Da sette anni trasforma il volto di Imola. Stiamo parlando di RestArt, un festival di rigenerazione urbana e riqualificazione estetica della città attraverso la street art e più in generale la cultura, tenuto a battesimo nel settembre del 2013 dall’associazione Noi giovani, presieduta da Vincenzo Rossi.
L’ultima edizione, andata in scena dal 13 al 15 settembre all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, ha coinvolto oltre ventimila persone di tutte le età, permettendo loro di vedere mostre fotografiche, divertirsi ascoltando buona musica, partecipare a laboratori e, evento abbastanza raro, ammirare al lavoro importanti street artist di fama internazionale.
Questa edizione del festival -che gode del sostegno, tra gli altri, del Comune di Imola, della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia- rimarrà nella memoria dei più per un evento artistico strettamente legato alla storia di quella che in molti chiamano la «città dei motori». RestArt ha, infatti, portato in Romagna uno dei più famosi street artist brasiliani, Eduardo Kobra, e lui ha regalato all’arredo urbano imolese un nuovo murales dedicato a uno dei più grandi piloti di sempre della Formula 1.
Da qualche giorno la pista dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari è abbellita dall’immagine di Ayrton Senna, il campione dal casco giallo e dalla tuta rossa, che proprio su quel circuito perse la vita il primo maggio di venticinque anni fa, rimanendo nel cuore di molti non solo per le sue imprese sulla pista, che gli valsero ben tre titoli mondiali (1988, 1990 e 1991), ma anche per le sue tante e silenziose opere di solidarietà.
Il murales è stato ideato per la facciata del Maicc - Museo multimediale autodromo di Imola Checco Costa, dove è attualmente allestita la mostra immersiva «Ayrton Magico, l’anima oltre i limiti»: un susseguirsi di immagini, audio e filmati concessi dagli archivi Rai, che raccontano il percorso del pilota sudamericano dal debutto del 1984 al fatale Gran Premio di San Marino del 1994.
Kobra, street artist di San Paolo del Brasile –la stessa città natale di Senna-, è famoso nel mondo per i suoi murales colorati e per l’attivismo su temi come la guerra e il cambiamento climatico. Al campione brasiliano della Fomula 1 l’artista ha già dedicato due murales, visibili a San Paolo e a Rio De Janeiro.
Quello di Imola è il primo lavoro sul pilota realizzato fuori dal suo Paese d’origine.
L’artista, che ha lavorato in Romagna con Agnaldo Brito e Marcos Rafael, ha scelto di ritrarre Senna mentre guarda la pista con le dita puntate verso l’alto, ringraziando Dio.
«Il pilota -spiega Kobra- è stato un esempio di applicazione, duro lavoro e fede. È un simbolo brasiliano, di cui siamo molto orgogliosi e che ci serve da ispirazione. Rappresenta i valori più importanti della nostra cultura e non solo in termini legati al mondo delle competizioni, ma anche a livello umano. Senna era una persona buona e generosa, era sempre pronto ad aiutare gli altri, senza fare notizia o chiedere nulla in cambio. Nonostante il Brasile abbia avuto tanti campioni, nessuno ha mai rappresentato il nostro Paese in maniera così positiva».
La tecnica usata da Kobra è solo quella dello spray e smalti da compressore, dopo aver suddiviso la parete in tanti quadrati, dove ad ogni quadrato corrisponde un colore o sfumatura e diversa.
«Un dettaglio del murales -racconta ancora l’artista- è la bandiera dell’Austria, che ho inserito nel casco. Nella triste gara in cui ha perso la vita, Senna voleva onorare il collega austriaco Ratzenberger, deceduto nello stesso circuito, quello stesso fine settimana del 1994. La storia di Senna è presente sulla fascia gialla del casco, in cui mostro l’inizio della sua carriera sui kart». Una carriera che lo stesso pilota spiegava così: «Correre, competere, è nel mio sangue, fa parte della mia vita».
Didascalie delle immagini
Tutte le foto pubblicate sono di Adrian Lungu
Per saperne di più
https://www.facebook.com/restarturbanfestival/
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