«Una regia di eccezionale forza espressiva, una straordinaria prova d’attrice e una stupenda compagnia»: non poteva trovare slogan migliore la città di Lugano per presentare lo spettacolo Le lacrime amare di Petra von Kant, commedia scritta nel 1972 da Rainer Werner Fassbinder, che va in scena alle 20.30 di martedì 4 e mercoledì 5 marzo al teatro Cittadella, nell'ambito della stagione 2007/2008.
Prodotta dallo Stabile dell'Umbria e dallo Stabile di Torino, in collaborazione con il Théatre national populaire Villeurbanne-Lyon, la piéce, che si avvale della regia di Antonio Latella, si configura come un coinvolgente viaggio nel labirinto dei sentimenti. Rainer Werner Fassbinder, enfant terrible della letteratura e della cinematografia tedesca, racconta, infatti, con questo suo lavoro la storia di una passione resa folle dai sensi, di una di quelle tante relazioni «adolescenziali», in cui non si è più capaci di distinguere l’amore «che tutto muove» dalla fisicità pura e semplice. Ma si sofferma anche su temi come la disintegrazione dell'io, il rapporto servo-padrone, il mondo delle relazioni amicali, familiari e passionali, relazioni che, talvolta, possono essere così esclusive e morbose, da implicare l’annullamento, la sottomissione, l’accettazione di compromessi e, persino, la perdita della propria identità.
Protagonista è Petra von Kant, trentaseienne stilista di successo, ricca, colta e amante del bello, vedova del primo marito e separata dal secondo, che si trova divisa fra una figlia che non conosce, una madre troppo assente, un’amica distratta e un’assistente onnipresente. Petra -qui interpretata dalla brava Laura Marinoni, premio Duse 2007 come miglior attrice- è un’anima disillusa, stanca di accettare regole non scritte e taciti accordi.
Il naufragio affettivo che ha vissuto le impedisce di trovare stimoli persino nel lavoro, fino a quando nella sua vita non appare la giovane e bella Karin Trimm, una ragazza di estrazione proletaria spregiudicata e senza scrupoli, presentatale dall'amica Sidonie von Grasenabb e desiderosa di inserirsi nel mondo della moda. Petra ne rimane totalmente ammaliata e le offre denaro e fortuna. I ruoli si ribaltano: la donna di successo, abituata a dominare gli altri, diventa schiava del suo oggetto amoroso e finisce per scambiare la passione per Karin con quell’amore assoluto cui aspira da sempre. La relazione si rivelerà, però, annientante e umilierà la stilista fino alla distruzione di ogni illusione e all’annullamento di ogni possibile consolazione, che non le potrà venire né dalla figlia, ridotta dal denaro al vuoto esistenziale, né tanto meno dal mondo insulso e artificioso che si affaccia nella sua casa-rifugio.
Testo, dunque, complesso, duro e a tratti violento come la lama di un rasoio quello di Fassbinder. Testo al femminile, che disegna i rapporti tra individuo e società, attraverso la descrizione di sei donne, ognuna incasellata nel proprio ruolo di madre, figlia, nipote, amica, aiutante, amante. Sei donne dalle identità diverse o forse sei lati di una stessa personalità.
Dopo Lugano, Le lacrime amare di Petra von Kant sarà a Trento (teatro Sociale, dal 6 al 9 marzo), Argenta (teatro dei Fluttuanti, 11 marzo), a Trieste (teatro Rossetti, dal 13 al 16 marzo), Pordenone (teatro Verdi, 18 e 19 marzo), Padova (teatro Verdi, dal 25 al 30 marzo), Bolzano (teatro Nuovo comunale, dal 3 al 6 aprile) e Genova (teatro della Corte, dal 29 aprile al 4 maggio).
Didascalie delle immagini
(fig. 1, 2 e 3) Immagine tratta dallo spettacolo Le lacrime amare di Petra von Kant di Rainer Werner Fassbinder, per la regia di Antonio Latella. Foto di Anna Bertozzi.
[Le immagini sono state fornite da Sabine Bardelle, ufficio informazione e comunicazione della Città di Lugano]
Informazioni utili
Le lacrime amare di Petra von Kant. Teatro Cittadella, corso Elvezia, 35 – Lugano. Data: da martedì 4 a mercoledì 5 marzo, ore 20.30. Ingresso: FCh 40.00/16.00. Informazioni: tel. +41.(0)919232433. Sito web: www.luganoinscena.ch.
Curiosando nel web
Sito ufficiale di Laura Marinoni
ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com
sabato 1 marzo 2008
giovedì 28 febbraio 2008
Piemonte, turisti per fiction al Castello di Masino
Una nuova tendenza di viaggio sta acquisendo spazio nel panorama dell’industria turistica: è il teleturismo. Sempre più spesso c’è chi sceglie la meta per una vacanza o per una gita domenicale attraverso il piccolo e il grande schermo, attratto dai luoghi che fanno da contorno e da ambientazione a pellicole cinematografiche e fiction. Non è, dunque, un caso che nel 2005 il Touring club italiano abbia pubblicato un volume dal titolo I luoghi del cinema. Paesaggi, città, attori e registi: la nostra penisola attraverso i film italiani più celebri, a cura di Giulio Martini e con introduzione di Tullio Kezich, in cui l’Italia appare come un grande e magnifico set a cielo aperto, che va dalle risaie del Vercellese di Riso amaro alla Sicilia del Gattopardo, passando per la Milano surreale di Maurizio Nichetti, la sapida Toscana di Roberto Benigni, l’onirica Romagna di Federico Fellini e la Napoli di Totò e di Massimo Troisi.
In questi ultimi due anni, il fenomeno del teleturismo ha preso ancora più piede. Serie televisive come Il commissario Montalbano e Carabinieri –lo ha documentato una ricerca del Centro internazionale di studi sui rapporti tra audiovisivo e territorio, datata 2007- hanno portato un gran numero di visitatori nell’assolata Sicilia di Andrea Camilleri -tra Ragusa e Scicli-, e in Umbria, nella splendida Città della Pieve, piccolo centro abitato che Alessia Marcuzzi, Giorgio Borghetti e Paolo Villaggio hanno reso ben più famoso di quanto non abbia fatto Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino, suo figlio illustre.
Non meno fortunato è stato il Piemonte sabaudo: Alessandro Preziosi e Vittoria Puccini, con la prima serie di Elisa da Rivombrosa, hanno fatto scoprire a migliaia di visitatori il Castello ducale di Agliè, ma anche le splendide residenze di Stupinigi e Racconigi. Giulio Berruti e Sarah Felberbaum, protagonisti del sequel La figlia di Elisa, stanno, invece, facendo puntare i riflettori sul Castello di Masino, maniero di proprietà del Fai (Fondo per l’ambiente italiano), edificato su un'altura che domina il Canavese e da sempre dimora dei conti Valperga, che riveste grande attrattiva non solo per le sue sale, ma anche per il parco circostante, di cui si può apprezzare la sistemazione «all'inglese», risalente alla prima metà dell'Ottocento.
A pochi mesi dalla fine della messa in onda della fiction, la fondazione milanese ha, infatti, deciso di accogliere i tanti fan della storia d’amore tra la contessa Agnese Ristori e il marchese Andrea Casalegno, nel Piemonte occupato dai Francesi guidati da Napoleone, con uno speciale percorso dal titolo Ciak si gira. Ricordando Rivombrosa, in programma tutte le domeniche di marzo.
Curiosi e amanti della serie televisiva in costume potranno, quindi, respirare l’atmosfera del piccolo schermo, passeggiando tra splendide sale mirabilmente affrescate e riccamente arredate con mobili e oggetti di raffinatissima fattura, come l’Appartamento di Madama reale, la Camera degli ambasciatori di Spagna, la Torre dei venti e lo spettacolare Salone da ballo, rispettivamente set delle camere di Agnese e Martino Ristori, della dimora di Andrea von Necker, dello studio del pittore e delle feste da ballo dei Garnieri Solari.
Il viaggio nel mondo della fiction sarà reso ancor più interessante dalla presenza, nelle sale, degli abiti utilizzati durante le riprese (saranno esposti, tra i tanti, quelli dei due protagonisti, Agnese e Andrea, del capitano Loia e di Lucrezia Van Necker), di oggetti di scena e di foto, bozzetti di scene e costumi.
Didascalie delle immagini
(fig. 1) Vista del Castello di Masino. Foto di Giorgio Majno; (fig. 2) Castello di Masino, salone da ballo (Milano); (fig. 3) Castello di Masino, Camera da letto di Madama Reale. Foto di Giorgio Majno.
[Le immagini sono state fornite dall’ufficio stampa del Fai di Milano]
Informazioni utili
Ciak si gira. Ricordando Rivombrosa. Fai–Castello di Masino (Torino). Orario: dalle 14.30 alle 19.00 (partenza ultima visita alle 17.30). Ingresso: adulti € 8,00; bambini € 3,50; aderenti Fai e possessori Carta musei Piemonte € 3,50. Orario: dalle 14.30 alle 19 (partenza ultima visita ore 17.30). Per informazioni e prenotazioni: tel. 0125.778100 o e-mail. faimasino@fondoambiente.it. Sito web: www.fondoambiente.it.
In questi ultimi due anni, il fenomeno del teleturismo ha preso ancora più piede. Serie televisive come Il commissario Montalbano e Carabinieri –lo ha documentato una ricerca del Centro internazionale di studi sui rapporti tra audiovisivo e territorio, datata 2007- hanno portato un gran numero di visitatori nell’assolata Sicilia di Andrea Camilleri -tra Ragusa e Scicli-, e in Umbria, nella splendida Città della Pieve, piccolo centro abitato che Alessia Marcuzzi, Giorgio Borghetti e Paolo Villaggio hanno reso ben più famoso di quanto non abbia fatto Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino, suo figlio illustre.
Non meno fortunato è stato il Piemonte sabaudo: Alessandro Preziosi e Vittoria Puccini, con la prima serie di Elisa da Rivombrosa, hanno fatto scoprire a migliaia di visitatori il Castello ducale di Agliè, ma anche le splendide residenze di Stupinigi e Racconigi. Giulio Berruti e Sarah Felberbaum, protagonisti del sequel La figlia di Elisa, stanno, invece, facendo puntare i riflettori sul Castello di Masino, maniero di proprietà del Fai (Fondo per l’ambiente italiano), edificato su un'altura che domina il Canavese e da sempre dimora dei conti Valperga, che riveste grande attrattiva non solo per le sue sale, ma anche per il parco circostante, di cui si può apprezzare la sistemazione «all'inglese», risalente alla prima metà dell'Ottocento.
A pochi mesi dalla fine della messa in onda della fiction, la fondazione milanese ha, infatti, deciso di accogliere i tanti fan della storia d’amore tra la contessa Agnese Ristori e il marchese Andrea Casalegno, nel Piemonte occupato dai Francesi guidati da Napoleone, con uno speciale percorso dal titolo Ciak si gira. Ricordando Rivombrosa, in programma tutte le domeniche di marzo.
Curiosi e amanti della serie televisiva in costume potranno, quindi, respirare l’atmosfera del piccolo schermo, passeggiando tra splendide sale mirabilmente affrescate e riccamente arredate con mobili e oggetti di raffinatissima fattura, come l’Appartamento di Madama reale, la Camera degli ambasciatori di Spagna, la Torre dei venti e lo spettacolare Salone da ballo, rispettivamente set delle camere di Agnese e Martino Ristori, della dimora di Andrea von Necker, dello studio del pittore e delle feste da ballo dei Garnieri Solari.
Il viaggio nel mondo della fiction sarà reso ancor più interessante dalla presenza, nelle sale, degli abiti utilizzati durante le riprese (saranno esposti, tra i tanti, quelli dei due protagonisti, Agnese e Andrea, del capitano Loia e di Lucrezia Van Necker), di oggetti di scena e di foto, bozzetti di scene e costumi.
Didascalie delle immagini
(fig. 1) Vista del Castello di Masino. Foto di Giorgio Majno; (fig. 2) Castello di Masino, salone da ballo (Milano); (fig. 3) Castello di Masino, Camera da letto di Madama Reale. Foto di Giorgio Majno.
[Le immagini sono state fornite dall’ufficio stampa del Fai di Milano]
Informazioni utili
Ciak si gira. Ricordando Rivombrosa. Fai–Castello di Masino (Torino). Orario: dalle 14.30 alle 19.00 (partenza ultima visita alle 17.30). Ingresso: adulti € 8,00; bambini € 3,50; aderenti Fai e possessori Carta musei Piemonte € 3,50. Orario: dalle 14.30 alle 19 (partenza ultima visita ore 17.30). Per informazioni e prenotazioni: tel. 0125.778100 o e-mail. faimasino@fondoambiente.it. Sito web: www.fondoambiente.it.
martedì 26 febbraio 2008
«Pasticceria Taveggia Milano 1909»? Salotto dolce per golosi e palcoscenico per artisti
Timballo di verdure con salsa di parmigiano, risotto al radicchio, cannolo di pasta fillo ricotta e spinaci, filetto in crosta con patatine sautè, crema di cioccolato bianco ai frutti di bosco e, dulcis in fundo, uno spettacolo di cabaret: questo il menù che propone alle 20.30 di sabato 1° marzo la pasticceria Taveggia Milano 1909. A poco più di tre mesi dalla riapertura, lo storico salotto dolce del capoluogo lombardo, che ha avuto tra i suoi avventori Carla Fracci e Renata Tabaldi, mette, infatti, in vetrina un ricco programma di appuntamenti eno-gastronomici e culturali, rivolti a chi ama la musica da camera, il teatro e la lettura.
A inaugurare la rassegna -che propone una decina di incontri, tutti di eccellente fattura- sarà una cena esclusiva firmata dallo chef Enrico Pavoni e uno spettacolo con Paolo Casiraghi e Omar Fantini, ovvero due fra i migliori giovani del panorama cabarettistico milanese, entrambi impegnati su un palcoscenico illustre come Colorado Cafè, sotto la guida di Rossella Brescia e Beppe Braida.
Paolo Casiraghi porterà all’interno della storica pasticceria Taveggia le sue ultime due creazioni: suor Nausicaa e Manuel Garcia Chuparosa de la Piena, cantante spagnolo dal fascino imbarazzante e autore di canzoni che raccontano di amori impossibili, come Il toro e la luna o Il drago e la pompiera. Omar Fantini, invece, proporrà il personaggio del punk settantenne nonno Anselmo, pieno di vita e con la voglia di uscire ogni sera nonostante l’età, oltre ai suoi celebri monologhi sui decenni scorsi.
In occasione della festa della donna, la pasticceria Taveggia dovrebbe accogliere, invece, una raffinata e dolcissima versione live, per voce e chitarra acustica, di alcune tra le canzoni più celebri di Joni Mitchell, Tracy Chapman, Ani di Franco, Bonnie Raitt, Noa, Tuck and Patti. Performance, questa, che avrà per protagonisti Simona Bocci e il chitarrista Luca Nobis.
A seguire, alle 18 di giovedì 10 aprile, si terrà un incontro con Elena Kostioukovitch, docente all’Università degli Studi di Milano e autrice del libro Perché agli italiani piace parlare di cibo (Sperling & Kupfer), vincitrice al premio Bancarella-Sezione cucina 2007; mentre sabato 12 ritornerà il cabaret con Rossana Carretto e Giovanni Vernia.
Giovedì 17 aprile ci sarà, quindi, un incontro con Roberto Iovino e Ileana Mattino, autori del libro Sinfonia gastronomica – musica, eros e cucina (Viennepierre edizioni); mentre l’8 maggio è in programma due cene a tema, una musicale con il duo Halaf Langheim e l’altra dedicata alla Toscana, durante la quale sarà possibile ammirare quadri dell’artista post-macchiaiolo Giuseppe Comparini.
In cartellone nelle prossime settimane, dal 7 marzo al 7 aprile, anche Arte in verde, un'iniziativa proposta da Mangiare arte arte da mangiare, che coinvolgerà una quindicina di ristoranti milanesi, dove verranno proposti piatti d’autore dedicati ai temi dell’agricoltura e del biologico.
Ma non finisce qui. Numerose, infatti, le iniziative ancora in fase di studio, tra cui una serie di Cene con delitto, una rassegna di concerti di musica da camera, appuntamenti di food music per il tè delle cinque, piccoli corsi di cucina da tenersi nei fine settimana e l’iniziativa Merenda al Taveggia con gli artisti di Ambra Orfei, che offrirà ai più piccoli la possibilità di assistere a spettacoli con cantastorie, maghi e illusionisti, clown, giocolieri e truccabimbi.
Didascalie delle immagini
(fig. 1) Esterno della pasticceria Taveggia Milano 1909; (fig. 2) ritratto di Omar Fantini; (fig. 3) ritratto di Paolo Casiraghi nei panni di Manuel Garcia Chuparosa de la Piena.
[Le foto degli artisti sono state fornite dallo Studio De Angelis di Milano, ufficio stampa della pasticceria Taveggia Milano 1909]
Informazioni utili
Taveggia Milano 1909, via Visconti di Modrone, 2 - Milano, tel. 0276280856 o info@taveggia.it. Sito web: www.taveggia.it.
A inaugurare la rassegna -che propone una decina di incontri, tutti di eccellente fattura- sarà una cena esclusiva firmata dallo chef Enrico Pavoni e uno spettacolo con Paolo Casiraghi e Omar Fantini, ovvero due fra i migliori giovani del panorama cabarettistico milanese, entrambi impegnati su un palcoscenico illustre come Colorado Cafè, sotto la guida di Rossella Brescia e Beppe Braida.
Paolo Casiraghi porterà all’interno della storica pasticceria Taveggia le sue ultime due creazioni: suor Nausicaa e Manuel Garcia Chuparosa de la Piena, cantante spagnolo dal fascino imbarazzante e autore di canzoni che raccontano di amori impossibili, come Il toro e la luna o Il drago e la pompiera. Omar Fantini, invece, proporrà il personaggio del punk settantenne nonno Anselmo, pieno di vita e con la voglia di uscire ogni sera nonostante l’età, oltre ai suoi celebri monologhi sui decenni scorsi.
In occasione della festa della donna, la pasticceria Taveggia dovrebbe accogliere, invece, una raffinata e dolcissima versione live, per voce e chitarra acustica, di alcune tra le canzoni più celebri di Joni Mitchell, Tracy Chapman, Ani di Franco, Bonnie Raitt, Noa, Tuck and Patti. Performance, questa, che avrà per protagonisti Simona Bocci e il chitarrista Luca Nobis.
A seguire, alle 18 di giovedì 10 aprile, si terrà un incontro con Elena Kostioukovitch, docente all’Università degli Studi di Milano e autrice del libro Perché agli italiani piace parlare di cibo (Sperling & Kupfer), vincitrice al premio Bancarella-Sezione cucina 2007; mentre sabato 12 ritornerà il cabaret con Rossana Carretto e Giovanni Vernia.
Giovedì 17 aprile ci sarà, quindi, un incontro con Roberto Iovino e Ileana Mattino, autori del libro Sinfonia gastronomica – musica, eros e cucina (Viennepierre edizioni); mentre l’8 maggio è in programma due cene a tema, una musicale con il duo Halaf Langheim e l’altra dedicata alla Toscana, durante la quale sarà possibile ammirare quadri dell’artista post-macchiaiolo Giuseppe Comparini.
In cartellone nelle prossime settimane, dal 7 marzo al 7 aprile, anche Arte in verde, un'iniziativa proposta da Mangiare arte arte da mangiare, che coinvolgerà una quindicina di ristoranti milanesi, dove verranno proposti piatti d’autore dedicati ai temi dell’agricoltura e del biologico.
Ma non finisce qui. Numerose, infatti, le iniziative ancora in fase di studio, tra cui una serie di Cene con delitto, una rassegna di concerti di musica da camera, appuntamenti di food music per il tè delle cinque, piccoli corsi di cucina da tenersi nei fine settimana e l’iniziativa Merenda al Taveggia con gli artisti di Ambra Orfei, che offrirà ai più piccoli la possibilità di assistere a spettacoli con cantastorie, maghi e illusionisti, clown, giocolieri e truccabimbi.
Didascalie delle immagini
(fig. 1) Esterno della pasticceria Taveggia Milano 1909; (fig. 2) ritratto di Omar Fantini; (fig. 3) ritratto di Paolo Casiraghi nei panni di Manuel Garcia Chuparosa de la Piena.
[Le foto degli artisti sono state fornite dallo Studio De Angelis di Milano, ufficio stampa della pasticceria Taveggia Milano 1909]
Informazioni utili
Taveggia Milano 1909, via Visconti di Modrone, 2 - Milano, tel. 0276280856 o info@taveggia.it. Sito web: www.taveggia.it.
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