Dopo mesi di restrizioni e chiusure su tutto il territorio nazionale, quella dal 26 aprile al 2 maggio è stata la settimana della riapertura per i luoghi della cultura e dello spettacolo.
In base a quanto indicato del decreto legge approvato nella giornata del 21 aprile dal Consiglio dei Ministri, in zona gialla il pubblico è potuto tornato a visitare mostre e a vedere spettacoli in presenza.
Per quanto riguarda i musei, la novità principale riguarda il fine settimana: riaprono su prenotazione on-line o telefonica (che deve avvenire almeno un giorno prima) le porte di pinacoteche, sedi espositive, parchi archeologici, complessi monumentali e mostre.
Questa settimana «Fogli d'arte» ha raccontato, sulla pagina Facebook, le riaperture della Galleria Borghese di Roma, della Collezione Peggy Guggenheim e delle Gallerie dell'Accademia a Venezia, di Punta delle Conterie a Murano, del Mart di Rovereto, del Pirelli HangarBicocca (che è anche hub vaccinale), del Museo Poldi Pezzoli a Milano, dei Musei reali a Torino, del Magazzino delle Idee di Trieste. E ancora dell'Istituzione Bologna Musei (dove ritornano visitabili le mostre «Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte» e «Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia»), della «Cattedrale dell’immagine» al Complesso di Santo Stefano al Ponte a Firenze e della Gam di Torino (con la mostra «Ritratti d’oro e d’argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia»).
Con il ritorno della zona gialla, sono finalmente state inaugurate anche le mostre «Dante. La visione» a Forlì (nella foto di copertina: Henry James Holiday, «Dante Alighieri», 1875 circa. Matita, acquerello e gomma arabica su carta, 63,5 x 49,5 cm. Collezione privata c/o Christie’s) e «L'arca del vetro» a Venezia, oltre al progetto «Venere divina» a Mantova e alla rassegna «Le signore dell'arte» al Palazzo Reale di Milano. Anche la prossima settimana sarà ricca di riaperture, a partire da quella - attesa - della Pinacoteca di Brera, in agenda per la giornata del 4 maggio.
Il 29 aprile è stata la Giornata internazionale della danza e l'abbiamo ricordata con il progetto «Danza e danze», curato da Vittoria Cappelli e Monica Ratti, per la terza edizione di «Dancin’Bo» (sulla pagina Facebook @foglidarte si può vedere un video con la performance di Carlo Massari alle Collezioni d'arte di Palazzo Accursio a Bologna).
In questi primi giorni di primavera l'arte può essere anche vissuta all'aperto: è il caso di Cinisello Balsamo con la mostra «Tana libera tutti! Fotografie dalle collezioni del Mufoco».
Buona lettura! A domani, domenica 2 maggio, con le #notizieinpillole dedicate alla riapertura del Piccolo Teatro di Milano.
Il Trentino festeggia la riapertura dei luoghi della cultura con un'iniziativa speciale. Nella prima domenica da zona gialla, il 2 maggio, i musei pubblici e in convenzione saranno a ingresso gratuito, previa prenotazione on-line o telefonica. Per l'occasione il Mart di Rovereto anticipa l'inaugurazione della mostra «Picasso, de Chirico e Dalí. Dialogo con Raffaello», a cura di Beatrice Avanzi e Victoria Noel-Johnson, la cui conferenza stampa di presentazione, in programma alle ore 12, sarà visibile sulla pagina Facebook del museo. Il presidente Vittorio Sgarbi illustrerà l'esposizione, in programma fino al 29 agosto, che allinea un centinaio di capolavori provenienti da alcuni tra i principali musei internazionali, come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Musée national Picasso di Parigi e la Fundació Gala-Salvador Dalí di Figueres.
La rassegna si configura come uno studio inedito e approfondito sul modo in cui l'arte di Raffello ha influenzato tre dei più importanti protagonisti del XX secolo: Picasso, de Chirico, Dalí. «Seppur in maniera del tutto indipendente, - si legge nella nota stampa - i tre artisti furono ispirati dalla lezione del pittore urbinate di cui studiarono, citarono, interpretarono l'opera lungo tutto l’arco delle loro carriere. De Chirico dichiarò apertamente la sua ammirazione per Raffaello, considerandolo un riferimento per l'elaborazione della poetica metafisica e per la successiva stagione classicista, anche Dalí non fece mistero della sua considerazione per il maestro, un mito a cui guardò sin dagli anni giovanili e che, nel secondo Dopoguerra, gli suggerì straordinarie rielaborazioni. Picasso, al contrario, non confessò mai il suo incontro diretto con l'opera dell’Urbinate; tuttavia quest'ultimo appare all'origine di alcuni suoi capolavori e gli ispirò un'irriverente serie di acqueforti sul tema di Raffello e la Fornarina».
Al Mart, nella stessa giornata, sarà possibile vedere anche la mostra «Giovanni Boldini. Il piacere», prorogata fino al 29 agosto: una carrellata di opere che restituiscono il fascino senza tempo di una società raffinata ed elegante come fu quella della Parigi fin de siècle e che permettono di ricostruire i rapporti dell’artista con il poeta Gabriele d’Annunzio e la «divina marchesa» Luisa Casati.
Al museo trentino sono, inoltre, in corso due focus: «Leonardo Cremonini e Karl Plattner. I pittori della solitudine», storia dell'amicizia tra due artisti nella Milano del secondo Dopoguerra, e «Wainer Vaccari», mostra sui legami tra la pittura colta e virtuosa del modenese con l'opera di Raffaello, del quale ha reinterpretato alcuni suoi capolavori come il «Ritratto di giovane uomo», trafugato durante il secondo conflitto mondiale e oggi perduto.
Per informazioni: http://www.mart.tn.it/.
[Nella foto: Raffaello Sanzio, Autoritratto, 1505-1506. Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture, Firenze]
2. LA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM DI VENEZIA RIAPRE CON UN OMAGGIO AGLI ARTISTI VENEZIANI E VENETI
3. TERRE BORROMEO: RIAPRONO IL PARCO PALLAVICINO E LA ROCCA DI ANGERA
6.MILANO, CHEN ZHEN E NEÏL BELOUFA PER LA RIAPERTURA DI PIRELLI HANGARBICOCCA
La rassegna si configura come uno studio inedito e approfondito sul modo in cui l'arte di Raffello ha influenzato tre dei più importanti protagonisti del XX secolo: Picasso, de Chirico, Dalí. «Seppur in maniera del tutto indipendente, - si legge nella nota stampa - i tre artisti furono ispirati dalla lezione del pittore urbinate di cui studiarono, citarono, interpretarono l'opera lungo tutto l’arco delle loro carriere. De Chirico dichiarò apertamente la sua ammirazione per Raffaello, considerandolo un riferimento per l'elaborazione della poetica metafisica e per la successiva stagione classicista, anche Dalí non fece mistero della sua considerazione per il maestro, un mito a cui guardò sin dagli anni giovanili e che, nel secondo Dopoguerra, gli suggerì straordinarie rielaborazioni. Picasso, al contrario, non confessò mai il suo incontro diretto con l'opera dell’Urbinate; tuttavia quest'ultimo appare all'origine di alcuni suoi capolavori e gli ispirò un'irriverente serie di acqueforti sul tema di Raffello e la Fornarina».
Al Mart, nella stessa giornata, sarà possibile vedere anche la mostra «Giovanni Boldini. Il piacere», prorogata fino al 29 agosto: una carrellata di opere che restituiscono il fascino senza tempo di una società raffinata ed elegante come fu quella della Parigi fin de siècle e che permettono di ricostruire i rapporti dell’artista con il poeta Gabriele d’Annunzio e la «divina marchesa» Luisa Casati.
Al museo trentino sono, inoltre, in corso due focus: «Leonardo Cremonini e Karl Plattner. I pittori della solitudine», storia dell'amicizia tra due artisti nella Milano del secondo Dopoguerra, e «Wainer Vaccari», mostra sui legami tra la pittura colta e virtuosa del modenese con l'opera di Raffaello, del quale ha reinterpretato alcuni suoi capolavori come il «Ritratto di giovane uomo», trafugato durante il secondo conflitto mondiale e oggi perduto.
Per informazioni: http://www.mart.tn.it/.
[Nella foto: Raffaello Sanzio, Autoritratto, 1505-1506. Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture, Firenze]
Edmondo Bacci, Tancredi Parmeggiani, Giuseppe Santomaso ed Emilio Vedova: sono questi quattro protagonisti della scena artistica veneziana e nazionale del Secondo dopoguerra, artisti sostenuti e collezionati da Peggy Guggenheim durante il trentennio trascorso in laguna, ad accogliere i visitatori, con le loro forme energiche e i loro colori esplosivi, nel rinnovato percorso espositivo di Palazzo Venier dei Leoni a Venezia.
Il museo, diretto da Karole P. B. Vail, rende così omaggio ai milleseicento anni della Serenissima. Al fianco di questi lavori è possibile ammirare da mercoledì 28 aprile anche opere di Marina Apollonio e Alberto Biasi, esponenti dell’Arte cinetica e Op art, genere che interessò particolarmente la collezionista americana nel corso degli anni ’60.
Nel giardino delle sculture, cuore verde della Collezione Peggy Guggehmein, ora in piena fioritura, un rinnovato riallestimento dà il benvenuto ai visitatori con l’«Anfora-frutto» di Jean Arp, ora al centro del cortile principale, in dialogo con due austere «donne» di Alberto Giacometti: «Donna in piedi (Donna Leoni)» e «Donna che cammina». Testimoni di questo colloquio ideale sono «Tauromachia» di Germaine Richier e «Sfera n. 3» di Arnaldo Pomodoro, mentre accanto all’iconico gazebo dove Peggy Guggenheim amava fare colazione ora si trovano «Giovane donna a forma di fiore» di Max Ernst e «Colloquio mitico» di Pietro Consagra.
Dopo la chiusura a causa della pandemia, la Collezione Peggy Guggenheim riapre i cancelli sei giorni la settimana, dal mercoledì al lunedì, dalle ore 10 alle ore 18. L’accesso è su prenotazione on-line obbligatoria effettuabile sul sito guggenheim-venice.it, ed è contingentato per fasce orarie nel rispetto della normativa per il contenimento del Covid-19. Il sabato e nei giorni festivi è necessario prenotare on-line o telefonicamente ai numeri 041.2405419/440 con almeno un giorno di anticipo rispetto alla data della propria visita, come da attuali disposizioni governative. I soci e i visitatori che hanno diritto all’ingresso gratuito possono prenotare il proprio ingresso scrivendo a prenotazioni@guggenheim-venice.it o telefonando allo 041.2405419/440, specificando giorno e fascia oraria.
Il Museum Shop esterno, che si trova lungo la fondamenta che porta all’ingresso del museo, seguirà giorni e orari di apertura della collezione, mentre il Museum Cafè sarà aperto dalle ore 10 alle ore 17, con servizio di caffetteria.
Durante i mesi di chiusura, il museo ha continuato a dialogare a distanza con il proprio pubblico attraverso molte attività social e digital, che continueranno anche in maggio con tre lezioni di storia dell’arte in inglese, a cura di Ellen McBreen, co-curatrice della mostra «Migrating Objects». Il primo appuntamento, in programma lunedì 10, sarà aperto al pubblico, mentre le successive dedicate ai soci del museo.
Informazioni su www.guggenheim-venice.it.
[Nelle foto: ©Collezione Peggy Guggenheim. Photo Matteo De Fina]
3. TERRE BORROMEO: RIAPRONO IL PARCO PALLAVICINO E LA ROCCA DI ANGERA
Lunedì 26 aprile «Terre Borromeo» ha inaugurato la stagione 2021. Sono tornati ad accogliere i visitatori e i turisti il Parco Pallavicino, nella cittadina piemontese di Stresa, e la Rocca di Angera, sul versante lombardo del Lago Maggiore. È rimandato, invece, di qualche giorno il via della stagione per le Isole Borromee (Bella e Madre), che apriranno giardini e palazzi nei week-end di maggio, a partire da sabato 1.
Ad Angera gli amanti della cultura sono potuti tornare a visitare la Rocca, con lo splendore dei suoi affreschi trecenteschi, con l'eleganza dei ritratti, delle tele e degli arredi del casato Borromeo, con il singolare Museo della Bambola e del Giocattolo (il più grande d’Europa del genere) e con l'incantevole giardino medievale. che proprio in questi mesi è nel cuore delle sue fioriture.
Con l'estate alle porte e il desiderio di vita all’aria aperta, una gita immancabile per gli amanti della natura è invece, quella a Parco Pallavicino, dove grandi e bambini potranno conoscere i nuovi arrivati fra oltre cinquanta specie di mammiferi e volatili: il maialino «Bacon», gli asinelli nani e le galline olandesi dette anche «ciuffate» per la particolare foggia del ciuffo di piume che ricopre completamente la loro testa.
La stagione si concluderà il 1° novembre. Per informazioni sugli orari, che potrebbero cambiare in base all'evolversi delle disposizioni governative per il contenimento della pandemia da Coronavirus si consiglia di visionare il sito web www.isoleborromee.it o di contattare il call center al numero 0323.933478). È fortemente consigliato raggiungere le varie destinazioni di «Terre Borromeo» già muniti di biglietto, acquistabile tramite la piattaforma booking.isoleborromee.it.
Ad Angera gli amanti della cultura sono potuti tornare a visitare la Rocca, con lo splendore dei suoi affreschi trecenteschi, con l'eleganza dei ritratti, delle tele e degli arredi del casato Borromeo, con il singolare Museo della Bambola e del Giocattolo (il più grande d’Europa del genere) e con l'incantevole giardino medievale. che proprio in questi mesi è nel cuore delle sue fioriture.
Con l'estate alle porte e il desiderio di vita all’aria aperta, una gita immancabile per gli amanti della natura è invece, quella a Parco Pallavicino, dove grandi e bambini potranno conoscere i nuovi arrivati fra oltre cinquanta specie di mammiferi e volatili: il maialino «Bacon», gli asinelli nani e le galline olandesi dette anche «ciuffate» per la particolare foggia del ciuffo di piume che ricopre completamente la loro testa.
La stagione si concluderà il 1° novembre. Per informazioni sugli orari, che potrebbero cambiare in base all'evolversi delle disposizioni governative per il contenimento della pandemia da Coronavirus si consiglia di visionare il sito web www.isoleborromee.it o di contattare il call center al numero 0323.933478). È fortemente consigliato raggiungere le varie destinazioni di «Terre Borromeo» già muniti di biglietto, acquistabile tramite la piattaforma booking.isoleborromee.it.
[Nell'immagine: Museo della Bambola. Angera (Varese), Rocca Borromeo. Foto di Ursula Di Chito]
4. ROMA, ALLA GALLERIA BORGHESE DUE SETTIMANE DI EVENTI SPECIALI
Tra i primi musei in Italia a riaprire, nella giornata di lunedì 26 aprile, c'è stata la Galleria Borghese di Roma, che ha in programma due settimane di eventi speciali per il suo pubblico. Tutte le mattine, alle ore 12, la direttrice Francesca Cappelletti, in alternanza con uno storico dell’arte o un restauratore del museo, presenterà due opere della collezione, recentemente sottoposte a interventi diagnostici e di restauro: «Minerva in atto di abbigliarsi» di Lavinia Fontana (nella foto) e «Venere che benda Amore» di Tiziano.
Il primo dipinto, attualmente esposto al pubblico in Sala X, è stato oggetto di interventi di riqualificazione che hanno consentito una rimozione calibrata e graduale degli strati più superficiali, sino ad arrivare al recupero della cromìa originale. Il quadro è stato, quindi, riallestito nel percorso di visita accanto ad altre opere con figure femminili, come in una ideale ricostituzione di un «Camerino delle Veneri».
A maggio, alle raffigurazioni della dea presenti in galleria sarà anche dedicata una rassegna di brevi video, nei quali la direttrice Francesca Cappelletti approfondirà i vari aspetti iconografici.
L'opera di Tiziano, che è esposta in sala XX, è stata, invece, oggetto di una campagna di indagini con l’obiettivo di aggiornare gli esiti delle ricerche scientifiche condotte agli inizi degli anni Novanta, in cui affiorò, appena sotto l’immagine attuale, un’altra figura. La campagna diagnostica ha così reso più leggibile la persona posta al centro del dipinto, una donna di spalle, ma con il volto ruotato verso lo spettatore, che reca una canestra, realizzata dall’artista nella prima stesura del dipinto, dove ora c’è il cielo e il paesaggio. Per la prima volta è stato, inoltre, possibile esplorare aspetti inediti della realizzazione dell’opera come la presenza di una quadrettatura, nell’angolo superiore destro, che doveva scandire in settori regolari la superficie da dipingere, e le tracce di un rapido disegno a carboncino.
In via del tutto eccezionale, durante la prima settimana, il museo sarà aperto dal lunedì alla domenica. Successivamente tornerà in vigore l’orario consueto: dal martedì alla domenica, dalle ore 9:00 alle 19:00. La prenotazione è obbligatoria, sul sito ufficiale della galleria www.galleriaborghese.beniculturali.it.
5. A BOLOGNA L’ARTE COREUTICA VA IN SCENA AL MUSEO
A Bologna la danza ha un palcoscenico d’eccezione: i musei cittadini. Durante la chiusura al pubblico imposta dalla pandemia per il Coronavirus, le Collezioni comunali d'arte di Palazzo Accursio, il Mambo e i musei civici Archeologico e Medievale hanno aperto le porte al progetto «Danza e danze», curato da Vittoria Cappelli e Monica Ratti, per la terza edizione di «Dancin’Bo».
Quella che era una manifestazione con coreografie e performance itineranti per il centro della città felsinea si è trasformata, nel marzo 2021, in una trasmissione per la web tv bolognese Sport2u e in una serie di videoclip che hanno fatto risuonare musica e poesia del gesto nella quotidianità straniante di quattro cornici museali di grande fascino, nel silenzio assordante di spazi privati dei loro visitatori.
Complessivamente i video girati nei musei sono otto, di cui cinque – tre alle Collezioni comunali d’arte e due al Mambo – sono stati prodotti da «Avvertenze generali». Mentre i restanti, ambientati all’Archeologico e al Medioevale, sono stati realizzati, sotto la guida di Vittoria Capelli, da giovani talenti delle scuole di danza «Flash Dance Academy» (Bologna) e «Nuovo Laboratorio Danza».
Nelle varie performance il processo creativo e performativo dell’arte coreutica ha creato suggestive contaminazioni con le caratteristiche di ogni contesto museale. «Le forme espressive dei movimenti e dei corpi degli interpreti – affermano all’Istituzione Bologna Musei - si sono lasciate ispirare e stupire dall'esplorazione di questi luoghi dall'identità fortemente connotata, utilizzandone spesso gli elementi strutturali come strumenti drammaturgici e narrativi decisivi».
I video saranno diffusi sui canali di comunicazione dei musei coinvolti, a cominciare da quelli social, e attraverso i monitor informativi posizionati nei rispettivi ingressi. Informazioni su www.museibologna.it.
Quella che era una manifestazione con coreografie e performance itineranti per il centro della città felsinea si è trasformata, nel marzo 2021, in una trasmissione per la web tv bolognese Sport2u e in una serie di videoclip che hanno fatto risuonare musica e poesia del gesto nella quotidianità straniante di quattro cornici museali di grande fascino, nel silenzio assordante di spazi privati dei loro visitatori.
Complessivamente i video girati nei musei sono otto, di cui cinque – tre alle Collezioni comunali d’arte e due al Mambo – sono stati prodotti da «Avvertenze generali». Mentre i restanti, ambientati all’Archeologico e al Medioevale, sono stati realizzati, sotto la guida di Vittoria Capelli, da giovani talenti delle scuole di danza «Flash Dance Academy» (Bologna) e «Nuovo Laboratorio Danza».
Nelle varie performance il processo creativo e performativo dell’arte coreutica ha creato suggestive contaminazioni con le caratteristiche di ogni contesto museale. «Le forme espressive dei movimenti e dei corpi degli interpreti – affermano all’Istituzione Bologna Musei - si sono lasciate ispirare e stupire dall'esplorazione di questi luoghi dall'identità fortemente connotata, utilizzandone spesso gli elementi strutturali come strumenti drammaturgici e narrativi decisivi».
I video saranno diffusi sui canali di comunicazione dei musei coinvolti, a cominciare da quelli social, e attraverso i monitor informativi posizionati nei rispettivi ingressi. Informazioni su www.museibologna.it.
Chen Zhen (Shanghai, 1955 – Parigi, 2000) e Neïl Beloufa (Parigi, 1984) sono i due artisti che segnano la ripartenza del Pirelli HangarBicocca di Milano, in seguito al Decreto legge, entrato in vigore lo scorso 26 aprile, che consente la riapertura dei luoghi della cultura in tutta Italia, in zona gialla. Da giovedì 29 aprile la fondazione diretta da Vicente Todolí «riapre le porte al pubblico garantendo – si legge nella nota stampa - un’esperienza di visita in sicurezza e una visione integrale delle opere».
Nei prossimi mesi saranno, invece, temporaneamente sospese le visite all’installazione site-specific «I sette palazzi celesti» (2004-2015) di Anselm Kiefer. L’intera area in cui sorge la monumentale opera è stata a disposizione della Regione Lombardia e verranno destinati ad hub vaccinale, curato da Asst - Azienda socio sanitaria territoriale di Milano Nord.
La mostra di Chen Zhen, intitolata «Short-circuits», che è stata prorogata fino al 6 giugno, riunisce per la prima volta oltre venti installazioni su larga scala, realizzate tra il 1991 e il 2000, nelle Navate e nel Cubo di Pirelli HangarBicocca. La globalizzazione e il consumismo, il superamento dell’egemonia dei valori occidentali, l'arte intesa come cura e purificazione dalla malattia, e l’incontro tra differenti culture sono alcune delle tematiche affrontate dall’artista cinese.
«Digital Mourning», la personale di Neïl Beloufa presentata nello Shed e prorogata fino al 9 gennaio, si configura come una nuova e complessa installazione multimediale che emula lo scenario di un «parco dei divertimenti».
La programmazione di Pirelli HangarBicocca proseguirà, dal 15 luglio al 20 febbraio, con la mostra «Breath Ghosts Blind», una summa di trent’anni di attività di Maurizio Cattelan (Padova, 21 settembre 1960).
Rafforzando l’impegno a rendere l’arte accessibile a tutti, Pirelli HangarBicocca continuerà a garantire la gratuità dell’ingresso, nei consueti orari di apertura (da giovedì a domenica, dalle ore 10:30 alle ore 20:30), offrendo un nuovo sistema di prenotazione obbligatoria sul sito https://pirellihangarbicocca.org/.
Nei prossimi mesi saranno, invece, temporaneamente sospese le visite all’installazione site-specific «I sette palazzi celesti» (2004-2015) di Anselm Kiefer. L’intera area in cui sorge la monumentale opera è stata a disposizione della Regione Lombardia e verranno destinati ad hub vaccinale, curato da Asst - Azienda socio sanitaria territoriale di Milano Nord.
La mostra di Chen Zhen, intitolata «Short-circuits», che è stata prorogata fino al 6 giugno, riunisce per la prima volta oltre venti installazioni su larga scala, realizzate tra il 1991 e il 2000, nelle Navate e nel Cubo di Pirelli HangarBicocca. La globalizzazione e il consumismo, il superamento dell’egemonia dei valori occidentali, l'arte intesa come cura e purificazione dalla malattia, e l’incontro tra differenti culture sono alcune delle tematiche affrontate dall’artista cinese.
«Digital Mourning», la personale di Neïl Beloufa presentata nello Shed e prorogata fino al 9 gennaio, si configura come una nuova e complessa installazione multimediale che emula lo scenario di un «parco dei divertimenti».
La programmazione di Pirelli HangarBicocca proseguirà, dal 15 luglio al 20 febbraio, con la mostra «Breath Ghosts Blind», una summa di trent’anni di attività di Maurizio Cattelan (Padova, 21 settembre 1960).
Rafforzando l’impegno a rendere l’arte accessibile a tutti, Pirelli HangarBicocca continuerà a garantire la gratuità dell’ingresso, nei consueti orari di apertura (da giovedì a domenica, dalle ore 10:30 alle ore 20:30), offrendo un nuovo sistema di prenotazione obbligatoria sul sito https://pirellihangarbicocca.org/.
[Nella foto: Chen Zhen, «Il rito sospeso / bagnato», 1991. Installation view, Pirelli HangarBicocca, Milan, 2020. Collezione privata, Cortesia de Sarthe Gallery, Hong Kong. © Chen Zhen di ADAGP, Parigi. Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milan. Photo: Agostino Osio]
10. A FIRENZE RIAPRE LA MOSTRA IMMERSIVA «VAN GOGH E I MALEDETTI»
7. UN NUOVO ALLESTIMENTO PER LA RIAPERTURA DEI MUSEI REALI DI TORINO
Numerose sono le novità che attendono i visitatori dei Musei Reali di Torino. Da martedì 27 aprile il pubblico può finalmente ammirare l’altare della Cappella della Sindone, progettato tra il 1688 e il 1694 dall’ingegnere Antonio Bertola e restituito alla comunità dopo una complessa opera di restauro, durata ventiquattro anni.
Durante la chiusura per il contenimento dell'epidemia da Coronavirus, il percorso di visita è stato arricchito con la carrozza Mylord (nella foto) di Vittorio Emanuele II, appartenente alle Collezioni presidenziali del Quirinale. Il mezzo di trasporto è stato collocato nella Rotonda dell’Armeria reale, a pochi passi dalla loggia dalla quale Carlo Alberto annunciò, il 4 marzo 1848, la promulgazione dello Statuto. Per l'occasione negli stessi spazi viene presentato il nuovo allestimento «Le armi del Re», una selezione di ventuno oggetti di notevole pregio e importanza storica, recentemente restaurati, che facevano parte delle ricche raccolte personali di Vittorio Emanuele II. Si tratta di bandiere, uniformi, onorificenze e altri oggetti strettamente personali, doni diplomatici, fucili e coltelli, oltre a due armature giapponesi, donate al sovrano dall’imperatore Meiji nel 1869 e nel 1871, in seguito alla firma del trattato di amicizia e commercio che apriva le relazioni diplomatiche tra il Regno d’Italia e l’Impero giapponese.
Tante sono le mostre in programma in questi giorni, a partire da «Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude» e «Capa in color», con oltre centocinquanta immagini a colori di Robert Capa, presentate per la prima volta in Italia. Nelle sale dedicate ai pittori caravaggeschi della Galleria Sabauda, i visitatori avranno, inoltre, modo di contemplare il dipinto «San Giovanni Battista» di Caravaggio, realizzato tra il 1604 e il 1606 e proveniente dalle Gallerie nazionali di arte antica di Roma; mentre le vetrine del Medagliere Reale ospitano il percorso speciale «Il volto delle donne. L’altra faccia della Storia».
Con la riapertura del museo riprendono anche le visite guidate: da venerdì 30 a domenica 2 maggio (alle ore 10, 11, 12, 15, 16 e 17) è in programma la visita all’Appartamento dei Principi di Piemonte al secondo piano di Palazzo Reale, con il suggestivo affaccio sul terrazzo dal quale ammirare i Giardini Reali e piazza Castello.
Nella prima settimana di apertura, dal 27 aprile al 2 maggio, il percorso di visita comprenderà il Palazzo Reale con l’Armeria, la Cappella della Sindone, il primo piano della Galleria Sabauda e i Giardini Reali, in cui concedersi un momento speciale di relax o una passeggiata tra giochi prospettici e sculture immerse nel verde. Da martedì 4 maggio, il percorso tornerà a comprendere anche il secondo piano della Galleria Sabauda e la sezione Torino del Museo di antichità.
Il complesso museale nel cuore di Torino aprirà le sue porte dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 19:00. Nel fine settimana è obbligatorio prenotare l’ingresso entro la mezzanotte del giorno precedente la visita. I biglietti sono acquistabili online tramite sul sito www.coopculture.it oppure chiamando il numero 011.19560449. Per informazioni è possibile scrivere a info.torino@coopculture.it.
Durante la chiusura per il contenimento dell'epidemia da Coronavirus, il percorso di visita è stato arricchito con la carrozza Mylord (nella foto) di Vittorio Emanuele II, appartenente alle Collezioni presidenziali del Quirinale. Il mezzo di trasporto è stato collocato nella Rotonda dell’Armeria reale, a pochi passi dalla loggia dalla quale Carlo Alberto annunciò, il 4 marzo 1848, la promulgazione dello Statuto. Per l'occasione negli stessi spazi viene presentato il nuovo allestimento «Le armi del Re», una selezione di ventuno oggetti di notevole pregio e importanza storica, recentemente restaurati, che facevano parte delle ricche raccolte personali di Vittorio Emanuele II. Si tratta di bandiere, uniformi, onorificenze e altri oggetti strettamente personali, doni diplomatici, fucili e coltelli, oltre a due armature giapponesi, donate al sovrano dall’imperatore Meiji nel 1869 e nel 1871, in seguito alla firma del trattato di amicizia e commercio che apriva le relazioni diplomatiche tra il Regno d’Italia e l’Impero giapponese.
Tante sono le mostre in programma in questi giorni, a partire da «Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude» e «Capa in color», con oltre centocinquanta immagini a colori di Robert Capa, presentate per la prima volta in Italia. Nelle sale dedicate ai pittori caravaggeschi della Galleria Sabauda, i visitatori avranno, inoltre, modo di contemplare il dipinto «San Giovanni Battista» di Caravaggio, realizzato tra il 1604 e il 1606 e proveniente dalle Gallerie nazionali di arte antica di Roma; mentre le vetrine del Medagliere Reale ospitano il percorso speciale «Il volto delle donne. L’altra faccia della Storia».
Con la riapertura del museo riprendono anche le visite guidate: da venerdì 30 a domenica 2 maggio (alle ore 10, 11, 12, 15, 16 e 17) è in programma la visita all’Appartamento dei Principi di Piemonte al secondo piano di Palazzo Reale, con il suggestivo affaccio sul terrazzo dal quale ammirare i Giardini Reali e piazza Castello.
Nella prima settimana di apertura, dal 27 aprile al 2 maggio, il percorso di visita comprenderà il Palazzo Reale con l’Armeria, la Cappella della Sindone, il primo piano della Galleria Sabauda e i Giardini Reali, in cui concedersi un momento speciale di relax o una passeggiata tra giochi prospettici e sculture immerse nel verde. Da martedì 4 maggio, il percorso tornerà a comprendere anche il secondo piano della Galleria Sabauda e la sezione Torino del Museo di antichità.
Il complesso museale nel cuore di Torino aprirà le sue porte dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 19:00. Nel fine settimana è obbligatorio prenotare l’ingresso entro la mezzanotte del giorno precedente la visita. I biglietti sono acquistabili online tramite sul sito www.coopculture.it oppure chiamando il numero 011.19560449. Per informazioni è possibile scrivere a info.torino@coopculture.it.
8. LE GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA RIAPRONO IL CORRIDOIO PALLADIANO
Le Gallerie dell’Accademia di Venezia hanno riaperto con una novità. Mercoledì 28 aprile è stato riconsegnato alla visita, dopo due anni di chiusura, il Corridoio palladiano, oggetto di un complesso lavoro di restauro curato da Renata Casarin, segretariato regionale del MiC per il Veneto, che ha coinvolto anche gli architetti Luigi Girardini, Francesco Trovò e Ilaria Cavaggioni.
Questa «restituzione» permetterà, al momento, il reintegro della circolarità di visita (anche in funzione anti-Covid), evitando l’interferenza dei flussi dei visitatori nelle sale. Di grande rilievo sarà, inoltre, il ripristino del percorso di visita per le persone diversamente abili.
La fruizione del corridoio palladiano, al momento non ancora abitata da opere d’arte, sarà un’anteprima. Gli interventi di riallestimento, che verranno avviati a breve nelle sale di quest’area del museo, porteranno poi, via via, all’apertura di nuove sezioni come una sala dedicata alla ricostruzione del soffitto di Palazzo Corner Spinelli, dipinto da Giorgio Vasari e ricomposto dopo trent’anni di ricerche, una stanza con le tele dei Bassano e un ambiente destinato all’esposizione, a scadenza regolare, dei capolavori grafici del Gabinetto dei disegni, una delle collezioni più ricche in Italia, con ben venti lavori di Leonardo Da Vinci.
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta alle ore 12:00; mentre alle ore 10:00 il direttore Giulio Manieri Elia ha accolto i primi visitatori e li ha condotti lungo le sale del museo per un prezioso momento di incontro e approfondimento sulla collezione.
La Galleria dell’Accademia sarà aperta con i seguenti orari: il lunedì, dalle ore 8:15 alle ore 14:00, e dal martedì alla domenica, dalle ore 8:15 alle ore 19:15; il sabato e la domenica l’accesso sarà consentito solo su prenotazione come da attuali disposizioni governative.
Informazioni su www.gallerieaccademia.it.
Per informazioni: www.museireali.beniculturali.it.
Questa «restituzione» permetterà, al momento, il reintegro della circolarità di visita (anche in funzione anti-Covid), evitando l’interferenza dei flussi dei visitatori nelle sale. Di grande rilievo sarà, inoltre, il ripristino del percorso di visita per le persone diversamente abili.
La fruizione del corridoio palladiano, al momento non ancora abitata da opere d’arte, sarà un’anteprima. Gli interventi di riallestimento, che verranno avviati a breve nelle sale di quest’area del museo, porteranno poi, via via, all’apertura di nuove sezioni come una sala dedicata alla ricostruzione del soffitto di Palazzo Corner Spinelli, dipinto da Giorgio Vasari e ricomposto dopo trent’anni di ricerche, una stanza con le tele dei Bassano e un ambiente destinato all’esposizione, a scadenza regolare, dei capolavori grafici del Gabinetto dei disegni, una delle collezioni più ricche in Italia, con ben venti lavori di Leonardo Da Vinci.
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta alle ore 12:00; mentre alle ore 10:00 il direttore Giulio Manieri Elia ha accolto i primi visitatori e li ha condotti lungo le sale del museo per un prezioso momento di incontro e approfondimento sulla collezione.
La Galleria dell’Accademia sarà aperta con i seguenti orari: il lunedì, dalle ore 8:15 alle ore 14:00, e dal martedì alla domenica, dalle ore 8:15 alle ore 19:15; il sabato e la domenica l’accesso sarà consentito solo su prenotazione come da attuali disposizioni governative.
Informazioni su www.gallerieaccademia.it.
Per informazioni: www.museireali.beniculturali.it.
9. «TANA LIBERA TUTTI!», UNA MOSTRA EN PLEIN AIR PER IL MUFOCO DI CINISELLO BALSAMO
A Cinisello Balsamo, nel Milanese, l’arte esce dal museo. Fino al 13 giugno, la piazzetta di via Frova ospita la mostra «Tana libera tutti! Fotografie dalle collezioni del Mufoco», con circa quaranta immagini stampate in grande formato, che hanno per protagonisti i bambini e la loro energia contagiosa.
Il mondo dei più piccoli, fatto di giochi, sorrisi, amicizia, vivacità, gioia e spensieratezza, scorre sotto gli occhi dei visitatori in questa carrellata di immagini, realizzate tra il Secondo dopoguerra e i primi anni del Duemila, da sette importanti autori italiani: Liliana Barchiesi, Gianni Berengo Gardin, Mario Cattaneo, Gianfranco Mazzocchi, Enzo Nocera, Federico Patellani, Klaus Zaugg.
Il percorso - che spazia dalla Napoli degli anni Cinquanta alla Milano degli anni Settanta, per giungere alla Cinisello Balsamo del 2002 - si sofferma, di volta in volta, su diversi aspetti dell’infanzia, dal tempo libero alla scuola e allo sport: tutti momenti caratterizzati da un forte senso di socialità, stretta condivisione e naturale gestualità all’interno del gruppo.
«La scelta di proseguire le fortunate esperienze passate di mostre in esterna, rendendo così l’arte accessibile a chiunque e in qualunque momento, vuole confermare – raccontano dal Mufoco – Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo - l’idea di una cultura che si fa parte integrante della crescita di una società, anche e soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria, incertezza e difficoltà diffuse».
A questa prima mostra del 2021 ne seguirà un’altra da metà giugno che coinvolgerà in maniera trasversale il pubblico intorno a un tema che non manca mai di scaldare gli animi di grandi e piccoli: il calcio.
Per informazioni: www.mufoco.org.
Il mondo dei più piccoli, fatto di giochi, sorrisi, amicizia, vivacità, gioia e spensieratezza, scorre sotto gli occhi dei visitatori in questa carrellata di immagini, realizzate tra il Secondo dopoguerra e i primi anni del Duemila, da sette importanti autori italiani: Liliana Barchiesi, Gianni Berengo Gardin, Mario Cattaneo, Gianfranco Mazzocchi, Enzo Nocera, Federico Patellani, Klaus Zaugg.
Il percorso - che spazia dalla Napoli degli anni Cinquanta alla Milano degli anni Settanta, per giungere alla Cinisello Balsamo del 2002 - si sofferma, di volta in volta, su diversi aspetti dell’infanzia, dal tempo libero alla scuola e allo sport: tutti momenti caratterizzati da un forte senso di socialità, stretta condivisione e naturale gestualità all’interno del gruppo.
«La scelta di proseguire le fortunate esperienze passate di mostre in esterna, rendendo così l’arte accessibile a chiunque e in qualunque momento, vuole confermare – raccontano dal Mufoco – Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo - l’idea di una cultura che si fa parte integrante della crescita di una società, anche e soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria, incertezza e difficoltà diffuse».
A questa prima mostra del 2021 ne seguirà un’altra da metà giugno che coinvolgerà in maniera trasversale il pubblico intorno a un tema che non manca mai di scaldare gli animi di grandi e piccoli: il calcio.
Per informazioni: www.mufoco.org.
[Nella foto: Gianni Berengo Gardin, Cinisello Balsamo, 2012]
L’ «Ave Maria» di Franz Schubert, il «Canon and Gigue in D» di Johann Pachelbel, il «Dies Irae» della «Messa da Requiem» di Giuseppe Verdi, «Le quattro stagioni» di Antonio Vivaldi, ma non sono: sono musiche che fanno parte del nostro repertorio classico quelle che compongono la colonna sonora della mostra immersiva «Van Gogh e i maledetti», che riapre sabato 1° maggio a Firenze, nella «Cattedrale dell’immagine» al Complesso di Santo Stefano al Ponte.
Realizzato da Crossmedia Group e diretto dal regista Stefano Fake, lo show multimediale si prefigge di coinvolgere emotivamente il pubblico grazie a multi-proiezioni a 360 gradi di immagini ad altissima definizione e alla diffusione in Dolby HD di un’avvincente colonna sonora originale, raccontando in maniera immediata e didattica la controversa vicenda umana e artistica del pittore olandese, uno degli artisti più celebri e amati di tutti i tempi.
Insieme a Vincent van Gogh (Zundert, 1853 – Auvers-sur-Oise, 1890), il racconto digitale, della durata di circa sessanta minuti, permette anche un viaggio nell’arte di Paul Cézanne (Aix-en-Provence 1839 – Aix-en-Provence 1906), Paul Gauguin (Parigi 1848 – Hiva Oa 1903), Henri de Toulouse-Lautrec (Albi 1864 – Saint-André-du-Bois 1901), Chaïm Soutine (Smiloviči 1893 – Parigi 1942) e il toscano Amedeo Modigliani (Livorno 1884 – Parigi 1920).
Arricchiscono l’esperienza multimediale una sezione didattico/introduttiva con infografiche e monitor, le postazioni con gli Oculus VR per sperimentare la realtà virtuale 3D di un viaggio sensoriale all’interno dei quadri e l’avvolgente caleidoscopio d’immagini della «sala degli specchi».
La mostra sarà aperta fino al prossimo 4 luglio, tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 18, con chiusura della biglietteria alle ore 17 e prenotazione obbligatoria per le giornate del sabato e della domenica, scrivendo una e-mail all’indirizzo info@vangogheimaledetti.com. I biglietti, il cui costo varia dai 13,00 per gli adulti agli 8,00 euro per i bambini dai 5 ai 12 anni, sono acquistabili alla biglietteria della mostra e tramite il portale Ticketone.
Realizzato da Crossmedia Group e diretto dal regista Stefano Fake, lo show multimediale si prefigge di coinvolgere emotivamente il pubblico grazie a multi-proiezioni a 360 gradi di immagini ad altissima definizione e alla diffusione in Dolby HD di un’avvincente colonna sonora originale, raccontando in maniera immediata e didattica la controversa vicenda umana e artistica del pittore olandese, uno degli artisti più celebri e amati di tutti i tempi.
Insieme a Vincent van Gogh (Zundert, 1853 – Auvers-sur-Oise, 1890), il racconto digitale, della durata di circa sessanta minuti, permette anche un viaggio nell’arte di Paul Cézanne (Aix-en-Provence 1839 – Aix-en-Provence 1906), Paul Gauguin (Parigi 1848 – Hiva Oa 1903), Henri de Toulouse-Lautrec (Albi 1864 – Saint-André-du-Bois 1901), Chaïm Soutine (Smiloviči 1893 – Parigi 1942) e il toscano Amedeo Modigliani (Livorno 1884 – Parigi 1920).
Arricchiscono l’esperienza multimediale una sezione didattico/introduttiva con infografiche e monitor, le postazioni con gli Oculus VR per sperimentare la realtà virtuale 3D di un viaggio sensoriale all’interno dei quadri e l’avvolgente caleidoscopio d’immagini della «sala degli specchi».
La mostra sarà aperta fino al prossimo 4 luglio, tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 18, con chiusura della biglietteria alle ore 17 e prenotazione obbligatoria per le giornate del sabato e della domenica, scrivendo una e-mail all’indirizzo info@vangogheimaledetti.com. I biglietti, il cui costo varia dai 13,00 per gli adulti agli 8,00 euro per i bambini dai 5 ai 12 anni, sono acquistabili alla biglietteria della mostra e tramite il portale Ticketone.
Per informazioni: www.vangogheimaledetti.com o https://www.facebook.com/vangogheimaledetti/.