La stagione vera e propria partirà, invece, sabato 14 novembre, alle ore 20, con la tragédie lyrique «Hippolyte et Aricie» di Jean-Philippe Rameau in live streaming dall'Opéra Comique di Parigi, dove l'Ensemble Pygmalion suonerà con la direzione di Raphaël Pichon, nonostante l’assenza del pubblico dal vivo.
Su «Arte Opera» saranno, poi, trasmessi, sempre nel mese di novembre, due balletti. Si inizierà martedì 24, alle ore 19.30, con la ‘prima’ di «Mahler / Live», performance con la coreografia di Martin Schläpfer nel suo nuovo ruolo di regista e coreografo principale del Balletto di stato di Vienna. Si proseguirà giovedì 26, alle ore 19, con la messa in scena di «Pippi Calzelunghe» di Pär Isberg, balletto trasmesso a marzo dall'Opera nazionale finlandese e ora di nuovo disponibile on demand in occasione del settantacinquesimo anniversario dalla pubblicazione dell’omonimo libro per bambini dell'autore svedese Astrid Lindgren. Dal 6 dicembre, alle ore 17, si potrà, invece, assistere al «Simon Boccanegra» di Giuseppe Verdi, per la regia di Andreas Homoki e nell’allestimento del Teatro dell’Opera di Zurigo.
La stagione di «Arte Opera» proseguirà, quindi, il 13 dicembre, alle ore 22.15, con il «Lohengrin» di Richard Wagner, in live streaming dalla Staatsoper Unter den Linden di Berlino. In questa messa in scena di Calixto Bieito, «Sonya Yoncheva e René Pape – si legge nel programma di sala in formato elettronico - saranno affiancati sul palco dal tenore francese Roberto Alagna al suo tanto atteso debutto nei panni del Cavaliere del cigno».
Il 2021 inizierà con il balletto «Ghost Light» di John Neumeier, una risposta a passo di danza alle attuali misure di distanziamento sociale, che vedrà esibirsi l’Hamburg Ballet sulle note di Franz Schubert.
Per la primavera 2021 è, invece, in cartellone l’opera lirica «Dalibor» di Bedřich Smetana, in diretta streaming dall'Opera di Stato di Praga. Il lavoro teatrale, storia di un vendicatore ceco eletto a eroe nazionale, è diretto da Jaroslav Kyzlink; mentre firma la regia Jiří Nekvasil.
La stagione proseguirà, in marzo, con il «pop-requiem» «Is This The end?» del compositore francese Jean-Luc Fafchamps, in diretta da «La Monnaie» di Bruxelles. «Il progetto - si legge nel libretto di sala in formato elettronico- unisce opera e cinema, rendendolo un'esperienza elettrizzante anche per gli spettatori che lo guarderanno dal divano del loro soggiorno». Chiuderà il cartellone, nella serata del 25 marzo, la «Petite Messe solennelle» di Gioachino Rossini, in programma al National Opera House di Wexford, con Kenneth Montgomery sul podio e Claudia Boyle, Tara Erraught, Pietro Adaíni e John Molloy in scena.
È, dunque, una programmazione ricca e di qualità, con grandi classici e novità curiose, quella proposta da «Arte Opera», progetto che dal suo inizio, tre anni fa, ha visto la collaborazione di ventuno tra i principali teatri e festival europei, tra i quali si segnalano due istituzioni italiane: la Scala di Milano e il Massimo di Palermo.
Ogni mese il canale propone spettacoli in streaming (dal vivo) e on demand (registrati, su richiesta) , tutti resi disponibili gratuitamente. Inoltre, grazie al sostegno finanziario dell’Unione europea, i contenuti sono sottotitolati in sei lingue diverse (inglese, italiano, francese, tedesco, spagnolo e polacco). In questo modo oltre il 70% degli utenti europei può seguire l’offerta operistica di Arte.Tv nella sua lingua madre. Contestualmente alla presentazione della stagione operistica, il canale culturale europeo ha lanciato anche la campagna #WeReStillOpen: in collaborazione con alcune delle istituzioni più colpite dalla pandemia, a partire dai teatri e alle orchestre, il canale culturale europeo intende creare, nei prossimi mesi, un programma, comprendente non solo eventi live, on demand e in streaming, ma anche nuovi format, trasformando così la crisi in un’opportunità per crescere, per creare qualcosa di inedito e originale.
«Grandiosità ottocentesca, opulenza barocca, chiarezza contemporanea»: la terza stagione operistica di Arte.TV ha, dunque, tutti gli ingredienti per accontentare anche i palati più raffinati, portando il pubblico sui palcoscenici di prestigiosi teatri d'opera europei alla scoperta di arie immortali o di storie che parlano del nostro tempo incerto. Un'occasione, questa, per risentire arie immortali, per scoprire qualche nuova idea di allestimento, e per uscire, almeno con la fantasia, dalle quattro pareti di casa.
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