ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 4 marzo 2015

Ada Duker, a Bologna sulle tracce di Giorgio Morandi

Ha camminato per le strade di Bologna andando alla ricerca delle fonti di ispirazione di Giorgio Morandi. Con la sua macchina fotografica al collo, l'artista olandese Ada Duker (Hoogeveen, 1955) ha esplorato i portici e i vicoli che il maestro emiliano percorreva abitualmente per andare dalla sua casa di via Fondazza, in cui soggiornò dal 1910 al 1964, all’Accademia di belle arti, dove fu docente di tecniche dell’incisione. Ne è nato un raffinato reportage fotografico che il Mambo – Museo d’arte moderna di Bologna, con il sostegno dell’ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma, espone fino a domenica 22 marzo negli spazi di Casa Morandi.
La mostra, per la curatela di Alessia Masi, si intitola «Imprevedibili nature morte» ed è il primo lavoro fotografico dell’artista olandese, che ha da poco donato tre sue opere al museo di via Fondazza.
Soggiornando in città per un lungo periodo, Ada Duker ha percorso e ripercorso l’itinerario lungo il quale il maestro emiliano si è mosso per quasi mezzo secolo, cercando le possibili suggestioni che questo peregrinare urbano ha lasciato nelle sue note nature morte. Quello che scorre davanti agli occhi del visitatore è, dunque, un affascinante gioco di specchi e di rimandi che cerca nella realtà architettonica di Bologna il rigore geometrico e l’armonia compositiva di Giorgio Morandi, sposando il tutto con lo stile dell’artista olandese, la cui indagine estetica pone al centro la ricerca di composizioni ritmate da linee e piani sovrapposti, nonché da geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
«Ogni scatto -spiega Alessia Masi- è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari del paesaggio che assumono il significato metafisico di imprevedibili nature morte: inquadrature selettive isolano e valorizzano la qualità estetica e semantica di colonne, capitelli e volte, rendendo visibile all'osservatore disattento ciò che la sua capacità percettiva distrattamente ignora, ma che pure forma l'abito del luogo che vive. Il ritmico alternarsi dei piani, le sfumature dei colori, la composizione ortogonale che il pilastro crea quando incontra l'architrave rimandano immediatamente e in modo inequivocabile ad alcuni tratti distintivi dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca di equilibrio e armonia compositiva».
Sfruttando il potere mimetico della fotografia, Ada Duker rintraccia le forme protagoniste delle opere dell’artista bolognese, compreso il vuoto che diventa soggetto in sé, parte integrante e persino strutturale del suo essere. In questa continua dialettica tra luce e ombra, pieno e vuoto, chiaro e scuro si distende il suo personale e originale racconto per immagini, capace di creare una relazione strettissima tra i soggetti delle rappresentazioni di Morandi e Bologna, i cui particolari architettonici sono restituiti distillati e amplificati, dopo averli setacciati attraverso i filtri del proprio sentire.

Vedi anche 
«Morandi e l’antico» in mostra a Bologna
Bologna, trent’anni di Lawrence Carroll in mostra al Mambo
Franco Guerzoni, ovvero fotografie e tele come memoria del passato. Al Mambo una mostra dell'artista   

Didascalie delle immagini 
[Figg. 1, 2 e 3] Ada Duker, «Imprevedibili nature morte», 2014. Stampa inkjet, laminazione semi-lucida, applicata su dibond, 42 x 56 cm 

Informazioni utili 
«Imprevedibili nature morte». Casa Morandi, via Fondazza, 36 - Bologna. Orari di apertura: dal martedì al venerdì su prenotazione (tel. 051.6496611), sabato e domenica, ore 14.00-18.00. Ingresso libero. Informazioni utili: tel. 051.6496611. Sito internet: www.mambo-bologna.org. Fino al 22 marzo 2015.

Nessun commento:

Posta un commento