A pochi giorni dall'apertura, la nuova realtà espositiva si appresta già a vincere un primato: sarà il museo più grande di tutte le Marche sull'arte del secondo Novecento, con le sue più di oltre quattromila opere realizzate da artisti di tutto il mondo. Sede della raccolta sarà il Palazzo degli Scalzi, elegante edificio fatto costruire agli inizi del Seicento da Vittorio Merolli, illuminato mecenate che fu anche medico privato di papa Paolo V. Mentre la collezione è costituita dalle tele giunte, dal 1951 ad oggi, nella cittadina marchigiana per mezzo del premio intitolato a Gian Battista Salvi, detto Il Sassoferrato, uno fra i più grandi e famosi pittori italiani del Seicento, che dal 1996 è in gestione all’amministrazione comunale.
Il percorso espositivo della nuova galleria -curato da Roberto Bua e dallo studio Mjras, al quale si devono, tra l’altro, il progetto per il museo della città di Urbino e l’allestimento della mostra «Alma Tadema e i pittori inglesi dell’800» al Chiostro del Bramante- segue una scansione tematica. Ogni parete è costruita come un'ipotetica mostra a tema, con la possibilità di variare nel tempo l'allestimento utilizzando anche le nuove acquisizioni, per le quali è stata riservata una sala. Alcune delle pareti espositive sono state, poi, concepite come ante apribili che espongono, secondo un ordine cronologico, parte delle opere a deposito, ponendole così a disposizione degli studiosi e del pubblico. I lavori non in mostra sono, invece, conservati nel magazzino del piano superiore. Mentre ogni sala è utilizzabile come laboratorio.
L’allestimento si propone di restituire «con un’immagine centripeta -spiegano gli organizzatori- il potere di attrazione che il premio ha esercitato su tanti artisti del Novecento, e con un’immagine centrifuga la diffusione delle opere autentiche o in copia del Sassoferrato nei maggiori musei di tutto il mondo, a testimoniare la grande fortuna esercitata dai suoi modelli».
La documentazione storica sarà, poi, facilmente consultabile attraverso la restituzione informatica di quasi tutti i cataloghi che hanno accompagnato le varie edizioni del premio.
Accanto alle sale espositive sono stati, inoltre, studiati spazi attrezzati per l’accoglienza del pubblico, per conferenze e incontri, e per la gestione del museo.
Nel progetto, il Mam’S è stato concepito anche come punto centrale dell’intero territorio; a tale scopo sotto le volte dell’ingresso si accenderanno insegne luminose a neon come prima segnalazione al pubblico delle emergenze culturali dei paesi circostanti.
Il museo ospiterà, poi, anche le nuove edizioni del premio «Gian Battista Salvi»; la prossima, in cantiere per settembre, si articolerà in tre sezioni («Abito su misura», «Shorts» e «Monografica») e proporrà una riflessione sul concetto di collezione.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Palazzo degli Scalzi, sede del MAM'S di Sassoferrato; [fig. 2] [fig. 2] Pierluigi Piccinetti, «La mano», 1983; [fig. 3] Sante Monachesi, «Case a Sassoferrato», 1960
MAM'S- Mondo Arte Marche Sassoferrato. Palazzo degli Scalzi, Piazza Gramsci, 1 - Sassoferrato (Ancona). Informazioni: Comune di Sassoferrato - Ufficio Cultura, tel. 0732.956218 o tel. 0732.956205. Da domenica 6 aprile 2014, ore 17.00.