Un viaggio attraverso i secoli, verso terre lontane, per scoprire l’origine di uno dei filati più preziosi e misteriosi della storia tessile: ecco quanto propone la mostra «La seta dall’Asia alla Zegna», progettata da Marco Strina per Casa Zegna, archivio storico e polo di aggregazione culturale di Trivero, località del Biellese.
Attraverso un percorso multimediale, con contributi video di Studio Azzurro, il visitatore potrà ripercorrere l’avventura millenaria dell’impalpabile e magico tessuto, a partire dalla metamorfosi del baco da seta (nome comune per indicare la larva di Bombix mori) per giungere ai sapienti gesti artigianali che hanno dato vita alle collezioni di Ermenegildo Zegna.
Si volerà così virtualmente in Cina, dove si dice che nel 2640 a.C. sia nata la bachicoltura per iniziativa dell’imperatrice Xi Ling Shi, per poi fare tappa in Giappone, dove i primi bachi da seta giunsero nel 300 d.C., e in Europa, i cui principali poli di sviluppo dell’industria serica furono, in Italia, Catanzaro, Como e Palermo a partire dal XII secolo, e, in Francia, Lione, sul finire del Seicento. In questo viaggio, da Oriente ad Occidente, si farà tappa anche a Biella, città che ha vissuto il suo periodo d’oro dei bachi e dei gelsi nel Settecento, e in un altro centro piemontese, Caraglio, il cui «Filatoio Rosso», costruito intorno al 1670 da Giovanni Francesco e Giovanni Girolamo Galleani, è indicato come «il più antico setificio ancora esistente in Europa».
Largo spazio nella mostra ha ovviamente l’avventura ideativa della seta Zegna, esempio di sinergia vincente tra tradizione e innovazione.
Nel 2009, il gruppo manifatturiero piemontese ha acquisito la Tessitura di Novara, fondata nel 1932; la storia feconda e il know how di questa azienda hanno stimolato nuovi progetti e nuove sfide. Sino ad allora, infatti, la «Ermenegildo Zegna» aveva utilizzato la seta solo come elemento di caratterizzazione e decorazione dei suoi tessuti o in ambiti specifici, come la maglieria intima o quella sportiva. Oggi il gruppo ha totalmente rivoluzionato il modo di intendere questo filato, visto non più e non solo come materia estiva e leggera per antonomasia.
Il lanificio rimane, infatti, il più importante partner nella nuova storia della Tessitura di Novara ed è questa joint venture interna al gruppo piemontese a rappresentare un connubio industriale che vede, ad oggi, nella seta cardata, realizzata per la stagione autunno/inverno 2013, il suo più apprezzabile e inedito risultato tecnico-creativo.
Il prezioso tessuto che evoca ricordi di antichi viaggi sulle rotte dell'estermo Oriente viene così lanciato verso utilizzi nuovi, anche invernali, con aspetti e colori simili al più pregiato cashmere.
Attraverso una ricerca sulla lavorazione della fibra, il lanificio è stato anche in grado di sviluppare di recente, in collaborazione con la centenaria casa automobilistica Maserati, un tessuto per l’auto che mantenesse non solo l’aspetto di un abito da uomo con un pattern tipico, lo spigato, del look maschile e della tradizione tessile, ma tutta la sensorialità tattile, la morbidezza, la sofficità e la preziosità di un tessuto Zegna in 100% seta.
«Elegante, dandy, easy, colorata, sempre sofisticata», per usare le parole di una pubblicità del gruppo, la seta che esce dalla Tessitura di Novara ha ancora molte carte in tavola da giocare, ma ora è tempo di celebrare il passato per progettare il futuro.
Informazioni utili
«La seta dall’Asia alla Zegna». Casa Zegna, via Marconi, 23 - Trivero (Biella). Orari: domenica, ore 14.00-18.00. Ingresso gratuito. Informazioni: tel. 015.7591463 o archivio.fondazione@zegna.com. Sito internet: www.casazegna.org. Inaugurazione: sabato 17 maggio, dalle ore 16.00, con laboratori gratuiti per bambini. Da domenica 18 maggio a domenica 29 giugno 2014.
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