ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 10 giugno 2020

«Scena natura», quando il teatro ha per palcoscenico un fienile e i colli bolognesi

Sui colli di Bologna c’è un luogo che si prepara ad aprire il sipario. È Fienile Fluò, ristorante e agriturismo con bed and breakfast, immerso tra alberi secolari, campi coltivati e vigneti, a pochi passi dal centro della città. Qui, ormai da qualche anno, dal 2008 per la precisione, l'associazione culturale Crexida/Anima Fluò, nata nel 2003 da un'idea dall’attrice e regista Angelica Zanardi, organizza «Scena madre», inusuale «dialogo tra le arti e il verde».
A partire dal 1° luglio spettacoli teatrali, concerti, performance di danza, mostre e passeggiate-racconto animeranno gli ambienti aperti della struttura sui colli di Paderno: dall’anfiteatro naturale tra i calanchi ai sentieri panoramici sulle colline, dai vigneti ai giardini.
Il tutto avverrà nel rispetto della distanza sociale e delle norme di sicurezza richieste dal Governo al mondo del teatro per contrastare l’epidemia da Coronavirus; per questo motivo rimarrà chiusa la piccola e suggestiva sala teatrale interna, di circa cento metri quadrati, e con un bella gradinata con cuscini, che normalmente ospita un pubblico di circa sessanta persone.
«Cambieranno i modi, non cambierà la qualità e l’unicità dell'esperienza», assicurano da Fienile Fluò, da sempre attento anche allo scambio culturale grazie a residenze d’artista.
Da Bologna arriva, dunque, un'idea per continuare a fare teatro, almeno questa estate, nel rispetto di tutti i vincoli imposti dal decreto del 17 maggio per la ripresa degli spettacoli dal vivo: capienza di massimo mille posti all'aperto e duecento al chiuso, misurazione della temperatura corporea all'ingresso, posti a sedere preassegnati, utilizzo obbligatorio della mascherina per gli spettatori, distanziamento sociale per attori e pubblico, periodica igienizzazione degli spazi anche con gel sanificanti a disposizione degli utenti, adeguata aerazione naturale della sala e ricambio d'aria costante, limitazione dell'uso del contante.
Oggi più che mai, dunque, tornare alla natura, portare l’opera fuori dai chiusi luoghi convenzionali e trasformare l'ambiente in un palcoscenico, può essere un'opportunità per affrontare la sfida sanitaria.
Angelica Zanardi spiega che a ispirare la ricerca artistica della sua compagnia è stata una frase di Carlo Rovelli: «siamo fatti degli stessi atomi e degli stessi segnali di luce che si scambiano i pini delle montagne e le stelle nelle galassie». «Scena madre» diventa così – per stessa ammissione della sua ideatrice- «una nuova prospettiva sull’ambiente che ci ospita, un palcoscenico in cui la natura è ispiratrice e l’arte diventa forma del nostro sguardo e del nostro passaggio».
La scrittura creativa e la messa in scena di testi originali, orientati a tematiche contemporanee, sono parte integrante del progetto, sempre più orientato a produzioni teatrali site specific, ovvero a drammaturgie pensate ad hoc, in cui audio, video e scenografia sono studiati nel rispetto dell’ambiente naturale. Lo spettatore viene così «accompagnato -racconta ancora Angelica Zanardi- in un viaggio sensoriale che lo coinvolge in maniera partecipativa, rendendolo parte di un’opera che mescola la realtà dello scenario alla creazione simulata oggetto dell’arte teatrale».
Ad aprire il cartellone sarà «Strade sui sassi» (1° luglio, ore 21.30), performance di teatro-danza itinerante a seguito della residenza artistica a Fienile Fluò del collettivo PaZo Teatro. Sarà, quindi, la volta di «Io sono natura» (8, 15, 22, 29 luglio - 5, 12 agosto h. 21.30), monologo/performance, scritto da Allegra De Mandato, che partendo dalle rivelazioni della fisica quantistica, risveglia interrogativi e riflessioni, grazie alla forza e alla libertà del teatro, all'uso immaginifico del video, e alla potenza della musica.
Saranno, poi, di scena tre coreografi di fama internazionale come Michal Mualem, storica interprete di Sasha Waltz, Giannalberto de Filippis e Ted Stoffer a dirigere gli artisti del progetto formativo Co-Lab2020 (2 agosto, ore 19.30).
Torna, poi, per la sua settima edizione «Running Up That Hill. Esperimenti coreografici in collina» (5-6 settembre, alle ore 18), un progetto di residenze e performance di danza contemporanea per gli spazi verdi di Fienile Fluò, proposto in collaborazione con il Festival danza urbana. In programma un’ora di spettacolo con performance inedite, create site specific, a cura di grandi coreografi come Fabrizio Favale e la sua compagnia Le supplici, Nuvola Vandini, Gioia Morisco, Mualem/de Filippis Dance Projects.
Importante novità di quest’anno nell’ambito danza contemporanea saranno, infine, i Laboratori site-specific nella natura (6-10 settembre), dedicati ai partecipanti alle residenze artistiche, a cura di Mualem/de Filippis Dance Projects. Un programma, dunque, ricco quello di questa edizione di «Scena natura»: un'occasione unica per immergersi nella bellezza del teatro all'interno di uno scenario naturale di grande fascino come l'anfiteatro naturale sui colli, noto per il ritrovamento della pietra fosforica bolognese, avvenuto nel 1602 grazie alle ricerche di Vincenzo Casciarolo, calzolaio bolognese che si dilettava di alchimia.

Per saperne di più 
www.fienilefluo.it

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