«Il Jazz è donna» è il titolo dell’appuntamento, alla sua terza edizione, che vedrà salire sul palco, tra gli altri, Emilio Soana e Marco Mariani alla tromba, Andrea Andreoli al trombone, Giulio Visibelli ai sassofoni e flauto, Marco Vaggi al contrabbasso e Tony Arco alla batteria.
La formula è nota: ogni musicista porterà un brano – di propria composizione o parte del repertorio internazionale del jazz – arrangiato per big band, e lo eseguirà come solista in seno all’orchestra.
L’insieme delle scelte andrà a comporre un panorama musicale estremamente vario, che permetterà di approcciarsi all’«altra metà del suono», ormai diventata una realtà rilevante non solo qualitativamente, ma anche numericamente, nel quadro della scena nazionale. In questo articolato quadro si passerà dal funky-blues di Caterina Crucitti, bassista elettrica di punta nella scena italiana che vanta importanti collaborazioni nazionali, al mainstream elegante della diciassettenne Camilla Rolando, giovane talento della tromba che guarda con attenzione alla tradizione moderna del jazz. Mentre una proposta articolata e modernissima sarà quella della sassofonista Rosarita Crisafi. Il piano e la voce di Laura Fedele, figura di riferimento nella vocalità jazzistica italiana, ci porteranno, poi, nell’ambito di un originale mainstream contemporaneo intriso di blues feeling, laddove il virtuosismo di stampo boppisitico del giovane astro della chitarra jazz italiana Eleonora Strino e la musica di impronta modale, intensa e ricca di colore, della pianista Aisha Ruggieri completeranno il quadro di un concerto che offre un panorama stilisticamente eterogeneo e di alto profilo artistico.
La rassegna proseguirà nella serata di lunedì 26 ottobre, alle ore 19.30, con l'omaggio di un talentuoso musicista svizzero, il Franco Ambrosetti (considerato da Miles Davis «il più ‘nero’ tra i trombettisti bianchi»), a un altro caposaldo del jazz europeo: il pianista, compositore e direttore d’orchestra George Gruntz, scomparso nel 2013.
Durante l’appuntamento verrà proposta la musica di un progetto discografico di grande rilievo realizzato per l’etichetta Enja nel 1985: l'album «Tentets», per il quale Gruntz scrisse tutti gli arrangiamenti e una composizione, mentre Ambrosetti fu solista principale e autore di due brani.
«Il risultato -raccontano gli organizzatori- fu un jazz nella linea del più evoluto contemporary mainstream, in cui la scrittura non soffocava la forza e il peso delle improvvisazioni, lasciando al trombettista svizzero lo spazio per creare le sue fantasiose e coinvolgenti invenzioni, circondato da altri grandi strumentisti quali, tra tutti, Michael Brecker, Steve Coleman, Dave Holland e Tommy Flanagan».
Per l’occasione, la Civica Jazz Band si proporrà in un ensemble del quale fanno parte tutti i suoi solisti stabili oltre al pianista Mario Rusca e al sassofonista Gabriele Comeglio, figure di assoluto rilievo nella scena nazionale e continentale del jazz. Per l’occasione, anche il direttore della band, Enrico Intra, siederà in alcuni brani al pianoforte.
A questi appuntamenti si aggiungerà, nella serata di lunedì 2 novembre, il collaudato e singolare appuntamento di «Piani diversi», un incontro dialettico tra pagine classiche della musica scritta e l'improvvisazione jazzistica, che coinvolgerà il maestro del piano classico Carlo Balzaretti, un grande del jazz come Enrico Intra e il musicologo Maurizio Franco. Il progetto, inaugurato dalla Gioventù musicale di Modena quindici anni fa, è stato proposto in molte sale italiane, dall’estremo sud alle Dolomiti, ottenendo sempre un alto gradimento da parte del pubblico.
La serata è sempre ricca di sorprese e sarà così anche questa volta. Unica indicazione per il programma al Piccolo Teatro è che, in questa occasione, il repertorio verrà scelto tra autori che hanno guardato al mondo del jazz o, in qualche modo, sono stati e sono un riferimento per i jazzisti.
Per l’occasione, la Civica Jazz Band si proporrà in un ensemble del quale fanno parte tutti i suoi solisti stabili oltre al pianista Mario Rusca e al sassofonista Gabriele Comeglio, figure di assoluto rilievo nella scena nazionale e continentale del jazz. Per l’occasione, anche il direttore della band, Enrico Intra, siederà in alcuni brani al pianoforte.
A questi appuntamenti si aggiungerà, nella serata di lunedì 2 novembre, il collaudato e singolare appuntamento di «Piani diversi», un incontro dialettico tra pagine classiche della musica scritta e l'improvvisazione jazzistica, che coinvolgerà il maestro del piano classico Carlo Balzaretti, un grande del jazz come Enrico Intra e il musicologo Maurizio Franco. Il progetto, inaugurato dalla Gioventù musicale di Modena quindici anni fa, è stato proposto in molte sale italiane, dall’estremo sud alle Dolomiti, ottenendo sempre un alto gradimento da parte del pubblico.
La serata è sempre ricca di sorprese e sarà così anche questa volta. Unica indicazione per il programma al Piccolo Teatro è che, in questa occasione, il repertorio verrà scelto tra autori che hanno guardato al mondo del jazz o, in qualche modo, sono stati e sono un riferimento per i jazzisti.
Didascalie delle immagini
[Figg. 1, 2, 3] Enrico Intra. Foto: Attilio Marasca; [fig. 4] Le interpreti di «Jazz è donna»
Informazioni utili
MitJazz Festival - Edizione 2020. Piccolo Teatro Grassi e Teatro Strehler - Milano. Quando: lunedì 19 e 26 ottobre, lunedì 2 novembre 2020; ore 21. Prezzi: posto unico 20 euro; acquisto contestuale tre concerti 45 euro. Informazioni e prenotazioni: tel. 02.42411889. Sito internet: www.piccoloteatro.org.
AGGIORNAMENTO DEL 21 OTTOBRE 2020: In ottemperanza all'ordinanza emanata dal Ministero della Salute in accordo con la Regione Lombardia, che prevede la chiusura dalle 23 alle 5, i concerti del 26 ottobre e del 2 novembre sono antipati alle ore 19.30.
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