C'è stato un tempo in cui dalla seta di un vecchio paracadute piovuto dal cielo potevano nascere storie destinate a durare una vita. Erano gli anni della Seconda guerra mondiale. In molte città italiane le bombe erano uno straziante rituale, ma la paura non toglieva la voglia di progettare il futuro, di sposarsi e fare figli. A ricordare questa storia che ha il sapore della favola è ora uno spettacolo teatrale nato dalla collaborazione tra Francesca Giaconi con Arianna Marano, interprete storica del Teatro de los Sentidos di Enrique Vargas, ed Eleonora Spezi, già collaboratrice artistica dei praghesi Fratelli Forman di Obladarium, che firma anche le scenografie e i costumi.
«La sposa paracadute», questo il titolo della pièce, debutterà venerdì 23 e sabato 24 gennaio, alle ore 21.00, al Funaro di Pistoia, residenza artistica del lavoro e anche suo centro di produzione, raccontando le vicende di tante donne italiane che, dalla Lombardia alla Sicilia, hanno voluto condividere i loro ricordi fatti di abitudini quotidiane, risate e lettere sugli anni della Seconda guerra mondiale.
In questa storia, come in molte storie, tutto parte dalle radici. Il tentativo di ricostruire la morfologia genealogica ed affettiva delle proprie, ha portato a percorrere anche cammini altrui. L’autrice e regista Francesca Giaconi non ha, infatti, solo messo insieme il puzzle della propria storia familiare, ha anche confuso le impronte dei propri passi con quelle di chi, attraverso tante interviste e un lungo lavoro di ricerca, le ha aperto il cuore per dare vita a un racconto collettivo al quale fanno da raccordo i fili di una stoffa speciale: quella di un vestito da sposa, che in versione gigante dominerà la scena dello spettacolo.
L’abito bianco di cui si racconta, dal quale si ergerà durante la rappresentazione Arianna Marano, è, per esempio, quello di una signora siciliana, nato, come tutto il corredo matrimoniale, dal taglio e cucito di un paracadute americano ritrovato durante la Seconda guerra mondiale. Un’usanza, questa, che la povertà di quegli anni aveva visto diffondersi in tutta la penisola: una donna toscana trovandone un altro, strappato, su un albero della Foresta del Teso (sulla montagna pistoiese), ne aveva, infatti, ricavato –racconta lo spettacolo- sottovesti e camicie da notte.
Le storie narrate non finiscono, però, sempre con un matrimonio né raccontano unicamente di amori. I riflettori si accendono, per esempio, sulla vicenda di una donna ligure che si innamora di un unico sorriso, visto una volta, poi perso per tanti anni e ritrovato alla fine della guerra, al ritorno dall’Africa, a piedi, di Luigi. Ma in scena ci sono anche i ricordi di Maria, che racconta al pubblico di quando teneva per mano tutti quelli intorno a lei, mentre sentiva cadere una bomba e contava fino a 10 (il tempo necessario per lo scoppio), scoprendosi ancora viva.
Lo spettacolo del Funaro sembra dirci così che la quotidianità, le piccole grandi abitudini, ancora di salvezza o talvolta prigione, vincono anche la guerra, sono l’antidoto alle brutture del conflitto.
Il senso dell’indagine è espresso bene, secondo Francesca Giaconi, dalle parole del famoso entomologo francese Jean Henri Fabre:«la storia celebra i campi di battaglia nei quali l’uomo ha incontrato la morte, ma disdegna di parlare dei campi coltivati che sono alla base della sua prosperità; la storia ci annuncia i nomi dei bastardi dei Re, ma non sa raccontarci l’origine del grano. Questo è il senso dell’umana follia».
Informazioni utili
«La sposa paracadute». Regia e testi di Francesca Giaconi, con Arianna Marano ed Eleonora Spezi. Scenografia e suoni: Eleonora Spezi. Luci: Simone Mancini. Centro culturale «Il Funaro» di Pistoia, via del Funaro, 16/18 – Pistoia. Quando: venerdì 23 e sabato 24 gennaio, ore 21.00. Ingresso: intero € 15,00. Informazioni: tel. 0573.977225 o 0573.976853 o info@ilfunaro.org. Sito web: www.ilfunaro.org. Dal 23 al 24 gennaio 2015.
ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com
giovedì 22 gennaio 2015
mercoledì 21 gennaio 2015
Da «Arte Fiera» ad «Art City»: per quattro giorni Bologna diventa un grande «museo diffuso»
È tutto pronto a Bologna per la trentanovesima edizione di «Arte Fiera», la prima e la più longeva manifestazione mercantile italiana dedicata al moderno e al contemporaneo, che quest’anno vede alla sua guida Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni.
Da venerdì 23 a lunedì 26 gennaio, la città felsinea aprirà le porte del suo quartiere fieristico, e per la precisione i Padiglioni 25 e 26, a duecentosedici espositori (di cui centoottantotto gallerie, ovvero il 10% in più rispetto allo scorso anno) che metteranno in mostra oltre duemila opere di mille artisti internazionali, tra grandi maestri del Novecento e giovani promesse.
«Arte Fiera» non è, però, solo un’interessante e qualificata vetrina espositiva, è anche un’occasione di incontro per gli addetti ai lavori con conversazioni dedicate ai temi del mercato (a cura della giornalista Riccarda Mandrini), premi e il ricco programma di «Bologna Art City», un cartellone di mostre, installazioni, spettacoli teatrali, laboratori per bambini ed eventi culturali di vario genere, a cui farà da filo conduttore il dialogo tra antico e moderno, che attraverserà il centro storico della città per espandersi dinamicamente verso l’intero contesto urbano, dando vita a un vero e proprio «museo diffuso».
Da Giacomo Balla a Michelangelo Pistoletto: in fiera si punta sull’arte italiana
Il percorso espositivo in fiera, le cui visite saranno tenute a battesimo giovedì 22 gennaio da una talk show con l’artista Michelangelo Pistoletto e il ministro Dario Franceschini, si articolerà in cinque sezioni.
Da Balla e Boccioni a De Chirico e Morandi, da Capogrossi e Fontana a Burri, Manzoni e Castellani, fino a Pistoletto, Boetti, Calzolari e Penone, senza dimenticare Bonalumi, Gianni Colombo, Dadamaino, Varisco e Alviani, l’ormai classica «Main selection» sarà all’insegna delle eccellenze del made in Italy con un omaggio ad artisti che stanno vivendo un momento di sorprendente riconsiderazione, come dimostrano l’attenzione dei principali musei internazionali, le ultime edizioni londinesi delle «Italian Sales» e le recenti aste newyorkesi.
Dopo il debutto dello scorso anno, ritorna protagonista in fiera anche la sezione «Fotografia», grazie alla collaborazione con Fabio Castelli e la sua Mia Fair, che hanno selezionato ventiquattro prestigiose gallerie alle quali spetterà il compito di mettere in mostra fotografi italiani e internazionali di fama o emergenti, tradizionali o sperimentali, classici o d’avanguardia, tra i quali Franco Fontana, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Robert Mapplethorpe, Ugo Mulas, Irving Penn e Werner Bischof.
Non mancherà, poi, al quartiere fieristico bolognese la sezione «Solo show», con quattordici monografiche di maestri storici e di giovani artisti, che proporranno un percorso da Mark Tobey a esponenti del Gruppo Gutai e della cosiddetta Pittura analitica, per giungere, quindi, a Luca Vitone, Maria Morganti e Leonardo Cremonini.
Ai Padiglioni 25 e 26 ci saranno anche una vetrina delle «Nuove proposte», con gallerie che focalizzeranno la propria attenzione sul lavoro di giovani under 35, e un focus sui Paesi dell’Est Europa, al quale sarà correlata la mostra «Too early too late», curata da Marco Scotini, alla Pinacoteca nazionale (dal 22 gennaio al 12 aprile), che allineerà quasi sessanta artisti, oltre cento opere -provenienti dalle più prestigiose collezioni private italiane- e documenti storici volti a indagare il rapporto dell’Oriente con la modernità occidentale e raccontare la complessa struttura sociale di un’area culturale in transizione.
A completare la proposta espositiva del quartiere fieristico felsineo, che sarà affiancata da un’area speciale dedicata alle esigenze business dei collezionisti (la «Collectors’ Lounge»), saranno gli omaggi a due grandi personalità della scena italiana: la gallerista Marilena Bonomo, scomparsa il 25 agosto 2014, e Alberto Burri, artista di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e del quale verrà messo in mostra «Cellotex CW1» (1981), lavoro di grandi dimensioni (cm 252x610) proveniente dalla collezione di Palazzo Albrizzini a Città di Castello. Mentre la Fondazione Mast - Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia proporrà un'anteprima dell’esposizione «Il segreto svelato. Fotografie industriali, 1912 – 1937», a cura di Urs Stahel e Graham Howe, che accenderà i riflettori su Emil Otto Hoppé, uno dei più significativi fotografi dell’epoca moderna.
Gli artisti più promettenti tra quelli esposti potranno, infine, essere insigniti da uno dei tanti premi che hanno scelto «Arte Fiera» come propria vetrina: dall'«Euromobil under 30» al «ContemporaryYoung» di Unindustria, che sarà assegnato alla miglior opera dedicata al lavoro, dal «Rotary valle del Samoggia», che andrà all'installazione più creativa, al «Videoinsight», che vedrà vincitore il lavoro che più promuove negli spettatori il benessere psico–fisico.
Dall’anteprima del film «Turner» all’«Art White Night»: centinaia di eventi in giro per Bologna
L’evento mercantile bolognese guarderà, quest’anno, anche al mondo del cinema: sabato 24 gennaio, alle ore 21, la Cineteca ospiterà l’anteprima nazionale del film «Turner» di Mike Leigh, probabile candidato all’Oscar e già premiato al Festival del cinema di Cannes 2014, che racconta in maniera magistrale la figura visionaria del grande pittore britannico e la storia di uno dei più importanti artisti del XIX secolo. Sempre grazie alla Cineteca verranno proiettati, tra l’altro, il biopic che Peter Greenaway ha dedicato all’incisore barocco Hendrik Goltzius (giovedì 22 gennaio, ore 18 e ore 20.45), il documentario di Alain Fleischer sulla nascita del Louvre Lens (venerdì 23 gennaio, ore 17.30), le comiche cubiste dirette da Georges Monca nel 1912 (sabato 24 gennaio, ore 18) e la versione restaurata del film «Barry Lindon» di Stanley Kubrick (sabato 24 gennaio, ore 24).
Per quanto riguarda il teatro, o meglio il mondo della performance, l’Arena del Sole ospiterà, martedì 27 e mercoledì 28 gennaio (alle ore 21), l’acclamato «Disable Theater», spettacolo del coreografo e regista francese Jérôme Bel, che vedrà in scena la compagnia svizzera «Theater Hora», formata da attori professionisti con disabilità di natura mentale e sindrome di down. Mentre Alessandro Bergonzoni proporrà sabato 24 gennaio (alle ore 21), alla Pinacoteca nazionale, l’installazione performativa «Tutela dei beni: Corpi del (C)reato ad arte (il valore di un'opera, in persona)», ispirata alla tutela del corpo come bene artistico, esistenziale e spirituale.
Tante, poi, le mostre in programma, a cominciare dalla ricca proposta del Mambo – Museo d’arte moderna di Bologna con le mostre «Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro» e «Lawrence Carroll. Ghost House», nelle quali si ravvisa un riferimento, più o meno esplicito, alla poetica morandiana. Alla figura del pittore bolognese è dedicato anche il progetto fotografico dell’olandese Ada Duker: «Imprevedibili nature morte» (dal 21 gennaio al 22 marzo), un delicato omaggio alla città felsinea e ai suoi portici, nei quali i dettagli del paesaggio sono costruiti sull’alternarsi di luci e ombre. Sempre a casa Morandi è possibile vedere le opere dell’artista a confronto con capolavori del passato di Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi.
Rimanendo nell’ambito dell’arte antica merita, inoltre, una visita, al Museo civico medioevale, la rassegna «Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio», dedicata ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica in Italia, del quale si ricordano gli affreschi per la ben nota cappella Bolognini (1411-1412) con il Giudizio universale, le storie dei Magi e quelle di San Petronio.
Nei giorni di «Arte Fiera» si conclude, poi, al Padiglione de l'Esprit Nouveau, la prima tappa del progetto espositivo «My house is a Le Corbusier», che vedrà Cristian Chironi studiare le numerose abitazioni progettate nel mondo dal celebre architetto francese attraverso una serie di periodi di residenza. Mentre Sissi inaugurerà la sua mostra-organismo «Manifesto anatomico» (dal 22 gennaio all'8 marzo), che racconterà la sua ricerca sul corpo in quattro prestigiose sedi cittadine: Palazzo Poggi, le Collezioni comunali d’arte, il Museo civico archeologico e la Biblioteca dell’Archiginnasio.
Le proposte in cantiere sono ancora molte e spaziano dalla street art in viale Masini e in via Indipendenza a progetti sul cibo negli spazi della Galleria Cavour, da interventi site specific, come quello di Christian Boltanski al Museo per la memoria di Ustica o di David Tremlett alla Cappella di Santa Maria dei carcerati, a rassegne che valorizzano recenti acquisizioni o patrimoni figurativi della città come quella che Casa Saraceni dedica all’opera «Porzia che si ferisce alla gamba» di Elisabetta Sirani o quella sul Guercino e il suo «Ercole e Anteo» a Palazzo Tolon Sampieri, senza dimenticare le tante proposte espositive delle gallerie cittadine. L’intero programma è consultabile sul sito http://agenda.comune.bologna.it/cultura/artcity.
A collegare le varie sedi ci sarà l’«Art City Bus», linea di trasporto urbano articolata in tredici fermate, che farà la spola tra piazza Costituzione, le Due Torri, San Vitale e i principali musei cittadini. Un valido ausilio per i globetrotter dell’arte sarà anche l’«Art City Map», una pratica guida di formato tascabile con tutte le informazioni sugli eventi in programma a Bologna, utilissima soprattutto sabato 24 gennaio quando la città farà le ore piccole con l’«Art White Night», una notte bianca con centinaia di eventi espositivi, che richiamerà in palazzi storici, spazi urbani, gallerie d'arte, negozi, hotel, caffè e osterie decine di migliaia di visitatori, trasformando il capoluogo emiliano in una vera e propria capitale dell’arte. (sam)
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Veduta dell’ingresso ideato per l’edizione 2014 di «Arte Fiera»; [fig. 2] Giulio Paolini, «Voyage autor de ma chambre», 2011. Leggio, litografia, plexiglas e matita su carta cm 147x120x80. Courtesy: Galleria Artevalori, Genova-Courmayeur-Milano [sezione «Main Selection»]; [fig. 3] Michelangelo Pistoletto, «Pappagallo», 1962-1971. Serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio,cm. 100X70. Courtesy: Biasutti & Biasutti, Torino [sezione «Main Selection»]; [fig. 4] Gonkar Gyatso, «Unititled», 2014. Tecnica mista su carta montata du dibond, cm 40 X 40 X 5. Courtesy: Mimmo Scognamiglio, Milano [sezione «Main Selection»]; [fig. 5] Mark Tobey, «Untitled», 1965. Monotipo con tempera su carta, 100,6x52 cm. Courtesy: Cavana Arte Contemporanea, La Spezia [sezione «Solo Show»]; [fig. 6] Un fotogramma del film «Mr. Turner» (Gran Bretagna, 2014) di Mike Leigh; [fig. 7] Ada Duker, «Imprevedibili nature morte», 2014. Stampa inkjet, laminazione semi-lucida, applicata su dibond, 42 x 56 cm [mostra allestita alla Casa Morandi di Bologna]; [fig. 8] Ahlam Shibli, No.53, Trackers, 2005. Foto digitale a colori. Collezione Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Courtesy dell'artista [opera esposta nella mostra «Too early too late» alla Pinacoteca nazionale di Bologna]; [fig. 9] Christian Boltanski, «A proposito di Ustica». Museo per la memoria di Ustica, Bologna. Veduta dell'allestimento. Foto: Sandro Capati
Informazioni utili
«Arte Fiera 2015». Quartiere fieristico di Bologna, ingresso Ovest Costituzione - Bologna. Orari: Vernice (ad inviti): giovedì 22 gennaio, dalle ore 12.00 alle ore 21.00. Orari: da venerdì 23 a domenica 25 gennaio, dalle ore 11.00 alle ore 19.00; lunedì 26 gennaio, dalle ore 11.00 alle ore 17.00. Ingresso: intero giornaliero € 20,00; abbonamento 4 giorni, € 35,00 abbonamento 3 giorni: € 33,00; abbonamento 2 giorni: € 30,00; ingresso gruppi (minimo 15 unità) € 15,00, ingresso per i ragazzi fino ai 10 anni gratuito. Informazioni: BolognaFiere, viale della Fiera, 20 - Bologna, tel. 051.282111 o artefiera@bolognafiere.it. Sito web: www.artefiera.bolognafiere.it. Dal 23 al 26 gennaio 2015.
«Art City Bologna 2015 - Musei, mostre, luoghi d'arte». Bologna, sedi varie. Programma su: http://agenda.comune.bologna.it/cultura/artcity. Ingresso gratuito o ridotto in tutte le sedi coinvolte per i possessori di qualsiasi biglietto di Arte Fiera 2015. Siti web: www.comune.bologna.it/cultura/ o www.artefiera.bolognafiere.it. Dal 23 al 25 gennaio 2015.
Da venerdì 23 a lunedì 26 gennaio, la città felsinea aprirà le porte del suo quartiere fieristico, e per la precisione i Padiglioni 25 e 26, a duecentosedici espositori (di cui centoottantotto gallerie, ovvero il 10% in più rispetto allo scorso anno) che metteranno in mostra oltre duemila opere di mille artisti internazionali, tra grandi maestri del Novecento e giovani promesse.
«Arte Fiera» non è, però, solo un’interessante e qualificata vetrina espositiva, è anche un’occasione di incontro per gli addetti ai lavori con conversazioni dedicate ai temi del mercato (a cura della giornalista Riccarda Mandrini), premi e il ricco programma di «Bologna Art City», un cartellone di mostre, installazioni, spettacoli teatrali, laboratori per bambini ed eventi culturali di vario genere, a cui farà da filo conduttore il dialogo tra antico e moderno, che attraverserà il centro storico della città per espandersi dinamicamente verso l’intero contesto urbano, dando vita a un vero e proprio «museo diffuso».
Da Giacomo Balla a Michelangelo Pistoletto: in fiera si punta sull’arte italiana
Il percorso espositivo in fiera, le cui visite saranno tenute a battesimo giovedì 22 gennaio da una talk show con l’artista Michelangelo Pistoletto e il ministro Dario Franceschini, si articolerà in cinque sezioni.
Da Balla e Boccioni a De Chirico e Morandi, da Capogrossi e Fontana a Burri, Manzoni e Castellani, fino a Pistoletto, Boetti, Calzolari e Penone, senza dimenticare Bonalumi, Gianni Colombo, Dadamaino, Varisco e Alviani, l’ormai classica «Main selection» sarà all’insegna delle eccellenze del made in Italy con un omaggio ad artisti che stanno vivendo un momento di sorprendente riconsiderazione, come dimostrano l’attenzione dei principali musei internazionali, le ultime edizioni londinesi delle «Italian Sales» e le recenti aste newyorkesi.
Dopo il debutto dello scorso anno, ritorna protagonista in fiera anche la sezione «Fotografia», grazie alla collaborazione con Fabio Castelli e la sua Mia Fair, che hanno selezionato ventiquattro prestigiose gallerie alle quali spetterà il compito di mettere in mostra fotografi italiani e internazionali di fama o emergenti, tradizionali o sperimentali, classici o d’avanguardia, tra i quali Franco Fontana, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Robert Mapplethorpe, Ugo Mulas, Irving Penn e Werner Bischof.
Non mancherà, poi, al quartiere fieristico bolognese la sezione «Solo show», con quattordici monografiche di maestri storici e di giovani artisti, che proporranno un percorso da Mark Tobey a esponenti del Gruppo Gutai e della cosiddetta Pittura analitica, per giungere, quindi, a Luca Vitone, Maria Morganti e Leonardo Cremonini.
Ai Padiglioni 25 e 26 ci saranno anche una vetrina delle «Nuove proposte», con gallerie che focalizzeranno la propria attenzione sul lavoro di giovani under 35, e un focus sui Paesi dell’Est Europa, al quale sarà correlata la mostra «Too early too late», curata da Marco Scotini, alla Pinacoteca nazionale (dal 22 gennaio al 12 aprile), che allineerà quasi sessanta artisti, oltre cento opere -provenienti dalle più prestigiose collezioni private italiane- e documenti storici volti a indagare il rapporto dell’Oriente con la modernità occidentale e raccontare la complessa struttura sociale di un’area culturale in transizione.
A completare la proposta espositiva del quartiere fieristico felsineo, che sarà affiancata da un’area speciale dedicata alle esigenze business dei collezionisti (la «Collectors’ Lounge»), saranno gli omaggi a due grandi personalità della scena italiana: la gallerista Marilena Bonomo, scomparsa il 25 agosto 2014, e Alberto Burri, artista di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e del quale verrà messo in mostra «Cellotex CW1» (1981), lavoro di grandi dimensioni (cm 252x610) proveniente dalla collezione di Palazzo Albrizzini a Città di Castello. Mentre la Fondazione Mast - Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia proporrà un'anteprima dell’esposizione «Il segreto svelato. Fotografie industriali, 1912 – 1937», a cura di Urs Stahel e Graham Howe, che accenderà i riflettori su Emil Otto Hoppé, uno dei più significativi fotografi dell’epoca moderna.
Gli artisti più promettenti tra quelli esposti potranno, infine, essere insigniti da uno dei tanti premi che hanno scelto «Arte Fiera» come propria vetrina: dall'«Euromobil under 30» al «ContemporaryYoung» di Unindustria, che sarà assegnato alla miglior opera dedicata al lavoro, dal «Rotary valle del Samoggia», che andrà all'installazione più creativa, al «Videoinsight», che vedrà vincitore il lavoro che più promuove negli spettatori il benessere psico–fisico.
Dall’anteprima del film «Turner» all’«Art White Night»: centinaia di eventi in giro per Bologna
L’evento mercantile bolognese guarderà, quest’anno, anche al mondo del cinema: sabato 24 gennaio, alle ore 21, la Cineteca ospiterà l’anteprima nazionale del film «Turner» di Mike Leigh, probabile candidato all’Oscar e già premiato al Festival del cinema di Cannes 2014, che racconta in maniera magistrale la figura visionaria del grande pittore britannico e la storia di uno dei più importanti artisti del XIX secolo. Sempre grazie alla Cineteca verranno proiettati, tra l’altro, il biopic che Peter Greenaway ha dedicato all’incisore barocco Hendrik Goltzius (giovedì 22 gennaio, ore 18 e ore 20.45), il documentario di Alain Fleischer sulla nascita del Louvre Lens (venerdì 23 gennaio, ore 17.30), le comiche cubiste dirette da Georges Monca nel 1912 (sabato 24 gennaio, ore 18) e la versione restaurata del film «Barry Lindon» di Stanley Kubrick (sabato 24 gennaio, ore 24).
Per quanto riguarda il teatro, o meglio il mondo della performance, l’Arena del Sole ospiterà, martedì 27 e mercoledì 28 gennaio (alle ore 21), l’acclamato «Disable Theater», spettacolo del coreografo e regista francese Jérôme Bel, che vedrà in scena la compagnia svizzera «Theater Hora», formata da attori professionisti con disabilità di natura mentale e sindrome di down. Mentre Alessandro Bergonzoni proporrà sabato 24 gennaio (alle ore 21), alla Pinacoteca nazionale, l’installazione performativa «Tutela dei beni: Corpi del (C)reato ad arte (il valore di un'opera, in persona)», ispirata alla tutela del corpo come bene artistico, esistenziale e spirituale.
Tante, poi, le mostre in programma, a cominciare dalla ricca proposta del Mambo – Museo d’arte moderna di Bologna con le mostre «Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro» e «Lawrence Carroll. Ghost House», nelle quali si ravvisa un riferimento, più o meno esplicito, alla poetica morandiana. Alla figura del pittore bolognese è dedicato anche il progetto fotografico dell’olandese Ada Duker: «Imprevedibili nature morte» (dal 21 gennaio al 22 marzo), un delicato omaggio alla città felsinea e ai suoi portici, nei quali i dettagli del paesaggio sono costruiti sull’alternarsi di luci e ombre. Sempre a casa Morandi è possibile vedere le opere dell’artista a confronto con capolavori del passato di Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi.
Rimanendo nell’ambito dell’arte antica merita, inoltre, una visita, al Museo civico medioevale, la rassegna «Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio», dedicata ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica in Italia, del quale si ricordano gli affreschi per la ben nota cappella Bolognini (1411-1412) con il Giudizio universale, le storie dei Magi e quelle di San Petronio.
Nei giorni di «Arte Fiera» si conclude, poi, al Padiglione de l'Esprit Nouveau, la prima tappa del progetto espositivo «My house is a Le Corbusier», che vedrà Cristian Chironi studiare le numerose abitazioni progettate nel mondo dal celebre architetto francese attraverso una serie di periodi di residenza. Mentre Sissi inaugurerà la sua mostra-organismo «Manifesto anatomico» (dal 22 gennaio all'8 marzo), che racconterà la sua ricerca sul corpo in quattro prestigiose sedi cittadine: Palazzo Poggi, le Collezioni comunali d’arte, il Museo civico archeologico e la Biblioteca dell’Archiginnasio.
Le proposte in cantiere sono ancora molte e spaziano dalla street art in viale Masini e in via Indipendenza a progetti sul cibo negli spazi della Galleria Cavour, da interventi site specific, come quello di Christian Boltanski al Museo per la memoria di Ustica o di David Tremlett alla Cappella di Santa Maria dei carcerati, a rassegne che valorizzano recenti acquisizioni o patrimoni figurativi della città come quella che Casa Saraceni dedica all’opera «Porzia che si ferisce alla gamba» di Elisabetta Sirani o quella sul Guercino e il suo «Ercole e Anteo» a Palazzo Tolon Sampieri, senza dimenticare le tante proposte espositive delle gallerie cittadine. L’intero programma è consultabile sul sito http://agenda.comune.bologna.it/cultura/artcity.
A collegare le varie sedi ci sarà l’«Art City Bus», linea di trasporto urbano articolata in tredici fermate, che farà la spola tra piazza Costituzione, le Due Torri, San Vitale e i principali musei cittadini. Un valido ausilio per i globetrotter dell’arte sarà anche l’«Art City Map», una pratica guida di formato tascabile con tutte le informazioni sugli eventi in programma a Bologna, utilissima soprattutto sabato 24 gennaio quando la città farà le ore piccole con l’«Art White Night», una notte bianca con centinaia di eventi espositivi, che richiamerà in palazzi storici, spazi urbani, gallerie d'arte, negozi, hotel, caffè e osterie decine di migliaia di visitatori, trasformando il capoluogo emiliano in una vera e propria capitale dell’arte. (sam)
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Veduta dell’ingresso ideato per l’edizione 2014 di «Arte Fiera»; [fig. 2] Giulio Paolini, «Voyage autor de ma chambre», 2011. Leggio, litografia, plexiglas e matita su carta cm 147x120x80. Courtesy: Galleria Artevalori, Genova-Courmayeur-Milano [sezione «Main Selection»]; [fig. 3] Michelangelo Pistoletto, «Pappagallo», 1962-1971. Serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio,cm. 100X70. Courtesy: Biasutti & Biasutti, Torino [sezione «Main Selection»]; [fig. 4] Gonkar Gyatso, «Unititled», 2014. Tecnica mista su carta montata du dibond, cm 40 X 40 X 5. Courtesy: Mimmo Scognamiglio, Milano [sezione «Main Selection»]; [fig. 5] Mark Tobey, «Untitled», 1965. Monotipo con tempera su carta, 100,6x52 cm. Courtesy: Cavana Arte Contemporanea, La Spezia [sezione «Solo Show»]; [fig. 6] Un fotogramma del film «Mr. Turner» (Gran Bretagna, 2014) di Mike Leigh; [fig. 7] Ada Duker, «Imprevedibili nature morte», 2014. Stampa inkjet, laminazione semi-lucida, applicata su dibond, 42 x 56 cm [mostra allestita alla Casa Morandi di Bologna]; [fig. 8] Ahlam Shibli, No.53, Trackers, 2005. Foto digitale a colori. Collezione Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Courtesy dell'artista [opera esposta nella mostra «Too early too late» alla Pinacoteca nazionale di Bologna]; [fig. 9] Christian Boltanski, «A proposito di Ustica». Museo per la memoria di Ustica, Bologna. Veduta dell'allestimento. Foto: Sandro Capati
Informazioni utili
«Arte Fiera 2015». Quartiere fieristico di Bologna, ingresso Ovest Costituzione - Bologna. Orari: Vernice (ad inviti): giovedì 22 gennaio, dalle ore 12.00 alle ore 21.00. Orari: da venerdì 23 a domenica 25 gennaio, dalle ore 11.00 alle ore 19.00; lunedì 26 gennaio, dalle ore 11.00 alle ore 17.00. Ingresso: intero giornaliero € 20,00; abbonamento 4 giorni, € 35,00 abbonamento 3 giorni: € 33,00; abbonamento 2 giorni: € 30,00; ingresso gruppi (minimo 15 unità) € 15,00, ingresso per i ragazzi fino ai 10 anni gratuito. Informazioni: BolognaFiere, viale della Fiera, 20 - Bologna, tel. 051.282111 o artefiera@bolognafiere.it. Sito web: www.artefiera.bolognafiere.it. Dal 23 al 26 gennaio 2015.
«Art City Bologna 2015 - Musei, mostre, luoghi d'arte». Bologna, sedi varie. Programma su: http://agenda.comune.bologna.it/cultura/artcity. Ingresso gratuito o ridotto in tutte le sedi coinvolte per i possessori di qualsiasi biglietto di Arte Fiera 2015. Siti web: www.comune.bologna.it/cultura/ o www.artefiera.bolognafiere.it. Dal 23 al 25 gennaio 2015.
martedì 20 gennaio 2015
Brafa Art Fair, una settimana di grande arte e antiquariato a Bruxelles
Spegne sessanta candeline Brafa Art Fair, una tra le fiere d'arte e di antiquariato più importanti d'Europa con i suoi oltre cinquantamila ingressi della passata edizione. Dal 24 gennaio al 1° febbraio gli oltre quindicimila metri quadrati del Tour & Taxis di Bruxelles si apriranno, dunque, ancora una volta ai più importanti professionisti del mercato artistico internazionale. Centoventisei le gallerie presenti in questa edizione della fiera, come sempre promossa dell'associazione Foire des Antiquaires de Belgique, nella quale sarà possibile ammirare oggetti realizzati in oltre cinquemila anni di storia, dall’antichità (il pezzo più datato è una kandila, un contenitore in marmo tipico delle isole Cicladi, risalente al 2800-3000 a.C.) ai giorni nostri, in un percorso che spazierà dall’arte asiatica all’oreficeria, dall’archeologia al contemporaneo, dal fumetto ad imperdibili opere di maestri fiamminghi.
Tanti i pezzi da cui farsi ammaliare, a partire dalla perfetta ricostruzione in terracotta di una nave realizzata in Cina tra il 25 e il 220 a.C.. La galleria italiana Chiale antiquariato esporrà, per esempio, una sedia pieghevole fabbricata a Firenze nel Quattrocento, mentre D'Arschot&Cie di Bruxelles metterà in mostra una bellissima spilla ungherese del XVII secolo. Per contro la belga Epoque Fine Jewels presenterà in fiera un raro pendente a forma di sirena realizzato in Francia intorno al 1870; la Stern-Pissarro Gallery di Londra, gestita da Lélia Pissarro (bis-nipote del noto pittore Camille), proporrà, invece, opere di Giorgio De Chirico, Pierre-Auguste Renoir e Marc Chagall. Un altro pezzo da non perdere è, infine, una tavola originale di Hergé valutata 2,5 milioni di euro, esposta dalla galleria belga Huberty-Breyne. Si tratta della copertina dell'albo «L’Etoile mystérieuse» («La Stella misteriosa») del 1942, decima avventura di Tintin.
A curare l’allestimento dell’evento mercantile, al quale farà da corredo un prezioso catalogo di oltre seicento pagine con la riproduzione di una selezione degli oggetti esposti e approfondimenti sulle gallerie presenti, sarà lo studio belga «Volume Architecture» di Nicolas de Liedekerke e Daniel Culot.
Questa edizione di Brafa Art Fair presenterà, poi, un appuntamento speciale: la mostra «The Belgian Collector», a cura della Fondazione Re Baldovino, ideata come omaggio a una decina di collezionisti belgi che -attraverso la propria passione- custodiscono preziosi capolavori del passato e contribuiscono a tramandarli nel tempo.
Per tutta la durata della fiera sarà, inoltre, possibile partecipare ai «Brafa Art Talks», una serie di conferenze che avranno per protagonisti curatori museali, esperti, giornalisti, collezionisti e altri importanti protagonisti del mondo dell’arte, come l’architetto Brigitte Saby, la conservatrice Dominique Dupuis-Labbé, il gioielliere Jean Boghossian (a capo della maison Bogh-Art) e l'antiquario Christian Vrouyr. Dal light design all’erotismo nella produzione di Pablo Picasso, fino a un approfondimento sul mondo dei diamanti, sono in tutto nove gli incontri promossi, con la collaborazione dei divulgatori Biapal.
Tra gli appuntamenti da segnarsi in agenda c’è quello con Anne van Greventein-Kruse e Livia Depuydt-Elbaum che giovedì 29 gennaio presenteranno l’intervento di restauro sul «Polittico dell'Agnello mistico» dei fratelli Van Eyck, un’opera monumentale straordinaria non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua storia. Sopravvissuto alla iconoclastia del 1566, il lavoro fu spostato prima a Parigi (1794-1816) e in seguito a Berlino (1816-1920), per essere, quindi, nascosto nella miniere di salgemma di Altaussee durante la Seconda guerra mondiale.
Mentre venerdì 30 gennaio An Van Camp presenterà una selezione delle opere che saranno esposte nella mostra «In oro e argento: Da Leonardo a Jasper Johns», in programma da maggio alla National Gallery of Art di Washington, per poi spostarsi in settembre al British Museum di Londra. L’esposizione presenterà disegni di Jan van Eyck, Rogier van der Weyden, Gerard David, Rembrandt e molti altri, realizzati con punta metallica, una tecnica non molto nota, in cui disegnatore traccia le figure con una stilo in metallo (per lo più d’argento) su un foglio precedentemente preparato con materiale abrasivo.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Marc Chagall, Circo, 1981. Opera esposta dalla Stern-Pissarro Gallery di Londra; [fig. 2] kandila delle isole Cicladi, 2800-3000 a.C.. Opera esposta dalla galleria Cybele di Parigi; [fig. 3] Spilla con pendente a forma di sirena, 1870. Opera esposta dalla galleria Epoque Fine Jewels di Bruxelles
Informazioni utili
Brafa Art Fair 2015 – Edizione numero 60. Tour & Taxis, Avenue du Port 86 C, B-1000 Bruxelles (Belgio). Orari: tutti i giorni, ore 11.00-19.00; giovedì 29 gennaio, apertura notturna fino alle ore 22.00. Ingresso: € 20,00; gruppi e minori di 26 anni € 10,00, gratuito per i bambini fino ai 12 anni. Catalogo: disponibile in mostra (€ 10,00). Informazioni: tel. +32(0)25134831 o info@brafa.be. Sito internet: www.brafa.be. Da sabato 24 gennaio a domenica 1° febbraio 2015.
Tanti i pezzi da cui farsi ammaliare, a partire dalla perfetta ricostruzione in terracotta di una nave realizzata in Cina tra il 25 e il 220 a.C.. La galleria italiana Chiale antiquariato esporrà, per esempio, una sedia pieghevole fabbricata a Firenze nel Quattrocento, mentre D'Arschot&Cie di Bruxelles metterà in mostra una bellissima spilla ungherese del XVII secolo. Per contro la belga Epoque Fine Jewels presenterà in fiera un raro pendente a forma di sirena realizzato in Francia intorno al 1870; la Stern-Pissarro Gallery di Londra, gestita da Lélia Pissarro (bis-nipote del noto pittore Camille), proporrà, invece, opere di Giorgio De Chirico, Pierre-Auguste Renoir e Marc Chagall. Un altro pezzo da non perdere è, infine, una tavola originale di Hergé valutata 2,5 milioni di euro, esposta dalla galleria belga Huberty-Breyne. Si tratta della copertina dell'albo «L’Etoile mystérieuse» («La Stella misteriosa») del 1942, decima avventura di Tintin.
A curare l’allestimento dell’evento mercantile, al quale farà da corredo un prezioso catalogo di oltre seicento pagine con la riproduzione di una selezione degli oggetti esposti e approfondimenti sulle gallerie presenti, sarà lo studio belga «Volume Architecture» di Nicolas de Liedekerke e Daniel Culot.
Questa edizione di Brafa Art Fair presenterà, poi, un appuntamento speciale: la mostra «The Belgian Collector», a cura della Fondazione Re Baldovino, ideata come omaggio a una decina di collezionisti belgi che -attraverso la propria passione- custodiscono preziosi capolavori del passato e contribuiscono a tramandarli nel tempo.
Per tutta la durata della fiera sarà, inoltre, possibile partecipare ai «Brafa Art Talks», una serie di conferenze che avranno per protagonisti curatori museali, esperti, giornalisti, collezionisti e altri importanti protagonisti del mondo dell’arte, come l’architetto Brigitte Saby, la conservatrice Dominique Dupuis-Labbé, il gioielliere Jean Boghossian (a capo della maison Bogh-Art) e l'antiquario Christian Vrouyr. Dal light design all’erotismo nella produzione di Pablo Picasso, fino a un approfondimento sul mondo dei diamanti, sono in tutto nove gli incontri promossi, con la collaborazione dei divulgatori Biapal.
Tra gli appuntamenti da segnarsi in agenda c’è quello con Anne van Greventein-Kruse e Livia Depuydt-Elbaum che giovedì 29 gennaio presenteranno l’intervento di restauro sul «Polittico dell'Agnello mistico» dei fratelli Van Eyck, un’opera monumentale straordinaria non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua storia. Sopravvissuto alla iconoclastia del 1566, il lavoro fu spostato prima a Parigi (1794-1816) e in seguito a Berlino (1816-1920), per essere, quindi, nascosto nella miniere di salgemma di Altaussee durante la Seconda guerra mondiale.
Mentre venerdì 30 gennaio An Van Camp presenterà una selezione delle opere che saranno esposte nella mostra «In oro e argento: Da Leonardo a Jasper Johns», in programma da maggio alla National Gallery of Art di Washington, per poi spostarsi in settembre al British Museum di Londra. L’esposizione presenterà disegni di Jan van Eyck, Rogier van der Weyden, Gerard David, Rembrandt e molti altri, realizzati con punta metallica, una tecnica non molto nota, in cui disegnatore traccia le figure con una stilo in metallo (per lo più d’argento) su un foglio precedentemente preparato con materiale abrasivo.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Marc Chagall, Circo, 1981. Opera esposta dalla Stern-Pissarro Gallery di Londra; [fig. 2] kandila delle isole Cicladi, 2800-3000 a.C.. Opera esposta dalla galleria Cybele di Parigi; [fig. 3] Spilla con pendente a forma di sirena, 1870. Opera esposta dalla galleria Epoque Fine Jewels di Bruxelles
Informazioni utili
Brafa Art Fair 2015 – Edizione numero 60. Tour & Taxis, Avenue du Port 86 C, B-1000 Bruxelles (Belgio). Orari: tutti i giorni, ore 11.00-19.00; giovedì 29 gennaio, apertura notturna fino alle ore 22.00. Ingresso: € 20,00; gruppi e minori di 26 anni € 10,00, gratuito per i bambini fino ai 12 anni. Catalogo: disponibile in mostra (€ 10,00). Informazioni: tel. +32(0)25134831 o info@brafa.be. Sito internet: www.brafa.be. Da sabato 24 gennaio a domenica 1° febbraio 2015.
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