«C'era una volta... -Un re!- diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno […]». Era il luglio 1881 e il «Giornale dei bambini», inserto settimanale del quotidiano «Il Fanfulla», pubblicava la prima puntata di «Storia di un burattino», romanzo di Collodi (pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini) destinato a diventare, con il titolo «Le avventure di Pinocchio», il libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia e di certo uno dei capolavori della letteratura per ragazzi italiana, anche grazie al parere favorevole di Benedetto Croce.
Esuberante fino allo sfinimento, intollerante a qualsiasi regola, bugiardo di fronte all’evidenza, ma anche fiducioso nel prossimo, disposto a fare ammenda dei propri errori e ingenuo come solo i sognatori sanno essere, il «burattino più discolo di tutti i discoli» ha conquistato generazioni di piccoli lettori. Agli albori del Novecento, «Le avventure di Pinocchio» contavano, infatti, ben trecentomila copie stampate; oggi il libro può essere letto in oltre duecentocinquanta lingue (latino ed esperanto compresi) e dialetti, stando agli studi della Fondazione Collodi basati sui dati Unesco.
Tantissimi anche gli illustratori che si sono fatti suggestionare dal burattino più amato dai ragazzi, come, per esempio, Carlo Chiostri (Benporad, Firenze 1912) Emanuele Luzzati (Nuages, Milano 2002), Alvaro Mairani (Lito editrice, Milano 1990) e Cecco Mariniello (Piemme, Casale Monferrato 2002).
Passano, dunque, gli anni; cambiano mode e generazioni, ma la storia del burattino «condannato» dal suo naso ad essere sincero in un mondo di ipocrisia continua a solleticare la fantasia di grandi e piccini, senza mai conoscere eclissi ed oblio, forse perché, per dirla con le parole di Benedetto Croce, attraverso le pagine di questo libro si «trova facilmente la via del cuore».
In occasione del Natale, Electa Mondadori punta proprio su «Le avventure di Pinocchio» per una delle sue più preziose Strenne, ripubblicando l’opera illustrata da Alberto Longoni e pubblicata da Vallardi nel 1963, ormai introvabile sul mercato.
Si tratta di una preziosa edizione numerata a tiratura limitata e numerata (millecinquecento le copie complessivamente stampate), con un formato da cofeee table volto a valorizzare le magnifiche tavole dell’artista, arricchito da una preziosa introduzione di Dino Buzzati.
Alberto Longoni, noto anche per aver vinto nel 1953 il premio Trieste per la caricatura, ci ha lasciato una raffinata e al tempo stesso ironica e pungente interpretazione grafica dei personaggi di questo classico intramontabile della letteratura infantile.
I suoi disegni al tratto, in bianco e nero, sono riprodotti nel volume a piena e a doppia pagina.
Il libro include, inoltre, un folder a quattro ante con la splendida scena del pesce che inghiotte il burattino. Un Pinocchio, dunque, elegante quello di Longoni, apprezzato anche da Dino Buzzati che ebbe a scrivere «ogni generazione ha il Pinocchio che si merita».
Informazioni utili
Carlo Colldi, Storia di Pinocchio. Le avventure di un burattino, Mondadori Electa, Milano novembre 2017. Illustrazioni di Alberto Longoni, prefazione di Dino Buzzati. Dati tecnici: edizione a tiratura limitata e numerata – 1500 copie | 29 x 43 cm | 74 pp. | costo: € 90,00
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