalenti e dell’Antico Palazzo dei Vescovi
In attesa di poter tornare a vivere gli spazi espositivi (da lunedì 26 aprile in Italia riapriranno mostre e musei in zona gialla) una mini-serie articolata in sei video-pillole – una ogni sabato - racconterà, sui canali social di Pistoia Musei e Sky Arte, alcuni degli artisti con i quali il fotografo ha lavorato nel corso della sua lunga carriera, stringendo spesso con loro dei rapporti di profonda stima e amicizia. Le sei puntate, che ci accompagneranno per tutto il mese di maggio, hanno preso il via sabato 24 aprile con Marino Marini, per continuare poi con Giorgio de Chirico, Alberto Burri, Andy Warhol, Claudio Parmiggiani, e Jannis Kounellis. La regia degli appuntamenti video è firmata da Metilene Design e Comunicazione
Per informazioni, anche sull’ingresso alla mostra che avverrà previa prenotazione, si può consultare il sito www.fondazionepistoiamusei.it

7.  C’È POSTA PER TE DA DORA GARCIA. IL MAMBO DI BOLOGNA SPEDISCE LA PRIMA LETTERA DEL PROGETTO «DEAR YOU» 
È stato un successo oltre le aspettative quello di «Dear You», il progetto del Mambo di Bologna che, nei prossimi mesi, recapiterà nelle cassette postali di tutta Italia e non solo sei lettere contenenti opere d’arte. Sono, infatti, state ben 1211 le persone che, tra il 19 febbraio e il 14 marzo, hanno deciso di rispondere positivamente alla proposta del museo felsineo, rendendosi destinatarie dei lavori di Hamja Ahsan (Londra, 1981), Giulia Crispiani (Ancona, 1986), Dora García (Valladolid, 1965), Allison Grimaldi Donahue (Middletown, 1984),  David Horvitz (Los Angeles, 1982) e Ingo Niermann (Bielefeld, 1969). Tra i partecipanti, 1099 sono residenti in Italia, mentre 112 riceveranno la loro corrispondenza all'estero, in 19 diversi Paesi di tutto il mondo: Austria, Australia, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Singapore, Spagna, Svizzera, Turchia, Usa e Vietnam. 
Il primo lavoro spedito, che i destinatari stanno ricevendo nelle proprie cassette postali proprio in questi giorni, è una lettera di Dora García che parla l'atto della scrittura come motore di relazioni paritarie e costruzione di senso. Con uno stile fatto di ripetizioni, avanzamenti e riscritture visibili sui margini e tra le righe, l'artista spagnola sintetizza alcuni dei temi ricorrenti della sua ricerca: «la questione - si legge nella nota stampa - della rilettura e della possibilità di creare un nuovo testo ogni volta che è tra le mani di un diverso interprete; la potenzialità politica della parola, in particolare quando viene introdotta nel mondo da donne o da personaggi in posizioni marginali; come ogni lettera abbia come vero destinatario il futuro e ogni lettore ne intercetta il messaggio». 
Dopo lo scritto di Dora García, a partire per posta è, in questi giorni, l'opera realizzata da Allison Grimaldi Donahue. Tutti i lavori realizzati sono concepiti come poesie, brevi racconti, istruzioni per atti performativi, che riflettono sulla nostra contemporaneità fatta di perdita di contatto fisico e di diminuzione della vita sociale condivisa e sulla necessità di creare nuove strategie di relazione e di cura, al di là dell’esperienza digitale. 
Per informazioni: www.mambo-bologna.org. 

8. A ROMA UN POSTER CONTRO LA SUPERLEGA. È LA NUOVA OPERA DI LAIKA MCMLIV 
L’opera della settimana è sicuramente «The Football Factory - (in)Fedeli alla tribù», un lavoro della street artist Laika MCMLIV, comparso nella serata del 20 aprile a Roma, in via Giulio Caccini, dietro la sede della FIGC. Si tratta di un poster che commenta il progetto della Superlega, la riforma del calcio architettata dai grandi club europei, ormai destinata a fallire. Nell’opera è raffigurato il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che con un coltello buca un pallone. 
 «Il tentativo di creare una competizione a invito riservata ai club più ricchi è la morte dei sogni dei tifosi di tutto il mondo. È la morte del calcio stesso. Lo sport dovrebbe insegnare che con la fantasia, il talento e l'allenamento tutti possono provare a vincere. La Superlega, in nome di un business sempre più monopolizzato, sconfessa definitivamente questo sogno», ha dichiarato l’artista. 
Laika MCMLIV, spuntata all’improvviso a Roma in una notte dell’estate 2019, non è nuova a questi «interventi che fanno parlare i muri». Suoi sono, per esempio, lavori come «Wall of Shame» (giugno 2020), critica ai commenti razzisti pubblicati on-line, «Make Roma great again» (ottobre 2020), con Vittorio Sgarbi candidato sindaco di Roma a cavallo di una capra, o «Life is not a game», sulle condizioni dei migranti in Bosnia (febbraio 2021). L’artista - parrucca rossa, maschera bianca sul volto e identità misteriosa - è finita anche in un libro «Prima e dopo. La street art e il coronavirus» di Carla Cucchiarelli, una delle maggiori esperte della materia, che scrive: «Quando al telegiornale c’è un servizio su Zaky, lo studente di Bologna incarcerato in Egitto, tra le immagini passa sempre un lavoro di Laika: il suo poster con Giulio Regeni che abbraccia il ragazzo alle spalle e lo rassicura. Laika vuole dire la sua, liberamente, per questo ha scelto l'anonimato totale».

9.  DALLA FONDAZIONE BARUCHELLO UNA BORSA DI STUDIO PER UNA RICERCA SU CARLA BADIALI 
Sono aperte fino al 15 maggio le iscrizioni alla borsa di studio «Ricerche e riscritture per la storia dell’arte contemporanea», promossa alla Fondazione Baruchello
 In seguito a un'approfondita considerazione della storia dell’arte del XX secolo e di quelle figure che richiedono a tutt’oggi di essere maggiormente studiate, si è deciso di dedicare questa edizione della call a una ricerca riguardante l’opera dell’artista Carla Badiali (Novedrate, 9 novembre 1907 – Como, 7 febbraio 1992), una delle protagoniste dell’astrattismo storico italiano insieme ad Aldo Galli, Mario Radice e Manlio Rho
 Il bando è rivolto a studenti già laureati, specializzandi, neo specializzati, dottorandi o neo dottorati. Eventuali pubblicazioni che comprovino di aver svolto ricerca e studio nel campo dell’arte contemporanea italiana avranno un titolo privilegiato nella valutazione. Auspicabile sarebbe aver svolto una tesi di laurea o un dottorato sulle ricerche dell’astrattismo italiano. 
 Le competenze di ricerca dei candidati saranno valutate da una commissione formata da: Carla Subrizi, docente di Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza di Roma e presidente della Fondazione Baruchello, Francesco Tedeschi, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università Cattolica di Milano e direttore del Centro di ricerca sull'arte astratta in Italia, Elena Di Raddo, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università Cattolica di Milano, e Luigi Cavadini, curatore del Catalogo ragionato di Carla Badiali. 
La ricerca, per la quale verrà stanziata una borsa di studio del valore di 1.800 euro, dovrà essere condotta entro il 2021. Uno o più tutor appartenenti ai membri della commissione svolgerà la funzione di referente per lo studio. I risultati della ricerca saranno presentati nel corso di una tavola rotonda o di una giornata di studi, organizzata dalla Fondazione Baruchello. Le candidature dovranno pervenire all’indirizzo fondazionebaruchello@pec.it
 Informazioni sul sito www.fondazionebaruchello.com.

10.  «LA DIVINA SCARPA»: UN CONCORSO PER GIOVANI STILISTI IN OMAGGIO A DANTE 
Chissà se i giovani stilisti si ispireranno a Beatrice Portinari o a Francesca da Polenta per creare la loro «Divina scarpa»? Quello che è certo è che Sammauroindustria, l'associazione romagnola che riunisce i grandi marchi della calzatura afferenti al distretto di San Mauro Pascoli - Casadei, Gianvito Rossi, Giuseppe Zanotti, Pollini, Sergio Rossi -, non ha voluto mancare all'appuntamento con i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri
La ventunesima edizione del concorso internazionale «Un talento per la scarpa» guarda così al «Sommo poeta» e invita i giovani stilisti nati dopo il 31 dicembre 1989 (anche se il concorso è senza limiti di età per coloro che sono iscritti alle scuole di design o d’arte) a ideare bozzetti, ricerche stilistiche, prototipi e collage di immagini sul tema «La Divina scarpa». 
Il termine ultimo per la consegna dei lavori è il 30 giugno. I partecipanti devono iscriversi on-line sulla pagina del Cercal – Centro ricerca e scuola internazionale calzaturiera, al link https://www.cercal.org/concorsi/, dove è scaricabile anche il regolamento completo. In palio ci sono 3mila euro, uno stage retribuito di sei mesi in una delle aziende associate a Sammauroindustria, nonché un periodo formativo nella Scuola internazionale di calzature Cercal. Gli autori dei primi dieci bozzetti classificati saranno segnalati alle ditte calzaturiere del territorio e menzionati nella serata di premiazione. È prevista, inoltre, una particolare segnalazione per le scuole che si distingueranno per numero e qualità degli elaborati inviati. 
Per informazioni: Sammauroindustria (Casadei, Gianvito Rossi, Giuseppe Zanotti, Pollini, Sergio Rossi), San Mauro Pascoli (Fc) tel. 0541.932965; e-mail cercal@cercal.org. Sito internet: www.cercal.org o www.sammauroindustria.com.

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