ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 4 dicembre 2019

Da Leonardo a Raffaello, Nexo Digital torna nei cinema con «la grande arte»

Si apre con un omaggio a Leonardo da Vinci, in occasione del cinquecentesimo anniversario dalla morte, il nuovo cartellone della rassegna «La grande arte al cinema», promossa da Nexo Digital, con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.
Il primo appuntamento della nuova stagione è fissato per le giornate di lunedì 13, martedì 14 e mercoledì 15 gennaio, quando alcuni dei dipinti e dei disegni dell’artista toscano saranno proiettati sul grande schermo delle migliori sale italiane in qualità ultra HD.
Tra le opere incluse nel nuovo docu-film si segnalano, tra le altre, «La Gioconda», «L'ultima cena», «La dama con l'ermellino», «Ginevra de 'Benci», «La Madonna Litta» e «La Vergine delle rocce».
Il progetto filmico si propone, nello specifico, di ripercorrere, attraverso il prisma della sua pittura, anche la vita di Leonardo (1452-1519) e alcuni dei suoi principali tratti distintivi: «l’inventiva -si legge nella sinossi-, le capacità scultoree, la lungimiranza nell’ambito dell’ingegneria militare e la capacità di districarsi nelle vicende politiche del tempo».
I titoli in cartellone per la prima parte dell’anno sono in tutto sette. Il secondo sarà il film «Impressionisti segreti», prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, per la regia di Daniele Pini.
«Come guardavano il mondo gli impressionisti? Come furono accolte le loro opere? Come sono passate dall’essere rifiutate da critica e pubblico a diventare in pochi anni tra le più amate nel mondo?». Sono queste le domande che tessono la trama del progetto filmico, ideato a partire dall’omonima mostra, in programma fino al prossimo 8 marzo a Roma, negli spazi di Palazzo Bonaparte.
Le due curatrici della rassegna, Claire Durand-Ruel e Marianne Mathieu, accompagneranno il pubblico in un percorso articolato, dove immagini di ampio respiro troveranno il loro contrappunto ideale nelle analisi compiute da esperti, storici, artisti e altre figure legate al mondo della pittura moderna e della cultura visuale.
Al centro del film -in cartellone nelle giornate di lunedì 10, martedì 11 e mercoledì 12 febbraio- ci sono «cinquanta tesori nascosti», fino ad oggi preclusi al grande pubblico, opere di Manet, Caillebotte, Renoir, Monet, Berthe Morisot, Cézanne, Signac e Sisley, che sono il punto di partenza per un approfondimento sui percorsi dei singoli autori e sulle peculiarità del movimento impressionista.
Toccherà, quindi, arricchire la programmazione delle sale cinematografiche italiane al film «Maledetto Modigliani», diretto da Valeria Parisi e scritto con Arianna Marelli in occasione del centenario dalla scomparsa dell’artista (1884-1920).
Dalla Livorno delle origini, patria dei Macchiaioli, alla Parigi di Picasso e di Brancusi, centro della modernità: sono questi i due poli di un percorso all’insegna di un segno unico, tra primitivismo e Rinascimento italiano.
La biografia breve e tormentata dell’artista -in agenda nei cinema italiani lunedì 30, martedì 31 marzo e mercoledì 1° aprile-racconterà anche la storia di amori non consumati, tumultuosi e drammatici con donne dalle personalità estremamente contemporanee come la poetessa Anna Achmatova, la giornalista Beatrice Hastings e la pittrice Jeanne Hébuterne.
La programmazione proseguirà, poi, con «La Pasqua nell’arte», in calendario nelle giornate del 14 e 15 aprile.
«I temi della morte e risurrezione di Cristo -si legge nella sinossi- hanno dominato la cultura occidentale negli ultimi 2000 anni, rivelandosi uno degli eventi di maggior impatto di tutti i tempi, come raccontato dai Vangeli e come rappresentato dai più grandi artisti della storia occidentale».
Girato tra Gerusalemme, gli Stati Uniti e l’Europa, il docu-film distribuito da Nexo Digital esplora le rappresentazioni della Pasqua dai tempi dei primi cristiani sino ai giorni nostri, facendoci vedere come gli artisti abbiano rappresentato la morte e la rinascita in vari modi: chi in maniera trionfante, chi in modo più intimo e primitivo.
Dal 27 al 29 aprile sarà, quindi, il turno di «Botticelli e Firenze. La Nascita della bellezza», prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital; firma la regia Marco Pianigiani.
Sono gli anni di Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, quelli al centro del docu-film: la bellezza e la cultura convivono con il lato oscuro della città, fatto di lotte per il potere e intrighi di efferata violenza.
Un artista, più di tutti, ha saputo proiettare nelle sue opere, le luci e le ombre di quegli anni, destinati a rimanere indimenticati: Sandro Botticelli (1445-1510).
Sin dall’esordio il maestro toscano si impone come l’inventore di una bellezza ideale, che trova la sua massima espressione in opere come la «Primavera» e la «Nascita di Venere». La morte di Lorenzo Il Magnifico, le prediche apocalittiche di Girolamo Savonarola e i falò delle vanità segnano la parabola discendente del maestro fiorentino, destinato a un oblio di oltre tre secoli. Le sue opere verranno riscoperte dai preraffaeliti e continueranno ad affascinare le successive generazioni di artisti: da Salvador Dalì a Andy Warhol, da David LaChapelle a Jeff Koons e Lady Gaga.
Un mese dopo -dal 25 al 27 maggio- il pubblico della rassegna «La grande arte al cinema» farà un salto nel Rinascimento con «Raffaello. Il giovane prodigio», film diretto da Massimo Ferrari e prodotto da Sky in occasione dei cinquecento anni dalla morte dell’artista rinascimentale.
Dalla madre Magia Ciarla, che morì quando il pittore aveva solo 8 anni, alle estimatrici che lo hanno aiutato nel suo successo, fino alla donna che secondo la leggenda lo porterà alla morte, sono le figure femminili le protagoniste del racconto filmico, teso a mostrare anche come Raffaello (1483-1520) sia stato in grado di concentrare il suo sguardo più che sulla fisicità sulla psicologia delle donne raffigurate, innalzandone in maniera dirompente il carattere.
A chiudere la stagione sarà, dal 22 al 24 giugno, «Lucian Freud. Autoritratto», il docu-film realizzato a partire dalla mostra alla Royal Academy of Arts di Londra, realizzata in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Boston, che fino al prossimo gennaio permetterà di vedere oltre cinquanta opere dell’artista, nipote di Sigmund Freud e importante protagonista della scena artistica del dopoguerra londinese.
Un cartellone, dunque, vario quello di questa nuova stagione della rassegna «La grande arte al cinema», che di anno in anno è andata facendosi apprezzare da addetti ai lavori e da semplici appassionati.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Locandina della rassegna «La grande arte al cinema»; [fig. 2] Frame del film su Leonardo da Vinci con il quadro «La dama dell'ermellino», The National Museum in Krakow ® Exihibition on screen; [fig. 3] Momento di preparazione del film «Leonardo. Le opere» ® Exihibition on screen; [fig. 4] Momento di preparazione del fim su Botticelli ® Sky-Federica Belli; [figg. 5 e 6] Momento di preparazione del fim su Raffello ® Sky

Informazioni utili
«La grande arte al cinema» - Nuova stagione 2020. Leonardo. Le opere - 13, 14, 15 gennaio | Impressionisti segreti - 10, 11 e 12 febbraio | Maledetto Modigliani - 30 e 31 marzo e l’1 aprile | La Pasqua nell’Arte - 14 e 15 aprile | Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza - 27, 28, 29 aprile | Raffaello. Il Giovane Prodigio - 25, 26 e 27 maggio | Lucian Freud. Autoritratto - 22, 23 e 24 giugno. Progetto Scuole: tutti i titoli possono essere richiesti anche per speciali matinée al cinema dedicate alle scuole; per prenotazioni: Maria Chiara Buongiorno, progetto.scuole@nexodigital.it, tel. 02.8051633. Sito internet: www.nexodigital.it.

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