Ca’ Pesaro brinderà a champagne i suoi nuovi spazi museali, pronti per la metà di ottobre. Dom Pérignon, marchio francese simbolo del lusso ed icona dell’eccellenza vinicola mondiale, ha, infatti, appena siglato un accordo di collaborazione con la Fondazione musei civici di Venezia, finalizzato al restauro di due sale dello storico edificio lagunare affacciato sul Canal Grande, al cui interno si trova la Galleria internazionale d’arte moderna.
«The Power of Creation» è il nome del progetto conservativo ideato e finanziato dalla maison del gruppo Moet et Chandon, teso a configurarsi –si legge nella nota stampa- come «un tangibile collegamento creativo tra antico e contemporaneo». I due locali del secondo piano di Ca’ Pesaro, da tempo chiusi e attualmente destinati a magazzino, in futuro ospiteranno, infatti, un circuito di mostre di artisti italiani e internazionali, ma anche opere provenienti dalle collezioni del museo.
Capolavoro dell’architettura civile barocca veneziana, l’edificio fu costruito nella seconda metà del XVII secolo per volontà della nobile e ricchissima famiglia Pesaro, su progetto del massimo architetto dell’epoca, Baldassare Longhena, cui si devono anche la Chiesa della Salute e Ca’ Rezzonico. La costruzione giunse al termine nel 1710 grazie a Gian Antonio Gaspari, che, rispettoso del progetto originario, arricchì il palazzo di un importante apparato ornamentale degli interni. Di esso, l’edificio conserva ancora oggi alcuni decori a fresco e a olio dei soffitti, dovuti ad artisti come Bambini, Pittoni, Crosato, Trevisani e Brusaferro.
Dopo i Pesaro, la dimora passò ai Gradenigo, poi ai Padri armeni Mechitaristi. Acquistata infine dalla famiglia Bevilacqua, l'edificio divenne di proprietà della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa. Fu lei a destinare il palazzo all’arte moderna, donandolo a questo scopo al Comune di Venezia nel 1899. Divenuto sede museale, fu aperto al pubblico nel 1902. Dal 1908 al 1924, ospitò le storiche Mostre Bevilacqua La Masa che, in vivace contrapposizione alle Biennali di Venezia, favorirono una giovane generazione di artisti che non trovavano rilievo all’interno della kermesse, tra cui Boccioni, Casorati, Gino Rossi e Arturo Martini.
Un importante intervento di restauro risale al 2002; mentre il restyling del layout espositivo, a cura di Gabriella Belli e con il progetto espositivo di Daniela Ferretti, si è tenuto, lo scorso anno. In quella occasione sono state individuate le due sale che ora Dom Pérignon riporta a nuova vita. La riapertura è fissata per il 16 ottobre, con una mostra d’arte e un’esposizione fotografica che ripercorrerà le principali tappe della rinascita degli spazi.
Informazioni utili
Ca’ Pesaro, Santa Croce 2076 e Palazzo Fortuny, San Marco 3958 - Venezia. Orari: 10.00–18.00 (biglietteria, ore 10.00–17.00) Ingresso: intero € 10,00, ridotto € 7,50. Informazioni: info@fmcvenezia.it. Call center: 848082000 (dall’Italia), tel. +39.041.42730892 (dall’estero).
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