L’omaggio al padre della «Divina Commedia» si rinnoverà con il recital pianistico «Après une lecture du Dante» di Louis Lortie, in agenda il 15 luglio a Villa Melzi d’Eril a Bellagio, sede nuova per la manifestazione che, per il primo anno nella sua storia, porta la magia delle sette note anche sull’altra riva del Lago di Como.
In questa edizione il festival ricorderà anche un altro anniversario importante: «Isola Comacina 100°», ovvero il centenario dalla restituzione dell’Isola Comacina all’Italia da parte del re del Belgio, anniversario che in realtà cadeva nel 2020 ma che non è stato possibile ricordare a causa del Covid. Il luogo migliore per questi festeggiamenti non poteva che essere la stessa Isola Comacina, dove il 9 luglio si terrà un gala lirico con i giovani artisti della Queen Elizabeth Music Chapel, il baritono russo Roman Burdenko e il tenore Jonathan Tetelman.
In apertura è previsto l’Opening Act del cantautore Davide Van De Sfroos, che ha composto un brano apposta per le celebrazioni.
L’isola farà da scenario anche al gala sinfonico con l’Orchestra sinfonica di Milano «Giuseppe Verdi», diretta da Paolo Bressan e con il pianista Louis Lortie, in programma il 10 luglio.
Villa Balbianello ospiterà, invece, l’11 luglio una doppia celebrazione: quella per i cento anni dalla morte del compositore francese Camille Saint-Saëns e quella per i cento dalla nascita del musicista argentino Astor Piazzolla, con gli archi del Trio Arnold e la partecipazione del bandoneonista argentino Marcelo Nisinman.
Ancora Piazzolla, insieme a Debussy, Prokofiev, Stravinsky e Bartók, sarà nel programma del secondo concerto a Villa Balbianello, quello del 13 luglio, nel quale si esibiranno il violinista Philippe Quint e il pianista Jose Gallardo.
Nei giorni successivi sono in programma una serie di proposte originali. Il 16 luglio si terrà un concerto di musica della liturgia russa ortodossa con il Sestetto vocale Doros di Mosca al Santuario della Madonna di Ossuccio, raggiungibile solo a piedi con una piacevole salita panoramica. Il 17 luglio è, invece, stato organizzato l’evento «Il carnevale degli animali» nella Piazzetta di Lenno, mentre il giorno successivo è in agenda un concerto all’alba per arpa e violino alla Rotonda del Parco di Mezzegra, seguito da una sessione di yoga e dalla colazione offerta a tutti i partecipanti.
Il gran finale, come ormai da tradizione, si terrà nello scenografico Grand Hotel Tremezzo con un protagonista d’eccezione: il virtuoso della fisarmonica Richard Galliano.
Ad arricchire ulteriormente il festival sarà la mostra «Artur Schnabel e la sua famiglia. Storie di musicisti in Tremezzina, Lago di Como», allestita al Museo del paesaggio del Lago di Como.
Attraverso l'esposizione di dipinti, fotografie, lettere, oggetti di proprietà della Schnabel Music Foundation e di collezioni private, si intende mettere in risalto l'importanza e il valore della testimonianza di Artur Schnabel (Lipnik 1882 – Morschach 1951) austriaco di origine ebrea, compositore e pianista che per primo nel 1935 incise le 32 Sonate di Ludwig van Beethoven, ancora oggi pietra miliare della storia dell'interpretazione, giunto nel 1933 a Tremezzina per sfuggire all’avvento al potere di Hitler. La mostra focalizza la sua attenzione anche sulla moglie del compositore, Therese Behr-Schnabel (Stoccarda 1876-Lugano 1959), contralto tedesca molto nota per le sue interpretazioni del repertorio liederistico (per lei Richard Strauss compose il lied «Traum durch die Dämmerung») e sul figlio Karl Ulrich Schnabel (Berlino 1909- Danbury, Connecticut 2001), pianista e insigne didatta, divulgatore instancabile e «padre» di molti pianisti dell'ultima generazione.
Lungo il percorso espositivo, promosso in occasione dei settanta anni dalla morte di Artur Schnabel e dei venti anni da quella del figlio Karl Ulrich, si ricordano, inoltre, le figure di Helen Fogel Schnabel (New York 1911- Gravedona, Lago di Como 1974), pianista statunitense, brillante concertista e insegnante, moglie di Karl Ulrich, e di Claude Alain Mottier (Zurigo 1972- Poughkeepsie, New York 2002), figlio di Ann e François Mottier e nipote di Karl Ulrich, pianista ed erede della tradizione familiare vissuta con lucido e intelligente slancio.
L’esposizione è arricchita da un percorso di ascolto musicale dato da una playlist in cui ciascuno dei musicisti della famiglia è protagonista nell'interpretazione di brani scelti con un criterio cronologico: un'ulteriore preziosità musicale all’interno di un festival, che unisce la musica di qualità alla bellezza del paesaggio.
www.lacmusfestival.com
In questa edizione il festival ricorderà anche un altro anniversario importante: «Isola Comacina 100°», ovvero il centenario dalla restituzione dell’Isola Comacina all’Italia da parte del re del Belgio, anniversario che in realtà cadeva nel 2020 ma che non è stato possibile ricordare a causa del Covid. Il luogo migliore per questi festeggiamenti non poteva che essere la stessa Isola Comacina, dove il 9 luglio si terrà un gala lirico con i giovani artisti della Queen Elizabeth Music Chapel, il baritono russo Roman Burdenko e il tenore Jonathan Tetelman.
In apertura è previsto l’Opening Act del cantautore Davide Van De Sfroos, che ha composto un brano apposta per le celebrazioni.
L’isola farà da scenario anche al gala sinfonico con l’Orchestra sinfonica di Milano «Giuseppe Verdi», diretta da Paolo Bressan e con il pianista Louis Lortie, in programma il 10 luglio.
Villa Balbianello ospiterà, invece, l’11 luglio una doppia celebrazione: quella per i cento anni dalla morte del compositore francese Camille Saint-Saëns e quella per i cento dalla nascita del musicista argentino Astor Piazzolla, con gli archi del Trio Arnold e la partecipazione del bandoneonista argentino Marcelo Nisinman.
Ancora Piazzolla, insieme a Debussy, Prokofiev, Stravinsky e Bartók, sarà nel programma del secondo concerto a Villa Balbianello, quello del 13 luglio, nel quale si esibiranno il violinista Philippe Quint e il pianista Jose Gallardo.
Nei giorni successivi sono in programma una serie di proposte originali. Il 16 luglio si terrà un concerto di musica della liturgia russa ortodossa con il Sestetto vocale Doros di Mosca al Santuario della Madonna di Ossuccio, raggiungibile solo a piedi con una piacevole salita panoramica. Il 17 luglio è, invece, stato organizzato l’evento «Il carnevale degli animali» nella Piazzetta di Lenno, mentre il giorno successivo è in agenda un concerto all’alba per arpa e violino alla Rotonda del Parco di Mezzegra, seguito da una sessione di yoga e dalla colazione offerta a tutti i partecipanti.
Il gran finale, come ormai da tradizione, si terrà nello scenografico Grand Hotel Tremezzo con un protagonista d’eccezione: il virtuoso della fisarmonica Richard Galliano.
Ad arricchire ulteriormente il festival sarà la mostra «Artur Schnabel e la sua famiglia. Storie di musicisti in Tremezzina, Lago di Como», allestita al Museo del paesaggio del Lago di Como.
Attraverso l'esposizione di dipinti, fotografie, lettere, oggetti di proprietà della Schnabel Music Foundation e di collezioni private, si intende mettere in risalto l'importanza e il valore della testimonianza di Artur Schnabel (Lipnik 1882 – Morschach 1951) austriaco di origine ebrea, compositore e pianista che per primo nel 1935 incise le 32 Sonate di Ludwig van Beethoven, ancora oggi pietra miliare della storia dell'interpretazione, giunto nel 1933 a Tremezzina per sfuggire all’avvento al potere di Hitler. La mostra focalizza la sua attenzione anche sulla moglie del compositore, Therese Behr-Schnabel (Stoccarda 1876-Lugano 1959), contralto tedesca molto nota per le sue interpretazioni del repertorio liederistico (per lei Richard Strauss compose il lied «Traum durch die Dämmerung») e sul figlio Karl Ulrich Schnabel (Berlino 1909- Danbury, Connecticut 2001), pianista e insigne didatta, divulgatore instancabile e «padre» di molti pianisti dell'ultima generazione.
Lungo il percorso espositivo, promosso in occasione dei settanta anni dalla morte di Artur Schnabel e dei venti anni da quella del figlio Karl Ulrich, si ricordano, inoltre, le figure di Helen Fogel Schnabel (New York 1911- Gravedona, Lago di Como 1974), pianista statunitense, brillante concertista e insegnante, moglie di Karl Ulrich, e di Claude Alain Mottier (Zurigo 1972- Poughkeepsie, New York 2002), figlio di Ann e François Mottier e nipote di Karl Ulrich, pianista ed erede della tradizione familiare vissuta con lucido e intelligente slancio.
L’esposizione è arricchita da un percorso di ascolto musicale dato da una playlist in cui ciascuno dei musicisti della famiglia è protagonista nell'interpretazione di brani scelti con un criterio cronologico: un'ulteriore preziosità musicale all’interno di un festival, che unisce la musica di qualità alla bellezza del paesaggio.
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