Da allora la fauna surreale ideata da questi artisti, che colpisce l’attenzione per il suo gioioso stile in bilico tra post-fauvismo e post-pop, è stata portata in giro per tutto il mondo: da Bangkok a Mosca, da New York a Bruxelles, da Ascona a Roma, da Firenze a Milano.
Per i Cracking Art la plastica non è un materiale cattivo ma ambiguo, se da un lato è tra i più inquinanti e meno distruttibili presenti in natura, dall’altro è suscettibile di prestarsi anche a un uso buono, diventando persino veicolo per un invito a rispettare l’ambiente, la nostra casa comune.
Nel 2012 la filosofia del gruppo ha avuto un ulteriore sviluppo con il progetto «L’arte che rigenera l’arte». Le opere utilizzate per le installazioni vengono recuperate, tritate e riciclate per produrne altre. Si dà così il via a un vero e proprio ciclo della vita per affermare che anche in arte come in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
Quest'estate i Cracking Art saranno a San Benedetto del Trento con un progetto di arte pubblica, curato da Stefano Papetti, Elisa Mori e Giorgia Berardinelli, che vuole -spiegano gli ideatori- «innescare, attraverso il linguaggio dell’arte, dinamiche e sentimenti come quelli di relazione con l’altro, di fiducia e tutela della collettività».
Per quattro mesi la città marchigiana sarà invasa, pacificamente e silenziosamente, da una trentina di animali colorati, di varie tipologie e dimensioni: suricati, elefanti, cani e gatti, conigli e non ultima la celebre chiocciola.
«Le creazioni dei Cracking Art, al pari degli animali selvatici nel periodo del lockdown, -raccontano i curatori- sembrano riappropriarsi delle aree verdi e non del tessuto urbano ripristinando quel profondo legame tra l’uomo e la fauna».
L’esposizione mapperà simbolicamente la città, diventando anche uno strumento di promozione turistica del territorio. Nel suggestivo Vecchio Incasato, con il suo affascinante torrione, troverà la sua naturale collocazione un elefante gigante. A piazza Matteotti fino al termine del lungomare di Porto d’Ascoli albergheranno due grandi chiocciole, animali attualissimi perché la loro casa è associabile alla comunicazione: è simbolo della posta elettronica, ma ricorda anche l’organo dell’udito. La balconata della Palazzina Azzurra sarà, invece, abbellita da una sequenza di gatti, animali sornioni e indipendenti ma amanti del focolaio domestico, che sono una delle ultime “scoperte” del gruppo e sono nati da un incontro con un noto brand produttore di pet food. Infine due grandi conigli saranno installati nel giardino «Nuttate de Lune».
Informazioni utili
Craking art en plein air. San Benedetto del Tronto, sedi varie. Per informazioni:
Comune di San Benedetto del Tronto - Ufficio Cultura, tel. 0735.794229. Sito internet: www.verticaledarte.it. Fino al 2 novembre 2020
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