ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 12 aprile 2017

«Una commedia in cerca di autori», un concorso under 40

«Dove non c’è umorismo non c’è umanità», diceva Eugene Ionesco. Con questo spirito «La Bilancia Produzioni», realtà che gestisce il teatro Martinitt di Milano e il teatro de’ Servi di Roma, lancia la quinta edizione del concorso nazionale «Una commedia in cerca di autori». Il contest, il cui termine ultimo di consegna dei materiali è fissato per lunedì 24 aprile, è rivolto alle giovani e talentuose penne italiane tra i 18 e 40 anni (ovvero ai nati tra il 1977 e il 1999).
«L’intento -spiegano gli organizzatori- è di dare una sferzata a un filone, quello della commedia brillante contemporanea, che spesso in Italia risulta assente o poco presente nei teatri, nelle scuole e nei laboratori di recitazione, propensi piuttosto a replicare, riformulare e reinterpretare i classici antichi e moderni».
La commedia è, invece, un genere virtuoso, di tutto rispetto, che ha radici profonde nella cultura italiana e che non va confuso, come spesso accade, con i film da botteghino. «Lieve ma impegnato, senza tempo eppure attuale, leggiadro ma spietato, sfacciato eppure sottile», questo genere teatrale usa, infatti, il linguaggio comico e ironico per fotografare con spiazzante lucidità e sondare in profondità qualsiasi tema, anche il più scomodo e delicato.
Sdrammatizzando, la commedia crea così una forte empatia con gli spettatori, «entra chiassosa nella loro quotidianità, -spiegano dalla società «La Bilancia Produzioni»- li invita a riflettere, ne scuote l’emotività, ma poi li salva regalando del sano, terapeutico divertimento».
Dopo «Solo sei bottiglie» di Federico Basso, «Ti presento papà» di Giuseppe Della Misericordia e «Il capo dei miei sogni» di Sara Palma e Daniele Benedetti, e mentre è in scena l’applaudita commedia «Bedda Maki» di Marco Di Stefano e Chiara Boscaro, che sta riscuotendo un ottimo successo di critica e di pubblico, ritorna, dunque, a far parlare di sé il concorso che cerca testi inediti e giovani penne di talento under 40, residenti in tutte le Regioni d’Italia, iscritti e no alla Siae.
Premio per il copione vincitore sarà la produzione dello spettacolo (scelta di attori, regista, scenografo, costumista, musicista sono a carico della società «La Bilancia Produzioni»), con una tournée in giro per l’Italia in oltre cinquanta piazze, realizzata grazie alla collaborazione di varie sale teatrali ubicate sul territorio nazionale, tra cui il Manzoni di Busto Arsizio, e che in questa edizione vede anche il sostegno di Torino Spettacoli e di Claps Spettacolo dal vivo.
Oggetto del concorso è la creazione di una commedia brillante in due atti, con tre o cinque attori, e non più di due ambientazioni. I concorrenti dovranno consegnare il proprio copione su supporto cartaceo e digitale, attraverso raccomandata spedita all’indirizzo del teatro Martinitt di Milano o a mano alla biglietteria del teatro, in via Riccardo Pitteri 58, entro le ore 18.00 del 24 aprile 2017. Tutti i dettagli del bando sono consultabili sulla piattaforma www.commedieitaliane.it. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Viviana Gagliardi ai numeri 02.36580013 o 02.36580014 o all’indirizzo e-mail info@teatromartinitt.it.
Continua nel frattempo la tournée del testo che ha vinto lo scorso anno: «Bedda Maki – Come reSUSHItare il ristorante e vivere felici» di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano. Lo spettacolo, per la regia di Roberto Marafante, sarà in cartellone venerdì 21 aprile, alle ore 21, al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio (biglietti da € 30,00 a € 23,00, in vendita al botteghino da venerdì 14 aprile). Cinque giovani e talentuosi attori professionisti -Roberta Azzarone, Caterina Gramaglia, Franco Mirabella, Lorenzo Parrotto e Arturo Scognamiglio- porteranno il pubblico tra i tavoli del ristorante «La Tonnara di Toni», un locale siciliano a Milano che, per sconfiggere la crisi, cerca di trasformarsi in un’azienda di ristorazione particolarmente all’avanguardia, dove i capisaldi della gastronomia isolana vengono trasformati in piatti sushi-fusion.
Con uno stile comico e fluido, lo spettacolo porta il pubblico alla scoperta di tanti temi attuali: dai «problemi mai risolti tra il nostro nord e il nostro sud» alla crisi delle attività commerciali, dalla «spasmodica ricerca del nuovo ‘a tutti i costi’» all’improbabile culto del mondo degli chef e molto altro.
Per maggiori informazioni sulla programmazione del cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio è possibile contattare il numero 339.7559644 o lo 0331.677961 (negli orari di apertura del botteghino e in orario serale, dalle ore 20.30 alle ore 21.30, tranne il martedì) o scrivere all’indirizzo info@cinemateatromanzoni.it.

Per saperne di più
www.commedieitaliane.it

martedì 11 aprile 2017

«Senso 80», Flavio Favelli interpreta l’Albergo Diurno Venezia

Si intitola «Senso 80» il progetto site specific studiato da Flavio Favelli per il suggestivo spazio dell’Albergo Diurno Venezia a Milano. L’artista ha creato su invito del Fai – Fondo per l’ambiente italiano un percorso in relazione all’architettura e agli spazi dell'ambiente partendo dagli elementi originali che ne hanno tracciato in modo profondo la poetica e la sua inconfondibile atmosfera.
Gli arredi così come i servizi e l’illuminazione, svelati nelle cartoline storiche del Diurno, ci riconducono alla sua funzione e alla sua essenza di luogo animato da uno spirito di cura del corpo e dell’anima.
Vedendo le immagini fotografiche degli anni Venti e Trenta del celebre bagno pubblico milanese, l’artista è rimasto colpito soprattutto dal gruppo di arredi collocati nella parte centrale del salone, oggi dispersi. Si trattava di quattro spazi con divani a forma circolare e di alcuni tavoli con sedie e lampade, per leggere, scrivere e conversare. Favelli ha deciso di ricostruire queste isole-divanetti e i volumi originali del salone con quattro installazioni, sculture in forme di assemblaggio e collage di vari materiali come mattonelle di graniglia, parti di mobilio e specchi. Il risultato è una reinterpretazione che intende essere fedele e insieme artificiale.
Anche la luce diventa un tema importante.
Il Diurno esibisce in alcuni punti i neon, senza alcuna copertura e questa luce fredda diventa parte dell’opera d’arte. Il progetto si chiude nei corridoi dell’Albergo con una serie di insegne luminose, le cui immagini, colori, grafie mischiate e sovrapposte, risultano difficilmente comprensibili e quasi indefinite, ma qui posizionate per evocare la presenza di varie attività commerciali in passato attive in questo luogo : «Al Diurno si trova ancora incollato qualche adesivo di pubblicità - racconta l’artista- ci sono le insegne di plastica delle Ferrovie dello Stato e dei negozi, ad esempio il Barbiere Manicure, ed è proprio questo, per molti marginale rispetto al fascino intrinseco del luogo, che io invece trovo interessante. Il Diurno era come un aeroporto, come una micro città che serviva solo per l’uomo e la donna moderna (la bellezza, l’acconciatura, le terme, i viaggi…) era un luogo super artificiale». 
 L’allestimento intende suggerire una lettura originale di ciò che c’era e non c’è più, usando la ricostruzione di parte degli arredi, apparentemente formale ma in realtà concettuale, e l’assemblaggio di vari materiali, stili e oggetti, per approdare all’evocazione di una memoria storica e affettiva e per restituire un’idea di narrazione che ben esprime la natura e la vocazione di questi spazi, intrisi di umanità e passato. Il rapporto che Favelli crea con i luoghi, espressione di una memoria propria, è un tema centrale nel suo lavoro e nella sua poetica. Così come emerge dal recente lavoro realizzato nella casa di Bologna dove la madre dell’artista ha vissuto negli ultimi vent’anni: un’opera-ambiente che parla di una storia intima, di affetti e della memoria, caratterizzata dalla presenza e dalla convivenza di elementi che testimoniano un passato non troppo lontano ma in disuso e di nuove strane presenze, a volte ingombranti, che celebrano lo spirito di quegli ambienti attraverso wall painting realizzati sui muri della casa.

Informazioni utili
«Senso 80». Flavio Favelli interpreta l’Albergo Diurno Venezia. Albergo Diurno Venezia, Piazza Oberdan – Milano. Orari: dal giovedì alla domenica, dalle ore 12 alle ore 19.30. Ingresso libero. Sito internet: www.flaviofavelli.com. Fino al 14 maggio 2017.

lunedì 10 aprile 2017

«Bedda Maki», tutto il gusto di una commedia da premio

«Tra pupi e kabuki, tra arancino e sushi, una commedia gastronomica in salsa nipponico-sicula, imperdibile e tutta da gustare». È così che la Bilancia Produzioni presenta lo spettacolo «Bedda Maki – Come reSUSHItare il ristorante e vivere felici», per la regia di Roberto Marafante, in agenda al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio nella serata di venerdì 21 aprile, alle ore 21.
La commedia, inserita nel cartellone cittadino «BA Teatro», è l’ottavo e ultimo appuntamento della stagione «Mettiamo in circolo la cultura», ideata da Maria Ricucci dell’agenzia «InTeatro» di Opera (Milano) con l’intento di offrire al pubblico occasioni di riflessione, ma anche di divertimento leggero, attraverso otto spettacoli di prosa con noti personaggi della scena contemporanea, da Stefania Sandrelli a Sebastiano Somma, da Anna Galiena a Enzo Decaro.
Il testo drammaturgico, scritto da Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, ha vinto la quarta edizione del concorso «Una commedia in cerca d'autori», con il quale la sala di via Calatafimi prosegue la propria collaborazione con la Bilancia Produzioni, realtà che gestisce il teatro Martinitt di Milano e il teatro de’ Servi di Roma, e con altre sale di comunità del territorio come il cine-teatro Cristallo di Cesano Boscone, la Sala Argentia di Gorgonzola e il teatro San Rocco di Seregno.
Con uno stile comico e frizzante, lo spettacolo porta il pubblico alla scoperta di tanti temi attuali: dai «problemi mai risolti tra il nostro nord e il nostro sud» alla crisi delle attività commerciali, dalla «spasmodica ricerca del nuovo ‘a tutti i costi’» all’improbabile culto del mondo degli chef, dalla solidità della cucina italiana Doc alle tendenze fatue del food che strizzano l’occhio alle mode enogastronomiche del resto del mondo.
Sul palco saliranno cinque giovani e talentuosi attori professionisti -Roberta Azzarone, Caterina Gramaglia, Franco Mirabella, Lorenzo Parrotto e Arturo Scognamiglio- che porteranno gli spettatori tra i tavoli di un ristorante siciliano a Milano, «La tonnara di Toni», che, dopo aver deliziato per decenni il palato dei milanesi, viene soppiantato nel cuore dei suoi clienti dallo street food e dalla cucina fusion (e anche un po’ illusion): arancini al ragù e parmigiana di melanzana, tutti rigorosamente fritti, sembrano avere, infatti, fatto il loro tempo.
Il proprietario deve trovare centomila euro per pagare i debiti oppure sarà costretto a chiudere per sempre i battenti. La cameriera Maria e il figlio Calogero, sbarbatello dall’aria spavalda con una fidanzata brianzola borghese e un po’ snob, cercano di aiutarlo e, per sconfiggere la crisi, provano a trasformare il locale in un’azienda di ristorazione particolarmente all’avanguardia, capace di attrarre la movida meneghina, in cui i capisaldi della gastronomia isolana vengono trasformati in ricette sushi-fusion. Il piatto forte? Il Bedda Maki: melanzana fritta al posto dell’alga, riso, ripieno di tartare di tonno, cuore di pistacchio allo zafferano.
Anche il look del locale viene svecchiato. Le obsolete decorazioni polverose vengono sostituite con fiori di loto, lanterne e paraventi. Tutto è pronto, ma per far decollare nuovamente gli affari bisogna far sapere ai milanesi di questo grande cambiamento e il modo più semplice e veloce sono i social network. Star indiscussa del momento, in ambito di tendenze culinarie, è il food blogger Yannis Beretta. Sarà lui a recensire il locale. Toni e Maria riusciranno ad illuderlo?
«Tra travestimenti, dichiarazioni d’amore inaspettate, equivoci, scontri generazionali, hipster, twitter, finte disquisizioni estetiche e vere risate», la stagione 2016/2017 del cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio si chiude, dunque, con uno «spettacolo giovane, frizzante e gustoso», che lancia anche la nuova edizione, la quinta, del concorso nazionale «Una commedia in cerca d'autori».
Il contest, la cui consegna dei materiali è fissata per il 24 aprile, è rivolto alle giovani e talentuose penne italiane tra i 18 e 40 anni. «L’intento -spiega La Bilancia Produzioni- è di dare una sferzata a un filone, quello della commedia brillante contemporanea, che spesso in Italia risulta assente o poco presente nei teatri, nelle scuole e nei laboratori di recitazione, propensi piuttosto a replicare, riformulare e reinterpretare i classici antichi e moderni». Premio per il testo vincitore è la produzione dello spettacolo, con una tournée in giro per l’Italia. Tutti i dettagli del bando sono consultabili sulla piattaforma www.commedieitaliane.it.


Informazioni utili
«Bedda Maki – Come reSUSHItare il ristorante e vivere felici». Cinema teatro Manzoni, via Calatafimi, 5 - Busto Arsizio (Varese). Quando: venerdì 21 aprile 2017, ore 21.00. Ingresso: € 30,00 per la poltronissima, € 26,00 (intero) o € 24,00 (ridotto) per la poltrona, € 25,00 (intero) o € 23,00 (ridotto) per la galleria; le riduzioni sono previste per studenti, over 65 e per gruppi (Cral, scuole, biblioteche e associazioni) composti da minimo dieci persone. Botteghino: la prevendita dei biglietti avrà inizio da venerdì 14 aprile 2017 e si terrà dal lunedì al venerdì, dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Informazioni: cell. 339.7559644 o tel. 0331.677961 (negli orari di apertura del botteghino e in orario serale, dalle ore 20.30 alle ore 21.30, tranne il martedì). Sito internet: www.cinemateatromanzoni.it.