ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 2 maggio 2018

«Freddy Aggiustatutto», una commedia da premio al Manzoni di Busto

Luccicante, artefatto e perennemente in bilico tra essere e non essere: strizza l’occhio al mondo della televisione lo spettacolo «Freddy Aggiustatutto» di Lorenzo Riopi e Tobia Rossi, testo vincitore della quinta edizione del concorso nazionale «Una commedia in cerca di autori», che venerdì 4 maggio, alle ore 21, sarà in scena al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio.
La commedia, inserita nel cartellone cittadino «BA Teatro», è l’ottavo e ultimo appuntamento della stagione «Mettiamo in circolo la cultura – 2017/2018», ideata da Maria Ricucci dell’agenzia «InTeatro» di Opera (Milano) con l’intento di offrire al pubblico occasioni di riflessione, ma anche di divertimento leggero, attraverso otto spettacoli di prosa con noti personaggi della scena contemporanea, tra cui Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia, Geppi Cucciari, Sergio Assisi, Vanessa Gravina, Valentina Lodovini, Ivano Marescotti e Max Pisu.
Si chiude, dunque, ancora una volta all’insegna delle risate e della collaborazione virtuosa con «La Bilancia Produzioni», società che gestisce i teatri Martinitt di Milano e de’ Servi di Roma, la stagione del cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio.
Dopo aver divertito lo scorso anno il pubblico con «Bedda Maki – Come reSUSHItare il ristorante e vivere felici» la sala di via Calatafami accende, quindi, nuovamente i riflettori sui vincitori del contest «Una commedia in cerca di autori», la cui finalità principale è la ricerca di talentuosi drammaturghi under 40 che diano nuovo vigore a un genere, quale quello del teatro brillante, che fa parte della nostra storia.
Sul palco, sotto la regia di Roberto Marafante, saliranno cinque talentuosi attori professionisti: Giuseppe Cantore, Giulia Carpaneto, Alessia Punzo e Alessandra Schiavoni.
«Freddy Aggiustatutto» offre una fotografia spietata e cinica del mondo televisivo, emblema della superficialità e della manipolazione, raccontando la storia di un ragazzo ipocondriaco e ingenuo, che, sul piccolo schermo dell’emittente satellitare Life TV, si trasforma in un macho palestrato disponibile ad aiutare casalinghe disperate. «Quando Freddy -si legge nella sinossi dello spettacolo- presenta candidamente ai suoi colleghi la nuova fidanzata, Anna, una ragazza decisamente sovrappeso e dalla risata imbarazzante, si scatena la gelosia della produttrice del programma, Cora, che farà di tutto per sabotare la relazione tra i due. Di mezzo ci si metteranno anche Giorgio, proprietario dell’emittente, bonario e donnaiolo, e Nadia, attrice che lavora a ritmi massacranti per Life TV, costretta a impersonare ruoli da donnina fragile, quando in realtà è un vero maschiaccio». Tutto, dunque, in questa piccola televisione non è come appare, anzi è proprio l’opposto.
«Freddy Aggiustatutto» è, dunque, « una commedia che gioca col mondo delle real TV, un tipo di spettacolo che vuole raccontare la vita reale ma finisce per creare maschere ‘più finte del finto’», commentano Lorenzo Riopi e Tobia Rossi. «Su questo paradosso abbiamo costruito la storia che fotografa un’Italia dominata dalle ossessioni: il denaro, la popolarità, l’aspetto fisico. Il tutto, giocando col genere dinamitardo della commedia».
«La televisione -prosegue il regista Roberto Marafante- la fa ancora da padrona: condiziona le nostre scelte, i nostri gusti, le nostre diete e persino la nostra visione della realtà. Fortunatamente in teatro è possibile aggiungere un elemento nuovo e corrosivo, che incrinerà quella visione patinata del mondo a cui ci siamo purtroppo assuefatti».
Il costo del biglietto per la commedia «Freddy Aggiustatutto» è fissato ad € 33,00 per la poltronissima, € 30,00 (intero) o € 27,00 (ridotto) per la poltrona, € 28,00 (intero) o € 25,00 (ridotto) per la galleria. Le riduzioni sono previste per studenti, over 65 e per gruppi (Cral, scuole, biblioteche e associazioni) composti da minimo dieci persone. Il diritto di prevendita è di euro 1,00.
Il botteghino del cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio è aperto per la prevendita con i seguenti orari: dal lunedì al sabato, dalle ore 17 alle ore 19. I biglietti sono comodamente acquistabili anche on-line, tramite il circuito Crea Informatica, sui siti www.cinemateatromanzoni.it e www.webtic.it.
Per maggiori informazioni sulla programmazione della sala è possibile contattare il numero 339.7559644 o lo 0331.677961 (negli orari di apertura del botteghino e in orario serale, dalle ore 20.30 alle ore 21.30, tranne il martedì) o scrivere all’indirizzo info@cinemateatromanzoni.it.

Informazioni utili 
www.cinemateatromanzoni.it 

lunedì 23 aprile 2018

«Ricordi di guerra, Sguardi di pace», una mostra a Trento per i cent’anni del primo conflitto bellico

Che cosa è rimasto della memoria della Prima guerra mondiale nei luoghi che hanno fatto da scenario a scontri e battaglie? A cent’anni dal termine di quel conflitto bellico, Fujifilm Italia ha chiamato a raccolta, in collaborazione con Trentino Marketing e con il supporto di Montura, cinque professionisti dell’immagine, quattro fotografi e un video-maker, per realizzare un progetto articolato ed eterogeneo che celebra l’eroismo di chi è stato protagonista di quella guerra e che invita, giovani e meno giovani, a comprendere il significato del termine pace.
Giulia Bianchi, Gianluca Colla, Luciano Gaudenzio, Daniele Lira, Pierluigi Orler, questi i cinque artisti coinvolti, hanno lavorato per più mesi in un territorio tra le montagne e le valli del Trentino, che si estende dal Passo del Tonale sino alla Marmolada per cinquecento chilometri, ovvero in quell’area che è stata confine conteso tra l’esercito italiano e austro-ungarico.
È nata così la mostra «Cent’anni dopo – Ricordi di guerra, Sguardi di Pace», in agenda dal 28 aprile al 2 settembre al Palazzo delle Albere di Trento.
La curatela è stata affidata a Giovanna Calvenzi, che, con il suo apporto, ha saputo far dialogare assieme oltre centosessanta fotografie di autori con stili e approcci differenti, creando, col filo conduttore rappresentato dalla memoria, un ricco racconto che si articola in quattro chiavi di lettura: quella del paesaggio dei luoghi interessati, quella dell’esperienza legata ai sentieri e ai rifugi, quella di documentazione dei reperti del conflitto (forti, trincee, camminamenti, etc.) e infine una globale, fortemente emozionale, affidata a immagini video.
«Gli autori -racconta la curatrice- hanno deciso di misurarsi con un mondo che conoscevano perfettamente o che non avevano mai visto. L’obiettivo era suggerito dal titolo dell’evento: ricordi di guerra, sguardi di pace, il passato e il presente, appunto, e una speranza per progettare il futuro. In modo inevitabile, quindi, indipendentemente dalle storie personali, professionali e artistiche, ogni autore non ha potuto non misurarsi con la storia e con la memoria. La fotografia e il video sono stati strumenti di indagine prima ancora che di creazione, troppo forti le memorie, troppa la sofferenza della quale i luoghi attraversati dal Sentiero sono stati testimoni. Poi lentamente ognuno ha definito il proprio itinerario, in sintonia con la propria storia, con la propria capacità di declinare la visione, in sintonia anche e soprattutto con la forte carica emotiva che i paesaggi attraversati dal Sentiero della pace suscitava in loro».
Lo spettatore si troverà così ad alternare diversi stati d’animo, scoprendosi a dialogare con immagini che immortalano i segni indelebili della guerra, altre che magnificano il paesaggio, altre ancora che mostrano il soggetto ritratto, il territorio osservato, vissuto da persone del luogo o turisti: una presenza umana che contestualizza e mitiga l’orrore di ciò che fu.
Il lavoro risulta articolato, ma chiaro nel suo significato, e culmina in una mostra-racconto che promette emozioni alla ricerca di quei segni più o meno tangibili che rendono onore al sacrificio di chi ha combattuto per la libertà e la Patria. Un omaggio al valore della Pace.

Informazioni utili
 Cent’anni dopo – Ricordi di guerra, Sguardi di pace. Palazzo delle Albere, via Roberto Da Sanseverino, 45 – Trento. Orari: martedì – venerdì, ore 10:00 – 18:00, sabato e domenica, ore 10:00 – 19:00. Informazioni: tel. 0461.234860 . Sito web: http://centannidopo.fujifilm.it/. Dal 28 aprile al 2 settembre 2018.  

sabato 21 aprile 2018

A Venezia i «Ritratti in miniatura» di Napoleone e della sua epoca

È a partire dal Cinquecento che l’arte dei ritratti in miniatura, ovvero quel genere di pittura in piccolo dove s’impiegano, soprattutto sull’avorio, colori diluiti nell’acqua di gomma arabica e si punteggiano unicamente gli incarnati dei volti sul supporto, cammeo o medaglia, si diffonde sia tra artisti insigni che tra dilettanti.
Se prese grande vigore a partire dalla fine del Seicento fu l’Ottocento a riservare a questo genere una stagione intensa, ma breve. Intensa per qualità e quantità, e per le innovazioni tecniche, breve perché offuscata nel 1839 dall’invenzione del dagherrotipo, ovvero della fotografia, che ne segnerà prima il declino e poi la fine.
A una selezione di opere realizzate in questi ultimi due secoli è dedicata la mostra attualmente in corso al Museo Correr, nell’ambito delle attività di valorizzazione delle collezioni permanenti della Fondazione Musei civici di Venezia. Le opere esposte sono giunte recentemente al museo lagunare grazie alla generosa donazione di Paola Sancassani, veronese di nascita ma veneziana d’elezione, grande appassionata di storia.
Si tratta di opere di fattura principalmente italiana, ma anche di scuola francese e inglese, nelle quali sono effigiati i volti di uomini e donne vissuti durante l’epoca napoleonica. Molti di questi sono per noi oggi anonimi, altri invece appartengono a personaggi noti o protagonisti di quei tempi pur travagliati, ma determinanti per il futuro, a iniziare dallo stesso imperatore Napoleone Bonaparte.
In Europa e non solo, durante l’Impero e dopo la sua fine, l’epopea e il mito del grande còrso hanno motivato la creazione degli oggetti più svariati. L’idea di ritrovare e conservare anche solo alcuni frammenti evocativi di quel momento cruciale ha ispirato la collezione ora esposta in museo, sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Muve, e la curatela di Andrea Bellieni, responsabile del museo, in collaborazione con Valeria Cafà, Massimo Favilla e Ruggero Rugolo.
Al Museo Correr si potranno dunque scoprire affascinanti miniature-ritratto di Napoleone, dei suoi familiari e generali, oltre che di anonimi contemporanei: tra queste si segnalano, per l’elevata qualità esecutiva, il ritratto del celebre attore di teatro François-Joseph Talma (1763-1826) e quello di Charlotte Stuart duchessa d’Albany (1753-1789).
Fra le memorie si distingue poi il delizioso porta-profumo in oro e smalti che fu pegno d’amore di Orazio Nelson a Lady Hamilton. Completano la raccolta dipinti e stampe di battaglie, medaglie commemorative e monete, che ci parleranno di un’età breve e contraddittoria la quale, tuttavia, ha segnato una svolta decisiva nella storia moderna.
In occasione della mostra il Museo Correr procederà, inoltre, alla pubblicazione di un catalogo dedicato alla raccolta di miniature della donazione di Paola Sancassani, a cura di Massimo Favilla e Ruggero Rugolo: un’occasione in più per poter ammirare opere come il «Ritratto di Napoleone I imperatore e re d’Italia» attribuito all’Appiani o il bel «Ritratto di Elisabetta Hannover principessa di Gran Bretagna e Irlanda poi landgravina di Hessen-Homburg», eseguito nel 1810 da Giovanni Trossarelli.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Manifattura italiana (?), Portaprofumo - dono dell'ammiraglio Horatio Nelson a Lady Hamilton, 1800. Smalto guilloché su oro; 5 x 2 x1 cm. Collezione Paola Sancassani, Verona; [fig. 2] Pittore francese o italiano (da Andrea Appiani), Ritratto di Napoleone I imperatore e re d’Italia, 1805 circa. Acquerello e gouache su avorio; 12,3 x 12,1 cm. Collezione Paola Sancassani, Verona; [fig. 3] Giovanni Trossarelli (Torino, 1760 – Londra, 1825), Ritratto di Elisabetta Hannover principessa di Gran Bretagna e Irlanda poi landgravina di Hessen-Homburg, 1810. Acquerello e gouache su avorio; 9,9 x 7,4 cm. Collezione Paola Sancassani, Verona

Informazioni utili
Ritratti in miniatura e altre memorie al tempo di Napoleone. La donazione Paola Sancassani. Museo Correr, piazza San Marco - Venezia. Orari: dal 1° aprile al 31 ottobre, ore 10.00–19.00;  dal 1° novembre al 31 marzo, ore 10.00–17.00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Ingresso: intero € 20,00, ridotto € 13,00, gratuito per residenti e nati nel Comune di Venezia, bambini dagli 0 ai 5 anni e altre categorie come riportato dal sito www.correr.visitmuve.it. Informazioni: info@fmcvenezia.it; call center 848082000 (dall’Italia);  +3904142730892 (dall’estero). Dal 12 aprile 2018.