ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 1 febbraio 2017

Prende il via giovedì 2 marzo il lungo programma di iniziative ideate per celebrare il secondo centenario dalla morte dell’architetto e disegnatore Giacomo Quarenghi (Rota d’Imagna/Bergamo 1744 - San Pietroburgo1817), tra i massimi protagonisti della cultura artistica del Settecento europeo.
Una messa in sua memoria nella chiesa dell’Arciconfraternita dei bergamaschi a Roma e il posizionamento di due lapidi a Bergamo -una al Famedio del cimitero, l’altra nella casa natale di via Donizetti- aprono le celebrazioni di quello che è stato definito l’Anno Q.
Nella stessa giornata la Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo, che conserva la più vasta raccolta al mondo di opere quarenghiane, inaugurerà un’esposizione storica; mentre il Gabinetto dei disegni del Castello Sforzesco a Milano renderà fruibile integralmente, sul sito Graficheincomune.it, il proprio fondo di lavori quarenghiani.
Le celebrazioni interesseranno anche diverse città europee: al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo verrà inaugurata una mostra di Pavel Demidov che rilegge con sguardo contemporaneo gli edifici realizzati da Quarenghi; a Mosca di terrà una conferenza di Letizia Tedeschi, mentre a Varsavia lo studioso Piotr Kibort darà il via al progetto di studio e pubblicazione in formato digitale del fondo di disegni quarenghiani conservati al museo nazionale.
Ma le iniziative per celebrare il maestro non terminano qui. A Bergamo, la sua città natale, la Biblioteca Civica Angelo Mai proporrà la pubblicazione in digitale del fondo di documenti di Francesco Maria Quarenghi, fratello dell’architetto, e la pubblicazione di un nuovo epistolario quarenghiano.La Fondazione Accademia Carrara provvederà, invece, al restauro, alla studio e alla pubblicazione del suo fondo quarenghiano, mentre la Fondazione Donizetti dedicherà all’artista un progetto speciale, compresa la messa in scena dell’opera donizettiana «Il borgomastro di Saardam», che vede protagonista proprio lo zar Pietro I.

A Venezia, è previsto lo studio e la pubblicazione del fondo dei disegni quarenghiani presenti alle Gallerie dell’Accademia, oltre alla pubblicazione in formato digitale dei disegni presenti nelle raccolte Fiocco e Pozzi alla Fondazione Giorgio Cini e alla valorizzazione dei materiali quarenghiani del Museo Correr. Milano, Vicenza e Bassano del Grappa dedicheranno mostre all’artista, mentre Roma ospiterà il convegno «Giacomo Quarenghi e la cultura architettonica britannica», organizzato dall’Accademia nazionale di San Luca.
Tra le iniziative all’estero si segnala quella dell’Archivio del Moderno e Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate di Mendrisio che proporrà un’esposizione tesa a indagare la presenza di Quarenghi nelle raccolte grafiche degli architetti ticinesi.
Ma il programma dell’anno Q, che verrà ricordato anche con un francobollo commemorativo, è molto più articolato ed in continua evoluzione. Ancora molte le iniziative da segnalare dedicate all’architetto che partecipò all’elaborazione del primo linguaggio moderno internazionale.
Un’ottima occasione, dunque, questo anno Q per conoscere un artista italiano che venne chiamato dall’imperatrice Caterina II come architetto di Corte degli Zar e che contribuì in modo decisivo a ridisegnare il volto di Pietroburgo. La carriera di Quarenghi, proseguita con i successori al trono Paolo I e Alessandro I, lo condusse, infatti, a diventare un vero arbitro del gusto dell’età neoclassica.
Il numero e la varietà dei suoi progetti, in gran parte realizzati, è senza pari. Suoi sono veri e propri landmarks della città di San Pietroburgo, come la Banca di Stato, l’Accademia delle scienze, l'Istituto Smol´nyj e numerosi interventi nel complesso del Palazzo imperiale come la Sala del trono e il teatro dell’Ermitage. Oggi l’esplorazione dei disegni di Quarenghi ci restituisce una cifra artistica caratterizzata da un fecondo travaso tra l’invenzione dell’architettura e il fascino rappresentativo del pittore. I prospetti dei suoi progetti, ambientati in seducenti paesaggi di ascendente italiano, evocano il mito mediterraneo proprio della sua epoca.

Informazioni utili 
www.osservatorioquarenghi.com 

lunedì 30 gennaio 2017

«Mercoledì d’essai», Max Croci ospite al cineforum del Manzoni di Busto

Prosegue al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio la seconda parte di «Mercoledì d’essai – Stagione 2016/2017», rassegna di cinema d’autore e di qualità promossa nell’ambito del progetto cittadino «Sguardi d’essai – Sale cinematografiche culturali a Busto Arsizio».
Dopo l’avvio con la commedia romantica «In guerra per amore» di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, la sala di via Calatafimi ospiterà nella giornata di mercoledì 1° febbraio, alle ore 16 e alle ore 21, il film «Al posto tuo» del regista bustese Max Croci, che vede nel cast Luca Argentero, Ambra Angiolini e Stefano Fresi.
La commedia, distribuita da 01 Distribution, gioca sul tipico cliché dei buddy movies, narrando la storia di due uomini diversi per carattere e stile di vita, ma con il comune obiettivo di diventare direttore creativo della stessa azienda, costretti per una settimana a vestire i panni l’uno dell’altro.
«Luca Molteni –si legge nella sinossi del film- è un uomo affascinante, single per scelta e ha un gran successo con le donne. Rocco Fontana è sposato con Claudia, ha tre figli, una casa in campagna ed è perennemente a dieta. Uno è un preciso geometra, l'altro un estroso architetto. Hanno in comune solo una cosa: il lavoro. Entrambi direttori creativi di due aziende di ceramiche e sanitari sull'orlo della fusione, si sfideranno per conquistare l'unico posto di responsabile nella nuova società. Le qualità dell'uno sembrano mancare all'altro e proprio per questo l'azienda decide di far loro una «proposta indecente»: un vero e proprio «scambio di vite» per cercare di capire (e accettare!) le rispettive abitudini e gli immancabili i segreti».
La proiezione serale sarà introdotta da una presentazione di Max Croci e di Paolo Castelli, tra i coordinatori del progetto «Sguardi d’essai – Sale cinematografiche culturali a Busto Arsizio» e direttore esecutivo del B.A. Film Festival.
L’appuntamento offrirà anche l’occasione per presentare il nuovo film del regista bustese: «La verità, vi spiego, sull’amore», con Ambra Angiolini e Carolina Crescentini, in uscita in primavera nelle sale italiane.
La commedia -tratta dal libro omonimo di Enrica Tesio, edito nel 2015 da Mondadori- affronta con leggerezza e un taglio del tutto moderno il ruolo di una giovane mamma multitasking, che si divide quotidianamente tra figli, lavoro, mutuo, genitori e una separazione in corso, e che in tutto questo caos cerca anche di ritrovare sé stessa.
Alla proiezione pomeridiana, pensata per il pubblico della terza età, seguirà, invece, un momento conviviale con tè e dolci.
La programmazione della rassegna «Mercoledì d’essai – Stagione 2016/2017» proseguirà mercoledì 15 febbraio con il film «La famiglia Fang» di Jason Bateman, basato sull'omonimo best seller di Kevin Wilson, pubblicato in Italia da Fazi editore e adattato per il grande schermo dallo sceneggiatore e premio Pulitzer David Lindsay-Abaire. Protagonista di questa singolare commedia drammatica, che segna il ritorno sul grande schermo di Nicole Kidman, è una famiglia disfunzionale e sui generis, nella quale il padre e la madre sono due affermati artisti al centro di performance scioccanti per il pubblico, ma graditissime dai critici d'arte.
Il cartellone, che al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio si accosta all’usuale programmazione settimanale di prime visioni, prevede, poi, la proiezione dei film «La ragazza del treno» di Tate Taylor (mercoledì 22 febbraio), «Lettere da Berlino» di Vincent Perez (mercoledì 1° marzo), «7 minuti» di Michele Placido (mercoledì 8 marzo), «Sing Street» di John Carney (mercoledì 15 marzo), «Free State of Jones» di Gary Ross (mercoledì 29 marzo), «Non c’è più religione» di Luca Miniero (mercoledì 5 aprile), «Il viaggio di Fanny» di Lola Doillon (mercoledì 12 aprile), «La la land» di Damien Chazelle (mercoledì 19 aprile) e «Mister Felicità» di Alessandro Siani (mercoledì 26 aprile).
L’abbonamento per la seconda sezione della rassegna cinematografica «Mercoledì d’essai – Stagione 2016/2017», ancora in vendita al botteghino di via Calatafimi, ha un costo complessivo di 30,00 euro; mentre il biglietto per la proiezione singola, in vendita anche on-line, è fissato a € 5,00.
Le schede e i trailer di tutti i film in programmazione sono consultabili sul sitowww.cinemateatromanzoni.it, da poco rinnovato nella grafica e migliorato nell’usabilità grazie alla professionalità dell’azienda Crea Informatica Srl di Milano.
Per maggiori informazioni sulla programmazione cinematografica della sala è possibile contattare lo 0331.677961 (in orario serale, dalle ore 20.30 alle ore 21.30, tranne il martedì) o scrivere all’indirizzo info@cinemateatromanzoni.it.

Informazioni utili 

mercoledì 25 gennaio 2017

Giornata della memoria, a Busto Arsizio un laboratorio teatrale per bambini

Che cosa vuol dire sentirsi rifiutati ed essere costretti ad abbandonare il proprio Paese, i propri affetti e la propria cultura, per confrontarsi con una nuova realtà e ambientarsi in una nuova situazione? Prova a rispondere a questa domanda «Anna, una bambina nella Shoah», laboratorio teatrale per bambini dai 6 ai 12 anni ideato da «Culturando», con il cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio, in occasione della Giornata internazionale della memoria 2017.
L’appuntamento, inserito nel cartellone delle iniziative cittadine per commemorare il settantaduesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, è proposto nell’ambito del progetto «Il cantiere delle arti», nuova scuola multidisciplinare di teatro, danza, musica e scrittura creativa per bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, articolata nei corsi «Attori in erba» e «I giovani artisti», che vede tra i propri insegnanti gli attori Davide De Mercato e Gerry Franceschini, la coreografa Elisa Vai, la giornalista Annamaria Sigalotti e il giovane animatore Stefano Montani.
Venerdì 27 gennaio, dalle ore 17 alle ore 19, il cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio offrirà, dunque, ai più piccoli l’occasione per confrontarsi con il romanzo «Quando Hitler rubò il coniglietto rosa» di Judith Kerr, pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1971 dalla Puffin Books e uscito in Italia nel 1976 per i tipi della Rizzoli - «Bur dei ragazzi», con la traduzione di Maria Buitoni Duca.
Nel libro, in parte ispirato alle vicende realmente vissute dall’autrice tedesca naturalizzata britannica, si raccontano il nazismo e l’odio antisemita attraverso gli occhi di una bambina ebrea berlinese di nove anni, Anna, la cui famiglia fu costretta nel 1933, poco prima della vittoria elettorale di Adolf Hitler in Germania e prima della promulgazione delle leggi razziali, ad abbandonare la sua casa di Berlino e a vivere una vita di profuga in giro per l’Europa, tra Svizzera, Francia e Inghilterra.
In queste pagine, la tragedia dell’Olocausto è raccontata in maniera delicata, solo accennata attraverso la figura dello «zio Julius» che, con le sue visite e le sue lettere spedite dalla Germania, informa degli effetti della dittatura nazista: tutti i beni della famiglia di Anna, compreso l’amato coniglio rosa di pezza, vengono confiscati; i libri del padre della bambina, scrittore e giornalista inviso al regime hitleriano, sono messi all’indice e vengono bruciati insieme con quelli di altri autori famosi come Einstein e Freud. Quello che appare centrale nella narrazione è, però, il racconto di come una situazione difficile e dolorosa quale l’esilio, affrontata con coraggio e fiducia nel futuro, possa anche diventare un’avventura, se si sta tutti insieme, perché -come racconta Judith Kerr- «se non hai una casa tua, allora devi stare con la tua famiglia». Ed ecco così che mentre si scrive una delle pagine più tristi del Novecento, la piccola Anna impara usi e costumi dei posti in cui si trova a vivere, studia le lingue, conosce nuovi amici e -proprio perché si trova a vivere tra disagi e ristrettezze- impara a fare tesoro delle tante cose belle che l’esistenza le regala: il sole nelle strade di Parigi, le paste con tanta panna, un paio di scarpe nuove, un cappotto verde fatto su misura, un premio per un tema in francese.
Il laboratorio al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio proporrà un percorso attraverso la storia raccontata da Judith Kerr: la lettura drammatizzata di alcuni brani del libro, realizzata dai bambini sotto la supervisione degli insegnanti di «Culturando», sarà intervallata da giochi del tempo come mondo e ludo, movimenti coreografici sulle note della canzone ebraica «Gam Gam» e dell’inno francese «La Marsigliese» e disegni con l’intento di offrire anche ai più piccoli un momento di riflessione sulla persecuzione razziale e la Shoah.

Informazioni utili
«Anna, una bambina nella Shoah», laboratorio teatrale per bambini dai 6 ai 12 anni. Cinema teatro Manzoni, via Calatafimi, 5 - Busto Arsizio. Quando: venerdì 27 gennaio 2017, dalle ore 17 alle ore 19. Ingresso: € 10,00 per i bambini della città di Busto Arsizio e dei paesi limitrofi; gratuito per gli iscritti al corso «Attori in erba». Informazioni e prenotazioni: associazione «Culturando», tel. 347.5776656 o info@associazioneculturando.com.