È Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979) l’artista scelto dalla Marchesi Antinori per arricchire il progetto artistico ideato nel 2012, in occasione dell’inaugurazione della nuovo cantina a Bargino, con l’intento di promuovere le arti visive contemporanee. È, infatti, del giovane veneziano, che ha partecipato alla cinquantaquattresima edizione della Biennale di Venezia e che per anni ha collaborato con Ilya ed Emilia Kabakov, l’opera «Clessidra (serie AB)», da pochi giorni collocata nella monumentale e seducente struttura scavata nelle terre del Chianti classico dall’architetto Marco Casamonti.
Dopo Yona Friedman, Rosa Barba, Jean-Baptiste Decavèle e Tomàs Saraceno, la curatrice Ilaria Bonacossa ha scelto, quindi, di puntare su un giovane talento italiano, con all’attivo studi alla KunstHochSchule (2003-2004) di Berlino e una residenza d’artista alla Villa Arson di Nizza.
L’opera, che è stata presentata contemporaneamente al libro monografico «Prima che sia notte» della Archive Books, è una scultura nata dalla riproduzione in bronzo di una bricola, il massiccio palo di legno usato per ormeggiare le barche a Venezia. Corroso dal perenne movimento delle maree della laguna, questo oggetto viene sdoppiato dall’artista: la parte superiore è il riflesso simmetrico di quello inferiore, evocando nuovamente la laguna e il suo orizzonte specchiato. La scultura parla così del tempo e del suo scorrere, matrice d’incessanti trasformazioni, e lo fa catturando in bronzo il processo di corrosione, appena prima che le due parti del tronco si rompano separandosi. La clessidra non è, quindi, solo una forma, ma è anche simbolo del tempo e del suo lavoro.
Giorgio Andreotta Calò fa così un richiamo simbolico alla cantina Antinori, dove un vino perfetto non è solo frutto del lavoro della mano umana, ma anche dell’imprescindibile contributo del tempo.
Lo spazio scelto per la collocazione dell’opera è uno dei più suggestivi della cantina di Bargino: le grandi vetrate che corrono lungo tutto il fronte della struttura accolta nel ventre della collina, da cui si possono vedere i filari di giovani viti scandire il paesaggio del Chianti. Luogo di raccordo tra natura e opera umana, il punto scelto per l’allestimento enfatizza l'opera con la sua atmosfera immersiva. La verticalità della scultura dialoga con l’orizzonte e riporta il tronco da cui è nata l’opera a un nuovo rapporto con la natura.
«Clessidra (serie AB)» s’inserisce nella ricerca formale di Giorgio Andreotta Calò, giovane artista che mette in discussione le tradizionali tecniche scultoree e converte forme rubate al paesaggio in opere concettuali che cristallizzano la forza creativa e distruttiva della Natura, in un’ode all’entropia dell’universo.
Con l’acquisizione di questa nuova opera, Antinori nel Chianti classico prosegue l’impegno per le arti del nostro tempo avviato con Antinori Art Project, piattaforma che porta avanti l’attività di collezionismo della famiglia toscana, indirizzandola però verso il contemporaneo. Ma chi accede alla cantina di Bargino ha anche la possibilità di visionare parte della collezione di famiglia comprendente dipinti, ceramiche, tessuti pregiati e antichi manoscritti, prima conservati nello storico Palazzo Antinori di Firenze e ora, grazie al contributo di Giovanna Giusti, collaboratrice degli Uffizi, resi accessibili a chi, giornalmente, visita la zona del Chianti classico, alla ricerca di esplorazioni legate alle degustazioni e a esperienze sinestetiche.
Didascalie delle immagini
[Figg.1, 2 e 3] Giorgio Andreotta Calò, Clessidra (serie AB), veduta dell’installazione e dettagli @Cantina Antinori. Foto di Nuvola Ravera.
Informazioni utili
Antinori nel Chianti Classico, via Cassia per Siena, 133 | Località Bargino - 50026 San Casciano Val di Pesa (Firenze). Come raggiungere la cantina: a 15 km da Firenze in direzione Siena, sulla superstrada Autopalio, uscita Bargino | Coordinate GPS : +43° 36’ 43.30”, +11° 11’ 29.76”. Orari: ore 11.00-18.00 (apertura della sezione museale con visite guidate); è obbligatoria la prenotazione per i gruppi. Informazioni: tel. 055.2359700, visite@antinorichianticlassico.it. Sito internet: www.antinorichianticlassico.it o www.antinoriartproject.it.
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