Da «Terre graffiate», concerti mattutini nei luoghi della Grande guerra, al nuovo spettacolo di Marco Paolini: i primi appuntamenti
Il festival, che vede tra i sostenitori il Ministero della cultura, avrà anche un’anteprima, nella mattinata di sabato 17 luglio, con il primo dei quattro appuntamenti di «Terre graffiate», concerti mattutini ambientati nello suggestivo scenario del Monte Grappa, nei luoghi della Grande guerra, in location raggiungibili a piedi, in pochi minuti di cammino su mulattiere e strada sterrata, che animeranno anche le mattinate del 18, del 24 e del 25 luglio. Il primo appuntamento vedrà in scena il Quantum Clarinet Trio, premiato al concorso internazionale Fischoff Chamber Music Competition 2020. Seguiranno l’esibizione del Trio Ghimel, con le sue improvvisazioni jazz e le atmosfere psichedeliche, l’interpretazione dei Trii elegiaci di Rachmaninov da parte di Eleonora De Poi al violino, Riccardo Baldizzi al violoncello, Massimiliano Turchi al pianoforte, e, per finire, un viaggio nello swing parigino-americano degli anni ’30 con il quartetto Alma Swing.
È un debutto, dunque, che unisce la qualità dell’offerta artistica alla scoperta del territorio quello della quarantunesima edizione di Operaestate Festival Veneto, intitolata «Anno1 P.Q./Ecologie del presente», un titolo all’apparenza insolito, ma che riassume come il 2021 sia per il festival «l’anno 1 post quarantennale», e - per l’umanità intera - anche il primo anno, dopo la lunga quarantena.
Il sottotitolo «Ecologie del presente» focalizza, invece, l’attenzione sull’interesse degli artisti presenti nela rassegna per le relazioni tra umanità e natura, umanità e scienze, umani e umani, cercando spunti di riflessione e ispirazione per un futuro diverso, che metta al centro il benessere individuale e collettivo.
Novantotto titoli per centoventisei appuntamenti distribuiti in tre mesi, di cui trentotto prime nazionali, compongono il cartellone, che animerà Bassano del Grappa e altri ventisette comuni della Pedemontana veneta: Borgo Valsugana, Borso del Grappa, Cassola, Castelfranco, Colceresa, Dueville, Enego, Feltre, Gallio, Isola Vicentina, Lusiana Conco, Marostica, Mogliano, Montebelluna, Montorso Vicentino, Mussolente, Nove, Pove del Grappa, Riese Pio X, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Santorso, Schio, Solagna, Valbrenta e Valdagno.
Danza, teatro, cinema, musica da camera e musica lirica accompagneranno così il pubblico alla scoperta del territorio, tra panorami di montagna e spettacoli lungo il fiume, tra le colline delle ciliegie e ville storiche, castelli e parchi cittadini.
Dopo il primo appuntamento di «Terre graffiate», si ritornerà alla danza con lo spettacolo «Ossigeno» (18 luglio, ore 12) all’Orto botanico di Padova, sito Unesco dal 1997, che vedrà in scena quattro danzatrici under 30 del territorio: Vittoria Caneva, Ilaria Marcolin, Anna Grigiante ed Elena Sgarbossa. Mentre presenta un singolare intreccio di musica e teatro il successivo spettacolo in cartellone, «Les audieux» (20 luglio, ore 21:20), con protagonisti Luca Scarlini, voce narrante, e Alberto Mesirca, alla chitarra, che proporranno al Giardino del Teatro accademico di Castelfranco Veneto, un racconto romantico intorno al medico castellano Pietro Pagello (1807-1898), noto per la vicenda d’amore con George Sand.
Teatro e musica si incontreranno ancora lungo il fiume Brenta, a Compolongo, con «Mancamento azzurro» (21 luglio, ore 21:20), un omaggio ad Andrea Zanzotto, a cento anni dalla nascita, che vedrà in scena Vasco Mirandola e i musicisti Erica Boschiero e Sergio Marchesini.
Tornerà, poi, sotto i riflettori la danza con la prima nazionale di «Swans» (Bassano del Grappa, 22 luglio), omaggio al compositore Camille Saint Saens, a cento anni dalla morte, creato da un network italiano di organizzazioni di danza che ha invitato artisti diversi a re-interpretare «La morte del cigno», assolo creato da Fokine per la leggendaria ballerina Anna Pavlova. Accanto alla versione classica interpretata da Virna Toppi, prima ballerina al teatro alla Scala, sarà possibile vedere le creazioni originali di Chiara Bersani, Collettivo Mine, Silvia Gribaudi, Philippe Kratz e Camilla Monga.
I riflettori si accenderanno, poi, sul giovanissimo, ma già affermato violinista Giovanni Andrea Zanon, protagonista di un concerto con musiche di Beethoven, Franck e Ravel (23 luglio, Villa Dolfin a Rosà), ma anche sul tradizionale appuntamento in Villa da Porto a Montorso, «Dance in Villa» (24 luglio, ore 19 e ore 21), quest’anno affidato a Chiara Frigo e Collettivo Mime, e sul teatro, a Colceresa, con le «Lezioni fantademografiche» dei Fratelli Dalla Via (24 luglio, ore 19), la cui la scrittura drammaturgica affronta questioni chiave come l’ineguale distribuzione delle risorse, il fragile equilibrio uomo/natura, la complessa sostenibilità dei sistemi attuali.
Il teatro sarà ancora protagonista con Marco Paolini e il suo «Teatro fra parentesi: le mie storie per questo tempo», dedicato ai mestieri del «fare teatro» e nato durante l’isolamento, cucendo insieme storie vecchie e nuove con le canzoni e le musiche di Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi (Isola Vicentina, 27 luglio).
Da «La mirabile visione» a «Humanae Genti», sette appuntamenti per riscoprire Dante
Per la danza è, poi, attesa un’altra prima nazionale con «Love Poems» e i danzatori della MMCompany, diretta dal coreografo Michele Merola, impegnati in un trittico di coreografie ispirate all’amore (Bassano del Grappa, 29 luglio). La sera successiva sarà, invece, dedicata alla nuova creazione di Babilonia Teatri: «Mulinobianco», che tratta il tema dell’arduo equilibrio tra naturale e artificiale (Bassano del Grappa, 30 luglio). Sono, poi, in agenda le prime nazionali di «Teenmotion» (Bassano del Grappa, 31 luglio), creazione inedita di Adriana Borriello per il gruppo di giovani danzatrici del progetto Lift, «Mappatura emotiva» di ExVuoto Teatro (Mussolente, 31 luglio) e di «Atlante botanico dell’essere umano» di Amor Vacui (Valbrenta, 1° agosto). A chiudere il cartellone dedicato alla danza saranno, quindi, «Wonder Louder» al parco di Isola Vicentina, nel quale le coreografie di Siro Guglielmi si incontreranno con la musica di Rosa Brunello (29 agosto), e «Combinazioni» (18 settembre), che porterà i lavori della canadese Mélanie Demers nella piazza di Montebelluna.
Scorrendo rapidamente il programma, in agosto, si trova uno spettacolo teatrale di grande successo come «Misericordia» di Emma Dante, un potente inno alla vita in una favola contemporanea sulla fragilità delle donne e la loro sconfinata solitudine, «una fabbrica d’amore» secondo la definizione stessa dell’autrice e regista palermitana (Bassano del Grappa, 3 agosto).
Nell’anno in cui ricorrono i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, il drammaturgo e storyteller Luca Scarlini dedicherà, quindi, tre appuntamenti al Sommo poeta dal titolo «La mirabile visione». In scena rispettivamente con i musicisti Ernesto Campagnaro al violino, Fabio Pupillo al flauto e Alberto Mesirca alla chitarra (Bassano del Grappa, 6, 7 e 14 agosto), l’artista racconterà le relazioni tra la «Commedia» dantesca e le arti figurative del suo tempo, del Rinascimento e dell’arte contemporanea, in un percorso che apre a rimandi e scenari inaspettati tra arte, musica e letteratura.
L’Alighieri sarà al centro anche dello spettacolo «Il Paradiso di Dante» (Bassano del Grappa, 2 settembre), caposaldo della riflessione musicale di Salvatore Sciarrino sulla «Commedia», che vedrà in scena la compagnia Anagoor, Leone d’argento 2018, e l’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Marco Angius.
Il Sommo poeta verrà, poi, omaggiato con «Come è duro calle» (7 settembre), un itinerario di speciale suggestione con gli attori del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che porteranno il pubblico in giro per Feltre, facendo tappa al castello, alle salite delle mura, ai resti romani, all’antico Teatro de la Sena.
Dante sarà ancora protagonista con «Humanae Genti» di Maurizio Panici, con il TS Teatro di Comunità / Argot Teatro, un viaggio attraverso i canti della «Divina Commedia» che si fanno metafora del viaggio che abbiamo compiuto durante la pandemia, nell’isolamento forzato e negli abbracci negati, nei desideri inespressi e nella volontà di uscirne migliori (Marostica, 24 e 26 settembre).
Gran finale con l’Orchestra di Padova e del Veneto per l’inaugurazione del ristrutturato Ponte di Bassano e il debutto del «Don Pasquale»
OperaFestival sarà anche impegnato, nel mese di agosto, a presentare tre speciali concerti dedicati a talenti emergenti della musica classica (Bassano del Grappa, 5, 10 e 17 agosto), giovani under 30, tutti già premiati in importanti concorsi internazionali: il pianista goriziano Alexander Gadjiev, il quartetto formato da Riccardo Porrovecchio al violino, Claudio Laureti alla viola, Raffaella Cardaropoli al violoncello e Leonora Armellini al pianoforte, e il trio con Vikram Francesco Sedona al violino, Luca Giovannini al violoncello e Alberto Ferro al pianoforte.
Rimanendo in ambito musicale, il cartellone propone anche due appuntamenti con la grande lirica: un concerto con arie e duetti tratti da celebri opere con artisti tra i più acclamati nei principali teatri internazionali (Castello degli Ezzelini a Bassano del Grappa, 8 agosto), e la nuova produzione del «Don Pasquale» di Gaetano Donizetti (Bassano del Grappa, 8 e 10 ottobre) che chiuderà questa lunga edizione del festival, con i giovani artisti emergenti dal cinquantesimo Concorso internazionale per cantanti Toti Dal Monte, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la regia di Giuseppe Emiliani, il progetto visual di Federico Cautero.
Il linguaggio teatrale sarà ancora sotto i riflettori con «La bottega del caffè» (Marostica, 7 agosto) di Carlo Goldoni, nell’allestimento di Ats Teatro di Comunità/ Argot Teatro, con la prima nazionale di «Ritorno a casa», un’opera originale immaginata e scritta da Mirko Artuso con la collaborazione dei cittadini di Enego (Enego, 12 agosto), con la trilogia «Local Heros» di Fratelli Dalla Via (13 e 14 agosto), nata dal dialogo con la comunità di Lusiana Conco, e con le passeggiate teatrali in silent play «Il sentiero del riccio» con Paola Rossi (Colceresa, 26 settembre). Sono, anche, in programma «Earthbound, ovvero le storie delle Camille» di Marta Cuscunà, un monologo di fantascienza per attrice e pupazzi che parla del nostro futuro prossimo (Bassano del Grappa, 24 agosto), e la prima nazionale di «Celtis Australis - Storia del bagolaro e del bosco viaggiante» di Filippo Tognazzo, che invita alla riflessione sul rapporto uomo/natura, sulla biodiversità, sulle emergenze contemporanee (Rosà, 29 agosto). Un’altra prima nazionale è quella di «Alice oltre le meraviglie» con Marta Dalla Via e Piergiorgio Odifreddi, una riscrittura del celebre romanzo di Lewis Carroll fatta di humor scientifico e logica fantastica, in cui teatro e matematica diventano un gioco (Bassano del Grappa, 3 settembre).
Tra gli appuntamenti da non perdere ci sono, poi, le creazioni site specific per il museo di Arte Sella, affidate a Daniele Ninarello, Silvia Sisto, Vittoria Caneva e Andrea Costanzo Martini (11 e 12/9), e lo spettacolo «La gentilezza dell’oro – Slowmachine» (11 e 12 settembre) al Museo della ceramica di Nove, che interpreta i temi della cura e del rinnovamento facendosi ispirare dall’antica tecnica giapponese del Kintsugi. Per finire si segnala il concerto con «Musica sull’acqua» e «Musica per i reali fuochi d’artificio», due celebri suite di Georg Friedrich Händel composte per altrettante feste e celebrazioni, che vedrà in scena l’Orchestra di Padova e del Veneto per celebrare il celeberrimo Ponte di Bassano ristrutturato (Bassano del Grappa, 3 ottobre). Un finale con tanto di fuochi d’artificio per un appuntamento, che proporrà anche un festival nel festival, di cui vi parleremo nei prossimi giorni: «B.Motion», che dal 19 agosto al 9 settembre focalizzerà l’attenzione sul contemporaneo e sui talenti emergenti, sulle arti e sulle loro relazioni con tecnologia.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Alma Swing sarà tra i protagonisti di «Terre graffiate», quattro concerti mattutini ambientati nello suggestivo scenario del Monte Grappa; [figg. 2 e 3] «Secus» di Ohad Naharin, una delle coreografie del balletto «Stories», prodotto da Aterballetto al debutto a Operafestival. Foto di Alice Vacondio; [fig. 4] Marco Paolini in «Teatro fra parentesi»; [fig. 5] Immagine copertina di «Swans»; [fig. 6] Cover di «Mulinobianco» di Babilonia Teatri; [fig. 7] Cover dello spettacolo «Misericordia» di Emma Dante; [fig. 8] Sandro Botticelli, Ritratto di Dante, 1495 circa; [fig. 9] Orchestra di Padova e del Veneto. Foto di Alessandra Lazzarotto; [fig. 10] ArteSella sarà scenario di OperaFestival nei giorni dell'11 e 12 settembre
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