Dalla Svezia al Web. Il Museo Ikea di Älmhult, inaugurato nel 2016, lancia Ikea Museum Digital, piattaforma digitale che ripercorre le tappe principali della storia del marchio con racconti sul fondatore Ingvar Kamprad e su alcuni dei prodotti più iconici e memorabili realizzati tra gli anni Quaranta e oggi.
«Raccontiamo molti dietro le quinte che finora Ikea non aveva mai svelato pubblicamente. Che siano trionfi, clamorosi errori, avventure pericolose o collassi rivoluzionari, abbiamo cercato sempre di dire le cose come stanno», spiega Jutta Viheriä, responsabile delle iniziative strategiche del Museo Ikea.
La nuova piattaforma digitale, con contenuti disponibili in svedese e inglese, comprende oltre cento reportage, video e interviste con le persone coinvolte lungo «il percorso - si legge nella nota stampa - che ha visto Ikea trasformarsi da una piccola impresa locale a un marchio globale dell’home furnishing con oltre 210.000 collaboratori e 456 negozi in 61 mercati del mondo».
A narrare le storie sono le voci dei diretti protagonisti, ciascuno dal proprio punto di vista, con il supporto di documenti e testimonianze storiche. «Ogni tassello – si legge ancora nella nota stampa - contribuisce a ricostruire la storia di Ikea, una storia di cui ancora oggi si stanno scrivendo nuovi capitoli».
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://ikeamuseum.com/en/.
TOURING CLUB ITALIANO, AL VIA UNA COMPAGNA SOLIDALE PER IL PROGETTO «APERTI PER VOI»
«Riaprire le porte delle meraviglie artistiche e culturali del Paese, aiutando l’Italia a ripartire anche attraverso la bellezza»: è questa la missione della campagna solidale lanciata dal Touring club italiano nell’ambito del progetto «Aperti per Voi», volto a garantire tutto l’anno, grazie alla preziosa collaborazione di migliaia di soci volontari, l’accesso a siti culturali - musei, aree archeologiche, palazzi storici e chiese - altrimenti chiusi al pubblico.
Per sostenere l’iniziativa, che si avvale anche del prezioso aiuto di Rai per il Sociale, basta mandare un sms o fare una chiamata da rete fissa al numero solidale 45590 fino al prossimo al 26 settembre.
Attualmente «Aperti per Voi» - ottimo esempio di cittadinanza attiva, che dal 2005 ha accolto quasi 19milioni di visitatori - vede il coinvolgimento di 2200 persone e di 82 siti culturali, distribuiti in 33 città di 13 regioni italiane. Si spazia dalla Chiesa di San Maurizio ai tesori della Ca’ Granda in Milano, da Palazzo Borromeo a Roma (Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede) al teatro di Corte della Reggia di Caserta, dalle chiese della SS. Trinità e di Santa Maria Maddalena a Cremona a Santa Maria de’ Lama a Salerno fino a Palazzo Betta-Grillo a Rovereto (nella foto), ultimo luogo acquisito dal progetto.
Per maggiori informazioni sul progetto è possibile consultare le pagine www.touringclub.it/sms/ e www.touringclub.it/apertipervoi.
AL MEIS - MUSEO NAZIONALE DELL’EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH DI FERRARA LA FESTA DEL LIBRO EBRAICO
Presentazioni di libri, incontri, performance live, proiezioni e concerti: è ricco il calendario della dodicesima edizione della Festa del libro ebraico, in calendario dal 23 al 26 settembre al Meis - Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara.
Nel giardino dell’istituzione emiliana, sotto la sukkah, la tradizionale capanna costruita in occasione della festa ebraica di Sukkot, simbolo della precarietà della vita e del valore dell’accoglienza, si susseguiranno decine di ospiti prestigiosi: dallo scrittore israeliano Eshkol Nevo (domenica 26, ore 18) al politico ed economista Romano Prodi (venerdì 24, ore 12) senza dimenticare gli scrittori Edith Bruck (venerdì 24, ore 16) Igiaba Scego (domenica 26, ore 16.30) e Alessandro Piperno (domenica 26, ore 18).
Il tema conduttore di questa edizione è la casa, «un luogo ma anche uno stato d’animo, un rifugio o una trappola» - si legge nella nota stampa -, che «può significare famiglia, stabilità, sicurezza, ma alle volte anche oppressione e insofferenza».
«Per l’Ebraismo, la casa – raccontano ancora da Ferrara è sempre stato uno strumento di elezione per la trasmissione dell’identità e dei valori. Il vocabolo in ebraico usato per indicarla è Bayit, la cui lettera iniziale – Bet – è la prima consonante dell’alfabeto e ha una forma chiusa su tre lati, simbolo di protezione ma anche di permeabilità culturale».
Tutti gli incontri sono gratuiti. È consigliata la prenotazione al numero 342.5476621 o all’e-mail meis@coopculture.it.
Alcuni eventi saranno visibili anche in streaming sul canale Facebook del Meis, tra i quali si segnala I-Tal-Ya Books – Catalogo del libro ebraico in Italia (domenica 26, alle ore 11:30).
Per maggiori informazioni: @MEISmuseum o https://meis.museum/fle2021/.
Per sostenere l’iniziativa, che si avvale anche del prezioso aiuto di Rai per il Sociale, basta mandare un sms o fare una chiamata da rete fissa al numero solidale 45590 fino al prossimo al 26 settembre.
Attualmente «Aperti per Voi» - ottimo esempio di cittadinanza attiva, che dal 2005 ha accolto quasi 19milioni di visitatori - vede il coinvolgimento di 2200 persone e di 82 siti culturali, distribuiti in 33 città di 13 regioni italiane. Si spazia dalla Chiesa di San Maurizio ai tesori della Ca’ Granda in Milano, da Palazzo Borromeo a Roma (Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede) al teatro di Corte della Reggia di Caserta, dalle chiese della SS. Trinità e di Santa Maria Maddalena a Cremona a Santa Maria de’ Lama a Salerno fino a Palazzo Betta-Grillo a Rovereto (nella foto), ultimo luogo acquisito dal progetto.
Per maggiori informazioni sul progetto è possibile consultare le pagine www.touringclub.it/sms/ e www.touringclub.it/apertipervoi.
AL MEIS - MUSEO NAZIONALE DELL’EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH DI FERRARA LA FESTA DEL LIBRO EBRAICO
Presentazioni di libri, incontri, performance live, proiezioni e concerti: è ricco il calendario della dodicesima edizione della Festa del libro ebraico, in calendario dal 23 al 26 settembre al Meis - Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara.
Nel giardino dell’istituzione emiliana, sotto la sukkah, la tradizionale capanna costruita in occasione della festa ebraica di Sukkot, simbolo della precarietà della vita e del valore dell’accoglienza, si susseguiranno decine di ospiti prestigiosi: dallo scrittore israeliano Eshkol Nevo (domenica 26, ore 18) al politico ed economista Romano Prodi (venerdì 24, ore 12) senza dimenticare gli scrittori Edith Bruck (venerdì 24, ore 16) Igiaba Scego (domenica 26, ore 16.30) e Alessandro Piperno (domenica 26, ore 18).
Il tema conduttore di questa edizione è la casa, «un luogo ma anche uno stato d’animo, un rifugio o una trappola» - si legge nella nota stampa -, che «può significare famiglia, stabilità, sicurezza, ma alle volte anche oppressione e insofferenza».
«Per l’Ebraismo, la casa – raccontano ancora da Ferrara è sempre stato uno strumento di elezione per la trasmissione dell’identità e dei valori. Il vocabolo in ebraico usato per indicarla è Bayit, la cui lettera iniziale – Bet – è la prima consonante dell’alfabeto e ha una forma chiusa su tre lati, simbolo di protezione ma anche di permeabilità culturale».
Tutti gli incontri sono gratuiti. È consigliata la prenotazione al numero 342.5476621 o all’e-mail meis@coopculture.it.
Alcuni eventi saranno visibili anche in streaming sul canale Facebook del Meis, tra i quali si segnala I-Tal-Ya Books – Catalogo del libro ebraico in Italia (domenica 26, alle ore 11:30).
Per maggiori informazioni: @MEISmuseum o https://meis.museum/fle2021/.
FONDAZIONE CINI, UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO PER IL PROGETTO «ATLANTE DELLE XILOGRAFIE ITALIANE DEL RINASCIMENTO»
È un importante riconoscimento quello appena ricevuto dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, selezionata, insieme ad altre diciotto prestigiose istituzioni internazionali, dalla Getty Foundation di Los Angeles nell’ambito del programma «The Paper Project: Prints and Drawings Curatorship in the 21st Century», che sovvenziona progetti di formazione, curatela, catalogazione di materiali grafici.
Grazie al contributo ricevuto, verrà realizzata, nel 2023, ai Musei civici di Pavia, una mostra su parte dei materiali schedati nell’«Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento».
L’archivio digitale - a cura di Laura Aldovini, David Landau e Silvia Urbini – è stato pubblicato on-line dall’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Cini nel 2020; e rintraccia, studia e cataloga le xilografie su fogli sciolti e le matrici a partire dai primi esemplari noti dell'inizio del Quattrocento fino al 1550 circa. Si configura, dunque, come «una sorta di meta-museo destinato alla xilografia italiana del Rinascimento», un genere fra i meno studiati della grafica italiana di quel periodo storico. «Altre tecniche a stampa, come i bulini e le acqueforti, - raccontano, a tal proposito, dalla Fondazione Cini - erano a partire del secondo decennio del sedicesimo secolo spesso destinate a riprodurre disegni e opere di artisti noti, ovvero sono ‘stampe di riproduzione’: ad esempio, grande fu la fortuna di stampe derivate da opere di Raffaello Sanzio. Le xilografie invece sono quasi sempre ‘stampe di invenzione’, ovvero opere disegnate da un artista noto – come Tiziano Vecellio - o anonimo, specificamente per quella stampa, senza riferimento ad un’altra opera esistente».
Per maggiori informazioni: www.cini.it.
È un importante riconoscimento quello appena ricevuto dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, selezionata, insieme ad altre diciotto prestigiose istituzioni internazionali, dalla Getty Foundation di Los Angeles nell’ambito del programma «The Paper Project: Prints and Drawings Curatorship in the 21st Century», che sovvenziona progetti di formazione, curatela, catalogazione di materiali grafici.
Grazie al contributo ricevuto, verrà realizzata, nel 2023, ai Musei civici di Pavia, una mostra su parte dei materiali schedati nell’«Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento».
L’archivio digitale - a cura di Laura Aldovini, David Landau e Silvia Urbini – è stato pubblicato on-line dall’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Cini nel 2020; e rintraccia, studia e cataloga le xilografie su fogli sciolti e le matrici a partire dai primi esemplari noti dell'inizio del Quattrocento fino al 1550 circa. Si configura, dunque, come «una sorta di meta-museo destinato alla xilografia italiana del Rinascimento», un genere fra i meno studiati della grafica italiana di quel periodo storico. «Altre tecniche a stampa, come i bulini e le acqueforti, - raccontano, a tal proposito, dalla Fondazione Cini - erano a partire del secondo decennio del sedicesimo secolo spesso destinate a riprodurre disegni e opere di artisti noti, ovvero sono ‘stampe di riproduzione’: ad esempio, grande fu la fortuna di stampe derivate da opere di Raffaello Sanzio. Le xilografie invece sono quasi sempre ‘stampe di invenzione’, ovvero opere disegnate da un artista noto – come Tiziano Vecellio - o anonimo, specificamente per quella stampa, senza riferimento ad un’altra opera esistente».
Per maggiori informazioni: www.cini.it.
[Nella foto:Benedetto Bordon (attr.) da Baccio Baldini, «Trionfo di Giove» (particolare). Pavia, Musei Civici, dettaglio]
«LECCE LEGGE DANTE» CON RAIZ E NICOLA LAGIOIA
Brunetto Lantini, Sordello da Goito e Giustiniano: sono queste le tre figure che l’Adi – Associazione degli italianisti ha scelto per il suo nuovo omaggio alla «Divina Commedia» di Dante Alighieri, scrittore del quale ricorrono quest’anno i settecento anni dalla morte. L’appuntamento è fissato per lunedì 27 settembre, alle ore 21, a Lecce, negli spazi del Chiostro dei Teatini, dove il cantautore e attore Gennaro Della Volpe, in arte Raiz, e lo scrittore Nicola Lagioia ripercorreranno le biografie dei tre protagonisti delle cantiche dantesche e spiegheranno il significato del loro apparire nell’opera.
Al centro della serata, a ingresso gratuito con prenotazione e green pass obbligatori (tel. 0832.246517, e-mail castellocarlov@gmail.com), ci saranno, dunque, i Canti XV dell’«Inferno» e VI del «Purgatorio» e del «Paradiso», letti dalla storica voce degli «Almamegretta» e commentati dal direttore del Salone internazionale del libro di Torino, con la conduzione di Alberto Rollo. La serata, inserita nel progetto itinerante «Città che legge Dante», vedrà anche la partecipazione dei musicisti del Conservatorio «Tito Schipa» di Lecce.
Iniziato a Taormina e passato per Roma, Reggio Calabria e Padova, dopo la tappa di Lecce, il progetto itinerante «Città che legge Dante» si chiuderà alla Rocca di Lonato del Garda con un appuntamento in programma a ottobre, che vedrà la presenza di Galatea Ranzi e Angelo Piero Cappello.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://cepell.it/citta-che-legge/.
KOSMOS, IL MUSEO DI STORIA NATURALE DELL’UNIVESITÀ DI PAVIA, APRE I SUOI DEPOSITI
L’Università di Pavia apre i nuovi depositi di Kosmos, il Museo di storia naturale di piazza Botta 9. L’inaugurazione, a inviti, è fissata per sabato 25 settembre, alle ore 17, alla presenza del Magnifico Rettore Francesco Svelto.
I depositi, accessibili da domenica 26 settembre al pubblico su prenotazione e con visita guidata, ospitano il nucleo storico delle collezioni di zoologia e anatomia comparata dei vertebrati, proprietà del museo pavese. Si tratta di quasi 3000 esemplari, risultato delle acquisizioni fatte dalle origini settecentesche dell’istituzione sino ai primi anni del Novecento.
I reperti, che negli ultimi venticinque anni sono stati rideterminati, catalogati e restaurati, risultano oggi disposti secondo l’ordine sistematico ricavato dai cataloghi storici del 1904.
Il progetto di ristrutturazione garantisce la conservazione preventiva dei reperti grazie a un sistema di climatizzazione. Gli armadi metallici, con doppia anta in vetro temperato, sono provvisti di illuminazione interna abbinata a sensori di movimento. L’ambiente è suddiviso in quattro sale: le prime due ospitano le collezioni di zoologia e le successive sono dedicate alla collezione di anatomia comparata con scheletri interi e crani.
La visita, riservata a otto persone per volta, avrà un costo di dieci euro.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0382.986220 o scrivere a kosmos@unipv.it. Il sito web di riferimento è https://museokosmos.eu/.
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