Jean Ferrero vive a Nizza e ha sviluppato profonde amicizie con tutti gli artisti che hanno lavorato in Riviera, ma ha avuto nella sua raccolta anche opere di autori come Man Ray, Lucio Fontana, Marc Chagall, Pierre Soulages, Jean Cocteau e Martial Raysse, estranei alla scuola nizzarda. Il fotografo francese è stato, infatti, un fervente collezionista o, come egli stesso si definiva, «un commerciante d’arte compulsivo con il virus del collezionismo».
Della sua passione per l’arte ne parlò anche l’amico Ben in un’opera del 1971: «Qui vive Ferrero / nato il 1° marzo 1931 / direttore di star del cinema, guida, fotografo di uomini nudi – appassionato collezionista di arte moderna – ama il denaro – la carne di cavallo cruda – le donne di altre persone – parla troppo».
Figlio di un immigrante italiano, Jean Ferrero ha avuto una formazione da autodidatta: ha ricevuto un’educazione modesta e, prima di dedicarsi alla fotografia, ha svolto numerosi lavori.
Ha esordito come fotografo di strada, ritraendo i passanti e ricercando da solo i suoi soggetti. Ha fotografato pugili e sollevatori di pesi, esplorando il tema del nudo maschile all’aperto.
Ben presto le sue fotografie hanno attirato l’attenzione del pubblico internazionale e, tra il 1955 e il 1975, le commissioni da parte di pubblicazioni straniere sono diventate un’importante risorsa economica che gli ha dato la possibilità di acquistare un gran numero di opere.
Allo stesso tempo, Ferrero ha lavorato come paparazzo per il «Nice Matin», per «La Stampa» e, in particolare, per la rivista «XXe siècle», per la quale ha realizzato numerosi servizi dedicati ad artisti famosi, occasione che gli ha aperto le porte del mondo dell’arte.
Lo sport è stata una risorsa fondamentale nella vita del fotografo francese, gli ha permesso di trovare i suoi primi modelli ed è stato nei club sportivi della Costa Azzurra che ha incontrato e stretto amicizia con diversi artisti. Per questo motivo nella sua collezione, accanto a pezzi caratteristici di ogni autore, si trovano lavori più intimi e personali, come, per esempio, l’opera di César, creata in compagnia sua e della figlia.
Nel 1970 il fotografo francese ha inaugurato la sua prima galleria-appartamento al porto di Nizza; si è, quindi, trasferito in Promenade des Anglais, in uno spazio di 300 metri quadrati gestito sino al 2003.
Ora, all’età di 84 anni, Jean Ferrero si vuole concentrare sui suoi lavori fotografici. Il 26 febbraio 2014 ha donato oltre ottocento opere alla città di Nizza, tra le quali figurano opere di Arman, Ben, César e Moya, e adesso ha deciso di vendere più di duecento lavori della sua raccolta attraverso Artcurial.
L’asta si terrà mercoledì 1° aprile e sarà anticipata da un’esposizione in programma da domenica 29 a martedì 31 marzo nella sede parigina, nelle vicinanze degli Champs-Elysées.
Didascalie delle immagini
Ben, «C’est Jean qui a attrapé l’art par la queue, 2000. Acrilico e legno su pannello, 52,5 x 72,5 cm. Collezione Jean Ferrero, stima: € 4.000 – 6.000 / $ 4.500 – 7.000; [Fig. 2] Arman, «Colere de contrebasse», 1971. Rabbia, basso distrutto e carbonizzato, 200 x 160 x 22 cm. Collezione Jean Ferrero. Stima: € 170.000 – 220.000 / $ 190.000–250.000; [Fig. 3] Cesar, «Expansion Mobiloil», 1968. Schiuma di poliuretano e lattina su pannello, 86,50 x 66 x 20,50 cm. Pezzo unico. Collezione Jean Ferrero. Stima: € 10.000 – 15.000 / $ 11.000 – 17.000
Informazioni utili
«Jean Ferrero Collection», «gli amici artisti della Scuola di Nizza». Artcurial , 7 rond-point des Champs-Élysées – Parigi. Mostra: domenica 29 marzo, ore 14.00-18.00; lunedì 30 e marteì 31 marzo, ore 11.00-19.00; ingresso libero. Asta, mercoledì 1° aprile 2015, ore 16.00. Catalogo: www.artcurial.com/pdf/2015/2702.pdf (dal Lotto 131 alla fine). Informazioni: Vanessa Favre, tel. +33.142991613. Da domenica 29 marzo a mercoledì 1° aprile 2015.
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