Torna per il sesto anno consecutivo Attenzione talento fotografico Fnac, concorso promosso da Fnac Italia che si propone di scoprire e promuovere artisti emergenti della fotografia nostrana.
La competizione, il cui termine ultimo di consegna dei lavori è fissato a martedì 15 luglio, si rivolge a fotografi già esperti, in grado di presentare un progetto completo in cui un’idea è sviluppata in modo coerente sia nella forma che nei contenuti.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i fotografi senza limiti di età e di provenienza geografica; differenti i linguaggi ammessi: reportage, diario personale, diario di viaggio, paesaggio, ritratto, fotografia di ricerca. Ogni dossier dovrà essere composto da un minimo di venti fotografie, dello stesso formato (minimo 18x24, massimo 30x40) e della stessa tecnica di stampa (polaroid, stampa tradizionale o digitale), accompagnate dalla presentazione del progetto e da un breve curriculum dell’autore. Le fotografie non dovranno essere montate su passepartout o inserite all’interno di album. Sul retro di ogni fotografia andranno esclusivamente indicati il titolo del progetto e la didascalia dell’immagine. Inoltre, dove necessario, dovranno essere indicati chiaramente i criteri necessari per la lettura del lavoro (numerazione, dittici, trittici, etc.).
Ciascun fotografo dovrà essere in grado di presentare – se selezionato – un lavoro coerente di quaranta fotografie, per poter rispondere ai criteri espositivi delle Gallerie fotografiche Fnac di Milano, Genova, Roma, Torino, Napoli, Verona e dovrà essere in possesso delle eventuali liberatorie necessarie per l’esposizione e la pubblicazione.
A selezionare i lavori dei partecipanti al concorso, di cui sarà dichiarato il vincitore nel settembre 2008, saranno: Lorenzo Castore, fotografo; Renata Ferri, photoeditor di Io Donna; Alessandra Mauro, direttrice artistica dell’agenzia Contrasto; Carlo Roberti, direttore del Toscana Photographic Workshop; Martino Marangoni, direttore della Fondazione Studio Marangoni; Annalisa Fumagalli Ceri dell’agenzia di fotogiornalismo Prospekt. La giuria sarà attenta in particolare all’originalità del progetto presentato, alla qualità espressiva e al rigore nella ricerca artistica.
Il vincitore verrà premiato con la produzione di una mostra personale nelle Gallerie fotografiche Fnac, luogo unico di incontro tra fotografia e grande pubblico. Una menzione speciale Io Donna selezionerà un talento fotografico di particolare interesse, che verrà premiato con la commissione di un lavoro da parte della testata nell’arco del 2009. La giuria potrà, infine, assegnare, a suo insindacabile giudizio, una menzione speciale al lavoro più giovane, che verrà premiato con un workshop estivo TPW.
Informazioni utili
Talento fotografico 2008. Ente banditore: Fnac, con la rivista Io Donna. Quota di partecipazione: nessuna. Data di consegna: 15 luglio 2008. Informazioni e bando: Fnac Italia Spa, via della Palla 2, 20123 Milano. Web Site: www.fnac.it.
ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com
martedì 27 maggio 2008
lunedì 26 maggio 2008
«Talent Prize 2008»: giovani under 35 in concorso
Pittura, scultura, fotografia e video installazioni: è aperto a tutte le forme artistiche il concorso Talent Prize 2008, promosso dalla Fondazione Roma, ente privato che opera a sostegno del progresso economico e sociale della collettività, in partnership con la rivista InsideArt, organo di informazione e di opinione specializzato in arte contemporanea. Alla competizione, il cui termine ultimo per la consegna dei materiali è fissato a martedì 15 luglio, possono partecipare giovani artisti nati o residenti in Italia, fino all’età massima di 35 anni, presentando un'opera attinente alle arti visive, senza restrizione di genere e tecnica. Unico vincolo imposto è quello della dimensione dei lavori che non devono superare i 3x2 metri e avere un ingombro massimo non superiore ai 10 metri quadrati.
I giovani che intendano partecipare al concorso devono presentare, tra l'altro, alla segreteria della Fondazione Roma, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o lettera consegnata a mano, domanda di partecipazione debitamente compilata, curriculum vitae degli ultimi 3 anni, scheda tecnica contenente la descrizione dell’opera e immagini del lavoro su file jpeg rgb o tiff rgb, con risoluzione 300dpi.
Le opere degli artisti che parteciperanno alla competizione saranno sottoposte alla valutazione di una giuria composta da critici di rilevanza internazionale quali Enrico Crispolti, Anna Mattirolo, Ludovico Pratesi e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, solo per fare qualche nome.
La stessa giuria procederà a scegliere le opere che verranno ammesse in finale. Una prima selezione su immagine digitale, una seconda su opera originale e la valutazione complessiva del pregio artistico dell’opera, nonché delle competenze e qualità che emergeranno dal curriculum di ciascun partecipante, saranno i principali parametri di valutazione e selezione delle opere finaliste.
Al vincitore verrà riconosciuto un premio in denaro del valore di 10.000 euro. Sarà dedicato un apposito servizio sulla rivista InsideArt e una scheda personale all’interno catalogo del Premio Fondazione Roma, appositamente redatto per l’iniziativa. La pubblicazione farà da corredo a un'esposizione allestita presso le sale del Museo del Corso, a Roma, cui parteciperanno tutti i finalisti della competizione.
Per saperne di più
Il bando di concorso
Informazioni utili Talent Prize 2008. Ente banditore: Fondazione Roma, con la rivista InsideArt. Quota di partecipazione: nessuna. Data di consegna: 15 luglio 2008. Informazioni e bando: Fondazione Roma, via Marco Minghetti, 17 - 00187 Roma; tel. 06.6976450 o info.talentprize@fondazioneroma.it. Web Site: www.museodelcorso.it e www.insideitalia.it. Note: La documentazione deve essere consegnata alla segreteria amministrativa in via Duse 6, a Roma, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o consegnata a mano nel medesimo indirizzo dalle 11.00 alle 13.00 dalle 14.00 alle 16.00. Non verrà accettato materiale inviato via e-mail.
I giovani che intendano partecipare al concorso devono presentare, tra l'altro, alla segreteria della Fondazione Roma, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o lettera consegnata a mano, domanda di partecipazione debitamente compilata, curriculum vitae degli ultimi 3 anni, scheda tecnica contenente la descrizione dell’opera e immagini del lavoro su file jpeg rgb o tiff rgb, con risoluzione 300dpi.
Le opere degli artisti che parteciperanno alla competizione saranno sottoposte alla valutazione di una giuria composta da critici di rilevanza internazionale quali Enrico Crispolti, Anna Mattirolo, Ludovico Pratesi e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, solo per fare qualche nome.
La stessa giuria procederà a scegliere le opere che verranno ammesse in finale. Una prima selezione su immagine digitale, una seconda su opera originale e la valutazione complessiva del pregio artistico dell’opera, nonché delle competenze e qualità che emergeranno dal curriculum di ciascun partecipante, saranno i principali parametri di valutazione e selezione delle opere finaliste.
Al vincitore verrà riconosciuto un premio in denaro del valore di 10.000 euro. Sarà dedicato un apposito servizio sulla rivista InsideArt e una scheda personale all’interno catalogo del Premio Fondazione Roma, appositamente redatto per l’iniziativa. La pubblicazione farà da corredo a un'esposizione allestita presso le sale del Museo del Corso, a Roma, cui parteciperanno tutti i finalisti della competizione.
Per saperne di più
Il bando di concorso
Informazioni utili Talent Prize 2008. Ente banditore: Fondazione Roma, con la rivista InsideArt. Quota di partecipazione: nessuna. Data di consegna: 15 luglio 2008. Informazioni e bando: Fondazione Roma, via Marco Minghetti, 17 - 00187 Roma; tel. 06.6976450 o info.talentprize@fondazioneroma.it. Web Site: www.museodelcorso.it e www.insideitalia.it. Note: La documentazione deve essere consegnata alla segreteria amministrativa in via Duse 6, a Roma, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o consegnata a mano nel medesimo indirizzo dalle 11.00 alle 13.00 dalle 14.00 alle 16.00. Non verrà accettato materiale inviato via e-mail.
Napoli, al Madre tutti i film di Andy Warhol
Nico e i Velvet Underground, My Hustler, Vinyl, Nude Restaurant, Lonesome Cowboys, Kiss ed Empire: il meglio della produzione cinematografica di Andy Warhol (Pittsburgh, Pennsylvania, 6 agosto 1928 - New York, 22 febbraio 1987) va in scena all'ombra del Vesuvio. Da mercoledì 28 a venerdì 30 maggio la sala polivalente del Madre di Napoli ospita una rassegna video dedicata al padre della Pop art americana.
La produzione cinematografica dell’artista statunitense, presentata nel tempio dell’arte contemporanea partenopea da Mario Zonta e Marco Giusti, nasce come esigenza artistica di tradurre anche attraverso sequenze video la nostra società. Un tema, questo, al centro dell’ampia opera pittorica warholiana, come ben documentano le tante serigrafie con icone del '900, da Marilyn Monroe a Mao Tse Tung e Che Guevara, senza dimenticare le lattine di Coca Cola e i detersivo Brillo.
L’approccio dell’artista americano con la macchina da presa è assolutamente innovativo e rinvia alle origini delle tecniche filmiche sin dalla prima pellicola: Sleep del 1963. Qui l’uomo che ha reso arte le zuppa Campbell's pone l’accento sull’analisi della realtà, sinonimo di inquietudine, di eccesso su cui trovano s’innestano varie forme di esasperazione quotidiana. La frenesia e la confusione dello stile di vita dell’epoca sono affrontate con uno stile improntato alla semplicità, che dichiara la volontà di contrapporsi alla tradizione del cinema hollywoodiano.Nascono così successivamente Kiss (1963) ed Empire (1964), produzioni caratterizzate dalla cinepresa statica, assenza di montaggio, pellicola muta e bianconera e un metraggio lunghissimo. Nei lavori successivi, Warhol dà spazio al suono e al movimento affidando al corpo la narrazione: la totale assenza di parole è sostituta da atti fisiologici e sessuali, percepiti come racconti. Ecco che nascono My Hustler (1965), Vinyl (1965), Nude Restaurante (1967) e Lonesome Cowboys (1969).
In Nico e i Velvet Underground del 1966, film con cui si apre la rassegna napoletana, l'artista racconta sessantasei minuti di performance del gruppo che ha segnato in modo indelebile la storia del rock. La pellicola si concentra, nello specifico, su una delle prime apparizioni di Nico, la giovane modella tedesca invitata dal produttore e amico Andy Warhol. Aldilà della tecnica cinematografica, il film-documentario rappresenta più che altro il manifesto della vita nella Factory di Warhol. «Soltanto cento persone acquistarono il primo disco dei Velvet Underground, ma ciascuno di quei cento oggi o è un critico musicale o è un musicista rock», ha affermato Brian Eno. Parole, queste, che confermano l’intuizione del maestro americano, capace sempre di precorrere i tempi attraverso l’azzardo della sperimentazione.
Didascalie delle immagini
(fig. 1) Andy Warhol, Early coloured Liz [Charteuse], 1963, Serigrafia su tela. 122 x 101,5 cm, Sonnabend Collection; (fig. 2) Andy Warhol, Jackie, 1964. Serigrafia e acrilico su tela, 51 x 123 cm. Collezione Ernesto Esposito, Napoli; (fig. 3) Andy Warhol e Nico dutante la lavorazione del film Nico e i Velvet Underground.
Informazioni utili
Film by Andy Warhol. Museo Madre, via Settembrini 79 - Napoli. Informazioni: tel. 081.19313016. Orari e date: da mercoledì 28 a venerdì 30 maggio 2008, ore 11.00 e ore 17.00. Informazioni: tel. 081.19313016. Sito web: www.museomadre.it. Programma: mercoledì 28 maggio, ore 18.00 - Nico e i Velvet Underground; giovedì 29 maggio, ore 11 e ore 17.00 - My Hustler e Lonesome Cowboys; venerdì 30 maggio, ore 11.00 e ore 17.00 - Vynil con Edy Sedzwich e Nude Restaurant. Kiss ed Empire saranno proiettati in loop.
Vedi anche
Anche il Madre nel circuito napoletano Art4You
La produzione cinematografica dell’artista statunitense, presentata nel tempio dell’arte contemporanea partenopea da Mario Zonta e Marco Giusti, nasce come esigenza artistica di tradurre anche attraverso sequenze video la nostra società. Un tema, questo, al centro dell’ampia opera pittorica warholiana, come ben documentano le tante serigrafie con icone del '900, da Marilyn Monroe a Mao Tse Tung e Che Guevara, senza dimenticare le lattine di Coca Cola e i detersivo Brillo.
L’approccio dell’artista americano con la macchina da presa è assolutamente innovativo e rinvia alle origini delle tecniche filmiche sin dalla prima pellicola: Sleep del 1963. Qui l’uomo che ha reso arte le zuppa Campbell's pone l’accento sull’analisi della realtà, sinonimo di inquietudine, di eccesso su cui trovano s’innestano varie forme di esasperazione quotidiana. La frenesia e la confusione dello stile di vita dell’epoca sono affrontate con uno stile improntato alla semplicità, che dichiara la volontà di contrapporsi alla tradizione del cinema hollywoodiano.Nascono così successivamente Kiss (1963) ed Empire (1964), produzioni caratterizzate dalla cinepresa statica, assenza di montaggio, pellicola muta e bianconera e un metraggio lunghissimo. Nei lavori successivi, Warhol dà spazio al suono e al movimento affidando al corpo la narrazione: la totale assenza di parole è sostituta da atti fisiologici e sessuali, percepiti come racconti. Ecco che nascono My Hustler (1965), Vinyl (1965), Nude Restaurante (1967) e Lonesome Cowboys (1969).
In Nico e i Velvet Underground del 1966, film con cui si apre la rassegna napoletana, l'artista racconta sessantasei minuti di performance del gruppo che ha segnato in modo indelebile la storia del rock. La pellicola si concentra, nello specifico, su una delle prime apparizioni di Nico, la giovane modella tedesca invitata dal produttore e amico Andy Warhol. Aldilà della tecnica cinematografica, il film-documentario rappresenta più che altro il manifesto della vita nella Factory di Warhol. «Soltanto cento persone acquistarono il primo disco dei Velvet Underground, ma ciascuno di quei cento oggi o è un critico musicale o è un musicista rock», ha affermato Brian Eno. Parole, queste, che confermano l’intuizione del maestro americano, capace sempre di precorrere i tempi attraverso l’azzardo della sperimentazione.
Didascalie delle immagini
(fig. 1) Andy Warhol, Early coloured Liz [Charteuse], 1963, Serigrafia su tela. 122 x 101,5 cm, Sonnabend Collection; (fig. 2) Andy Warhol, Jackie, 1964. Serigrafia e acrilico su tela, 51 x 123 cm. Collezione Ernesto Esposito, Napoli; (fig. 3) Andy Warhol e Nico dutante la lavorazione del film Nico e i Velvet Underground.
Informazioni utili
Film by Andy Warhol. Museo Madre, via Settembrini 79 - Napoli. Informazioni: tel. 081.19313016. Orari e date: da mercoledì 28 a venerdì 30 maggio 2008, ore 11.00 e ore 17.00. Informazioni: tel. 081.19313016. Sito web: www.museomadre.it. Programma: mercoledì 28 maggio, ore 18.00 - Nico e i Velvet Underground; giovedì 29 maggio, ore 11 e ore 17.00 - My Hustler e Lonesome Cowboys; venerdì 30 maggio, ore 11.00 e ore 17.00 - Vynil con Edy Sedzwich e Nude Restaurant. Kiss ed Empire saranno proiettati in loop.
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