ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

sabato 13 aprile 2019

Aosta, Jacovitti tra Cocco Bill e Pinocchio

Cocco Bill, l'arcipoliziotto Cip, Zorro Kid, Microciccio Spaccavento, il giornalista Tom Ficcanaso, senza dimenticare Tarallino, Occhio di Pollo, Jack Mandolino, Chicchirino e il mitico Pinocchio. Ci sono tutti i personaggi nati dalla mente e dal pennino di Benito Jacovitti (Termoli, 9 marzo 1923 – Roma, 3 dicembre 1997) nella bella mostra monografica allestita al Centro Saint Bénin di Aosta, per la curatela di Dino Aloi e di Silvia Jacovitti.
Oltre duecentocinquanta disegni originali tra schizzi, vignette, tavole di fumetti e illustrazioni compongono l'articolato percorso espositivo, un appassionante viaggio attraverso quasi sessant'anni di carriera di uno dei fumettisti italiani più conosciuti, un artista a cui si deve la creazione di un universo originale e irripetibile, una sorta di paese delle meraviglie in cui tutto è possibile, che ha conquistato più di una generazione di ragazzi.

La mostra, corredata da un catalogo edito dalla casa editrice «Il Pennino» di Torino, propone alcune «chicche», per la prima volta esposte in originale, accanto a tante opere conosciute che, per anni, sono apparse sulle pagine di giornali come «Il Giorno dei ragazzi», il «Corriere dei Piccoli» e «Il Giornalino». È il caso di sessanta disegni di figurine realizzate nel 1954 per l’albo «Genti d’ogni paese» de «Il Vittorioso», in cui l’estro di Benito Jacovitti spazia in giro per i cinque continenti, raffigurando a modo suo ogni popolo.
Ricche di fascino sono anche alcune tra le prime tavole realizzate negli anni Quaranta, veri esempi di calligrafismo disegnato. Tra queste spiccano per bellezza le storie di «Pippo e la guerra», «Mandrago», «L’Onorevole Tarzan», «Pippo in montagna», «Giacinto corsaro dipinto» e «Oreste il guastafeste», recentemente tornate in possesso della figlia dell'artista.
Nella sezione dedicata agli esordi si potrà ammirare una delle primissime panoramiche realizzate da Jacovitti a 17 anni, anticipatrice di quelle meravigliose e affollatissime opere che diventeranno, nel corso del tempo, una sorta di suo marchio di produzione.
Sempre in questa sezione sono esposte sei tavole, le uniche rimaste, della storia inedita «I tre re», disegnata durante la Seconda guerra mondiale.
Sarà, quindi, possibile ammirare il mitico «Diario Vitt», realizzato dal 1949 al 1980, vera icona per gli studenti di quegli anni, a cui il fumettista parlava di temi quali la lealtà, l’amicizia, la fraternità e la solidarietà.
Non mancheranno lungo il percorso espositivo alcune illustrazioni realizzate per il «Pinocchio» di Collodi, edito nel 1964, riconosciute dai critici come tra le opere più significative della lunghissima carriera di Jacovitti.
La mostra di Aosta proporrà, inoltre, un focus sul rapporto dell'artista con la televisione, per la quale egli realizzò importanti «Caroselli» e storie, andate in onda nel programma cult «Supergulp!», con centinaia di personaggi e di battute, personificazione dell’Italia di quegli anni.
Destinato a rimanere impresso nella memoria dei visitatori, soprattutto dei più piccoli, sarà,  poi, il «Patentone», gioco dell’oca sul tema automobilistico riprodotto in grande formato, proprio all’ingresso dell’esposizione, che permetterà ai ragazzi di poter giocare all’interno dello spazio del Saint Bénin con sagome segna posto e un dado in gommaspugna. È, dunque, un percorso in tutto «Il mondo di Jacovitti», per usare il titolo della mostra, quello che va in scena ad Aosta, offrendoci un viaggio - surreale, bizzarro e parodistico- all’interno della nostra storia passata, perché il fumetto -quando è buon fumetto- può anche essere una sorta di manuale di sociologia del nostro tempo.

Informazioni utili
Tutto il mondo di Jacovitti. Centro Saint Bénin, via Festaz, 27 - Aosta. Orari: martedì- domenica, ore 10 -13 e ore 14 - 18; chiuso il lunedì. Ingresso: intero € 7,00, ridotto € 5,00. Informazioni: Assessorato Istruzione e Cultura, tel. 0165.275937 |Centro Saint-Bénin, tel. 0165.272687. Sito internet: www.regione.vda.it. Fino al 28 aprile 2019.

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