ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 4 ottobre 2021

Da «Jackie» ai Familie Flöz: al via la nuova stagione del Menotti di Milano

«È solo un nuovo inizio»
: è questo lo slogan che il teatro Menotti di Milano ha scelto per la sua stagione 2020-2021, non quella della ripartenza, perché di fatto la sala non si è mai veramente fermata, ma quella - dichiarano gli organizzatori - della «straordinaria normalità», con un pubblico che supera le residue e legittime paure per l’attuale situazione sanitaria e, si spera, con il ritorno alla capienza totale degli spazi della cultura.
Ventuno titoli tra produzioni e spettacoli ospiti, un festival internazionale, due focus sul teatro di Saverio La Ruina e di Alessandro Benvenuti, oltre centocinquanta alzate di sipario sono i numeri della nuova offerta cultura della sala, oggi intitolata al mecenate Filippo Perego.
Musica e parole, comicità d’autore, impegno civile, classici rivisitati compongono il cartellone, al quale fa da «epigrafe» una frase di Calderòn de la Barca, tratta da «La vita è sogno»: «¿Qué es la vida? Una ilusión, una sombra, una ficción», «Che cosa è la vita? Un’illusione, un’ombra, una finzione».
La vita – raccontano al teatro Menotti - è un’illusione come quella che hanno messo in scena i ballerini volanti di «No Gravity» con il loro omaggio a Dante Aligheri, nello spettacolo di apertura della stagione, ed è un’ombra come dimostra l’esistenza di Jackie, ovvero Jacqueline Lee Kennedy Onassis, sotto i riflettori, dal 6 al 17 ottobre, con un testo teatrale del premio Nobel Elfriede Jelinek, nell’interpretazione di Romina Mondello e con la regia di Emilio Russo.
Ma la vita è anche finzione, realtà che diventa teatro per farci riflettere con occhi nuovi su ciò che ci circonda. Ecco così che la stagione del Menotti proseguirà con Saverio La Ruina, attore calabrese tra i più premiati della scena italiana, il cui teatro potente e necessario, frutto di una sapiente unione tra parole ed emozioni, sarò in cartellone dal 19 al 31 ottobre. Il focus sull’artista, più volte vincitore dei premi Hystrio e Ubu, si articola in quattro appuntamenti: la prima nazionale di «Da Saverio e Chadli vs Mario e Saleh», spettacolo sul tema dell’immigrazione (dal 19 al 24 ottobre), e «Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria» (26 e 27 ottobre), «La Borto» (28 e 29 ottobre) e «Polvere» (30 e 31 ottobre), tre testi in cui domina la figura della donna vittima dell’egoismo maschile.
Il cartellone prevede, poi, la due giorni di OnStage! Festival, che il 9 e il 10 novembre porterà sul palco del Menotti tre produzioni made in Usa: «When We Went Electronic» di Caitlin Saylor Stephens , un miscuglio psicotropico che descrive l’esperienza della sopravvivenza allo stupro, «The Lost Sock Laundry» di Ivan Faute, sulla tematica dell’integrazione razziale, e «In Their Footsteps» di Ashley Adelman, con cinque storie di donne soldato raccolte che mostrano una visione della guerra al femminile.
Seguirà, quindi, lo spettacolo «Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti» (11-21 novembre), un’immersione leggera e stravagante nel mondo del Bardo, un omaggio divertito e divertente al grande drammaturgo seicentesco, che vedrà in scena Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo Degl’Innocenti.
I riflettori saranno, quindi, puntati su Alessandro Averone, protagonista dal 25 novembre al 5 dicembre dello spettacolo «Metti, una sera a teatro» di Lawrence Casler, commedia situazionale contemporanea, ironica e tagliente, che prende spunto dalla messa in scena dell’«Amleto» di Shakespeare per raccontare, tra una caramella scartata e una costante disattenzione a ciò che avviene sul palco, la vita di tutti i giorni.
Sarà, poi, la volta dello spettacolo «Cronache del bambino anatra» (8-10 dicembre) di Sonia Antinori, riflessione sulla dislessia, e di «Far finta di essere sani» (14-31 dicembre), con i monologhi e le canzoni indimenticabili di Giorgio Gaber, nell’interpretazione di Andrea Mirò, Enrico Ballardini e Musica da Ripostiglio.
Il 2022 si aprirà con «Fuga dall’Egitto» (7-16 gennaio) di Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio, che affronta un tema doloroso come le violenze e persecuzioni del regime nell’Egitto contemporaneo. A salire sul palco del Menotti sarà, poi, David La Rible con «Il clown dei clown» (29 e 30 gennaio), uno spettacolo che guarda alla lezione di Charlie Chaplin e che vanta tra i suoi ammiratori Nicola Piovani, Charles Aznavour, Sandra Bullock, Francis Ford Coppola e Steven Soderbergh.
Donatella Finocchiaro, con Claudia Potenza e Luana Rondinelli, sarà, invece, la protagonista di «Taddrarite - Pipistrelli» (1-6 febbraio), il racconto di una veglia funebre che diventa occasione per parlare di violenze che non si è mai osato confessare.
Ritornerà, quindi, in scena «Possiamo salvare il mondo prima di cena» (8-20 febbraio), testo di Jonathan Safran Foer con il Collettivo Menotti, nel quale viene raccontata, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica del nostro pianeta alternando, in modo originale, storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici e suggestioni futuristiche.
Si parlerà anche di morte con «L’uomo dal fiore in bocca» (22-27 febbraio) di Luigi Pirandello, nell’adattamento di Francesco Zecca, con Lucrezia Lante Della Rovere nella parte della donna vestita di nero, una figura femminile muta e dolorante a cui è rimasta una sola cosa: «attaccarsi così, con l’immaginazione alla vita».
Il palcoscenico sarà, quindi, tutto di Alessandro Benvenuti, in cartellone con un tris di spettacoli «Chi è di scena» (dal 4 al 6 marzo), «Panico ma rosa: diario di un non intubabile» (dall'8 all'11 marzo), sul primo lockdown del 2020, e «Un comico fatto di sangue» (12 e 13 marzo).
Mentre la compagnia della Fortezza di Volterra presenterà il suo ultimo spettacolo: «Naturae» (dal 17 al 20 marzo 2022), per la regia e la drammaturgia di Armando Punzo, dove a dominare saranno illusioni, ombre, finzioni. Infine, ritornerà sul palco del Menotti la compagnia Familie Flöz con due spettacoli caratterizzati dalle sue tipiche atmosfere cariche di misteriosa comicità: «Teatro Delusio» (dal 22 al 27 marzo) e «Feste» (dal 29 marzo al 3 aprile). Il pubblico potrà così veder riaprire il loro baule senza fondo e senza fine di meraviglie, stupore, poesia, divertimento e tenerezza. E ancora una volta, prima della chiusura del sipario, l’«illusione», l’«ombra» e la «finzione» animeranno il palco, raccontando la vita che si fa teatro e il teatro che si fa vita.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] «Feste» dei Familie Flöz. Foto di Simon Wachter; [fig. 2] Lucrezia Lante Della Rovere; [fig. 3] Romina Mondello. Foto di Maf Studio: [fig. 4] «Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti». Foto di Marco Borrelli; [fig. 5] Donatella Finocchiaro, con Claudia Potenza e Luana Rondinelli; [fig. 6] Alessandro Benvenuti. Foto di Carlotta Benvenuti; [fig. 7] Saverio La Ruina

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