La scelta di presentare un progetto artistico in occasione dell’uscita del Model Year 2022, prevista per luglio, proprio nei giorni della trentaduesima edizione dei giochi olimpici, non è casuale. Il Burgman 400 è, infatti, considerato - dichiara Enrico Bessolo, direttore commerciale di Suzuki - «un atleta elegante», una vera e propria icona per gli amanti delle due ruote, come conferma la sua ultradecennale permanenza sul mercato.
Da questa considerazione è nata l’idea di incrociare i destini dell’azienda nipponica con la storia delle Olimpiadi e di ideare «ARThletes», una mostra di opere tese a sottolineare i valori dell’atleta, che vedrà al lavoro quattro artisti italiani di fama internazionale che hanno dimostrato grandi affinità con la cultura giapponese. La tecnica scelta dai curatori - la gallerista Lorenza Salomon e l’illustratore Ale Giorgini, fondatore dell’agenzia Magnifico e vincitore nel 2017 del «Good Design Award» del Chicago Museum of Design - è quella dell’illustrazione, per le capacità di quest’arte - si legge nella nota stampa - «di essere attuale in ogni epoca storica e di suggestionare un ampio pubblico pur rimanendo espressione artistica autoriale».
Per la mostra Suzuki ha chiesto a Gianluca Folì, Riccardo Guasco, Francesco Poroli e i Van Orton, duo creativo composto da due fratelli gemelli Stefano e Marco, di interpretare quattro caratteristiche fondamentali del nuovo Burgman 400 – eleganza, sportività, stabilità e sicurezza – abbinandole ad altrettanti sport olimpici - tuffi, atletica leggera, ginnastica artistica e scherma - da rappresentare in quattro opere uniche che diventeranno, poi, altrettante livree per un Burgman da collezione.
I quattro artisti selezionati sono dei veri e propri talenti dell’illustrazione. Gianluca Folì, con all’attivo collaborazioni con «The Boston Globe», il «New York Time», il «Wall Street Journal», il «Los Angeles Times» e il «Corriere della Sera», è stato selezionato e premiato nel 2015 dalla «Society of Illustrators» di New York con la medaglia d’oro categoria Editorials and Books; nello stesso anno è stato anche medaglia di bronzo alla «Society of Illustrators» di Los Angeles.
Riccardo Guasco mescola poesia e ironia creando illustrazioni per far sorridere gli occhi. Le sue opere sono apparse in campagne pubblicitarie, riviste, libri, navi e biciclette; tra le sue collaborazioni ci sono, tra l’altro, Eni, Tim, Poste Italiane, Martini, Ferrari, Touring club italiano, Emergency e Greenpeace.
Francesco Poroli, premiato da «Society of Illustrators» di New York e «The Society of Publication Designers», ha collaborato con «The New York Times Magazine», «Wired», «GQ» e «Il Sole24 Ore», ma anche con Facebook, Campari, Apple, NBA, Barilla, FCA e molti altri. Nel 2017 ha pubblicato «Like Kobe - Il Mamba spiegato ai miei figli» per Baldini&Castoldi.
I Van Orton, infine, vantano collaborazione con marchi quali Marvel, Microsoft, Armani, Bmw e artisti come Pearl Jam. La loro arte è fortemente influenzata dalla cultura pop e da un design ispirato alle vetrate delle chiese, per poi evolversi con innesti simmetrici e linee luminose.
A proposito del progetto, Lorenza Salamon ha dichiarato in conferenza stampa: «A ogni artista abbiamo affidato un tema che corrisponde ad altrettanti punti di forza del veicolo per intraprendere un viaggio fra il virtuale e il reale la cui tappa finale è la prossima Olimpiade che si terrà a Tokyo».
Mentre Ale Giorgini ha sottolinea quanto sia importante in un momento storico come quello che stiamo vivendo il progetto «ARThletes»: «L’illustrazione – ha affermato, a tal proposito, il creativo - è un linguaggio universale che abbatte i confini. Un linguaggio che unisce popoli e culture diverse, proprio come le Olimpiadi. In un momento come quello che stiamo vivendo, credo sia ancora più importante riuscire a creare connessioni – anche solo virtuali – fra luoghi e persone. In un periodo in cui siamo stati costretti a limitarlo, celebrare il movimento e la libertà è un dovere morale».
Suzuki celebra così le Olimpiadi e lo sport con un progetto di ampio respiro, che unisce gesto atletico e gesto artistico, per parlare direttamente al cuore delle persone con un linguaggio estremamente variegato: «ecco allora – raccontano ancora da Suzuki Italia - che le opere in mostra potranno riprendere stilemi tipici dei writer urbani oppure di artisti acclamati come Basquiat» per dar vita a uno scooter da collezione.
Per la mostra Suzuki ha chiesto a Gianluca Folì, Riccardo Guasco, Francesco Poroli e i Van Orton, duo creativo composto da due fratelli gemelli Stefano e Marco, di interpretare quattro caratteristiche fondamentali del nuovo Burgman 400 – eleganza, sportività, stabilità e sicurezza – abbinandole ad altrettanti sport olimpici - tuffi, atletica leggera, ginnastica artistica e scherma - da rappresentare in quattro opere uniche che diventeranno, poi, altrettante livree per un Burgman da collezione.
I quattro artisti selezionati sono dei veri e propri talenti dell’illustrazione. Gianluca Folì, con all’attivo collaborazioni con «The Boston Globe», il «New York Time», il «Wall Street Journal», il «Los Angeles Times» e il «Corriere della Sera», è stato selezionato e premiato nel 2015 dalla «Society of Illustrators» di New York con la medaglia d’oro categoria Editorials and Books; nello stesso anno è stato anche medaglia di bronzo alla «Society of Illustrators» di Los Angeles.
Riccardo Guasco mescola poesia e ironia creando illustrazioni per far sorridere gli occhi. Le sue opere sono apparse in campagne pubblicitarie, riviste, libri, navi e biciclette; tra le sue collaborazioni ci sono, tra l’altro, Eni, Tim, Poste Italiane, Martini, Ferrari, Touring club italiano, Emergency e Greenpeace.
Francesco Poroli, premiato da «Society of Illustrators» di New York e «The Society of Publication Designers», ha collaborato con «The New York Times Magazine», «Wired», «GQ» e «Il Sole24 Ore», ma anche con Facebook, Campari, Apple, NBA, Barilla, FCA e molti altri. Nel 2017 ha pubblicato «Like Kobe - Il Mamba spiegato ai miei figli» per Baldini&Castoldi.
I Van Orton, infine, vantano collaborazione con marchi quali Marvel, Microsoft, Armani, Bmw e artisti come Pearl Jam. La loro arte è fortemente influenzata dalla cultura pop e da un design ispirato alle vetrate delle chiese, per poi evolversi con innesti simmetrici e linee luminose.
A proposito del progetto, Lorenza Salamon ha dichiarato in conferenza stampa: «A ogni artista abbiamo affidato un tema che corrisponde ad altrettanti punti di forza del veicolo per intraprendere un viaggio fra il virtuale e il reale la cui tappa finale è la prossima Olimpiade che si terrà a Tokyo».
Mentre Ale Giorgini ha sottolinea quanto sia importante in un momento storico come quello che stiamo vivendo il progetto «ARThletes»: «L’illustrazione – ha affermato, a tal proposito, il creativo - è un linguaggio universale che abbatte i confini. Un linguaggio che unisce popoli e culture diverse, proprio come le Olimpiadi. In un momento come quello che stiamo vivendo, credo sia ancora più importante riuscire a creare connessioni – anche solo virtuali – fra luoghi e persone. In un periodo in cui siamo stati costretti a limitarlo, celebrare il movimento e la libertà è un dovere morale».
Suzuki celebra così le Olimpiadi e lo sport con un progetto di ampio respiro, che unisce gesto atletico e gesto artistico, per parlare direttamente al cuore delle persone con un linguaggio estremamente variegato: «ecco allora – raccontano ancora da Suzuki Italia - che le opere in mostra potranno riprendere stilemi tipici dei writer urbani oppure di artisti acclamati come Basquiat» per dar vita a uno scooter da collezione.
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