ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 2 luglio 2014

Treviso, tre giorni nel segno della moda e del design con il «Modesign/Fashion at Iuav»

Incontri, mostre, eating event, performance e sfilate: il mondo della moda e quello del design si incontrano a Treviso grazie alla seconda edizione del progetto Modesign/Fashion at Iuav, promosso dall’ateneo veneto con la collaborazione di vari enti, tra i quali il Comune, la Camera di Commercio, il Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo, l’associazione Progetto Marzotto, la Fiera di Vicenza e la Fondazione Cassamarca.
Cuore della tre giorni di appuntamenti, in programma dal 2 al 4 luglio, sono i «Graduation show», le sfilate con le creazioni dei nuovi stilisti e designer che concludono i corsi di laurea triennale e magistrale in moda. Giovedì 3 luglio, alle ore 20.30, all'Archivio di Stato, nei suggestivi spazi del chiostro di Santa Margherita, verrà, per esempio, presentata la collezione di accessori che gli allievi del corso di design hanno creato sotto la guida dell’artista belga Els Proost. Mentre venerdì 4 luglio, al calare del sole, ci sarà lungo le rive del Sile, nei pressi della Riviera Santa Margherita, la sfilata con gli abiti delle ventidue collezioni realizzate dagli studenti della triennale e della magistrale, sotto la supervisione di Arthur Arbesser, Fabio Quaranta, Cristina Zamagni e Michel Bergamo.
L’appuntamenti, che verrà trasmesso in streaming su Vogue.it, è il momento conclusivo di un fitto programma di eventi, che vedrà la presenza, tra gli altri, di Giusi Ferré, Matteo Marzotto, Marina Salamon e del grande stilista Ermanno Scervino, protagonisti di una serie di incontri riuniti sotto il titolo «La felicità del made in Italy».
Tra i molti talk in agenda si segnalano anche il convegno «Fashion in Libraries: Collecting Materials and Documenting Stories» (venerdì 4 luglio, alle ore 9), sulla costruzione di una biblioteca di moda all’interno di un centro di documentazione o di una realtà aziendale, e l’incontro con Giovanni Bonotto della Bonotto spa, Paolo Paoletti del Lanificio Paoletti e Sergio Tamborini del Marzotto Group che parleranno del comparto tessile (mercoledì 2 luglio, alle ore 18, all’auditorium del museo di Santa Caterina).
Tantissime le mostre in programma. Ad aprire il festival sarà la rassegna «Nord Est/Far East», a cura di Ilaria Cipriani e Marta Franceschini, che fino a sabato 12 luglio allineerà negli spazi del Museo di Santa Caterina, una selezione di abiti realizzati dagli studenti con i preziosi tessuti inviati dal distretto tessile di Ichinomiya, in Giappone. Nello stesso luogo (e con gli stessi orari) sarà possibile vedere anche l’installazione «Storytelling Storymaking», racconto dei primi esiti del progetto di ricerca Fse di Martina Bernardi presso il Lanificio Paoletti.
All’Archivio di Stato si terrà, invece, la mostra «Sulle Tracce di Anita Pittoni: maglieria e avanguardia 1928-1948», a cura di Anna Fregolent, che si configura come un viaggio attraverso i tracciati, gli schemi esecutivi e i cartamodelli d’abiti e di sofisticate maglierie progettati da Anita Pittoni, i cui materiali sono conservati presso l'Archivio diplomatico e i Fondi archivistici della biblioteca Hortis di Trieste.
Nella stesse sede espositiva si terrà anche «Knit Gang», progetto sperimentale di maglieria realizzato in occasione della scorsa edizione di Pitti Immagine Filati dagli studenti della magistrale all'interno del laboratorio avanzato di maglieria, condotto dai designer Cristina Zamagni e Michel Bergamo. Mentre nella sede dei corsi di laurea in moda dell’ateneo veneto è possibile vedere la mostra «Elementi», a cura di Mario Lupano: una riflessione tridimensionale sui principi e i fondamentali che governano la progettazione degli abiti e degli accessori e i relativi immaginari. «Bonotto Fabric Room» racconta, invece, il rapporto virtuoso con un'eccellenza del territorio, l'azienda del tessile Bonotto, che in modo gratuito mette a disposizione permanente degli studenti e dei loro progetti una selezione di tessuti. Sempre allo Iauv si tiene l’installazione «Vanity: Appunti per una mostra», dedicata allo straordinario concept magazine «Vanity» nato all'inizio degli anni Ottanta su un'idea di Anna Piaggi, che ha rilanciato l'illustrazione di moda come strumento per raccontare i caleidoscopici scenari che l’attraversano.
Non manca nel ricco cartellone di iniziative promosse per questa tre giorni anche un eating event, curato da Arabeschi del latte e frutto di un workshop sulla tradizione gastronomica del territorio condotto da Francesca Sarti, con la preziosa collaborazione di Treviso Dripping Taste e del Gruppo ristoratori della Marca trevigiana.
«Modesign/Fashion at Iuav» si configura, dunque, come un festival della moda intesa come sistema complesso di pensiero, aperta agli sconfinamenti disciplinari, al dialogo con la città e con altre forme di cultura: arte, architettura, cibo. Un’occasione per scoprire le idee dei giovani creativi italiani, di chi disegnerà la moda di domani.

Informazioni utili
«Modesign/Fashion at Iuav». Treviso, sedi varie. Infotmazioni: Università IUAV di Venezia - Dipartimento di culture del progetto, tel. 0422.541125/557258 o fashionatiuav2014@iuav.it. Sito internet: www.iuav.it

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