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lunedì 21 ottobre 2013

«Serata Egri», un omaggio a una grande signora della danza

È il 19 aprile del 1953 quando Susanna Egri si conquista la copertina del settimanale «Radiocorriere», facendosi ritrarre in equilibrio su un’antenna televisiva con le sue amate scarpette da ballo. Ha poco meno di trent’anni e, dopo essere stata prima ballerina per la compagnia della Biennale di Venezia e per il teatro Comunale di Firenze, si appresta ad iniziare una nuova avventura nella città di Torino, dove è andata a vivere dopo la morte del padre, Ernest Egri Erbstein, il mitico commissario tecnico che fece vincere cinque scudetti al Grande Toro, la squadra leggendaria e invincibile, sconfitta solo dal fato e dal cielo, a Superga, il 4 maggio 1949.
All’ombra della Mole, la talentuosa e volitiva Susanna Egri, che vanta studi nella natia Ungheria e che è stata allieva di Ferenc Nadasy all’Opera di Budapest, incomincia a collaborare con la Rai e apre la sua scuola di danza.
Da allora sono passati sessant’anni e Torino si appresta a celebrare questa dinamica e tenace ballerina e coreografa, che è stata presidente italiana dell’Unesco Danza e che vanta in curriculum anche una collaborazione con Gianfranco De Bosio per l’«Aida» dei record, quella che rimase in cartellone per ben tredici stagioni all’Arena di Verona.
Sabato 26 ottobre, alle 21, nella splendida cornice del teatro Carignano andrà in scena, nell’ambito della stagione «Ipuntidanza 2013/2014», la «Serata Egri», uno spettacolo particolare che ripercorre l’intera carriera della ballerina ungherese di nascita e torinese d’adozione: dal 1953, anno in cui venne presentato «Istantanee», primo balletto contemporaneo apparso in Italia, al 2013, che sta vedendo la nascita della coreografica «Lezione di cucina», su musiche di Gioachino Rossini.
Fra queste due date è stato estrapolato, dal ricco catalogo di creazioni con le quali la compagnia ha fatto il giro del mondo, un titolo famoso, quel «Mandarino meraviglioso» creato da Susanna Egri nel 2001 su commissione del Budapest Spring Festival.
Ad aprire l'omaggio sarà «Istantanee», spettacolo che debuttò al teatro Alfieri di Torino, con l’orchestra diretta dall’autore Paul Arma, discepolo e sodale di Bela Bartok. Il grande coreografo Aurel Milloss parlò per questo lavoro, assolutamente innovativo per il tempo, di «Aforismi danzati», che richiedono al pubblico un’inconsueta velocità di percezione. La coreografia è, infatti, strutturata in trentuno brevissimi flash, sapientemente raggruppati in tre sezioni -«Figure nello spazio», «Solitudine» e «Rapporti»-, nelle quali vengono utilizzati linguaggi espressivi diversi. Nel primo quadro vediamo, per esempio, delle figurazioni astratte, prive cioè di un contenuto premeditato, ma destinate solo a realizzare un disegno plastico nello spazio e nel tempo. Nel secondo gruppo domina, invece, l’elemento espressivo poiché vengono presentati stati d’animo dell’uomo, alle prese con il proprio io; mentre nella terza sezione si ‘parla’ di rapporti interpersonali.
Totalmente diverso è l’assetto del «Mandarino Meraviglioso» di Bela Bartok, nel quale Susanna Egri, pur rispettando sostanzialmente l’azione tracciata dal libretto originale, quello di Menyhert Lengyel, del quale vennero proibite le repliche dal 1926 per lo scandalo suscitato tra il pubblico, ha dato un ulteriore rilievo alla violenza e al degrado metropolitano raccontati. La prostituta del libretto è, per esempio, stata sostituita con un ragazzo a sua volta oggetto di violenza, obbligato a vestire panni femminili per fungere da esca nel covo dei malviventi.
Lo spettacolo, che si avvale delle scenografie di Emanuele Luzzati, fu presentato per la prima volta a Budapest, nell’ambito del «Festival dei Mandarini», insieme ad altre dieci versioni realizzate da altrettante compagnie europee, ottenendo il beneplacito degli eredi Bartók, che rigettarono le altre, vietandone la rimessa in scena. Un importante successo, questo, per Susanna Egri, che sta ora lavorando a «Lezione di cucina», breve «’esercizio di stile’ (alla Queneau?) in cui il pretesto culinario, condito da un sottile filo di humour, diventa -si legge nella nota di presentazione- metafora di altri ‘cucinamenti’, anche in senso autoironico». La coreografia, presentata in prima assoluta, chiuderà la serata al Carignano di Torino. Una serata interamente affidata alla straordinaria versatilità dei ballerini-artisti che compongono la compagnia EgriBiancoDanza, grazie ai quali sarà possibile rivivere la storia di una delle grandi signore del balletto italiana, di una delle indimenticabili protagoniste della vecchia televisione, quella che faceva cultura con la c maiuscola.


Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Una scena dello spettacolo «Istantanee», per la coreografia di Susanna Egri; [fig. 2] Una scena dello spettacolo «Mandarino meraviglioso»,  per la coreografia di Susanna Egri; [fig. 3] Locandina della serata per Susanna Egri promossa nell'ambito della stagione «Ipuntidanza 2013/2014» [Si ringrazia Paola Varallo per le immagini fornite]

Informazioni utili 
«Serata Egri». Teatro Carignano, piazza Carignano, 6 – Torino. Ingresso: intero € 25,00, ridotto € 20,00. Informazioni e prenotazioni:cell. 366.4308040 o info@egridanza.com . Sito internet: www.egridanza.com. Sabato 26 ottobre 2013, ore 21. 

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