Il genio di uno dei più grandi artisti del Novecento, Andy Warhol, incontra la creatività del giovane Simone D’Auria. Succede a Firenze per Lungarno Collection, compagnia di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo. Location dell’evento è il Gallery Hotel Art. Qui è esposta fino al prossimo 31 dicembre la mostra «Andy Warhol Forever», che presenta sedici lavori tra le più iconiche produzioni dell’artista, provenienti dalla Fondazione Rosini Gutman. Si tratta di un excursus veloce, ma estremamente esplicativo, che ripercorre l’avventura dell’artista che è riuscito a scuotere dalle fondamenta il mondo accademico della pittura e della critica del secondo Novecento, ma anche a modificare per sempre l’immagine dell’America e della società contemporanea.
Il percorso, allestito fino al prossimo 31 dicembre all’interno del Gallery Hotel Art, propone due ritratti della serie dedicata a Marilyn Monroe, della quale Andy Warhol si occupò già nel 1962, subito dopo la tragica scomparsa della diva cinematografica, contribuendo così a creare il mito di una donna entrata nella leggenda.
Accanto a questi lavori, si trova esposta una serigrafia del ciclo «Ladies and gentlemen», nel quale l’importante esponente della Pop Art iniziò a ritrarre i volti della gente comune e non solo di icone dello spettacolo. Nacquero così anche le opere che vedevano come modelle le drag queen del club newyorkese «The Gilden Grape,» un soggetto piuttosto forte e di non facile risoluzione per l’epoca.
Non mancano le immagini della società dei consumi come le celebri lattine della «Campbell’s soup», qui nella loro versione classica del 1967 e in quella con l’etichetta speciale creata per le olimpiadi invernali di Sarajevo del 1984, oltre a uno dei vestiti «Campbell Soup Dress» del 1966, realizzati in carta cotone «usa e getta».
La mostra prosegue analizzando lavori più particolari, come quelli che riproducono il «Kiku», ovvero il crisantemo giapponese, il fiore che rappresenta l’imperatore e la casa imperiale nipponica, o la rivisitazione delle nature morte seicentesche, pensate e realizzate come se fossero veri e propri modelli viventi, giocando e sperimentando l’uso delle ombre nell’arte grafica che, nella geniale prospettiva pop di Warhol divennero «Space fruits - Frutta Spaziale».
Il percorso espositivo si chiude con una serie di opere di Steve Kaufman, tra cui tre ritratti di James Dean, uno argentato di Elvis Presley, uno di Marilyn e altri soggetti pop.
Per l’occasione Simone D’Auria ha ideato per la facciata dell’albergo fiorentino l’installazione «Freedom», che vede protagoniste le scocche di dodici Vespe, icone universalmente riconosciute del Made in Italy.
«Quella di D’Auria -affermano gli organizzatori- si presenta come un’installazione colorata, dotata di una forte idea di libertà e che grazie alla forza comunicativa di un brand, immediatamente riconoscibile, come Vespa permetterà al visitatore di immergersi in un’atmosfera pop».
La nuova installazione di D’Auria giunge al Gallery Hotel Art, dopo che la sua facciata aveva ospitato, nel 2013, un gruppo di ventidue biciclette che rappresentavano la voglia di riscatto del popolo italiano, quel «guardare verso l’alto», verso il futuro, sinonimo della capacità di reinventarsi e, nel 2014, una lunga fila di manichini cromati, ciascuno con una differente testa di animale per ripercorrere, attraverso i loro simboli, la storia dei grandi personaggi fiorentini.
Nel 2015, anno di Expo, enormi cucchiai -«Bruno spoon»- ricordavano i temi approfonditi dall’Esposizione universale e, al tempo stesso, omaggiavano il grande designer Bruno Munari, mentre, lo scorso anno, «WOW. La girandola delle energie», proponeva girandole di grandi dimensioni che rimandano all’idea del vento e a quella dell’energia pulita ottenibile sfruttando questo fenomeno atmosferico.
Il progetto di D’Auria, che si avvale della collaborazione di Leica, si completa, nella piazza di Vicolo dell’Oro, con un «Selfie corner», dove saranno poste tre Vespa statiche, ad altezze differenti, per creare un’interazione col pubblico, diventando motivo e sfondo per scattare selfie e condividerli attraverso i canali social (#galleryhotelart; Instagram: @lungarnocollection @vespa_official #vespa).
Informazioni utili
«Andy Warhol - Forever» e «Simone D’Auria – Freedom». Firenze, Gallery Hotel Art, Vicolo dell'Oro, 5 – Firenze. Ingresso libero. Informazioni: tel. 055.27263 o gallery@lungarnocollection.com. Sito internet: www.galleryhotelart.com. Fino al 31 dicembre 2017.
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