ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 24 maggio 2013

Lombardia, nell’antico Lemine alla scoperta del Romanico

Un’immersione storica, culturale, artistica, emotiva e sensoriale nella dimensione dell’anno Mille: ecco quanto propone di vivere Il parco del Romanico, vero e proprio museo diffuso nei pressi di Bergamo, che comprende i paesi di Almenno, Barzana, Brembate Sopra, Palazzago e Roncola San Bernardo.
Itinerari a piedi e in bicicletta sul territorio, incontri culturali, spettacoli teatrali e musicali, appuntamenti con la cucina storica e tipica compongono la ricca offerta di quello che viene chiamato il sistema culturale Lemine.
A segnare la riapertura dell’area turistica, visitato la scorsa estate da oltre 40mila persone, sarà «Passiu», un oratorio poetico e musicale con Franca Grisoni e il quartetto «A voce sola», in programma per la serata di venerdì 24 maggio, alle ore 21, in apertura di «Anticolemine. Festival del Medioevo e del Rinascimento rurale», realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo di Milano.
In occasione dello spettacolo, sarà possibile ‘vivere’, per la prima volta, la chiesa romanica di san Giorgio, ad Almenno San Salvatore, godendo appieno di tutti i suoi tesori, grazie al nuovo sistema di illuminazione dell’edificio e dei suoi preziosi affreschi (datati tra il XII e il XV secolo), curato e realizzato da Rotary Club Bergamo Ovest.
Tra le altre novità della stagione 2013, va sottolineata anche la conclusione dei lavori di restauro del tempio di San Tomè, opera romanica famosa per il raro impianto architettonico circolare, che ospita la cabina di regia dell’Antenna europea del Romanico, organismo scientifico internazionale che opera, dal 2001, per la costituzione di una rete tra i principali centri dell’arte romanica italiani ed europei.
Dall’ultimo week-end di maggio e fino alla fine di ottobre, i visitatori alla ricerca di nuovi percorsi turistici potranno fare tappa nelle singole chiese della rete o percorrere gli itinerari che le uniscono, lungo antichi tracciati immersi in uno splendido scenario paesistico, tra pendii boschivi e distese di campi e vigneti.
Tutte le chiese saranno aperte a titolo gratuito (il sabato e la domenica, dalle 14.30 alle 18; San Tomè anche la domenica mattina, dalle 10 alle 12), con la possibilità di partecipare ogni domenica, senza obbligo di prenotazione, a un ciclo di visite guidate, con ritrovo alle ore 16 (contributo di 2,00 euro). I visitatori potranno farsi accompagnare nel loro viaggio tra i vari edifici anche dalla mappa dei percorsi disponibile nelle chiese e nel book-shop dell’Antenna e dalle audio-guide in italiano e in inglese, che si possono scaricare gratuitamente in Mp3 dal sito www.antennaeuropeadelromanico.it.
E’, inoltre, previsto un ciclo di quattro conferenze, dal titolo «Monasteri e conventi nel Medioevo» (dal 3 giugno al 15 luglio), durante il quale verrà approfondita la storia degli ordini religiosi che hanno costituito un riferimento culturale di somma importanza fin dai primi secoli dell’era cristiana sia per la società occidentale europea che per quella dell’Oriente mediterraneo e russo.
Il turista curioso e l’appassionato d’arte che sceglieranno di visitare il parco, si troveranno davanti ad edifici di rara bellezza, incastonati nel territorio verde dell’antico Lemine, ancora oggi considerato tra i più emblematici e importanti siti della cultura romanica in Lombardia, anche per aver mantenuto intatto il rapporto tra gli edifici religiosi e lo splendido contesto ambientale.
La visita potrà partire da San Tomè, edificio del XII secolo affacciato sul selvaggio corso del Tornago, che viene considerato la più singolare e famosa opera romanica per il raro impianto architettonico a pianta circolare e per la particolare suggestione dello spazio interno, dove la luce crea simbologie cosmiche e spirituali, per la ricchezza delle decorazioni scultoree e per il rapporto con il contesto ambientale.
Il percorso prosegue, poi, con la chiesa di San Giorgio, la più grande chiesa romanica della diocesi di Bergamo dopo Santa Maria Maggiore, che sorge isolata in aperta campagna che custodisce un prezioso campionario di affreschi dal XII al XV secolo dedicati alla vita di Cristo. Altrettanto carica di storia e bellezza artistica è la chiesa conventuale cinquecentesca dell’ex convento agostiniano di San Nicola, esemplare modello di connubio tra il costruito e il contesto, che custodisce l’organo Antegnati (1588), documento unico nel campo dell’arte organaria italiana ed europea, i cui suoni fanno assaporare in modo privilegiato la raffinata civiltà musicale del Rinascimento. Da quest’anno sono inserite nel circuito di visita anche la cinquecentesca chiesa di Santa Caterina (domenica, dalle 14.30 alle 18) di Almenno San Bartolomeo e, nei mesi di luglio e agosto, anche l’antica chiesa di San Defendente, a Roncola San Bernardo (domenica, dalle 15.30 alle 17.30).

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Tempio di S. Tomè, Almenno S. Bartolomeo. Foto Marco Mazzoleni; [fig. 2] Affresco della Crocifissione. Chiesa di S. Giorgio, Almenno S. Salvatore. Foto Archivio Studio Restauro G. Suardi; [fig. 3] Chiesa di San Giorgio, interno; [fig. 4] Passeggiata romanica, Foto Stefano De Sanctis 
[Le foto sono state messe a disposizione da B@bele comunicazione di Bergamo] 

Informazioni utili 
Antenna Europea del Romanico,  via San Tomè, 2 - Almenno S. Bartolomeo (a fianco del tempio di San Tomè), Orari: da martedì a sabato 9.30-12.30. Informazioni: tel. 035.553205, cell. 331.6745263, info@antennaeuropeadelromanico.it. Sito internet: www.sistemaculturalelemine.it e www.antennaeuropeadelromanico.it

giovedì 23 maggio 2013

Venezia, ritorna «Tactile Guggenheim»: quattro incontri per scoprire l’arte attraverso il tatto

Scoprire l’arte di Robert Motherwell, Jackson Pollock, Lucio Fontana e Jean Dubuffet attraverso il tatto: ecco quanto propone «Tactile Guggenheim», ciclo di quattro laboratori didattici organizzato dalla Collezione Peggy Guggenheim, in collaborazione con l’associazione BarchettaBlu di Venezia, centro di ricerca che progetta e realizza servizi e iniziative per bambini e famiglie.
A partire da domenica 26 maggio, i piccoli di età compresa tra i 4 e i 10 anni potranno conoscere le opere conservare a Palazzo Venier dei Leoni, attraverso il quinto senso, approcciandosi così all’arte in un modo nuovo e originale.
Ogni laboratorio, a ingresso gratuito (previa iscrizione ai numeri 041.2405401/444), offrirà, inoltre, lo spunto per introdurre l’alfabeto Braille e la lettura aptica di un testo scritto, passando dall’immagine/segno alla parola e viceversa. I più piccoli potranno, poi, tradurre forme e figure bidimensionali in lavori tattili a tre dimensioni, da poter decifrare non più solo con gli occhi, ma anche con il tatto.
Il primo appuntamento, intitolato «Come ti vedo. Leggere apticamente con le mani», sarà presentato in occasione dell’apertura della mostra dedicata ai collage di Robert Motherwell, nella quale sono raccolti una sessantina di lavori realizzati nel decennio tra il 1941 e il 1951, che documentano come l’artista abbia messo in scena il tumulto e la violenza del mondo moderno tagliando, strappando e assemblando frammenti di carta.
Questo laboratorio, in programma dalle 15 alle 16.30, porterà i bambini alla traduzione tattile di un’opera dell’autore americano, esponente dell’Espressionismo astratto: «Personaggio (Autoritratto)». I partecipanti avranno modo di reinterpretare il quadro con diversi materiali e attribuire alle campiture di colore una valenza tattile e non solo cromatica, rendendo l’opera leggibile con gli occhi e con le mani.
Gli incontri proseguiranno nella giornata di domenica 2 giugno, sempre alle 15, con «Lascia il tuo segno. Disegnare la materia», nel quale i più piccoli si approcceranno all’opera «Foresta Incantata» di Jackson Pollock, un lavoro del 1947 realizzando versando, sgocciolando e spruzzando il colore –prevalentemente tonalità di oro, bianco, nero e rosso- su una tela di grandi dimensioni. E’, invece, dedicato all’arte di Lucio Fontana – maestro dello Spazialismo del quale la collezione Peggy Guggenheim conserva vari lavori, tra i quali quattro «Concetti spaziali» del periodo 1951-1965- il laboratorio di domenica 9 giugno, alle 15, intitolato «Taglia, buca e strappa».
A chiudere la seconda edizione di «Tactile Guggenheim» sarà l’incontro «Segui la forma. Esplorando con le mani», programmato per domenica 16 giugno, sempre alle 15. Si tratta di un laboratorio sulla scomposizione e sulla ricomposizione di forme colorate diversamente trattate, nel quale i partecipanti potranno reinterpretare «La poltrona II» di Jean Dubuffet con diversi materiali e attribuire alle campiture di colore una valenza tattile e non solo cromatica. Un’occasione, questi appuntamenti, per sentirsi tutti dei piccoli artisti e per conoscere un nuovo modo di comunicare.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Un laboratorio del ciclo «Tactile Guggenheim»., tenutosi nel 2012; [fig. 2] Robert Motherwell, «Personaggio (Autoritratto)», 1943. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia; [fig. 3] Jackson Pollock, Foresta incantata, 1947. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

Informazioni utili
«Tactile Guggenheim». Collezione Peggy Guggenteim, Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701– Venezia. Orari: 26 maggio, 2, 9 e 16 giugno, dalle ore 15.00 alle ore 16.30. Ingresso gratuito, previa prenotazione ai numeri 041.2405401/444 (a partire dal venerdì precedente l’appuntamento). Da domenica 26 maggio a domenica 26 giugno 2013.

mercoledì 22 maggio 2013

Varese, «Art in nature» a villa Panza

Sarà l’artista inglese Stuart Ian Frost (Bath, 1960) ad inaugurare «Art in nature», progetto triennale che Emanuele Montibeller, direttore artistico di Arte Sella, manifestazione internazionale che si svolge all’aperto in Trentino Alto Adige, ha ideato per il parco di villa Panza, dimora varesina del Fai (Fondo per l’ambiente italiano).
L’iniziativa, che verrà inaugurata sabato 25 maggio, prevede il coinvolgimento di tre artisti internazionali, attivi nel campo della Land art, che presenteranno, tra il 2013 e il 2015, altrettante installazioni site-specific, realizzate dopo un periodo di residenza durante il quale si potranno confrontare con lo scenografico contesto architettonico e naturalistico della residenza sul colle di Biumo, dando vita a un dialogo serrato tra l’opera e l’ambiente.
Ad inaugurare il progetto saranno tre installazioni di Stuart Ian Frost, artista diplomatosi in scultura al Royal College of Art di Londra, con lavori esposti al National Museum of Decorative Arts di Tronheim, all'Hå County Council, il Norwegian Art Council, al West Norway Museum of Decorative art e al Corston Business Park di Bath. Le sue opere, composte da materiali provenienti dal territorio con l’impiego di più di 30mila blocchi di legno di faggio, sono destinate a dissolversi, con il trascorrere del tempo e sotto l'azione degli elementi naturali.
La produzione dell’artista si caratterizza, da sempre, per l'interesse nei confronti della fisicità degli oggetti naturali, il loro luogo specifico all'interno dell’ambiente e il loro rapporto con la cultura, la storia e i miti. Dalla vegetazione verde e rigogliosa del Centro America o dalle pianure arse dal sole, ai ghiacciai e agli innevati paesaggi di montagna della Scandinavia, Stuart Ian Frost ha lavorato, in tutti questi luoghi, con i materiali naturali disponibili. Le sue installazioni si sono avvalse così di sostanze quali la corteccia di abete della Foresta Nera, le felci della Foresta di Dean in Inghilterra, il ghiaccio della Finlandia, i papiri e le piume d'oca del Canada, il salice dalla Danimarca e il sughero dal Portogallo.
La prima tappa del progetto «Art in nature», che continuerà con le installazioni di Bob Verschueren e Peter Randall-Page, sarà inaugurata in contemporanea con il terzo appuntamento del progetto «Un’educazione», piattaforma fondata da Maria Rosa Sossai per avvicinare i giovani al museo e all’arte contemporanea, interpretando le loro esigenze con un linguaggio a loro più diretto come quello del video.
Mia Fryland e Flemming Lyngse, artisti e film maker danesi che hanno dato vita al progetto Aberdabei, presenteranno, fino a domenica 23 giugno, il video «Unfinished Symphonies», un lavoro di ricerca, ma anche un work in progress sulle esperienze degli alunni di una scuola primaria e secondaria danese, ai quali è stato offerto un modello di educazione musicale che li appassiona, senza creare in loro competitività, e che li aiuta a concentrarsi invece sul piacere e la gioia di suonare.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Vista del parco di villa Panza, a Varese; [fig. 2] Stuart Ian Frost al lavoro nel parco di villa Panza, a Varese; [fig. 3] Aberdabei (Mia Fryland e Flemming Lyngse),  «Unfinished Symphonies», work in progress

Informazioni utili
Villa Menafoglio Litta Panza, piazza Litta, 1 - Varese. Orari: ore 10.00-18.00 (ultimo ingresso: ore 17.30). Ingresso: villa e parco - intero € 9,00; ridotto € 5,00; famiglia (2 bambini + 2 adulti) € 24,00; iscritti al Fai e residenti di Varese € 3,00; solo parco - intero € 3,00, ridotto € 1,00, gratuito il martedì per i residenti Vares. Informazioni: tel. 0332.283960. Da sabato 25 maggio 2013.