ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 6 giugno 2016

Andersen Festival, quando l’arte è passione

«Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione», diceva Hegel. E alle passioni, motore della nostra esistenza, è dedicata la diciannovesima edizione dell’Andersen Festival, che da mercoledì 8 a domenica 12 giugno porterà nella cittadina ligure di Sestri Levante oltre cento eventi tra spettacoli teatrali, concerti, narrazioni, eventi di circo contemporaneo e laboratori per bambini, oltre all’immancabile cerimonia di chiusura del premio Andersen Baia delle Favole. Testimonial di questa edizione del concorso, giunto al suo quarantanovesimo anno di attività, sarà Neri Marcorè, artista eclettico, capace di coniugare e riassumere mondi diversi fra loro come il teatro, la musica, la televisione e la radio, che sabato 11 (alle ore 21.30) racconterà al pubblico il proprio rapporto con il mondo delle sette note. Riflettori puntati a Sestri Levante anche sulla testimonial della passata edizione, Ambra Angiolini, che quest’anno sarà in Liguria nelle vesti di madrina e come protagonista di una narrazione intitolata «Sii bella e stai zitta: un atto di resistenza», che attraverso le parole di Michela Marzano e la musica degli Gnu Quartet parlerà, nella serata di venerdì 10 (alle ore 21.30), della mercificazione del corpo femminile nei mezzi di comunicazione e della condizione lavorativa delle donne.
Ad aprire il festival, che vede ancora una volta alla direzione Leonardo Pischedda, sarà come da tradizione un coinvolgente corteo di oltre mille bambini, che nella mattinata di mercoledì 8 giugno si impossesserà simbolicamente della cittadina. Seguiranno, quindi, due intense giornate dedicate ai più piccoli con le dimostrazioni degli «AndersenLab», condotti dagli artisti Lorenzo Capello, Enrico De Nicola, Monica Marcenaro, Antonio Panella e Roberta Parmigiani.
Scenario di molti eventi del festival sarà la Baia del Silenzio che, da venerdì a domenica, ospiterà ogni sera sul palco-palafitta costruito in mezzo al mare un lungo happenig che partirà intorno alle 18.15 per proseguire fino a notte fonda.
L’apertura sarà affidata, venerdì 10 giugno, al coro Incantarte e ad Alberto Diaspro, direttore del dipartimento di Nanotecnologia dell’Istituto italiano di tecnologia, che racconterà come la percezione della natura nei suoi dettagli più piccoli possa muovere le nostre passioni verso nuove conquiste. Seguirà, quindi, l’incontro «Cucurbita sapiens» che vedrà il geniale Danilo Raimondo creare ogni genere di oggetto con una zucca; mentre la chiusura della serata spetterà ad Ambra Angiolini e al Gnu Quartet.
Nella giornata di sabato 11 giugno, alle 18.15, il vice presidente emerito della Corte costituzionale Fernanda Contri e la sociologa Marina D’Amato affronteranno il difficile tema dei diritti dell’infanzia; mentre il filosofo Umberto Galimberti sarà al centro dell’incontro «L’epoca delle passioni tristi». Seguirà, quindi, l’incontro con i KyoShinDo, letteralmente Via dell'Eco del Cuore, che trasporteranno il pubblico nel lontano mondo del Taiko, in Giappone, all’interno di una musica da ascoltare, da guardare e da vivere: il ritmo creato dai tamburi ridesta nel cuore il respiro primitivo della vita. Chiuderà, poi, la serata Neri Marcorè con «Musicofilia», è una dichiarazione d’amore per lo spettacolo e per la musica, pensato appositamente per il festival.
Domenica 12 giugno il palcoscenico mobile nella Baia del Silenzio vedrà in scena Cecilia Strada, che, intervistata da Roberto Pettinaroli, racconterà l’esperienza di Emergency, e Moncef Ben Moussa, il direttore del Museo del Bardo, in dialogo con Gad Lerner. Seguirà, quindi, un omaggio alla musica tunisina con Belhassen Mihoub che, insieme ai Rebis, (la cantante, arabista e francesista Alessandra Ravizza e il chitarrista Andrea Megliola), accompagnerà il pubblico alla scoperta del suono spirituale dell’Islam, da quello più canonico del richiamo alla preghiera a quello mistico degli gnawa di derivazione più africana.
Un focus sulla Tunisia e sui temi della democrazia e della pace sarà, inoltre, affrontato al Convento dell’Annunziata nella giornata di domenica, dalle 17 a tarda notte, in una non stop a cui parteciperanno oltre agli esponenti delle diverse confessioni religiose (don Valentino Porcile della diocesi di Genova, padre Marian Selvini della Chiesa Ortodossa genovese, don Mario Cagna della diocesi di Chiavari, l’Imam Ahmed Abdou della comunità islamica del Tigullio), le donne del tè del mondo, Medici senza frontiere, Donatella Alfonso, Erica Manna, il giornalista Pablo Calzeroni per il progetto «Moschee Aperte», il Coro quattro canti del maestro Gianni Martini e l’Orchestra Bailam con «Taverne Cafè Aman e Tekés».
A concludere la serata, alla Baia, l’umorismo e la comicità de I Pirati dei Caruggi#desbelinity (Enrique Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino e Andrea Ceccon), che si propongono, per il divertimento degli spettatori, di «aggravare la difficile attuale situazione» portando in scena nuove idee comiche in linea con la filosofia della scuola genovese: «lavorare meno, lavorare gli altri». Il loro sarà un arrembaggio irresistibile: a sciabola sguainata, quattro valenti capitani si alterneranno sul palcoscenico, dando vita a uno spettacolo (rutilante, guascone, piratesco) di gag, monologhi, canzoni e personaggi.
A dare il senso della festa, in un’invasione pacifica di strade e piazze, saranno nelle giornate da venerdì a domenica diversi artisti di circo e di teatro di strada provenienti da tutto il mondo: dall’inglese Andy Snatch alle canadesi Les Soeurs Kif – Kif, dall’argentino Fernando Pose ai Chipolatas, dal duo giapponese Witty Look a Chris Lynam.
Non mancherà, infine, l’amatissimo teatro per i bambini, che avrà per scenario il Covento dell’Annunziata. Tra i suggestivi «Racconti sotto il Fico» in cartellone si segnalano «Acqua nera, acqua chiara, una storia del tubo! » di Iren, «Ali Babà» del Teatro della Tosse, «Nel paese delle scarpe rotte» e «Fiaba di Luna di Lana e Ashka della neve, viaggio tra i ghiacci e boschi innevati» del Teatro del Piccione e «Un dos trash» degli Jashgawronsky Brothers. Tra i protagonisti del programma riservato ai più piccoli anche Gloria Clemente con il coro ragazzi Fabrizio De Andrè, per la presentazione del libro «latanè e la chiave invisibile», viaggio in parole e musica.

Per saperne di più 
www.andersenfestival.it 

Informazioni utili
Andersen Festival. Sestri Levante (Genova), sedi varie. Informazioni: tel. 0187.257213 o info@artificio23.it. Sito web: www.andersenfestival.it. Da mercoledì 8 a domenica 12 giugno 2016.

venerdì 3 giugno 2016

Una Notte bianca per cinque beni del FAI

Danza, teatro, sperimentazioni e performance musicali a lume di candela: ecco quanto propone la prima notte bianca del Fai – Fondo per l’ambiente italiano. In occasione dell’imminente solstizio d’estate, nella serata di sabato 18 giugno, cinque beni di proprietà della onlus milanese apriranno le proprie porte in orario serale offrendo, con la collaborazione di Elita Enjoy Living Italia, una serie di eventi culturali da non perdere. Dal Lago di Como alla Serra morenica d’Ivrea, dai Colli Euganei alla corona delle Alpi Cozie, fino all’acropoli tiburtina, questi i luoghi che proporranno di passare una serata diversa dal solito: il Castello di Masino a Caravino, la villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, il parco villa Gregoriana a Tivoli, il Castello della Manta e Villa Fogazzaro Roi a Oria Valsolda.
Grande protagonista della notte bianca del Fai sarà il Piemonte, teatro di ben due dei cinque eventi programmati. A Manta, piccolo borgo del Cuneese, è, per esempio, prevista una grande rievocazione storica, durante la quale dove un gruppo d’attori vestito in abiti d’epoca accoglierà gli ospiti narrando antichi episodi della vita del paese. Nel giardino del castello, quindi, si terrà un banchetto e un gruppo di ballerini proporrà danze storiche medievali e rinascimentali e giochi popolari; mentre, in tarda serata, la luce di mille lumini farà da sfondo a uno spettacolo di danza aerea.
La festa proseguirà, infine, tra le mura del castello (ingresso € 15,00 o € 8,00 per gli associati Fai; tel. 0175.87822), dove per tutta la sera i più curiosi potranno esplorare le antiche sale decorate, bella testimonianza della pittura gotica internazionale, scortati dalle voci di un gruppo di attori che sapranno far rivivere i motti equivoci della Sala delle Grottesche di Michelantonio e della Sala baronale di Valerano, ma anche la storia dei fantasmi che, secondo la tradizione, abitano tra le mura del maniero.
«Sogno o son desto?» si domanderanno, invece, i visitatori del Castello di Masino (ingresso € 20,00 o € 13,00 per gli associati Fai; tel. 012.5778100) al quale verrà proposto un lungo e suggestivo percorso danzato teso a rievocare il passato glorioso del maniero, antica residenza dei conti Valperga, discendenti di Arduino da Ivrea, primo re d’Italia. Attori e danzatrici, coreografate da Cristina Taschi, appariranno come creature fiabesche nel grande parco settecentesco tra i viali alberati, dai balconi e dalle terrazze imbandite a festa, invitando i visitatori a seguirli tra gli intricati sentieri del labirinto di siepi. Nella terrazza della limonaia un grande tableau vivant farà rivivere gli antichi fasti nobiliari di epoca settecentesca, dove i commensali saranno danzatori in costume. Suggestioni pittoriche, fogge di epoche remote e giochi di luce tesseranno un racconto fantastico che culminerà in una performance musicale della giovane compositrice Caterina Barbieri nei pressi dell’antico tempietto neogotico.
Serata di musica veneta contemporanea, invece, a Villa dei Vescovi (ingresso € 20,00 o € 13,00 per gli associati Fai; tel 049.9930473), antica dimora di delizie destinata per secoli agli ozii creativi di artisti e letterati, che perpetua la sua vocazione facendosi fucina di sperimentazioni artistiche e musicali all’avanguardia. In occasione dell’evento, il collettivo techno-jazz Upperground Orchestra realizzerà uno studio site-specific per riproporre in chiave di contaminazione alcune canzoni tradizionali tratte dal canzoniere popolare veneto. Musica elettronica, arte, paesaggio e tradizioni popolari daranno vita a una performance inedita, destinata a essere documentata e trasmessa live su Rocket Radio, neonata web radio con base a Verona. L’evento si concluderà con il dj set di Volcov, protagonista della scena house e disco italiana.
Happening musicale anche a Parco Villa Gregoriana (ingresso € 15,00 o € 8,00 per gli associati Fai; tel. 0774.332650 o faigregoriana@fondoambiente.it), paesaggio romantico per eccellenza dove la natura si fa espressione del Sublime. In occasione della Notte bianca del Fai, i visitatori saranno invitati a compiere un viaggio sensoriale tra le luci che illumineranno il parco fino alla Grande Cascata, alta oltre 100 metri. In mezzo alle vestigia dell’antica villa del console romano Manlio Vopisco, lo spettacolo della natura lascerà, quindi, il posto alla musica, per una speciale performance di uno dei più importanti e storici dj italiani, Claudio Coccoluto, che si esibirà con il gruppo Percussion Voyager per un live unico, capace di coniugare musica contemporanea, indiana, giapponese e improvvisazione jazz ai suoni elettronici e dance.
Per gli amanti delle atmosfere romantiche, Villa Fogazzaro Roi (ingresso € 10,00 o € 5,00 per gli associati Fai; tel.335.7275054) e il borgo di Oria si animeranno con speciali visite animate da attori in abiti d’epoca che regaleranno agli ospiti l’opportunità di immergersi in prima persona nel fascino della letteratura di Antonio Fogazzaro. I personaggi Franco, Luisa e Ombretta guideranno i visitatori dalle intime stanze della villa fino al borgo, nella piazzetta del paese, dove si celebrerà il giorno di festa tra sfilate in costume e angoli per la degustazione di cibi locali. Al tramonto, la luce delle lanterne andrà a illuminare lo scenario di uno spettacolo di musica e teatro che avrà il suo culmine nell’esibizione canora di tre tenori affacciati dal piccolo terrazzo dove Antonio Fogazzaro amava ritirarsi a fine giornata.

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Villa dei Vescovi, Luvigliano di Torreglia (PD); [fig. 2] Castello e Parco di Masino a Caravino (TO);

Informazioni utili
www.serefaidestate.it

giovedì 2 giugno 2016

Centrale Montemartini, nuovi capolavori da scoprire

Si è da poco arricchito di nuove opere il percorso museale della Centrale Montemartini di via Ostiense, uno dei musei più affascinanti e meno conosciuti di Roma. Da qualche giorno i visitatori possono, infatti, ammirare tra le sale di questo spazio espositivo, straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale, una serie di importanti new entry che vanno ad affiancarsi alla già considerevole collezione di sculture dell’antichità classica tornate alla luce nel corso degli scavi eseguiti a Roma tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento.
Il nuovo percorso espositivo, realizzato per iniziativa della Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali di Roma capitale e Zetema Progetto Cultura, comincia al piano terra con una piccola sala dedicata al prezioso corredo funerario di Crepereia Tryphaena, rinvenuto alla fine dell’Ottocento durante i lavori di scavo per realizzare le fondazioni del Palazzo di Giustizia. L’insieme di oggetti esposto apparteneva a una fanciulla morta prima delle nozze ed è costituito da una serie di raffinati gioielli in oro e pietre preziose e da altri pregevoli oggetti da toeletta. Il reperto più straordinario è certamente la deliziosa bambola di avorio con arti snodabili, vero capolavoro di intaglio di probabile manifattura egiziana, databile intorno alla metà del II secolo d.C..
Il percorso espositivo prosegue, nell’adiacente Sala Colonne, con tre magnifici mosaici policromi di età repubblicana di raffinatissima fattura. Il pezzo principale è un lavoro raffigurante un labirinto all’interno di una cinta muraria, scoperto a Roma nel 1958 presso piazza San Giovanni in Laterano e datato tra il 100 e l’80 a.C.. Lo affiancano altri due piccoli e raffinatissimi mosaici: uno con un leone circondato da amorini, scoperto ad Anzio nel 1749; un altro raffigurante una scena ambientata lungo le sponde del Nilo, opera della seconda metà del I sec. a.C. rinvenuta nel 1882, durante la costruzione del Palazzo delle Esposizioni.
Al piano superiore, in Sala Caldaie, ha, invece, trovato adeguata collocazione un altro splendido mosaico pavimentale della media età imperiale con la raffigurazione del ratto di Proserpina da parte di Plutone, dio dell’oltretomba. Su intercessione della madre Cerere, alla fanciulla fu concesso di tornare sulla terra per sei mesi all’anno, alternando in tal modo la sua esistenza tra il mondo dei morti e quello dei vivi. Per questo motivo la raffigurazione ben si adatta al repertorio funerario: il mosaico fu, infatti, scoperto a Roma in una tomba della via Portuense nel 1885. Rimasto a lungo in deposito, ha finalmente trovato la sua collocazione definitiva alla Centrale Montemartini.
Accanto a queste opere, appartenenti alle Collezioni capitoline, è possibile anche ammirare un prezioso ritratto in basanite dell’imperatrice Agrippina Minore, moglie di Claudio e madre di Nerone, concesso in prestito dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen. La scultura è esposta in Sala Macchine, accanto alla statua femminile di orante delle Collezioni capitoline, realizzata nella stessa preziosa pietra scura di origine egiziana, alla quale apparteneva in origine. La pertinenza della testa di Copenaghen al corpo della statua capitolina è stata dimostrata nel corso di complessi studi scientifici condotti negli anni Novanta del Novecento che hanno consentito di individuare un preciso punto di attacco tra le due opere.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Centrale Montemartini. Foto di Mimmo Frassineti; [fig. 2] Corredo funerario di Crepereia Tryphaena, II secolo d.C.; [fig. 3] Ritratto di Agrippina Minore. Copenaghen, Ny Carlsberg Glyptotek inv. IN 753; basanite

Informazioni utili
Centrale Montemartini, via Ostiense, 106 - Roma. Orari: martedì -domenica, ore 9.00-19.00; 24 e 31 dicembre, ore 9.00-14.00; la biglietteria chiude mezz'ora prima; chiuso il lunedì, il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre. Ingresso: intero € 7,50, ridotto € 6,50. Informazioni: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9-21). Sito web: www.centralemontemartini.org.