ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 10 aprile 2013

Roma, un viaggio tra giochi e ricordi in compagnia del Teatro della Tosse

E’ la grossa pancia rossa di Ubu, resa con segno grafico da Lele Luzzati, ad accogliere il visitatore negli spazi della Casa dei Teatri di Villa Doria Pamphilj di Roma, dove è allestita fino a domenica 21 aprile la mostra «Viaggio teatrale tra gioco e ricordo», promossa dall’Assessorato alle politiche culturali e centro storico di Roma Capitale, grazie alla preziosa collaborazione di Zètema Progetto Cultura e di Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, oltre che degli archivi fotografici di Giorgio Bergami, Tommaso LePera, Alberto Rizzerio e Beppe Veruggio.
La rassegna, a cura di Danièle Sulewic e di Gianni Masella, si configura con itinerario fantastico e surreale tra personaggi e materiali che hanno fatto la storia del Teatro della Tosse di Genova, realtà fondata nel 1975 da personalità del calibro di Tonino Conte, Emanuele Luzzati, Aldo Trionfo, Rita Cirio, Giannino Galloni e Pietro Favari.
Collage, parole, costumi, arazzi istoriati, oggetti, manichini e foto di scena si rincorrono lungo le pareti e nelle sale per raccontare l’avventura quasi quarantennale di un piccolo e raffinato teatro ligure (la prima sede della compagnia fu una sala di appena cento posti in una stradina genovese detta Salita della Tosse) che, a cominciare dall’allestimento dello spettacolo «Ubu Re» di Alfred Jarry, è stato considerato come una vera e propria «macchina del fantastico» e che ha innovato la scena italiana scommettendo sulla possibilità di coniugare divertimento e approfondimento culturale.
In compagnia di Tonino Conte, regista, scrittore e fondatore del Teatro della Tosse, e di Danièle Sulewic, scenografa, costumista e ceramista, la mostra romana apre il sipario su creazioni fantastiche, ironiche e colorate per spettacoli come «Gargantua» di François Rabelais, l’«Ubu» di Alfred Jarry e l’«Inferno» di Dante Alighieri, ma anche per omaggi ad Aristofane o Shakespeare. Ed è proprio una frase di François Rabelais, uno dei numi tutelari della prima attività del Teatro della Tosse, a tessere il filo rosso della rassegna a Villa Doria Pamphilj (una rassegna, questa, adatta anche ad un pubblico di bambini per quella sua alchemica capacità di stimolare la fantasia e di condurci in un mondo dove tutti appare più magico della realtà). «Meglio è di risa che di pianti scrivere, ché rider soprattutto è cosa umana» è, infatti, la frase scritta a caratteri cubitali sulle pareti del museo, dove il pubblico può sedersi sul prato usato dagli attori di «Gargantua», giocare con uccelli vagamente aristofaneschi o osservare da vicino il cimitero di forme umane rapprese nella sabbia e nella cenere, ideato da Danièle Sulewic per lo spettacolo «Inferno», realizzato dalla Tosse nel 2002.
«Viaggio teatrale tra gioco e ricordo», che sabato 13 aprile prevede anche un convegno promosso con la collaborazione della Accademia nazionale d’arte drammatica «Silvio D’Amico», offre poi l’occasione per farsi avvolgere dalle atmosfere squillanti di Lele Luzzati, del quale vengono presentati alcuni manifesti teatrali, o di vedere una serie di opere di Tonino Conte dedicate al viso della Madonna. Modi differenti, questi, di raccontare l'avventura di un teatro che ha fatto storia e del quale Ugo Volli ha scritto: «Se nel nostro mondo teatrale, così pieno di premi, di concorsi, riconoscimenti, bigllietti aerei e altre futili solennità si assegnasse finalmente un premio al divertimento teatrale, al puro divertimento di fare teatro, cioè al teatro come diversione, deviazione, stravanganza, gioco rispetto al quotidiano... Se un premio così davvero patafisico ci fosse, saprei benissimo a chi assegnarlo: al Teatro della Tosse».

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Lele Luzzati, Manifesto per «Gargantua»; [fig. 2]  Danièle Sulewic, «Bon-voyage»; [fig. 3] Danièle Sulewic, «Cabaret»

Informazioni utili
«Viaggio teatrale tra gioco e ricordo». Casa dei Teatri - Villa Doria Pamphilj - Villino Corsini, Largo 3 giugno 1849 (angolo Via S. Pancrazio - ingresso Arco dei Quattro Venti)  - Roma. Orari: martedì-domenica, ore 10.00-19.00; chiuso il lunedì. Ingresso libero e gratuito. Infoline: tel. 06.0608/06.45460693. Sito web: www.casadeiteatri.culturaroma.it. Fino a domenica 21 aprile 2013.

martedì 9 aprile 2013

«RossoSegnale», un bed & breakfast con art gallery nel cuore di Milano

Una vecchia casa d’inizio Novecento, nel cuore di Milano, trasformata in un luogo interamente dedicato all'ospitalità. Si tratta di «RossoSegnale», un accogliente bed and breakfast di design, nelle vicinanze di corso Buenos Aires, che ha inaugurato la propria attività alla vigilia di Pasqua e che, in occasione del Salone del mobile 2013, presenta la sua prima mostra: una personale del giovane designer iraniano Amir Alizade, intitolata «Storie di (pr)oggetti non comuni».
«BiancoNeve», «Giallo Novecento» e «Rosa Coniglio» sono i nomi delle tre stanze che compongono la piccola struttura ricettiva, interamente arredata con gusto e ricercatezza per offrire agli ospiti sia l’intimità delle mura domestiche sia le comodità di un albergo a quattro stelle. Negli spazi di «RossoSegnale» i turisti potranno, infatti, muoversi come a casa propria e coccolarsi con tanti piccoli vizi, sfogliando le ultime riviste d'arte e design nel salotto del soppalco, concedendosi piacevoli conversazioni con nuove persone, leggendo un libro sprofondati nella vecchia poltrona in fondo al giardino o tenendosi in forma con un personal trainer nella casetta Danese adibita a palestra.
Il bed and breakfast, che prende il nome dal colore del suo ascensore, è, inoltre, dotato di una bella terrazza sul tetto da utilizzare anche come solarium. Nell'area al piano terra, dove un tempo vi era un'autofficina, è, invece, stata ricavata «3001 Lab», piccola galleria, con soppalco, per l'esposizione di opere di giovani artisti emergenti. E la buca del meccanico, lasciata a vista grazie a una copertura in vetro calpestabile, si è trasformata in un’inconsueta vetrina per opere d'arte e di design. Qui si succederanno, nel tempo, anche eventi musicali, reading, aperitivi e molto altro ancora.
Opere site specific sono state e verranno, inoltre, create per questi spazio, dando vita anche a una contaminazione con l'interno del bed and breakfast, con l'area dedicata agli ospiti, sino all'interno delle tre camere. Ne origina una sorta di narrazione continua, e un nuovo modello di fruizione artistica, basato su un’originale declinazione dei concetti di relazione, incontro e ospitalità.
All'interno di ogni stanza, che ricorda ora il fascino misterioso dei viaggi in Orient Express ora la magia nevosa delle fiabe nordiche, sono sparpagliati oggetti trovati, recuperati, ereditati, re-inventati, mischiati, con armonia e semplicità, a pezzi di design e a qualche opera d'arte.
Chi fosse curioso di scoprire questa nuova isola di charme nel cuore di Milano può approfittare della Design week, una settimana durante la quale il giovane designer iraniano Amir Alizade presenterà una serie di oggetti legati all’ospitalità e ai suoi piccoli riti quotidiani, come le «City Symbols», tazzine da caffè con i monumenti più rappresentativi delle città italiane, o le «Coffee Hanger», tazze in ceramica con il manico in acciaio a forma di gancio che fluttuano nell'aria, insieme a vecchi appendiabiti. La prossima mostra temporanea, in programma dal 23 aprile al 19 maggio, avrà, invece, per protagonista il giovane Federico Guerri con un’indagine artistica sullo spazio abitato.

 Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Un particolare della stanza «Giallo Novecento» al «RossoSegnale» di Milano. Foto: Alessandra Ianniello; [fig. 2] Un particolare della stanza «BiancoNeve» al «RossoSegnale» di Milano. Foto: Alessandra Ianniello; [fig. 3] Un particolare della stanza «Rosa Coniglio» al «RossoSegnale» di Milano. Foto: Alessandra Ianniello

Informazioni utili 
Amir Alizade. «Storie di (pr)oggetti non comuni». Un evento Fuori Salone per la Design Week. RossoSegnale - 3001 LAB, via Sacchini ,18 - Milano. Orari per il pubblico: da martedì a sabato, ore 18.00-21.00; domenica, oere 14.30 - 18.30. Informazioni: 3001lab@rossosegnale.it o tel.02.29527453. Sito internet del B & B e della 3001 LAB: www.rossosegnale.it. Da martedì 9 a domenica 14 aprile 2013.

lunedì 8 aprile 2013

«Metri d’arte», quando il tessuto è d’artista. Stoffe firmate da Cecchini e Simeti per il gruppo Miroglio

«Metri d’Arte» scrive un nuovo capitolo della sua storia. Dopo aver coinvolto Stefano Arienti, Massimo Caccia e Maggie Cardelús, le cui opere sono state esposte lo scorso anno a Parigi, il gruppo Miroglio ha chiamato a collaborare alla realizzazione della sua raccolta di tessuti d’arte Loris Cecchini (Milano, 1969) e Francesco Simeti (Palermo, 1968). Il risultato di questo loro lavoro, teso ad analizzare il rapporto tra natura e tecnologia, è attualmente in mostra in Cina, alla galleria Continua Beijing di Pechino, nata nel 2005 da un'idea di Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, già fondatori dell'omonima galleria di San Gimignano, e oggi uno dei luoghi simbolo del distretto 798.
Due installazioni, esposte in sale attigue, raccontano i workshop che hanno visto i due artisti italiani collaborare con i designer della Miroglio Textile alla realizzazione della collezione primavera-estate 2014, seconda edizione di un progetto, a cura di Trivioquadrivio, che intende far dialogare il meglio dell’arte internazionale con il mondo della produzione industriale. «L’iniziativa – ha, infatti, raccontato Elena Miroglio, executive vice president e responsabile strategie del gruppo, nato ad Alba nel 1947 e oggi presente in trentasei Paesi del mondo- è un vero e proprio incubatore sperimentale, uno spazio che Miroglio Textile ha voluto dedicare alla ricerca e alla sperimentazione, ispirandosi a una creatività nuova nella quale i tessuti possano incorporare un contenuto, una storia da raccontare e valorizzare allo stesso tempo il processo creativo. L'obiettivo è di portare nel business del tessile una forte innovazione creativa legata al modo di concepire e produrre un tessuto, per uscire dai canoni tradizionali della moda e offrire un Made in Italy di grande originalità e qualità».
Pensati e ideati come vere e proprie opere d'arte partecipata, i tessuti della prossima collezione sono stati realizzati a partire dai disegni originali dei due artisti e sono stati, poi, rielaborati dall’Ufficio Stile Miroglio in numerose varianti di soggetti e colori.
Nell’approccio materico di Loris Cecchini, polveri di pigmenti, macchie di colore e fogli di alluminio stropicciato diventano metri di tessuto ad alto contenuto di innovazione e sperimentazione; in quello di Francesco Simeti, mondi onirici fatti di piante, fiori, animali, piume e altri elementi visibili solo agli occhi più attenti si materializzano sulla stoffa mostrando una natura poetica e selvaggia al tempo stesso, quasi fossero interpreti animati di un grande wallpaper vivente.
Loris Cecchini ha creato per i suoi tessuti una vera e propria «foresta industriale», composta da duecento cilindri metallici, simbolo del passaggio alle nuove tecnologie di produzione e del contrasto fra tradizione industriale ed evoluzione tecnologica. Francesco Simeti fa, invece, entrare i visitatori in un mondo surreale animato da installazioni composte da stendardi di seta su bambù, che muovono nello spazio gli elementi naturali e i paesaggi apparentemente rassicuranti disegnati dall’artista. Si scrive così un nuovo capitolo di E.volution, piattaforma che unisce l'utilizzo di tecnologie di stampa digitale di ultima generazione (l'azienda ha acquistato un macchinario per la stampa digitale in grado di produrre fino a 3mila metri di tessuto in un'ora) a un atteggiamento ecosostenibile. Un modo intelligente di fare impresa, di coniugare la creatività con il meglio del made in Italy.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Installazione di Francesco Simeti per Miroglio Textile alla galleria Continua Beijing di Pechino; [fig. 2] Installazione di Loris Cecchini per Miroglio Textile alla galleria Continua Beijing di Pechino; [figg. 3 e 4] Tessuto disegnato da Loris Cecchini per Miroglio Textile, collezione primavera estate 2014;[fig. 5] Tessuto disegnato da Francesco Simeti per Miroglio Textile, collezione primavera estate 2014

Informazioni utili
«Metri d’arte», seconda edizione. Istallazioni e tessuti d’artista realizzati da Loris Cecchini e Francesco Simeti. Galleria Continua Beijing. Dashanzi Art District 798 #8503, 2 Jiuxianqiao Road, Chaoyang Dst.
100015 Beijing – Cina. Orar: martedì-domenica, ore 11.00-18.00; chiuso il lunedì. Ingresso libero. Informazioni: tel. 0086.10.59789505. Sito web: www.mirogliotextile.com/metridarte. Fino al 30 giugno 2013.