Il 2015, che ha appena visto la chiusura della mostra «Azimut/H. Continuità e nuovo», visitata da oltre 110000 persone, renderà omaggio ai fratelli Pollock.
Tre mostre, tre percorsi allestitivi, unici e sorprendenti, porteranno i visitatori a contatto non solo con due massimi capolavori del genio indiscusso dell'Espressionismo astratto americano, Jackson Pollock, ma anche con le opere del meno noto fratello maggiore
Si comincia il 14 febbraio con una mostra scientifica a cura di Luciano Pensabene Buemi, conservatore della Collezione Peggy Guggenheim, e di Roberto Bellucci, restauratore all’Opificio delle pietre dure di Firenze. «Alchimia di Jackson Pollock. Viaggio all’interno della materia» è il titolo dell’esposizione, in programma fino al 6 aprile, che nasce da un importante progetto di studio e di conservazione delle opere dell’artista americano e che svela attraverso video, riproduzioni in 3D, touch-screen e strumenti interattivi l’esplosione dei colori ritrovati dopo il lungo intervento di pulitura alla quale è stata sottoposta la tela «Alchimia» («Alchemy»). Per l’occasione, l’opera, realizzata nel 1947, sarà esposta senza teca protettiva permettendo così al pubblico l’esatta lettura della sua complessa superficie tridimensionale.
La stagione espositiva proseguirà il 23 aprile con la prima tappa europea della mostra itinerante «Jackson Pollock Mural. L'energia resa visibile», curata da David Anfam, che fino al 9 novembre permetterà al pubblico di vedere a Palazzo Venier dei Leoni l'immenso «Murale» (1943, University of Iowa Museum of Art, Iowa City) realizzato dall'artista per l'appartamento newyorkese di Peggy Guggenheim. Il lavoro, con i suoi 6 metri di lunghezza, è la più grande opera di Pollock esistente al mondo, oggi considerata da una parte della critica il dipinto singolo più importante del XX secolo.
Parallelamente, le sale destinate alle mostre temporanee, presenteranno, fino al 14 settembre, la prima grande retrospettiva dedicata a Charles. La mostra, curata da Philip Rylands e realizzata grazie alla collaborazione dell'archivio Pollock di Parigi, allineerà un centinaio di opere tra dipinti, materiali e documenti, in parte inediti, oltre a lettere, fotografie e schizzi che analizzeranno il rapporto tra i due fratelli.
L'anno si concluderà con un tributo, il primo in assoluto nella storia, all'artista indiano Vasudeo Santu Gaitonde (1924–2001), visitabile dal 3 ottobre al 10 gennaio 2016. Con circa quarantacinque dipinti e opere su carta provenienti da oltre trenta importanti istituzioni pubbliche e collezioni private tra Asia, Europa e Stati Uniti, la mostra, intitolata «V.S. Gaitonde. Pittura come processo, pittura come vita» e curata da Sandhini Poddar, rivelerà al pubblico la produzione di questo solitario e singolare artista che sviluppò un proprio stile non-oggettivo impiegando spatole, rulli e un particolare procedimento di «rimozione».
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Ritratto di Jackson Pollock; [fig. 2] Jackson Pollock, «Alchimia» («Alchemy»), 1947. Olio, pittura d'alluminio (e smalto?) e spago su tela, 114,6 x 221,3 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 150; [fig. 3] Una sala della collezione Guggenheim di Venezia con opere di Jackson Pollock
Collezione Peggy Guggenheim - Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701 - Venezia. Orari: 10.00-18.00; chiuso il martedì. Ingresso: intero € 14.00; ridotto convenzioni € 12.00; ridotto senior 65 € 11,00, studenti fino ai 26 anni € 8.00; gratuito 0-10 anni. Informazioni: tel. 041.2405411, fax 041.5206885, e-mail: info@guggenheim-venice.it. Sito web: www.guggenheim-venice.it.
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