ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 18 gennaio 2021

Covid-19, in zona gialla riaprono i musei. Al Mart di Rovereto inaugura la mostra su Giovanni Boldini

Basilicata
, Campania, Toscana, Molise, Provincia autonoma di Trento e Sardegna: sono queste le sei aree geografiche, inserite nella fascia gialla, che, in base all’ultimo Dpcm, quello firmato il 14 gennaio 2021, potranno riaprire per prime mostre e musei.
Ingressi contingentati con prenotazione obbligatoria, mascherina, distanziamento sociale e apertura nei soli giorni feriali, dal lunedì al venerdì, sono le regole fissate per questa timida ripartenza dei luoghi della cultura, che vede ancora chiusi su tutto il territorio nazionale teatri e cinema.
Tra i primi musei ai nastri di partenza, dopo oltre due mesi di serrata, a causa delle restrizioni per contrastare il diffondere del Coronavirus, c’è il Mart di Trento e Rovereto, dove sabato 16 gennaio è stata presentata, in presenza e on-line, la mostra «Giovanni Boldini. Il piacere», a cura di Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi.
Pandemia permettendo, dopo la tappa italiana, l’esposizione volerà in primavera al Petit Palais di Parigi, consentendo anche al pubblico d’Oltralpe di rivivere la storia artistica del pittore emiliano, ma anche di ricostruire i suoi rapporti con il poeta Gabriele d’Annunzio e con la «divina marchesa» Luisa Casati, nobildonna colta e trasgressiva, interprete per antonomasia dell’eccentricità del periodo a cavallo tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento.
Ideata in occasione del novantesimo anniversario della morte dell’artista, uno tra i più celebri ritrattisti della Belle Époque, la rassegna allinea, in ordine cronologico, oltre centocinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private, molte delle quali appartenenti al patrimonio del Museo Boldini di Ferrara, chiuso al pubblico dopo il terremoto del 2012.
In questa carrellata di opere, così come nell’intera produzione, l’artista fissa sulle sue tele il fascino senza tempo di una società raffinata ed elegante come fu quella della Parigi fin de siècle con i suoi caffè mondani, gli abiti da capogiro, l’eleganza della borghesia e le donne dalla femminilità «suprema e irresistibile», ma anche «ingenuamente pudica», come scrissero i cronisti dell’epoca. Tra i tanti volti in mostra, si possono riconoscere i celebri ritratti della contessa Gabrielle de Rasty, dell’attrice Alice Regnault, di Emiliana Concha de Ossa, di Madame Veil-Picard, della contessa de Leusse e della principessa Eulalia di Spagna.
«Dal punto di vista pittorico, -raccontano i curatori - l’artista persegue continue innovazioni e repentine trasformazioni: con i suoi vortici di pennellate lunghe e vibranti, le cosiddette sciabolate, ferma sulla tela immagini simili a fotogrammi. Scatti mossi, ripresi in divenire, fissano la dinamicità del passaggio fra un’azione appena compiuta e un’altra appena cominciata».
Per favorire l’immersione del visitatore nelle atmosfere che resero unica la Ville Lumière con il suo culto per il bello e la sua vita vivace tra Montmartre e place Pigalle, il percorso di visita è accompagnato da una sonorizzazione site-specific realizzata per il Mart dal pianista e compositore Cesare Picco e dal violinista Luca Giardini.
Oltre all’omaggio a Giovanni Boldini riaprirà al pubblico anche la mostra «Caravaggio. Il contemporaneo», visitata, pur nei limiti del contingentamento, da più di 12mila persone nel primo mese di apertura.
Ideata da Vittorio Sgarbi, l’esposizione offre ai visitatori l'opportunità di contemplare il «Seppellimento di Santa Lucia», la prima opera siciliana di Michelangelo Merisi, normalmente collocata a Siracusa, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Seguendo il filo rosso delle affinità, viene raccontata anche l’attualità spirituale di Caravaggio. Lungo il percorso espositivo si trovano, infatti, una selezione di capolavori di Alberto Burri, il grande dipinto «I naufraghi» (1934) di Cagnaccio di San Pietro, opere dell'artista Nicola Verlato e del fotografo Massimo Siragusa, alcune fotografie sulla vita e la morte di Pier Paolo Pasolini.
La mostra sarà, inoltre, arricchita nei prossimi giorni dall’arrivo di un'importante opera attribuita all’artista: la «Maddalena in estasi».
«Di questo capolavoro – ha raccontato Vittorio Sgarbi in conferenza stampa - esistono diverse copie, al Mart arriverà da Londra quella che a parere mio e di molti importanti studiosi è l'originale, la più bella versione conosciuta e recentemente ritrovata in una collezione privata».
In contemporanea sono visibili due nuovi progetti outdoor, ubicati rispettivamente nella piazza ideata da Mario Botta e nel parcheggio sotterraneo: «Sol Invictus» di Luciano e Ivan Zanoni e «Twingo Monument» di Daniele Nicolosi. Proseguono, inoltre, i focus espositivi dedicati a Nicola Samorì, Luciano Ventrone, Guido Iannuzzi e Velasco Vitali.
Nei prossimi giorni, il Mart aprirà anche le altre sue sedi: martedì 19 toccherà alla Galleria civica di Trento, dove è allestita una mostra sull'architetto trentino Gian Leo Salvotti; da mercoledì 20 saranno, invece, fruibili gli spazi della Casa d'arte futurista Depero e di Palazzo delle Albere, dove si inaugurerà una rassegna dedicata all'artista trentino Umberto Moggioli
Nonostante la gioia per la riapertura, il Mart è consapevole che gran parte del suo pubblico non potrà recarsi a Rovereto e a Trento, visto il divieto di spostarsi tra le regioni, e che la continuità dell’offerta espositiva è legata alla permanenza in zona gialla e al mantenimento dell’indice Rt sotto l’1 (questo, forse, è il vulnus più grande delle modalità di riapertura scelte dal Governo Conte, insieme con l'obbligo di chiusura dei musei nelle giornate di sabato e domenica). 
Proseguiranno, pertanto, le attività digitali. Per la grande mostra dedicata a Giovanni Boldini è già on-line l'audiogiuda gratuita disponibile sulla piattaforma izi.travel o sull'omonima app. Si tratta di un percorso in dieci tappe che ripercorre la vita del celebre ritrattista ferrarese; la narrazione è intervallata da cinque brani musicali composti per altrettante opere dal pianista e compositore Cesare Picco e dal violinista Luca Giardini
Nei prossimi giorni verrà pubblicata anche una speciale video visita guidata condotta da Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, e non mancheranno altre sorprese e contenuti culturali.
Da IGTV a Facebook, i follower del Mart potranno, inoltre, approfondire la conoscenza del museo attraverso la tecnologia di Google Art Camera, dialogando con Alexa, l’assistente vocale di Amazon, o esplorando il museo su Messenger e Telegram. Anche Spotify permetterà di conoscere il Mart in un modo inedito e differente, attraverso playlist settimanali.
I biglietti di accesso al museo trentino sono acquistabili on-line sul sito https://biglietti.mioticket.it/, gli ingressi verranno contingentati, il distanziamento fisico garantito e la temperatura misurata. Sicurezza e bellezza si uniscono, dunque, nelle sale del Mart, uno dei primi musei italiani a riaprire i battenti nella giornata di lunedì 18 gennaio insieme ai siti archeologici di Pompei ed Ercolano, alla Reggia di Caserta, alla rete fiorentina dei Musei civici, al Museo e Real Bosco di Capodimonte, al Museo nazionale di Matera, al MACTE – Museo di arte contemporanea di Termoli (che propone un nuovo allestimento della sua collezione permanente) e molti altri spazi. Si spera che queste riaperture siano – per usare le parole del ministro Dario Franceschini- «un primo passo, un piccolo passo» verso la ripartenza dell’intero settore culturale, uno dei più penalizzati dalla pandemia.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Giovanni Boldini, Giovane donna in déshabillé (La toilette), 1880 ca.Collezione privata; [fig. 2] Giovanni Boldini, La treccia bionda, 1891 ca.. Galleria d'Arte Moderna, Milano; [Figg. 3, 4 e 5] Allestimento della mostra su Boldini al Mart di Rovereto. Foto di Jacopo Salvi; [fig. 6] Caravaggio (Michelangelo Merisi), Seppellimento di Santa Lucia, 1608 ca.. Fondo Edifici di Culto, Ministero dell'Interno

Informazioni utili

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