L’iniziativa, promossa dal 2004 dal Fai - Fondo per l’ambiente italiano e da Intesa Sanpaolo, ha visto ben 221 siti – mai così tanti – superare la soglia minima di 2.500 voti, quella che garantisce la possibilità di partecipare al Bando, aperto fino all’11 settembre, per sostenere campagne di restauro e valorizzazione culturale; di questi luoghi – tra cui ci sono chiese, eremi, fontane, castelli, monasteri e persino un traghetto leonardesco sull'Adda - ben 38 hanno superato la soglia delle 10mila firme.
In palio ci sono complessivamente oltre 700mila euro, ovvero 300.000 euro in più rispetto alle precedenti edizioni, che negli anni hanno visto la restituzione al grande pubblico di ben 163 siti. Ai tre vincitori saranno assegnati – ma solo in seguito alla presentazione di un progetto concreto di riqualificazione - 70.000, 60.000 e 50.000 euro; gli altri luoghi che hanno superato la soglia minima dei 2.500 voti potranno concorrere all’attribuzione di un contributo che potrà arrivare a un massimo di 50.000 euro.
A vincere l’edizione 2024 del censimento Fai è stato il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato, nel cuore di un paesaggio vitivinicolo di indubbio fascino che dal 2014 è patrimonio Unesco: un luogo strettamente legato alla figura di don Bosco, il padre dell’oratorio moderno, che acquistò il complesso nel 1877 salvandolo dall’abbandono e facendone la casa madre del suo ordine. La provincia di Asti è così salita per la prima volta sul gradino più alto del podio grazie ai 72.050 voti raccolti, provenienti non solo dal suo territorio, anche dalle scuole salesiane presenti in vari Paesi del mondo, dall’India alla Colombia, dalle Filippine al Messico, che hanno così espresso il loro favore nei confronti di questo convento, legato anche alla storia di madre Maria Mazzarello, in nome dell’attualità e dell’importanza dell’eredità educativa del fondatore.
Sul podio sono salite, poi, la Fontana Antica di Gallipoli, che ha raccolto 62.967 segnalazioni, e la Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro, una frazione del comune spezzino di Lerici - luogo del cuore di personaggi come il pittore Arnold Böcklin, gli scrittori Henry James e Virginia Woolf, il poeta Eugenio Montale - dove la piccola ma tenace comunità si è mobilitata e riunita per proteggere il proprio patrimonio culturale riuscendo a raccogliere 47.012 voti.
Al quarto posto si è classificato il Complesso di Santa Croce di Campese a Bassano del Grappa (Vi), l’ex monastero sul Canale del Brenta fondato nel giugno del 1124 da Ponzio di Melgueil, settimo abate di Cluny, di ritorno dalla Terra Santa, che ha festeggiato i 900 anni, segnalato al censimento con l’obiettivo di recuperare antiche testimonianze storiche del Cinquecento e del Seicento, custodite nell’archivio, e renderle finalmente consultabili.
Seguono, nella classifica, due beni siciliani: l’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina a Santo Stefano Quisquina (Ag), luogo di devozione locale molto amato, e il Parco regionale di Cava Ispica a Modica (Rg), uno dei maggiori complessi naturalistico-archeologici dell’isola, che ospita, tra l’altro, un cimitero paleocristiano, con loculi e tombe ad arcosolio e un Gymnasium ellenistico con iscrizioni greche, nonché i resti della chiesa in grotta di Santa Maria, risalente all'epoca normanna. Mentre al settimo posto si è classificato il Traghetto di Leonardo da Vinci a Imbersago (Lc), per il quale la mobilitazione, che ha ottenuto 31.490 voti, è partita dallo stesso sindaco che ha preso l’abilitazione per far tornare a navigare sull’Adda quest’unico esemplare funzionante al mondo di barca, che ha storicamente prestato servizio come importante collegamento tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia fino alla fine del XVIII secolo. Sulla base di un disegno datato 1513 e incluso nel Codice Windsor, si ipotizza che l’artista fiorentino abbia progettato o perfezionato l’infrastruttura durante il suo soggiorno nella vicina Vaprio d'Adda, tra il 1506 e il 1507. Il sistema funziona grazie a un cavo – oggi d'acciaio - teso tra le due sponde, sfruttando la corrente del fiume per il movimento, senza quindi la necessità di un motore.
Nella top ten si trovano, quindi, il Castello di Lagopesole ad Avigliano (Pz), la Chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria e la Valle dei Mulini di Gragnano (Na), antica testimonianza della lavorazione locale della farina e della pasta, da preservare con le sue storie di tradizione e ingegno.
Tra i «Luoghi del cuore» più votati ci sono anche siti colpiti da disastri naturali, come la chiesetta danneggiata da una tromba d’aria a Cervia (Ra), il centro storico di Concordia sulla Secchia (Mo), ancora in attesa di un pieno recupero dopo il terremoto del 2012, e il Torrente Rovigo a Palazzuolo sul Senio (Fi), che ha raccolto undicimila voti in una manciata di giorni, in seguito allo smottamento causato dalle abbondanti piogge che ha portato alla luce una discarica creata negli anni Settanta lungo i suoi argini. Ne emerge il ritratto di un’Italia fatta di province, borghi, chiese, luoghi di natura, spesso poco conosciuti o trascurati, ma capaci di aggregare e appassionare persone anche fuori dai nostri confini nazionali.
Didascalie delle immagini
1. Nostra Signora delle Grazie, Nizza Monferrato (AT) Foto Roberto Morelli, 2025, (C) FAI; 2. Fontana Antica di Gallipoli (LE) (C) FAI; 33. Chiesa di San Giorgio a Tellaro, Lerici (SP). Foto Davide Marcesini (C) FAI; 4. Traghetto Leonardo da Vinci, Imbersago (LC). Foto Roberto Morelli (C) FAI; 5. Complesso di Santa Croce di Campese, Bassano del Grappa (VI) (C) FAI
Per saperne di più
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/