La savana è alle porte di Torino. Vi sembra impossibile? Allora non vi resta che prendere l’automobile e andare a Cumiana, dove su una superficie di oltre centosessantamila metri quadrati si estende «Zoom», un’oasi verde che vi permetterà di “incontrare” pinguini, lemuri, tigri, fenicotteri, tartarughe giganti, giraffe, rinoceronti, aquile, falchi e avvoltoi, una varietà di specie animali provenienti in prevalenza dal parco del Serengheti (tra Kenya e Tanzania), dal Madagascar e da Sumatra.
Per il secondo anno consecutivo, in questo splendido bioparco, che ricrea le suggestioni naturali di Africa ed Asia, sarà possibile anche confrontarsi con l’arte contemporanea grazie alla mostra «Zoomaginario», curata da Francesca Canfora e Daniele Ratti, direttori artistici di «Paratissima», manifestazione che annualmente promuove a Torino la creatività in tutte le sue forme.
Dodici le sculture e installazioni site specific, firmate da altrettanti giovani artisti italiani, che fino al prossimo 31 ottobre rimarranno installate nell’habitat di «Zoom» e permetteranno al visitatore di confrontarsi con un bestiario fantastico che sembra uscito dalle pagine di un libro medioevale.
Ecco così che si potrà camminare in un paesaggio da sogno (o da incubo), in uno zoo parallelo e impossibile, dove si incontreranno figure strane come l'aquilera a sonagli di Nazareno Biondo, l’orsomartello di Daniele Miola, il granchio preistorico Quakecrab del collettivo Neropece, o, ancora, l’airone Strizza di Giovanna Basile, ammalato di così tanta paura da condurre una vita da struzzo, e l’ironica chiocciolina Cheope di Osvaldo Moi, la cui testa è realizzata da una mano che fa le corna.
Renato Sabatino ha, invece, ideato per «Zoom» il Gerrhosaurus Hydrargyrum, un animale fantastico e alieno simile al mostro di Loch Ness, il cui colore argentato è frutto della sua particolare composizione: «mercurio -si legge nella presentazione- alieno allo stato solido, che si differenzia molto da quello terrestre per la sua più alta temperatura di fusione». Mentre Pietro D’Angelo ha realizzato la «GraffaRaffaCopeterus», una giraffa fatta di graffette con zampe lunghe e sottili, simili a quelle di un fenicottero. A Enzo Mastrangelo si deve, invece, l’invenzione dell’hydracorno, un animale unico e rarissimo, di provenienza cosmica. Magnifico e immortale, con un piccolo problema: si dice che chi lo guarda sparisca per sempre. Ci sono, poi, in mostra l’Attinia Panoptes di Stefano Prina, con i suoi più di trenta occhi e altrettanti punti di vista, e la Diplotene alata di Bios Vincent, un elefante che sogna di essere una farfalla.
Tra queste dodici creature fantastiche, a fine mostra, verrà selezionata la vincitrice, che entrerà a far parte del percorso permanente del parco e il cui autore riceverà un compenso di tremila euro; mentre altre tre opere saranno esposte a «Paratissima», in programma a Torino dal 5 al 9 novembre.
Anche per questa edizione è stato coinvolto uno scrittore, Carlo Grande, che ha illustrato in mostra, su dei totem posti lungo il percorso espositivo, e in catalogo la storia di ogni animale immaginario con dei racconti appositamente realizzati per l’occasione.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] L’orsomartello di Daniele Miola per «Zoomaginario 2014»; [fig. 2] La chiocciolina Cheope di Osvaldo Moi per «Zoomaginario 2014»; [fig. 3] Il Gerrhosaurus Hydrargyrum di Renato Sabatino per «Zoomaginario 2014»
Informazioni utili
«Zoomaginario». Zoom Torino, Strada Piscina, 36 - Cumiana (Torino). Orari: ore 10.00-19.00. Ingresso: intero € 20,00, ridotto € 15,00, gratis per bambini sotto i 3 anni. Informazioni: tel. 011.9070419 o info@zoomtorino.it. Sito internet: www.zoomtorino.it. Fino al 31 ottobre 2014.
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