ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 24 marzo 2017

Mambo, Jonas Burgert scandaglia i grandi temi esistenziali

«Hanno il potere di portare in superficie le nostre paure ancestrali e di assorbirle per liberarcene»: così Laura Carlini Fanfogna parla dei dipinti che l'artista tedesco Jonas Burgert presenta al Mambo – Museo d’arte moderna di Bologna nella sua prima mostra personale in Italia.
L’esposizione, aperta fino al 17 aprile, si intitolata «Lotsucht / Scandagliodipendenza» ed allinea, negli ampi spazi della Sala delle ciminiere, trentotto dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati nell’ultimo decennio.
Jonas Burgert, con ogni composizione, con ogni singola pennellata, dipinge veri e propri scenari.
Le sue opere raffigurano la sua visione della rappresentazione teatrale che costituisce l'esistenza umana, dell'inesauribile bisogno dell'uomo di dare un senso, una direzione e uno scopo alla propria vita. La ricerca si apre a ogni sfera della ragione, dell'immaginazione e del desiderio generando tele spesso imponenti, affollate di figure fantastiche di proporzioni diverse: ci sono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni e bambini.
Questi dinamici scenari pittorici generano un senso di forte inquietudine in chi guarda: i soggetti raffigurati indossano maschere e costumi, ci sono pareti e pavimenti che si squarciano rivelando cumuli di corpi o pozze di liquidi, mentre un buio inspiegabile incombe ovunque.
Lo scandaglio che troviamo nel titolo della mostra appare con frequenza nelle opere di Jonas Burgert.
Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo è la passione, l'ossessione dell'artista. Burgert privilegia l'analisi dei grandi temi esistenziali, in un percorso di approfondimento che non disdegna di avventurarsi in angoli ignoti per esplorare sentimenti, emozioni, ossessioni, demoni. Lo spettatore si confronta con un mondo caotico, che riecheggia la confusione e l'ansia degli eventi del presente e rimane senza un saldo punto di appoggio. Lo scopo dell'artista è spingere al limite la conoscenza personale per ridefinire, prova dopo prova, le proprie ragioni di vita hic et nunc e il proprio centro di gravità. Metaforicamente il filo a piombo simboleggia l'equilibrio interiore e la ricerca spirituale.
Secondo Laura Carlini Fanfogna, curatrice della mostra, Burgert inserisce un elemento specifico che attraversa tutta la sua produzione: l’immagine femminile. «Donne misteriose e risolute –afferma la studiosa- si stagliano sulla tela, istintivamente consapevoli dei loro destini. Le maghe conoscono i segreti e le verità che l’uomo cerca affannosamente. Le sibille provengono da territori remoti, ma l’arte divinatoria le accomuna. I turbanti michelangioleschi e i colori manieristici reinterpretati in chiave postmoderna giocano con le delicate sfumature dei chiaroscuri. Evocano le vergini indovine che predicono il futuro, le cariatidi imperturbabili, significano forse l’onnipotenza archetipica della Grande Madre e però la intingono negli umori della Raben Mutter, la madre snaturata, colei che non si cura della prole. Lo scandaglio di Jonas sonda implacabile la profondità degli abissi».
Le opere in mostra al Mambo utilizzano sia ampie superfici di grande impatto visivo, per dare spazio alla complessità compositiva, sia tele di formato ridotto per approfondire lo studio dei singoli soggetti, in ritratti che portano in primo piano, quasi in un'indagine al microscopio, le figure effigiate.
Un appunto merita, infine, l’uso del colore che David Anfam, autore di uno dei testi critici inclusi nel ricco catalogo pubblicato dalle Edizioni MAMbo, definisce idiosincratico: «è difficile trovare un altro artista contemporaneo –precisa ancora lo studioso- che utilizzi il colore con una destrezza pari a quella di Burgert».

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Jonas Burgert, Puls führt / Guida di polso, 2014.Olio su tela, 240 x 280 cm. Collezione privata. Foto: © Lepkowski Studios; [fig. 2] Jonas Burgert, Leugne / Negalia, 2016. Olio su tela,300 x 220 cm. Proprietà dell'artista. Foto: © Lepkowski Studios;[fig. 3]  Jonas Burgert, Schutt und Futter / Macerie e Mangime, 2012. Olio su tela, 380 x 600 cm. Collezione privata, Basilea. Foto: © Lepkowski Studios

Informazioni utili 
 «Lotsucht / Scandagliodipendenza» - Personale di Jonas Burgert. Mambo, via don Minzoni, 14 – Bologna. Orari: martedì, mercoledì, domenica e festivi, ore 10.00 – 18.00; giovedì, venerdì e sabato, ore 10.00 – 19.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero mostra € 6,00, ridotto mostra € 4,00, intero mostra + museo € 10,00; ridotto mostra + museo € 8,00. Informazioni: tel. 051.6496611 o info@mambo-bologna.org. Sito internet: www.mambo-bologna.org. Fino al 17 aprile 2017.

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