ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

giovedì 7 luglio 2011

Dal workshop sulla calligrafia ai bandi per artisti under 35: un percorso tra i nuovi corsi e concorsi italiani

Venezia è una città dal fascino indiscusso, soprattutto nei mesi della Biennale d’arte. Tra calli, ponti e canali è, infatti, un pullulare di mostre, progetti, incontri e corsi. Tra questi, si segnala il workshop internazionale «Calligrafia contemporanea. Gesto dell’espressione di sé», in programma nei prestigiosi spazi della galleria internazionale d’arte moderna «Ca’ Pesaro».
Il corso, le cui pre-iscrizioni sono aperte fino a venerdì 15 luglio, è riservato a tutti gli amanti della scrittura a mano, per un minimo di dodici e un massimo di venti partecipanti. Le lezioni, in lingua italiana e inglese, si terranno dal 1° all’8 ottobre e consentiranno di apprendere, grazie agli insegnamenti di Monica Dengo, come si crea un proprio alfabeto, come si lavora con la musica e come si compongono i segni, sino ad arrivare alla creazione di una serie di libri di grande formato, dei quali si curerà anche la legatura.
Il costo per il workshop, promosso dalla Fondazione Musei Civici, è di euro 650,00; la pre-iscrizione va fatta on-line sul sito www.visitmuve.it o va inviata, tramite fax, al numero 041.2700371.
La GAMeC di Bergamo apre, invece, il bando di partecipazione al corso «Alta tensione – Anno antiaccademico nell’arte», un percorso di formazione e conoscenza della contemporaneità artistica, promosso dal Premio Terna e da Amaci. Lezioni, workshop e discussioni, tutte a titolo gratuito, avranno luogo da settembre 2011 a marzo 2012, in orario serale e nei fine settimana.
Al tavolo dei relatori si siederanno quattordici personaggi di fama internazionale (tra i quali Alessandro Mendini, Massimo Minini, Salvatore Settis e Vincente Todolì) e quattro grandi artisti (Stefano Arienti, Adrian Paci, Gianni Pettena e Matteo Rubbi).
I posti disponibili sono centoventi (non ci sono limiti d'età per la partecipazione). Le domande di iscrizione vanno inviate, entro domenica 31 luglio, all’indirizzo e-mail altatensione@gamec.it.
Molti, poi, sono i bandi di concorso usciti in tutta Italia, con l’intento di fare il punto della situazione sulla ricerca di artisti e creativi under 35. E’ il caso della quarta edizione di «Milano in digitale», premio di new media art, a cura di Cristina Trivellin e Martina Coletti. Le iscrizioni sono aperte fino a domenica 10 luglio; i vincitori potranno partecipare, con il proprio progetto, all'interno dell'ultimo dei cinque appuntamenti di «Meltingpot – cantiere creativo per la new media art», iniziativa promossa dalla Fondazione D’Ars, col contributo di Fondazione Cariplo e con la sponsorizzazione tecnologica di Epson.
A Modena si premiano, invece, le ricerche artistiche nel campo della fotografia, della video-arte e della video-installazione, con il concorso «Special». Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 7 ottobre. Requisiti necessari per la partecipazione (il testo integrale del bando è pubblicato sul sito www.fondazionefotografia.it) sono la residenza nel territorio italiano, una comprovata esperienza in campo artistico e un'età compresa tra i 20 e i 35 anni. I lavori selezionati arricchiranno la collezione di fotografia italiana contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Dei tre premi previsti per l’anno 2011, almeno uno verrà assegnato a un artista residente in Emilia Romagna.
Sempre ai giovani è rivolto il concorso «Un’opera per il Castello 2011», lanciato dal Soprintendenza speciale per il Psae e per il Polo museale della Città di Napoli . L’età massima per l’iscrizione si alza, però, a 36 anni. Tema della competizione, che intende selezionare progetti artistici per Castel Sant’Elmo, è «Questo lo saprei fare anch’io. Il contemporaneo ricerca il suo pubblico». Le iscrizioni, che scadono il prossimo 15 ottobre, possono essere effettuate on-line, sul sito www.polonapoli-projects.beniculturali.it. I progetti, che potranno essere presentati anche da gruppi di artisti (italiani e stranieri), dovranno essere inediti; il vincitore riceverà un premio di 10mila euro, comprensivo della realizzazione dell'opera.
Chiude l’elenco dei concorsi attualmente aperti in Italia «Segno», premio internazionale d’arte promosso dalla rivista «L’aperitivo illustrato MM».
La competizione, le cui iscrizioni sono aperte fino al 30 ottobre, è riservata a qualsiasi tecnica grafica e pittorica su carta uso mano, nel formato unificato 35x25cm (incisione, litografia, matita, carboncino, acquerello, tempera, olio, collage, opere digitali elaborate a mano, tecnica mista). Tutte le illustrazioni finaliste parteciperanno ad una mostra, in programma dal 17 dicembre 2011 al 1 gennaio 2012, presso l’ex chiesa della Maddalena di Pesaro e saranno pubblicate in un catalogo d’arte, edito da Greta edizioni. In questa occasione verranno anche indicati i nominativi dei tre vincitori, ai quali andrà un premio in denaro. Tra i giurati del concorso si segnala la presenza di Ludovico Pratesi, Cinzia Battistel e Franco Tempesta.

Didascalie:
[fig. 1] Immagine guida del workshop «Calligrafia contemporanea. Gesto dell’espressione di sé»; [fig. 2] Veduta esterna di Castel Sant’Elmo, a Napoli; [fig. 3] Paolo d’Altan, My Vertigo – Immagine testimonial dell’edizione 2011 del premio internazionale «Aperitivo Illustrato».


Informazioni utili
«Calligrafia contemporanea. Gesto dell’espressione di sé». Ente organizzatore: Fondazione Musei Civici di Venezia. Data di iscrizione: 15 luglio 2011. Informazioni, bando e regolamento: Fondazione Musei Civici di Venezia, piazza San Marco, 52 – 30124 Venezia, tel. 041.2405211. Sito web: www.visitmuve.it.
«Alta tensione – Anno antiaccademico nell’arte». Ente banditore: GAMeC di Bergamo. Data di scadenza: 31 luglio 2011. Informazioni, bando e regolamento: GAMeC – Galleria d’arte moderna e contemporanea, via San Tomaso 53 – 24121 Bergamo, tel. 035.270272, altatensione@gamec.it. Web site: www.gamec.it.
«Milano in digitale». Ente banditore: Fondazione D’Ars Oscar Signorini di Milano. Data di consegna: 10 luglio 2011. Informazioni, bando e regolamento: Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus, via Sant’Angenese, 3 - Milano, tel. 02.860290, fax. 02.865909, info@milanoindigitale.it. Sito web: www.milanoindigitale.it.
«Special 2011». Ente banditore: Fondazione Fotografia - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Data di consegna: 7 ottobre 2011. Informazioni, bando e regolamento: Fondazione Fotografia - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, via Emilia Centro, 283 - 41121 Modena, tel. 059.239888, fax 059.4270357, segreteria@mostre.fondazione-crmo.it. Sito web: www.fondazionefotografia.it.
«Un’opera per il Castello 2011». Ente banditore: Soprintendenza speciale per il Psae e per il Polo museale della Città di Napoli. Data di consegna: 15 ottobre 2011. . Informazioni, bando e regolamento: Soprintendenza speciale per il PSAE e per il Polo museale della Città di Napoli - Castel Sant’Elmo, via Tito Angelini, 22 – 80129 Napoli, sspsae-na.santelmo@beniculturali.it. Sito web: www.polonapoli-projects.beniculturali.it.
«Segno». Ente banditore: «L’aperitivo illustrato MM». Data di consegna: 30 ottobre 2011. Informazioni e bando: tel 071.6620000 o redazione@aperitivoillustrato.it. Sito web: www.premiodarteaperitivoillustrato.com.

mercoledì 29 giugno 2011

Torino, Palazzo Madama ritrova il suo giardino medioevale

Torino e Palazzo Madama si arricchiscono di un nuovo gioiello. Dopo un accurato progetto di riqualificazione degli spazi del fossato, che ha visto in prima linea la Fondazione CRT, lo storico maniero sabaudo inaugura, nella giornata di lunedì 4 luglio, il suo "nuovo" giardino medioevale.
Le prime notizie sul parco del castello di Torino risalgono al 1402, con i documenti che registrano le spese per l’ingrandimento dell’edificio durante il governo di Ludovico, principe d’Acaia (1402-1418).
A citare l'opera viridaria (l'arredo verde) del maniero sono i Conti della Vicaria e Clavaria di Torino, ossia i registri in cui il clavario (che, nel Medioevo, amministrava la città per conto dei principi d’Acaia e, poi, dei duchi di Savoia) annotava le spese sostenute per la manutenzione del castello e delle fortificazioni cittadine.
Il nuovo progetto del giardino ha seguito le indicazioni contenute in documenti, conservati presso l’Archivio di Stato di Torino (Sezioni Riunite) e afferenti a periodo che va dal 1402 al 1516. Seguendo queste fonti lo spazio ha rispettato la tradizionale suddivisione in hortus (orto), viridarium (bosco e frutteto) e iardinum domini (giardino del principe), come anche la presenza degli arredi tradizionali (falconara, porcilaia, recinto delle galline).
L'hortus, organizzato secondo uno schema a scacchiera formato da aiuole rettangolari, era lo spazio frequentato dal principe e dai giardinieri del castello, che curavano le piante necessarie a rifornire regolarmente le cucine di legumi, ortaggi, aromi e erbe medicinali. Il viridarium, che a Torino impegnava oltre cinquanta persone, era, invece, un boschetto con piante ad alto fusto, spesso posto fuori dalle mura del castello, in un’area in cui erano ubicate la porcilaia, la falconara, la colombaia e i mulini. Oltre a castagni, noci, salici, pruni, sorbi, ciliegi, ulivi e palme -tutti citati nei documenti antichi-, una parte di questo terreno era occupata dalla vigna del principe, che produceva il vino per la mensa del castello.
Il iardinum domini, invece, era lo spazio privato dei principi, per la lettura, la conversazione, il riposo e il gioco. Nel Medioevo si trovava sul limite meridionale della città, vicino alla cinta muraria e alla Porta Fibellona; era chiuso da mura costeggiate da cespugli di more, lastricato in pietra e presentava un pergolato di vite. Il suo aspetto doveva essere molto simile a quello tramandatoci da tappezzerie e miniature del Quattrocento: circondato da un fitto prato millefleurs, presentava come arredi fissi la fontana, ricca di rimandi alla letteratura cortese dell’epoca, sedili in laterizio rivestiti d’erba e una serie di vasi in maiolica decorata, con piante profumate come lavanda, salvia, maggiorana.
In questo nuovo spazio di Palazzo Madama verranno messe a coltura delle piante e delle specie vegetali citate nelle carte antiche, oltre a piante e erbe non specificatamente descritte nelle fonti, ma certamente presenti nei giardini medievali tra Italia e Francia, in base alle indicazioni fornite dai trattati di agricoltura e piante medicinali del XIV e XV secolo.

La ricostruzione del giardino medievale consentirà, dunque, l’approccio a specie vegetali ormai marginali, recuperando il senso e il valore della bio-diversità.
Grazie a questo giardino sarà, inoltre, possibile attivare laboratori didattici su temi legati all’ecologia della città, all’importanza delle aree verdi nella vita delle comunità, alla loro storia e ai problemi della loro tutela di oggi.
La disponibilità di un nuovo spazio all’aperto permetterà, infine, di potenziare l’offerta culturale di Palazzo Madama. Da questa estate, dunque, in quella che fu la sede del Senato Supalpino sarà possibile assistere a manifestazioni e celebrazioni sotto le stelle, circondati da una fitta vegetazione che ha il sapore della storia.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Giardino medioevale di Palazzo Madama, Torino. Simulazione della vista panoramica; [fig. 2] Giardino medioevale di Palazzo Madama, Torino. Simulazione dell’orto; [fig. 3] Giardino medioevale di Palazzo Madama, Torino. Simulazione dell’ingresso; [fig. 4] Giardino medioevale di Palazzo Madama, Torino. Progetto.

Informazioni utili
Giardino medioevale di Palazzo Madama. Palazzo Madama, piazza Castello (ingresso lato via Accademia delle Scienze)- Torino. Orari: martedì-sabato 10.00-18.00, domenica 10.00-20.00, chiuso lunedì. Ingresso: intero € 7,50, ridotto € 6,00, gratuito per ragazzi fino ai 18 anni (il biglietto consente anche la visita alle collezioni permanenti del museo e alle mostre temporanee). Informazioni: tel. 011.4433501. Siti Internet: www.palazzomadamatorino.it e www.fondazionetorinomusei.it. Apertura al pubblico da martedì 5 luglio 2011.

martedì 28 giugno 2011

«Omissis», il teatro contemporaneo si dà appuntamento in Friuli

Gradisca d’Isonzo torna ad essere centro dell’avanguardia performativa nazionale e internazionale. Ancora una volta, la città friulana ospita «Omissis. Festival dello spettacolo contemporaneo». L'iniziativa, promossa dall’associazione culturale «Mattatoioscenico», porterà nel territorio goriziano compagnie provenienti da Polonia, Slovacchia, Romania, Germania e Italia, tutte accomunate da un’indagine artistica che riflette sull’oggi e sui nuovi linguaggi teatrali e scenici.
Titolo di questa edizione del festival, in cartellone da giovedì 30 giugno a sabato 2 luglio (con molte prime nazionali e anteprime regionali), è «Presenti», termine –spiegano gli organizzatori- inteso nella sua duplice accezione: «sia da un punto di vista temporale come la riflessione sulle problematiche e le ricchezze dell’oggi, sia da un punto di vista fisico, come coloro che ci sono, ovvero gli artisti, le compagnie, il pubblico e l’organizzazione».
Corpo, azione, musica, video, ironia, passione, dolore, sofferenza, amore: questi gli ingredienti della nuova edizione della kermesse gradiscana, che vedrà alternarsi performance, teatro, video, danza, in varie location naturali e storiche, con un'attenzione particolare al lavoro di giovani talenti attivi nel Friuli Venezia Giulia.
A fare da filo rosso tra i vari appuntamenti della manifestazione friulana -che attiverà anche quest’anno un media center, a cui spetterà principalmente il compito di produrre filmati per il sito internet omissisfestival.com- sarà una retrospettiva video sulle principali manifestazioni europee dedicate alle arti performative, con focus su Austria (con il «Festival Spectrum» di Villach), Croazia (con «Queer Zagreb») e Macedonia (con «F.R.I.K.» - Festival di Skofije).
«Omissis» entrerà, però, nel vivo con lo spettacolo «Cattivi pensieri» dell’attore Giulio Morgan, in programma alle ore 19 di giovedì 30 giugno. Un’ora e mezza dopo, alle 20.30, la rassegna farà tappa alla sala «Bergamas» con l’anteprima regionale di «Enimirc», performance teatrale del duo italo-taiwanese Fagarazzi & Zuffellato, in cui, attraverso uno spregiudicato uso dei video e con il coinvolgimento diretto degli spettatori, vengono ricostruite le dinamiche di un delitto.
La manifestazione troverà, quindi, casa alla galleria «Spazzapan» e al Palazzo Monte di Pietà, dove, in contemporanea (alle 22 circa), si esibiranno due giovani artiste, una friulana e l’altra romana: Francesca Martinelli, con «Enjoy» e Francesca Fini, con l'anteprima regionale di «Performing the mirrow».
La Fini inaugurerà anche il percorso artistico di venerdì 1° luglio, quando, alle 20 e alle 20.30, verranno presentate, ancora in anteprima regionale, due repliche della performance «Western meat market», tesa a raccontare, attraverso un semplice contatto, il rapporto della nostra cultura con la carne intesa come l’essenza stessa, materiale e fisica, dell’altro.
Il festival si sposterà, quindi, al Lapidario civico, dove, alle 21.00, il duo italo-tedesco «VestAndPage» presenterà, in anteprima regionale, «Balada corporal IV», performance in cui gli spettatori si raduneranno attorno agli interpreti per smuovere l’espressività dei loro corpi e delle loro parole. Spazio, quindi, nel cartellone alla danza con la prima nazionale di «Dedublarea», spettacolo della coreografa rumena Madalina Dan, che, con ironia e distacco, indaga gli stereotipi e l’utilità, l’accessibilità e le problematicità del balletto contemporaneo. Un’ora dopo, alle 23, la seconda giornata di «Omissis»si chiuderà al Palazzo Monte di Pietà, dove si terrà un’altra anteprima nazionale: «Transfera 1.2», progetto performativo del gruppo polacco «Suka off», in cui il ruolo di maschio e di femmina è destinato a sciogliersi in una cosa sola attraverso processi fisici e multimediali.
L’ultimo giorno del festival si aprirà, invece, all’insegna della sorpresa, con una curiosa performance di danza, la coreografia «Green light» della slovena Mateja Bucar, che, dalle 19 alle 22, occuperà le vie principali del centro storico. In contemporanea, alle 20 (con replica alle 21), l’artista romana Francesca Fini presenterà, presso la galleria «Spazzapan», la sua terza proposta per la manifestazione gradiscana: l’anteprima regionale di «Shadow», performance alla cui base sta il desiderio di creare un cortocircuito che contamina i due linguaggi apparentemente più lontani del mondo: Shakespeare e un video-game.
Al Lapidario civico andrà, invece, in scena, alle 20.30, un’altra sezione del progetto sul contatto attori-spettatori, realizzato dal duo italo-tedesco «VestAndPage»: «Balada corporal I». Mentre piazza Unità d’Italia farà da scenario, a partire dalle 21, al concerto della musicista inglese Gemma Williams, che coinvolgerà il pubblico con le note della sua arpa.
A seguire, alle 22, al Nuovo andrà in scena uno degli spettacoli più attesi di questa edizione del festival: l’ultima creazione dello spregiudicato e innnovativo duo ricci/forte, «Grimmless», opera che rilegge i saperi popolari raccolti dai fratelli Grimm in forma di fiaba e che ritesse così il mondo archetipico e sognante dell’infanzia.
Mentre a chiudere la kermesse saranno, alle 23.15 e presso la sala «Bergamas», i polacchi «Suka off» con la prima nazionale di «Puppenklink» (spettacolo consigliato ad un pubblico adulto), dove verrà ricreato un luogo astratto, abitato da figure bianche, che attraverso un processo di trasformazione e trasgressione da entità neutre diventeranno entità fisiche, sessuali.
Con la sua ventina di eventi live e con i suoi cinque Paesi ospiti, «Omissis. Festival dello spettacolo contemporaneo» si configura, dunque, come uno degli eventi italiani più interessanti per scoprire cosa bolle in pentola sulla scena performativa europea, soprattutto su quella dell’Est.



Didascalie delle immagini

[fig. 1] Locandina dell’edizione 2011 di «Omissis. Festival dello spettacolo contemporaneo»; [fig. 2] Una scena dello spettacolo «Grimmless», che il duo duo ricci/forte porterà in scena sabato 2 luglio, alle ore 22, negli spazi del Teatro Nuovo Comunale di Gradisca d’Isonzo, nell’ambito di «Omissis. Festival dello spettacolo contemporaneo»; [fig. 3] Un ritratto di Francesca Fini. L’artista sarà protagonista ad «Omissis. Festival dello spettacolo contemporaneo» con tre performance: «Performing the mirrow» (giovedì 30 giugno, dalle ore 22.00: Palazzo Monte di Pietà), «Western meat market» (venerdì 1° luglio, dalle ore 20.00 – galleria regionale d’arte contemporanea «Spazzapan»); «Shadow» (sabato 2 luglio, dalle ore 20.00 - galleria regionale d’arte contemporanea «Spazzapan»); [fig. 4] Una scena di «Balada corporal IV», che il duo italo-tedesco «VestAndPage» proporrà venerdì 1° luglio, alle 21.00, al Lapidario civico. [fig. 5] Alcune sequenze della coreografia «Green light» della slovena Mateja Bucar, che aprirà la terza giornata del festival «Omissis. Festival dello spettacolo contemporaneo».

Informazioni utili
«Omissis. Festival dello spettacolo contemporaneo». Sedi varie– Gradisca d’Isonzo (Gorizia).
Biglietti: # «Enjoy», «Performing the mirrow», «Western Market», «The shadow» € 3,00; # «Enimirc», Dedublarea», «Transfera 1.2», «Balada corporal IV», «Balada corporal I», «Puppenklinik» € 5,00; # «Grimmless» € 10,00 (ridotto € 5 ,00 per studenti under 26 e over 65).
Prenotazioni: tel. 0481.961345 o cell. 345.4450657 (per la limitatezza dei posti disponibili, la prenotazione è consigliabile per le performance in programma al Palazzo Monte di Pietà e alla galleria regionale d’arte contemporanea «Luigi Spazzapan»). Botteghino: da mercoledì 29 giugno, alle ore 18.00, e fino a sabato 2 luglio 2011, presso la sala «Bergamas», in via Bergamas 3)
Informazioni: mattatoioscenico@gmail.com e info@omissisfestival.com. Sito web: www.omissisfestival.com. Altri contatti Internet: www.facebook.com/mattatoioscenico; www.youtube.com/mattatoioscenico; www.mattatoioscenico.com; www.gradiscaturismo.it.
Da giovedì 30 giugno a sabato 2 luglio 2011.