ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 5 maggio 2021

#Dante700, a Firenze una call for artist per la scenografia dello spettacolo «In fuga dall’ingiusta pece»

«[…] Condannato per baratteria, frode, falsità, dolo, malizia, inique pratiche estortive, proventi illeciti, pederastia, […] a 5000 fiorini di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici, esilio perpetuo (in contumacia), e se lo si prende, al rogo, così che muoia». Con questa sentenza del 10 marzo 1302, racchiusa nel «Libro del Chiodo», attualmente conservato all'Archivio di Stato di Firenze, Dante Aligheri, allora appena trentasettenne, iniziava la sua vita da esule. Le accuse erano pretestuose, frutto di una vendetta per la sua attività tra i Guelfi bianchi. Ma lo scrittore, che allora si trovava a Roma per un tranello di papa Bonifacio VIII, vicino agli avversari politici del «Sommo poeta», la fazione dei Neri, che aveva preso il potere della città toscana sul finire del 1301, con il sostegno di Carlo di Valois, non rivide mai più la sua patria. L’autore della «Divina Commedia» preferì non difendersi da quella che considerava una «giustizia ingiusta»; trascorse la sua vita da esule, di corte in corte, sperimentando «come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e 'l salir per l'altrui scale» («Paradiso», canto XVII, vv. 55-60); e ancora oggi le sue spoglie mortali sono conservate a Ravenna.
Alla storia di Dante Alighieri esule sarà dedicato lo spettacolo «In fuga dall’ingiusta pece» dell’associazione culturale «Arte e arti» e della compagnia teatrale «Attori e convenuti», inserito tra il centinaio di progetti che compongono il cartellone ufficiale delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte dello scrittore.
Il lavoro consiste in una rievocazione in forma drammaturgico-poetica della vicenda personale e processuale nella quale fu coinvolto Dante, di cui si trovano più volte richiami nella «Divina Commedia»: dall’incontro con Ciacco («Inferno», Canto VI) a quello con Farinata degli Uberti («Inferno», Canto X), dalla profezia di Brunetto Latini («Inferno», Canto XV) a quella di Corrado Malaspina («Purgatorio», Canto VIII), fino al colloquio con l’avo Cacciaguida («Paradiso», Canto XVII).
Nel titolo «In fuga dall’ingiusta pece» sono riassunti i temi trattati nello spettacolo, ovvero la condizione di esule del poeta e l'ingiustizia della  sua condanna; la pece a cui si fa riferimento è quella nella quale lo scrittore immerge, nei Canti XXI e XXII dell’«Inferno», i condannati per baratteria, il reato del quale egli fu accusato.
Nella solitudine dell’esilio, Dante riflette sul suo stato di migrante «forzato», sull’uso distorto della giustizia quale strumento per estromettere gli avversari e sulla sua scelta di non difendersi da false accuse infamanti. Il testo teatrale, che debutterà il prossimo 14 settembre a Ravenna, per poi fare tappa a Firenze e Verona, si sofferma su tutti questi aspetti ed è costituito dall'intreccio dei brani tratti dalle opere dantesche con commenti elaborati da studiosi e critici d'arte.
«In un’atmosfera tra l’onirico e il reale, - spiegano dalla compagnia fiorentina - sulla scena si materializzeranno i personaggi che hanno popolato questa tragica fase della vita di Dante e sono stati trasfigurati o citati nella sua «Commedia»: dai «neri diavoli» dei Canti XXI e XXII dell’«Inferno» - i quali assumono le sembianze dei suoi persecutori -, ai signori che lo hanno accolto e ospitato. Davanti a loro, lo scrittore da accusato si trasforma in accusatore, anche se rimarrà per sempre un confinato».
La call for artist, aperta fino al 20 giugno (informazioni all'indirizzo redazione@artearti.net), nasce con l’intento di creare una scenografia poliedrica ottenuta con la proiezione, anche simultanea, delle immagini realizzate per l’occasione dagli artisti. Il processo a Dante - evento ignorato dai pittori di ogni epoca - diventerà così un gioco caleidoscopico, nel quale le varie opere, che potranno essere realizzate con qualsiasi tecnica espressiva bidimensionale, si intersecheranno e si dissolveranno l’una nell’altra, disegnando il clima evocato dal testo.
La scelta dell’immagine per la promozione di questo concorso non è casuale ed è caduta su «Giotto dipinge il ritratto di Dante», opera del 1859 di Dante Gabriel Rossetti. «L’acquerello - raccontano gli organizzatori - rappresenta Giotto, con le fattezze dell'artista Rossetti, mentre ritrae il «Sommo poeta». Così come l'artista preraffaellita si è concesso la licenza di dare il suo volto al pittore di Vicchio, così gli artisti contemporanei sono invitati a creare una rappresentazione del processo a Dante, in totale libertà espressiva e adottando metafore, simbologie o licenze artistiche, tanto più che l’evento dell’udienza non vide la presenza dell’Alighieri».
Aldilà dei fatti storicamente accaduti, gli artisti del nostro tempo sono così chiamati a celebrare lo scrittore e la sua opera più famosa, la «Divina Commedia», figlia proprio dell’esilio.

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martedì 4 maggio 2021

Venezia, una nuova stagione di concerti «a bordo d’acqua» per lo Squero

È uno degli auditorium più belli d’Italia con le sue pareti di vetro e la platea che si affaccia sulla Laguna di Venezia, offrendo allo spettatore la possibilità di vivere l’esperienza unica di un concerto «a bordo d’acqua». Stiamo parlando dello Squero, lo scenografico concert hall dell’Isola di San Giorgio Maggiore, riqualificato in sede di concerti dalla Fondazione Giorgio Cini attraverso un accurato ed elegante intervento conservativo, vincitore nel 2017 della XXXIV Premio «Pietro Torta», che ha messo in luce l’ottima acustica dello spazio, un tempo adibito a officina per la riparazione delle barche.
Sabato 15 maggio la musica torna a invadere la struttura ottocentesca, ispirata alla forma dell’Arsenale, con una stagione concertistica, organizzata da Asolo Musica, che prevede dieci appuntamenti su doppio turno - alle ore 15:00 e alle ore 17:30 -, ma con la capienza dimezzata, rispetto ai consueti duecento posti a sedere, per le disposizioni anti-Covid.
Gli appuntamenti, che vedranno esibirsi i migliori musicisti veneti di ambiente classico e barocco oltre a due apprezzate star del mondo jazz, saranno da non perdere perché - dichiara il direttore artistico Federico Pupo - «l'esperienza dell'ascolto si sposa con quella visiva di una Venezia viva che, al calar del sole, cambia lentamente la sua luce esprimendo i suoi colori più belli».
Come da tradizione ad aprire la rassegna sarà il Quartetto di Venezia, per Bruno Giuranna «fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi quartetti del passato»: i quattro musicisti eseguiranno la «Passacaglia» e «Fuga BWV 582» per organo di Johann Sebastian Bach, trascritta da Jorgensen, e il «Quartetto in Si bemolle maggiore» op. 130 di Ludwig van Beethoven. Il concerto è dedicato, a dieci anni dalla sua scomparsa, a Giovanni Morelli, docente di musicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia oltre che infaticabile organizzatore di convegni musicologici e attività musicali alla Fondazione Cini, della quale ha diretto l'Istituto per la musica dal 1985 fino alla morte.
Il quartetto tornerà ad esibirsi allo Squero sabato 6 novembre, in dialogo con il flauto di Massimo Mercelli in «un programma galante» che comprende quartetti e quintetti di Luigi Boccherini e Wolfgang Amadeus Mozart, e ancora il 27 novembre in un omaggio a Igor Stravinskij nel cinquantesimo anniversario della morte. In quest’occasione sarà possibile ascoltare i «Tre pezzi per quartetto» del compositore russo (1914), opera poco eseguita nella quale l’autore si diverte a sovvertire la tradizionale scrittura per archi, in accostamento con due brani di Franz Joseph Haydn e Pëtr Il'ič Čajkovskij, rispettivamente il quartetto in mib maggiore Hob. III:38 «Der Scherz» e il quartetto in re maggiore n.1 op.11. I quattro musicisti torneranno, infine, allo Squero per l’ultimo concerto della stagione, sabato 18 dicembre, insieme al grande pianista e camerista Maurizio Baglini con un programma tutto dedicato a Johannes Brahms.
Accanto al Quartetto di Venezia la stagione ospiterà un'altra storica compagine venera, L’Arte dell’Arco, fondata nel 1994 da Federico e Giovanni Guglielmo. L’ensemble suonerà sabato 18 settembre, insieme al virtuoso cembalista Roberto Loreggian, in concomitanza con «Homo Faber», la grande mostra internazionale di artigianato artistico organizzato dalla Michelangelo Foundation che si terrà all’isola di San Giorgio dal 9 al 26 settembre. Il programma, interamente dedicato a Johann Sebastian Bach, comprende due concerti per clavicembalo originariamente nati per violino e la prima versione del quinto concerto brandeburghese: un omaggio non solo al musicista, grande «artigiano» della musica, ma anche ai costruttori degli stupendi strumenti musicali che verranno utilizzati per le esecuzioni.
Sempre alla musica del grande compositore di Lipsia saranno dedicati i due concerti di Mario Brunello, ospite fisso allo Squero e quest'anno presente in veste di solista con l'integrale delle «Sonate e Partite per violino solo» eseguite al violoncello piccolo, sabato 20 novembre e sabato 11 dicembre. Questi concerti saranno anticipati sabato 13 novembre dalla presentazione di alcuni degli stessi brani sullo strumento originale da parte dell'acclamata violinista Sonig Tchakerian, invitata nel 2013 a registrare proprio le «Sonate e Partite» per l'etichetta Decca.
Sarebbe dovuto iniziare l’anno scorso, ma a causa del Covid è stata spostata a quest’anno «Squero Jazz» con due pianisti dalla musicalità straordinariamente multiforme e versatile. Sabato 5 giugno sarà possibile ascoltare le note del pianoforte di Danilo Rea, musicista che dal suo debutto nel ’75 ha saputo intrecciare collaborazioni di ogni genere (da Brad Mehldau a Gino Paoli) innovando di continuo il proprio linguaggio, convinto che «per fare jazz bisogna sempre cercare strade nuove, altrimenti non si fa davvero jazz». Sabato 19 giugno, invece, si potrà udire la voce particolarissima di Uri Caine, cresciuto nel mezzo della scena jazzistica di Philadelphia e formatosi poi nella variopinta scena newyorkese degli anni '80: un grande eclettico che sfugge ad ogni tipo di etichetta e ci trasporta, ogni volta, in un viaggio sonoro nuovo ed entusiasmante. 

Informazioni utili 
Lo Squero - Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia. Stagione concertistica 2021: dieci concerti in programma da sabato 15 maggio a sabato 18 dicembre 2021; tutti i concerti avranno inizio alle ore 15:00 e alle ore 17:30. La vendita dei biglietti è aperta su questo sito https://www.boxol.it/asolomusica/. Informazioni: Asolo Musica 0423 950150, info@asolomusica.com. Sito web: www.asolomusica.com

lunedì 3 maggio 2021

«Che faccia ti faccio?», Stabilo lancia un concorso per i più piccoli

C’è chi lo tiene sulla scrivania dell’ufficio e chi lo attacca al frigorifero, ma il ritratto di famiglia fatto dal proprio figlio o nipote è un must per ogni genitore, nonno o zio. Ora, grazie a Stabilo, azienda leader mondiale nel settore dell'evidenziazione, del colore e della scrittura, questo disegno che accompagna la crescita dei più piccoli diventa un concorso: il ritratto dei propri genitori, nonni, zii – da sempre una delle sfide più amate da bambine e bambini - è il protagonista del nuovo contest per le famiglie «Che faccia ti faccio?», un’occasione speciale per valorizzare la creatività dei bambini quando disegnano il ritratto delle persone che amano, così come speciale è l’attenzione di Stabilo alle espressioni grafiche dei piccini.Partecipare è semplice: basta invitare il proprio figlio o nipote tra i 3 i 7 anni a fare un ritratto con matite colorate, pennarelli e pastelli, in posa o replicando una foto di famiglia. Il disegno può essere decorato e arricchito con materiali a piacere (ritagli di carta, semini, pasta) o realizzato semplicemente utilizzando uno degli strumenti di scrittura sempre più innovativi ed ergonomici che Stabilo dedica ai bambini. Il genitore o il bambino stesso dovrà poi aggiungere un titolo o una frase e il gioco è fatto.
Per iscriversi basta collegarsi al sito internet scuolachannel.it e seguire tutti i passaggi. Quando il ritratto è pronto basta fotografarlo, scaricare la liberatoria e - dopo aver compilato il form on-line - caricare sulla piattaforma la foto del disegno, la liberatoria e il documento di identità.
Il concorso «Che faccia ti faccio?», valido su tutto il territorio nazionale e gratuito, è già attivo. Per inviare gli elaborati c’è tempo fino al 31 maggio.
Originalitàcreatività e pertinenza al tema saranno i tre criteri di valutazione della giuria, composta da tre esperti che terranno conto anche dell’età dei partecipanti.
Al termine della selezione, che avverrà entro il 30 giugno, saranno scelti gli elaborati migliori, tre per ciascuna categoria: la prima riservata ai bambini e bambine tra i 3 e 5 anni, la seconda tra i 6 e i 7 anni.
I vincitori si porteranno a casa la preziosa e versatile MyGiftCardSquare: una carta digitale prepagata e convertibile in Gift Card di oltre 600 brand, di un valore variabile tra i 600 euro del primo premio e i 250 del terzo. Dalla tecnologia allo shopping, dai viaggi alle visite d’arte, fino allo sport e all’e-commerce, le gift card presenti a catalogo saranno in grado di accontentare qualunque desiderio, non solo dei più piccoli, ma di tutta la famiglia. Attraverso il codice di MyGiftCardSquare basterà selezionare il brand desiderato e convertirlo in un buono spesa. Tutte le opportunità e le modalità di utilizzo sono indicate sul sito mygiftcardsquare.it.
Non resta, dunque, che prendere carta, colori e dare libero sfogo alla fantasia dei più piccoli, autori di ritratti che lasciano sempre il segno.

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